Credito e Finanza

 

 

Modificato il da Ciro Ascione

ACCORDO ABI-CONFINDUSTRIA PER LA RIPRESA

Ciro Ascione Tag:  ripresa abi accordo 189 viste

 

Confindustria, ABI e le altre rappresentanze d’impresa hanno sottoscritto l’”Accordo per la Ripresa”, che ha come obiettivo continuare a sostenere le imprese in questa delicata fase di avvio della ripresa economico-finanziaria.

L’Accordo per la Ripresa prevede:

   ·    la proroga non oltre il 31 marzo 2015 dei seguenti Accordi, la cui scadenza è prevista per il 31 dicembre 2014:

  - Accordo per il Credito 2013, già oggetto di proroga nel luglio scorso, che prevede la possibilità di: sospendere il pagamento della quota capitale delle rate di mutuo e delle operazioni di leasing; allungare la durata di mutui, anticipazioni bancarie e scadenze del credito agrario di conduzione gli accordi in essere; concedere finanziamenti connessi ad aumenti di mezzi propri da parte delle PMI (Comunicazione del 4 luglio 2014). Le operazioni di sospensione e allungamento dei finanziamenti potranno essere richieste, all’interno del periodo di proroga, qualora non si sia già usufruito di misure analoghe ai sensi dell’Accordo per il Credito 2013;

  - Plafond “Progetti Investimenti Italia” e Plafond “Crediti PA”, che hanno messo a disposizione del sistema imprenditoriale 20 miliardi complessivi per la concessione di finanziamenti a fronte di investimenti e per operazioni di smobilizzo dei crediti verso la PA.

   ·    l’impegno da parte delle associazioni di banche e imprese a lavorare insieme nei prossimi 3 mesi per:

  - definire nuove misure per sostenere finanziariamente le PMI in temporanea difficoltà finanziaria, ma con prospettive di continuità e sviluppo; promuovere l’evoluzione della  struttura finanziaria delle imprese, anche attivando appositi strumenti finanziari volti al rafforzamento patrimoniale delle stesse;

  - promuovere la definizione di interventi, anche agevolativi, da parte del Governo in grado di favorire la realizzazione delle misure di cui al punto precedente;

  - individuare e promuovere la valorizzazione di informazioni di natura qualitativa utili a migliorare l’analisi del rischio di credito;

  - evitare che interventi regolamentari sovranazionali non tengano nella dovuta considerazione il contesto operativo italiano, determinando effetti negativi sul mercato del credito alle imprese.

L’Accordo in oggetto fa da ponte tra la moratoria 2013 e le nuove misure che verranno definite entro la fine di marzo 2015. Ciò si è reso necessario al fine di valutare l’impatto sugli operatori di mercato nazionali del mutato scenario regolamentare bancario europeo, degli esiti dei test di valutazione sugli istituti creditizi italiani e delle misure BCE volte a favorire l’afflusso di credito all’economia reale.

 

Modificato il da Ciro Ascione

CERTIFICAZIONE CREDITI PA – AGGIORNAMENTO

Ciro Ascione Tag:  aggiornamento certificazione pa crediti 161 viste

 

Il MEF ha aggiornato i dati relativi alle domande di certificazione dei crediti delle imprese verso la  PA. Al 15 dicembre le richieste pervenute attraverso la Piattaforma per la Certificazione dei Crediti (PCC) sono 90.564 per un controvalore di circa 9,7 miliardi di euro.

 

Le imprese registrate sulla PCC sono complessivamente 20.833.

 

Modificato il da Ciro Ascione

CERTIFICAZIONE CREDITI PA – AGGIORNAMENTO

Ciro Ascione Tag:  pa aggiornamento certificazione crediti 166 viste

 

Il MEF ha aggiornato i dati relativi alle domande di certificazione dei crediti delle imprese verso la  PA. Al 1° dicembre le richieste pervenute attraverso la Piattaforma per la Certificazione dei Crediti (PCC) sono 88.883 per un controvalore di circa 9,6 miliardi di euro.

 

Le imprese registrate sulla PCC sono complessivamente 20.608.

 

Debiti PA - Pubblicato il decreto per il calcolo dell’indicatore di tempestività dei pagamenti

Lucia Pace 115 viste

 

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 265 del 14 novembre 2014) il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 settembre 2014, che contiene le modalità che le Pubbliche Amministrazioni dovranno adottare per il calcolo e la pubblicità dell’indicatore di tempestività dei pagamenti relativi agli acquisti di beni, servizi e forniture.

 

L’obbligo per le PA di pubblicare tale indicatore è stato introdotto dal d. lgs. 33/2013, relativo al riordino della disciplina sugli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle PA, e poi modificato dal DL 66/2014. Il d. lgs. 33 rimetteva le modalità di calcolo dell’indicatore stesso a un provvedimento successivo, che è il decreto in oggetto.

 

Tale indicatore è utile ai fini del monitoraggio dei tempi medi di pagamento da parte delle PA. In proposito, si ricorda che il DL 66 ha rafforzato l’impianto sanzionatorio collegato ai ritardi di pagamento già previsto dal d. lgs. 231/2002, come modificato dal d. lgs. 192/2012 di recepimento della direttiva Late Payment. In particolare, il DL ha previsto il blocco delle assunzioni per le PA che registrino tempi medi di pagamento superiori a quelli previsti dalla direttiva Late Payment (di norma 30 giorni) di 90 giorni nel 2014 e di 60 a partire dal 2015.

 

In particolare, il decreto prevede:

  • modalità e tempi di calcolo dell’indicatore: la somma dei giorni effettivi di pagamento per ciascuna fattura emessa - ossia quelli intercorsi tra la data di scadenza della fattura e la data di pagamento compresi i festivi - deve essere moltiplicata per l’importo complessivo dovuto (inclusi oneri, imposte, tasse e dazi). Tale valore deve poi essere rapportato agli importi effettivamente pagati dalla PA nel periodo di riferimento. L’indice deve essere calcolato annualmente e a partire dal 2015 anche trimestralmente;
  • pubblicità dell’indicatore: le PA devono pubblicare, sui propri siti istituzionali, il valore dell’indice annuale entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento, e il valore di quello trimestrale entro 30 giorni dalla conclusione del trimestre.

Infine, il Decreto in questione definisce anche gli schemi e le regole per la pubblicazione dei dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci preventivi e consuntivi delle Amministrazioni centrali e locali compreso il Sistema Sanitario Nazionale.

 

 

CERTIFICAZIONE CREDITI PA – AGGIORNAMENTO

Ciro Ascione Tag:  aggiornamento certificazione pa crediti 1 commento 184 viste

 

Il MEF ha aggiornato i dati relativi alle domande di certificazione dei crediti delle imprese verso la  PA. Al 3 novembre le richieste pervenute attraverso la Piattaforma per la Certificazione dei Crediti (PCC) sono 84.608 per un controvalore di circa 9 miliardi di euro.

 

Le imprese registrate sulla PCC sono complessivamente 20.018.

 

 

Modificato il da Ciro Ascione

FONDO DI GARANZIA PER LA PRIMA CASA - FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA MEF E ABI

Ciro Ascione Tag:  garanzia casa mutuo prima energetica 177 viste

 

È divenuto operativo il Fondo di Garanzia per la Prima Casa a seguito della sottoscrizione del Protocollo d’intesa tra il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e Finanze e l’Associazione Bancaria Italiana.

 

Si ricorda che il Fondo è stato istituito con la Legge di Stabilità 2014 (si veda la circolare Confindustria n. 19691) ed attuato con Decreto interministeriale del 31 luglio 2014. È dotato di 650 milioni di euro: 600 stanziati dalla legge di Stabilità 2014 e 50 milioni provenienti dal Fondo Giovani Coppie che, confluendo nel Fondo Prima Casa, cessa la sua attività.

 

Il Fondo presta garanzie a persone fisiche per l’acquisto di unità immobiliari da destinare all’abitazione principale ovvero per interventi di ristrutturazione e accrescimento dell'efficienza energetica dell’abitazione principale.

 

È prevista una priorità di accesso per i mutui erogati in favore di giovani coppie, nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari e giovani di età inferiore ai trentacinque anni titolari di un rapporto di lavoro atipico. Per tali soggetti è inoltre prevista l’applicazione di un tasso d’interesse massimo non superiore al TEGM pubblicato trimestralmente dal MEF ai sensi della legge 108/96.

 

Il Fondo presta una garanzia a prima richiesta, diretta, esplicita, incondizionata e irrevocabile che copre fino al 50 per cento della quota capitale di mutui ipotecari di ammontare non superiore a 250 mila euro.

 

Le banche e gli intermediari finanziari interessati alla misura devono comunicare al MEF e a Consap - società del MEF alla quale è affidata la gestione del Fondo - la propria adesione all’iniziativa dopodiché hanno trenta giorni per garantirne la piena operatività.

 

I soggetti finanziatori stanno aderendo in questi giorni al Protocollo ed è atteso un alto tasso di adesione all’iniziativa. L’elenco dei partecipanti all’iniziativa verrà costantemente aggiornato sui siti di ABI e Consap.

 

La garanzia potrà essere richiesta dai beneficiari con un apposito modulo che sarà a breve reso disponibile sui siti internet di MEF, Consap e delle Banche aderenti. I soggetti finanziatori verificata la regolarità dei moduli ricevuti li trasmettono al Gestore che entro 20 giorni comunica l’ammissione o l’esclusione alla garanzia.  

 

ANALISI BCE – EBA SUI BILANCI DELLE BANCHE EUROPEE

Ciro Rapacciuolo 134 viste

Si è conclusa l’analisi della BCE e dell’EBA sui bilanci delle principali 130 banche europee. L’analisi, per la quale si rinvia alla nota di Banca d’Italia, comprende:

  • l’asset quality review (AQR), volta a verificare l’adeguatezza del capitale dopo la verifica della qualità degli attivi, delle garanzie e degli accantonamenti;
  • gli stress test, tesi ad accertare l’adeguatezza del capitale al verificarsi di uno scenario economico particolarmente negativo.

Per quanto riguarda l’Italia, l’AQR mostra che nessuno dei 15 maggiori istituti italiani ha oggi carenza di capitale rispetto agli elevati requisiti minimi considerati (8% per la parte di migliore qualità). Tale risultato è stato ottenuto grazie alle misure di rafforzamento patrimoniale realizzate da vari di questi istituti nel 2014 (per 11,1 miliardi totali), che hanno colmato le carenze di capitale riscontrate al dicembre 2013 in 8 banche (per 3,2 miliardi).

Gli stress test hanno evidenziato invece una potenziale carenza di capitale per quattro istituti italiani (3,3 miliardi totali), anche dopo i rafforzamenti sopra richiamati.

Conteggiando però ulteriori misure già avviate da alcuni istituti (per 4,1 miliardi), Banca d’Italia ha reso noto che quelli con residue carenze scendono a due: si tratta di MPS (2,1 miliardi) e Banca Carige (circa 800 milioni).

Va sottolineato che, come sopra ricordato, questi dati si riferiscono a uno scenario sfavorevole: prolungata recessione dell’economia italiana nel triennio 2014-2016 (-1,1% il PIL in media all’anno); riacutizzarsi della crisi del debito sovrano (+2 punti sui titoli di Stato italiani).

Gli istituti con carenze di capitale nello stress test presenteranno alla BCE piani di rafforzamento entro due settimane, da attuare entro nove mesi, in prima battuta con ricorso a fonti private.

Nel complesso, per la gran parte del sistema bancario italiano, i risultati BCE-EBA mostrano una situazione favorevole. Anche sotto stress, 13 istituti su 15 avrebbero infatti una eccedenza di capitale (25,1 miliardi totali).

La trasparenza sui bilanci bancari ottenuta con queste analisi e lo scenario avverso considerato possono far sì che i risultati, se ben interpretati, accrescano la fiducia nel sistema bancario italiano, favorendo un progressivo allentamento della stretta sul credito (come ipotizzato nelle previsioni CSC).

L’effetto positivo su fiducia e credito potrebbe essere limitato da alcuni fattori: perdurante debolezza dello scenario economico complessivo; eventualità di una risposta “irrazionale” dei mercati, originata da una lettura parziale dei risultati; tempi lunghi per la realizzazione dei necessari piani di rafforzamento.

Quel che emerge con chiarezza è che, al momento, non è la scarsità di capitale delle banche a frenare i prestiti alle imprese.

 

 

Modificato il da Ciro Rapacciuolo

Fatturazione elettronica PA. Disponibile servizio Agid-Unioncamere per le PMI

Lucia Pace 146 viste

 

Oggi è stato reso disponibile un servizio base di fatturazione elettronica verso la PA, attraverso il quale è possibile gratuitamente compilare, trasmettere e conservare un numero limitato di fatture elettroniche emesse dai fornitori della PA nell’arco di un anno.

 

Tale servizio viene messo a disposizione dal Sistema camerale in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia digitale e Unioncamere. Si rinvia, pertanto, al Comunicato Stampa congiunto Agid-Unioncamere-Infocamere, che contiene informazioni di dettaglio per accedere al servizio.

 

Si ricorda che l’obbligo di fatturazione elettronica è in vigore dal 6 giugno scorso verso alcune PA centrali e relativi fornitori (Ministeri, Agenzie fiscali, Enti di previdenza) mentre decorrerà dal 31 marzo 2015 per le restanti PA centrali e locali.

 

In proposito, dagli ultimi dati resi noti dall’Agenzia dell’Entrate emerge che dal 6 giugno al 30 settembre scorso risultano ricevuti dal Sistema di Interscambio (la piattaforma di ricezione delle fatture dai fornitori e di inoltro delle stesse alle PA destinatarie) circa 670.000 file fattura (fatture o lotti di fatture). Il 76% circa di tali file è stato inoltrato alle PA, mentre il restante 24% è stato scartato dal Sistema, prevalentemente per errori formali di compilazione. Considerando invece i file fattura ricevuti nel solo mese di settembre, la percentuale di quelli scartati risulta in diminuzione (22% circa). Per maggiori dettagli, è possibile consultare il sito FatturaPA.

 

Infine, si ricorda che per sensibilizzare e supportare le imprese Confindustria ha avviato un Roadshow presso le Associazioni territoriali, coinvolgendo i soggetti impegnati nella gestione, monitoraggio o attuazione del nuovo processo (Agenzia digitale, Agenzia delle Entrate, Consip, utilities). Nel periodo tra maggio e ottobre 2014 sono state realizzate diverse tappe - Ancona, Ascoli, Benevento, Caltanissetta, Genova, Macerata, Napoli, Rovigo Treviso, Trieste, Verona - e altre sono in programma.

 

 

Modificato il da Lucia Pace

TASSI DI INTERESSE AI FINI DELLA LEGGE SULL'USURA - IV TRIMESTRE 2014

Ciro Ascione 121 viste

 

Nella Sezione - Documenti è disponibile il decreto del 30 settembre 2014 con cui il MEF ha reso noti i tassi di interesse effettivi globali medi (TEGM) in vigore per il periodo 1° ottobre - 31 dicembre 2014, ai sensi della legge sull'usura (Legge 108/96).

 

Il decreto indica, inoltre, i tassi soglia oltre i quali gli interessi sono considerati usurari. Si ricorda che tali soglie sono calcolate aumentando il TEGM di un quarto e aggiungendo un margine di ulteriori quattro punti percentuali. La differenza tra il tasso soglia e il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali.

 

I TEGM sono rilevati dalla Banca d'Italia - attraverso un’indagine trimestrale che interessa l’intero sistema bancario e il complesso degli intermediari finanziari - per categorie omogenee di operazioni tenuto conto della natura, dell’importo, dell'oggetto, della durata, dei rischi e delle garanzie delle stesse.

 

Si segnala che il MEF, come previsto dall’articolo 2 della legge 108/1996, ha tenuto conto delle decisioni di politica monetaria assunte dalla BCE apportando ai TEGM rilevati una correzione al ribasso pari alla media delle variazioni del tasso BCE negli ultimi due trimestri (-10 punti base).

 

Infine, nella medesima Sezione si può consultare la classificazione delle categorie di operazioni definita dal decreto MEF del 29 settembre 2014, che non modifica il precedente decreto del 23 settembre 2013. 

 

 

 

Modificato il da Ciro Ascione

Fondo di Garanzia per le PMI - Estensione a copertura di minibond

Francesca Brunori 112 viste

 

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del MISE di concerto con il MEF che estende la garanzia del Fondo in favore di SGR che, in nome e per conto dei fondi comuni di investimento da esse gestiti, sottoscrivano minibond, o portafogli di minibond, emessi da PMI.

Per maggiori informazioni su contenuti del decreto, pubblicato anche nella sezione documenti della Comunità, si rinvia alla comunicazione del 1 agosto 2014.

 

Pagamento debiti Pa - Vademecum MEF sulla certificazione e novità del DL Competitività

Francesca Brunori 99 viste

 

Durante l’esame al Senato del DL 91/2014 (DL Competitività) sono state introdotte alcune disposizioni in materia di pagamento dei debiti della PA; il DL è passato ora alla Camera che, stando a quanto al momento noto, dovrebbe convertirlo in legge in tempi brevi e senza ulteriori modifiche.

In particolare le novità introdotte prorogano, dal 23 agosto al 31 agosto, il termine entro il quale le imprese possono chiedere la certificazione dei crediti di parte corrente verso la PA beneficiando della garanzia dello Stato in caso di cessione dei crediti al sistema finanziario.

Si segnala inoltre che il MEF, facendo seguito agli impegni assunti nel Protocollo sottoscritto il 21 luglio scorso, ha pubblicato un apposito Vademecum, contenente informazioni in merito alla certificazione dei crediti. Nella giuda viene anche ricordato che è attivo un apposito servizio di assistenza. 

Nell’ambito del Vademecum - pubblicato anche nella sezione documenti della Comunità - il MEF fornisce un importante chiarimento, auspicato da Confindustria, circa gli enti del Servizio Sanitario Nazionale che, pena la nullità, non possono rilasciare la certificazione. In proposito, il MEF ha chiarito che tale divieto si applica solo agli enti delle Regioni sottoposte a piano di rientro dai disavanzi sanitari che abbiano ancora in atto operazioni ricognitive del debito: ad oggi tale casistica è limitata a Campania e Calabria.

Sullo stesso tema va segnalato che, sempre nell’ambito dell’esame al Senato del DL Competitività, è stata approvata una disposizione che elimina, anche per gli enti del Sistema sanitario nazionale delle due Regioni sopra indicate, il divieto di certificazione con riferimento alle fatture o richieste equivalenti di pagamento emesse a partire dal trentesimo giorno successivo a quello dell’entrata in vigore della legge di conversione dello stesso DL Competitività.

Infine, con riferimento alle risorse stanziate dal DL 66/2014 per il pagamento dei debiti della PA attraverso i meccanismi previsti dal DL 35/2013, si informa che:

·    il MEF ha ripartito i 6 miliardi aggiuntivi stanziati per concedere anticipazioni di liquidità tra enti locali (3 miliardi), Regioni per il pagamento di debiti diversi da quelli sanitari (2,2 miliardi) e Regioni per il pagamento di debiti sanitari (800 milioni);

·    è stata data attuazione alla disposizione che destina 2 miliardi al pagamento dei debiti delle PA verso le società partecipate maturati a fine 2013.

Modificato il da Francesca Brunori

Pagamento Debiti PA - Convenzione tra ABI e MEF per la cessione dei crediti certificati

Giuseppe Andrea Marinò 121 viste

Il MEF e l’ABI hanno sottoscritto - come previsto dall'articolo 37 del DL 66/2014 nonché dal decreto MEF del 27 giugno 2014 - una Convenzione per favorire la realizzazione di operazioni di cessione pro soluto, presso il sistema finanziario, dei crediti certificati assistiti dalla garanzia dello Stato.

Si ricorda in proposito che il sopra richiamato decreto MEF ha fissato il tasso massimo di sconto applicabile alle suddette operazioni di cessione (per ulteriori dettagli, si veda la comunicazione del 16 luglio).

Alla Convenzione è allegato un modello di contratto di cessione dei crediti. Le operazioni di cessione saranno effettuate utilizzando un contratto redatto conformemente a tale modello, che dovrà essere trasmesso dalle banche o dagli intermediari finanziari, in formato elettronico, alla Piattaforma del MEF.

Si rinvia alla comunicazione del 22 luglio.

 

Modificato il da Giuseppe Andrea Marinò

Pagamento Debiti PA - Firmato Protocollo di impegni per lo smaltimento dei debiti pregressi

Giuseppe Andrea Marinò 124 viste

È stato sottoscritto ieri da Confindustria, MEF, CDP, ABI, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ANCI, UPI e altre associazioni di imprese il Protocollo di impegni “Pagamento debiti PA”.

Il Protocollo, il cui testo è anche disponibile nella sezione documenti della Comunità Credito e Finanza, ha l’obiettivo di accelerare il pagamento dei debiti pregressi della PA attraverso il pieno utilizzo delle risorse stanziate dal DL 35/2013 e dal DL 102/ 2013 e la pronta attuazione delle misure introdotte dal recente DL 66/2014, che ha previsto il rifinanziamento del DL 35 e introdotto un meccanismo di favore per lo smobilizzo pro soluto, presso il sistema finanziario, dei crediti certificati di parte corrente.

Per maggiori dettagli sugli impegni assunti dai soggetti firmatari del Protocollo, si rinvia alla comunicazione pubblicata ieri.

Si ricorda che scadrà il 23 agosto prossimo il termine entro il quale le imprese dovranno chiedere la certificazione per poter beneficiare della garanzia dello Stato nelle operazioni di cessione dei crediti presso il sistema finanziario e, conseguentemente, del tasso massimo di sconto fissato in questi giorni dal MEF per la realizzazione delle stesse operazioni di cessione.

In proposito, si segnala che sulla Piattaforma del MEF per la certificazione dei crediti è disponibile un video-guida in cui vengono date puntuali istruzioni per presentare istanza di certificazione.

Modificato il da Giuseppe Andrea Marinò

Pagamento dei debiti della PA e Fatturazione Elettronica - Misure contenute nel DL 66/2013

Francesca Brunori 148 viste

 

Vi segnaliamo la Circolare 19731 pubblicata oggi relativa alle misure contenute nel DL 66/2014 in tema di Pagamento dei debiti della PA e Fatturazione Elettronica.

In particolare, la circolare illustra il meccanismo introdotto dall'articolo 37 del DL 66/2014 relativo alla possibilità per le imprese di cedere pro soluto i crediti certificati verso le PA assistiti dalla garanzia dello Stato, presso il sistema finanziario. 

Con riferimento a tale meccanismo segnaliamo inoltre che il MEF ha appena pubblicato sul proprio sito il testo del decreto che fissa lo sconto massimo che può essere chiesto alle imprese all’1,90% in ragione d’anno, comprensivo di ogni eventuale onere. Lo sconto si riduce all’1,60% per gli importi eccedenti i 50.000 euro di ammontare della cessione.

Per maggiori dettagli e informazioni su tale meccanismo, così come sulle altre misure in materia di pagamenti della PA e fatturazione elettronica, si rinvia alla lettura della circolare, il cui testo è disponibile anche nella sezione documenti della Comunità Credito e Finanza.

 

Modificato il da Francesca Brunori

Prorogati a fine 2014 l’Accordo per il Credito 2013 e i Plafond Investimenti e Crediti PA

Giuseppe Andrea Marinò 168 viste

 

Confindustria, ABI e le altre associazioni imprenditoriali hanno firmato un’intesa per prorogare l’Accordo per il Credito 2013, in scadenza a fine giugno, al 31 dicembre 2014.

Le imprese avranno quindi tempo fino alla fine dell’anno per utilizzare la moratoria dei mutui così come le altre misure previste dall’Accordo (allungamento mutui; allungamento scadenze crediti a breve; finanziamenti collegati a operazioni di ricapitalizzazione).

È stata inoltre prorogata al 31 dicembre 2014 la scadenza dei Plafond “Progetti investimenti Italia” e “Crediti PA”.

Modificato il da Giuseppe Andrea Marinò

Check List per il passaggio dal RID al SEPA Direct Debit

Lucia Pace 129 viste

 

Dal 1° febbraio 2014 sarà obbligatorio, per effettuare operazioni di pagamento e incasso a mezzo bonifici e addebiti diretti (RID), utilizzare il bonifico e l’addebito diretto SEPA, chiamati rispettivamente SEPA Credit Transfer (SCT) e SEPA Direct Debit (SDD).

Se l’SCT è simile al bonifico domestico attualmente utilizzato, l’SDD - che al pari del RID è un servizio di incasso basato sulla sottoscrizione da parte del debitore di un’autorizzazione a prelevare i fondi direttamente dal proprio conto (il mandato) - si differenzia dal RID attuale su più fronti.

Pertanto, in vista di tale scadenza è necessario che le imprese creditrici si preparino a utilizzare l’SDD attraverso specifiche attività di adeguamento, in assenza delle quali subiranno il blocco delle disposizioni di incasso RID attuali.

Al fine di sensibilizzare ulteriormente le imprese - in particolare quelle creditrici - circa i principali e più urgenti adempimenti a loro carico, è stata predisposta una “CHECK LIST per il passaggio dal RID al SEPA Direct Debit.

Per completezza di informazione, si ricorda che due delle attuali tipologie di RID non verranno sostituite dagli schemi europei fino al 1° febbraio 2016: il RID finanziario (pagamenti collegati alla gestione di strumenti finanziari) e il RID a importo fisso (importo prefissato all’atto del rilascio dell’autorizzazione all’addebito in conto). Pertanto, tali servizi potranno continuare a essere utilizzati senza variazioni fino alla data sopra indicata.

Con riferimento ai bonifici, è opportuno evidenziare in particolare che la funzionalità di rettifica della valuta oggi prevista non sarà mantenuta nella migrazione all’SCT.

In ogni caso, per dettagli sui singoli adempimenti legati ai RID e per maggiori informazioni sui nuovi bonifici europei, si rinvia ai contenuti della Guida operativa per le Imprese, elaborata dal Comitato Nazionale di Migrazione alla SEPA, che fornisce dettagliate istruzioni operative per l’adeguamento delle imprese.

Inoltre, si ricorda che è opportuno rivolgersi al proprio Prestatore di Servizi di Pagamento (PSP) - banche, Poste Italiane, istituti di pagamento - per avere i necessari chiarimenti sul passaggio alla SEPA.

Con particolare riferimento all’SDD, si segnala infatti che la Banca d’Italia ha chiarito che i PSP dei debitori presso i quali sono conservati i mandati relativi ai RID domestici devono fornire alle imprese creditrici le informazioni necessarie per la corretta esecuzione delle operazioni di SDD (sul tema, Istruzioni applicative SEPA di Banca d’Italia).

 

Per informazioni rivolgersi a:
DG - Direzione Generale  |  Riferimento: Brunori Francesca Telefono: 065903608  |  E-mail: [email protected]
DG - Direzione Generale  |  Riferimento: Pace Lucia Telefono: 065903524  |  E-mail: [email protected]

 

 

Modificato il da Lucia Pace

Webinar “Le nuove misure di Simest – Plafond America Latina e Africa”, Presentazione e organizzazione incontri per le imprese

Alessandra Greco 79 viste

Facendo seguito al webinar che si è tenuto lo scorso 2 aprile su "Le nuove misure di Simest - Plafond America Latina e Africa", si rende di seguito disponibile una presentazione di Simest completa contenente indicazioni di dettaglio sulle misure del Fondo 394/1981.

Con l'occasione, si segnala che Simest è disponibile a organizzare incontri sul territorio per informare direttamente le imprese intenzionate ad accedere alle suddette agevolazioni. Le Associazioni interessate possono inviare una email all'indirizzo creditoefinanza@confindustria.it.

 

Simest - Presentazione_Istituzionale - 2 aprile 2025.pdf|Visualizza dettagli

 

 

 

FAQ del MIMIT sull’obbligo di assicurazione a copertura dei rischi catastrofali e calamitosi

Alessandra Greco 184 viste

 

Al fine di fornire prime indicazioni in merito all’operatività del sistema di assicurazione a copertura dei rischi catastrofali e calamitosi di cui al Decreto MEF-MIMIT n. 18/2025, il MIMIT ha pubblicato sul proprio sito le risposte ad alcune domande frequenti (disponibili al seguente link: https://www.mimit.gov.it/it/assistenza/domande-frequenti/polizze-catastrofali-risposte-alle-domande-frequenti-faq).

Con l’occasione, si segnala anche che è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità (Legge 18 marzo 2025, n. 40), in vigore dal 2 aprile.

Si ricorda che la Legge, all’articolo 23, prevede l'obbligo per le imprese assicurative di corrispondere una immediata liquidazione del 30% del danno subito da beni, mobili e immobili, strumentali all’esercizio dell’attività di impresa, a favore dei soggetti assicurati che si trovano nelle aree colpite da eventi calamitosi e per le quali è stato dichiarato lo stato di ricostruzione. Inoltre, all’articolo 26, è prevista una delega al Governo per adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della Legge, uno o più decreti legislativi per la definizione di schemi assicurativi finalizzati ad indennizzare persone fisiche e imprese per i danni al patrimonio edilizio cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali.

 

Webinar “Le nuove misure di Simest – Plafond America Latina e Africa”, 2 aprile 2025, Link e Programma

Alessandra Greco 102 viste

 

Si ricorda che il prossimo 2 aprile, alle ore 15.00,  è organizzato, con la collaborazione di Simest, un webinar (riservato ai funzionari delle Associazioni del sistema Confindustria) per approfondire la misura agevolativa dedicata all'America Latina e fornire un aggiornamento sulla misura Africa.

Al riguardo, si rendono di seguito disponibili il link per il collegamento e l'agenda dell'incontro.

https://confindustria.zoom.us/j/88347022579?pwd=DVqvetJarRTonuJn3TflBNnMzjE53a.1

Qualora non si sia già provveduto, si prega di confermare la propria partecipazione, inviando una email all’indirizzo creditoefinanza@confindustria.it.

 

Agenda webinar 2 aprile 2025.pdf|Visualizza dettagli

 

Decreto di proroga dell'obbligo di assicurazione a copertura dei rischi catastrofali e calamitosi

Alessandra Greco 148 viste

 

Facendo seguito alla comunicazione dello scorso 31 marzo, si rende disponibile il Decreto legge 31 marzo 2025, n. 39, che proroga il termine per l'entrata in vigore dell'obbligo di assicurazione a copertura dei rischi catastrofali e calamitosi, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

 

DL rischi catastrofali.pdf|Visualizza dettagli

 

Modificato il da Alessandra Greco

Proroga dell'obbligo di assicurazione a copertura dei rischi catastrofali e calamitosi

Alessandra Greco 219 viste

 

Si segnala che il Consiglio dei Ministri ha approvato, lo scorso 28 marzo, un Decreto legge che proroga il termine per l'entrata in vigore dell'obbligo di assicurazione a copertura dei rischi catastrofali e calamitosi, previsto dall'articolo 1, comma 101 della legge 30 dicembre 2023, n. 213 (Legge di Bilancio 2024).

A quanto si apprende informalmente, tale Decreto dovrebbe prevedere:

- per le micro e piccole imprese (come definite dalla Direttiva UE n.2775/2023), il differimento del termine al 1° gennaio 2026;

- per le medie imprese (come definite dalla Direttiva UE n.2775/2023), il differimento del termine al 1° ottobre 2025.

Per le grandi imprese il termine resta fissato al 1° aprile 2025, ma le sanzioni per il mancato adempimento saranno applicate decorsi 90 giorni dalla decorrenza dell'obbligo. 

 

Modificato il da Alessandra Greco

Tassi di interesse ai fini della Legge sull'usura - II trimestre 2025

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Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noti, con Decreto del 25 marzo 2025 (allegato), i tassi di interesse effettivi globali medi (TEGM) in vigore per il periodo 1° aprile 2025 fino al 30 giugno 2025 ai sensi della legge sull'usura (Legge 108/96).

Il Decreto indica, inoltre, i tassi soglia oltre i quali gli interessi sono considerati usurari. Si ricorda che tali soglie sono calcolate aumentando il TEGM di un quarto e aggiungendo un margine di ulteriori quattro punti percentuali. La differenza tra il tasso soglia e il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali.

TEGM sono rilevati dalla Banca d'Italia - attraverso un’indagine trimestrale effettuata su intermediari bancari e finanziari - per categorie omogenee di operazioni tenuto conto della natura, dell’importo, dell'oggetto, della durata, dei rischi e delle garanzie delle stesse.

La classificazione di tali categorie omogenee di operazioni è definita dal  Decreto del MEF del 24 settembre 2024 (allegato)

Decreto-tassi-usura-aprile-giugno-2025.pdf

Decreto-di-classificazione-operazioni-creditizie-2024 

 

Modificato il da Susanna Armani

Webinar "Fondo per il sostegno alla Transizione industriale - Apertura del secondo sportello", 13 marzo 2025 - Documentazione

Alessandra Greco 103 viste

 

Facendo seguito al webinar "Fondo per il sostegno alla Transizione industriale - Apertura del secondo sportello", che si è tenuto lo scorso 13 marzo, si rendono di seguito disponibili il link per accedere alla registrazione dell'incontro e le slide presentate da Invitalia.

https://player.vimeo.com/progressive_redirect/playback/1065509422/rendition/1080p/file.mp4?loc=external&log_user=0&signature=edd0316468e83547dc8760ebcc9c55841c08b9cfab28b02223a4a5ae596590ce&user_id=41016073

 

Fondo Transizione Sportello 2025.pdf|Visualizza dettagli

 

Save the date – Webinar “Le nuove misure di Simest – Plafond America Latina e Nuovi fondi”, 2 aprile 2025, ore 15.00

Alessandra Greco 101 viste

Si comunica che il prossimo 2 aprile, alle ore 15.00, Confindustria ha organizzato, in collaborazione con Simest, un webinar riservato ai funzionari delle Associazioni del Sistema Confindustria sulle nuove misure agevolative per l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Saranno approfonditi, in particolare, i nuovi strumenti a supporto delle aziende con interessi strategici in America centrale o meridionale.

Si prega di confermare la propria partecipazione, inviando una email all’indirizzo creditoefinanza@confindustria.it. Seguirà una successiva comunicazione contenente il link per il collegamento.