L’ABI ha diffuso i dati sulle operazioni di sospensione e allungamento dei finanziamenti alle PMI, realizzate in base all’Accordo per il Credito 2015, aggiornati al 30 giugno 2017.
Nella sezione Documenti - Monitoraggio Accordo per il Credito 2015 è disponibile la comunicazione dell’ABI.
In particolare:
- per quanto riguarda le operazioni di sospensione dei mutui e dei finanziamenti, tra giugno 2015 e giugno 2017, sono state accolte 16.697 domande (+473 rispetto a marzo) per un valore di 4,8 miliardi di debito residuo (+100 milioni) e rate sospese per 621 milioni (+18 milioni);
- per quanto riguarda le operazioni di allungamento del piano di ammortamento dei mutui, tra giugno 2015 e giugno 2017, sono state accolte 6.407 domande di (+1087 rispetto a marzo) per un valore pari a 1,3 miliardi di debito residuo (+200 milioni);
- dal 2009 a giugno 2017, i diversi accordi sulla moratoria dei debiti hanno consentito a più di 436.000 aziende di sospendere finanziamenti per un valore di 125,5 miliardi di debito residuo, per circa 25 miliardi di rate sospese.
I settori che hanno maggiormente beneficiato di tali operazioni, tra giugno 2015 e giugno 2017, sono: servizi (26,5%), commercio e alberghiero (21,4%), edilizia e opere pubbliche (16,5%) e industria (13,8%).
Inoltre, per quanto riguarda il “Plafond investimenti”, l’ABI ha reso noto che, tra ottobre 2013 e giugno 2017, sono state accolte 21.535 domande di finanziamento (+138 rispetto a novembre 2016) per un valore di 6,3 miliardi, a valere su un plafond complessivo di 10 miliardi.
L’industria è il settore che ha maggiormente beneficiato delle operazioni di finanziamento (42%); gli altri due settori più coinvolti sono: commercio e alberghiero (28,7%) e servizi (13,2%).
Per dettagli sul Plafond investimenti, che rientra nella misura definita “Imprese in sviluppo” nell’ambito dell’Accordo per il Credito 2015, si veda la Circolare di Confindustria del 1° aprile 2015.