Confindustria, ABI e le altre Associazioni imprenditoriali hanno firmato il nuovo Accordo per il Credito 2015. L’Accordo contiene misure volte a favorire l’accesso al credito da parte delle PMI e, quindi, a incoraggiare i primi segnali di ripresa, a promuovere lo sviluppo del tessuto produttivo italiano e a sostenere lo smobilizzo dei crediti verso la PA.
L’Accordo dà continuità alle precedenti moratorie, che a partire dal 2009 hanno consentito di realizzare oltre 415mila operazioni e di sospendere rate pari a circa 24 miliardi di euro. In proposito, si ricorda che ieri, 31 marzo 2015, è scaduto il termine di validità del precedente Accordo per il Credito 2013, prorogato dalle Parti firmatarie a fine dicembre 2014. La stessa proroga prevedeva l’impegno a definire, entro la fine di marzo, nuove misure finalizzate a promuovere l’accesso al credito delle PMI.
Nella Sezione Documenti - Accordo per il Credito 2015 sono disponibili il testo dell'Accordo, la Circolare Confindustria n. 19841 che illustra l'Accordo e il Comunicato Stampa ABI.
Modified on by Lucia Pace DAAB6756-B505-2CDB-C125-6E7B004CA58F [email protected]
|
Il Comitato nazionale per la migrazione alla SEPA, presieduto da Banca d’Italia e ABI e a cui partecipano Confindustria e gli altri rappresentanti di imprese, consumatori, PA e intermediari, ha diffuso un Comunicato in vista dell’imminente end-date per la migrazione, fissata al 1° febbraio 2014.
In particolare, il Comitato, attraverso la suddetta dichiarazione, ha confermato il proprio ruolo di sensibilizzazione nei confronti degli operatori coinvolti, sollecitando la finalizzazione delle attività di adeguamento necessarie ai fini della migrazione da parte degli operatori stessi.
In proposito, è fondamentale sottolineare che il mancato adeguamento ai nuovi schemi SEPA per bonifici e incassi determinerebbe a partire dal 1° febbraio 2014 il blocco delle operazioni di pagamento e incasso fondi.
Per approfondimenti su tali attività di adeguamento da parte delle imprese, si rinvia ai contenuti della Guida operativa per le Imprese, predisposta dal Comitato stesso.
Modified on by Lucia Pace DAAB6756-B505-2CDB-C125-6E7B004CA58F [email protected]
|
Il MEF ha aggiornato i dati relativi alle domande di certificazione dei crediti delle imprese verso la PA. Al 3 novembre le richieste pervenute attraverso la Piattaforma per la Certificazione dei Crediti (PCC) sono 84.608 per un controvalore di circa 9 miliardi di euro.
Le imprese registrate sulla PCC sono complessivamente 20.018.
Modified on by Ciro Ascione 1D6497A3-571B-7D2F-C125-799C0054939A
|
Banca d’Italia, con comunicato del 13 gennaio 2014, ha reso noto che la Commissione europea, considerata l’entità del cambiamento insita nella migrazione a SEPA, ha proposto di consentire ancora l’utilizzo di bonifici e addebiti diretti nazionali nelle operazioni di pagamento fino al 1° agosto 2014.
Tale proposta, che potrebbe essere approvata in tempi rapidi attraverso una specifica modifica al Regolamento Ue n. 260/2012, è volta a evitare il blocco di pagamenti e incassi ai soggetti che non riuscissero ad adeguarsi entro il 1° febbraio 2014.
Tuttavia, come puntualizzato dalla Banca Centrale Europea, la data finale di migrazione rimane confermata al 1° febbraio prossimo.
Pertanto, come auspicato dalla stessa Banca d’Italia, è necessario, anche in caso di approvazione della proposta della Commissione e quindi di introduzione del suddetto regime transitorio, compiere ogni sforzo possibile per finalizzare le attività di adeguamento alla SEPA entro la data del 1° febbraio 2014.
Come noto, infatti, da tale data addebiti diretti e bonifici domestici saranno sostituiti dai corrispondenti strumenti di pagamento europei: rispettivamente, il SEPA Direct Debit e il SEPA Credit Transfer.
Per approfondimenti sulle novità SEPA, si rinvia alla Guida operativa per le Imprese; per un focus sugli adempimenti in capo alle imprese creditrici RID ai fini del passaggio all’addebito diretto europeo, si rinvia all’apposita Check List.
Modified on by Lucia Pace DAAB6756-B505-2CDB-C125-6E7B004CA58F [email protected]
|
Facendo seguito al webinar che si è tenuto lo scorso 2 aprile su "Le nuove misure di Simest - Plafond America Latina e Africa", si rende di seguito disponibile una presentazione di Simest completa contenente indicazioni di dettaglio sulle misure del Fondo 394/1981.
Con l'occasione, si segnala che Simest è disponibile a organizzare incontri sul territorio per informare direttamente le imprese intenzionate ad accedere alle suddette agevolazioni. Le Associazioni interessate possono inviare una email all'indirizzo creditoefinanza@confindustria.it.
Simest - Presentazione_Istituzionale - 2 aprile 2025.pdf|Visualizza dettagli
|
Al fine di fornire prime indicazioni in merito all’operatività del sistema di assicurazione a copertura dei rischi catastrofali e calamitosi di cui al Decreto MEF-MIMIT n. 18/2025, il MIMIT ha pubblicato sul proprio sito le risposte ad alcune domande frequenti (disponibili al seguente link: https://www.mimit.gov.it/it/assistenza/domande-frequenti/polizze-catastrofali-risposte-alle-domande-frequenti-faq).
Con l’occasione, si segnala anche che è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità (Legge 18 marzo 2025, n. 40), in vigore dal 2 aprile.
Si ricorda che la Legge, all’articolo 23, prevede l'obbligo per le imprese assicurative di corrispondere una immediata liquidazione del 30% del danno subito da beni, mobili e immobili, strumentali all’esercizio dell’attività di impresa, a favore dei soggetti assicurati che si trovano nelle aree colpite da eventi calamitosi e per le quali è stato dichiarato lo stato di ricostruzione. Inoltre, all’articolo 26, è prevista una delega al Governo per adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della Legge, uno o più decreti legislativi per la definizione di schemi assicurativi finalizzati ad indennizzare persone fisiche e imprese per i danni al patrimonio edilizio cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali.
|
Si ricorda che il prossimo 2 aprile, alle ore 15.00, è organizzato, con la collaborazione di Simest, un webinar (riservato ai funzionari delle Associazioni del sistema Confindustria) per approfondire la misura agevolativa dedicata all'America Latina e fornire un aggiornamento sulla misura Africa.
Al riguardo, si rendono di seguito disponibili il link per il collegamento e l'agenda dell'incontro.
https://confindustria.zoom.us/j/88347022579?pwd=DVqvetJarRTonuJn3TflBNnMzjE53a.1
Qualora non si sia già provveduto, si prega di confermare la propria partecipazione, inviando una email all’indirizzo creditoefinanza@confindustria.it.
Agenda webinar 2 aprile 2025.pdf|Visualizza dettagli
|
Facendo seguito alla comunicazione dello scorso 31 marzo, si rende disponibile il Decreto legge 31 marzo 2025, n. 39, che proroga il termine per l'entrata in vigore dell'obbligo di assicurazione a copertura dei rischi catastrofali e calamitosi, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
DL rischi catastrofali.pdf|Visualizza dettagli
Modified on by Alessandra Greco 969AB659-9536-0755-C125-827B00313732 [email protected]
|
Si segnala che il Consiglio dei Ministri ha approvato, lo scorso 28 marzo, un Decreto legge che proroga il termine per l'entrata in vigore dell'obbligo di assicurazione a copertura dei rischi catastrofali e calamitosi, previsto dall'articolo 1, comma 101 della legge 30 dicembre 2023, n. 213 (Legge di Bilancio 2024).
A quanto si apprende informalmente, tale Decreto dovrebbe prevedere:
- per le micro e piccole imprese (come definite dalla Direttiva UE n.2775/2023), il differimento del termine al 1° gennaio 2026;
- per le medie imprese (come definite dalla Direttiva UE n.2775/2023), il differimento del termine al 1° ottobre 2025.
Per le grandi imprese il termine resta fissato al 1° aprile 2025, ma le sanzioni per il mancato adempimento saranno applicate decorsi 90 giorni dalla decorrenza dell'obbligo.
Modified on by Alessandra Greco 969AB659-9536-0755-C125-827B00313732 [email protected]
|
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noti, con Decreto del 25 marzo 2025 (allegato), i tassi di interesse effettivi globali medi (TEGM) in vigore per il periodo 1° aprile 2025 fino al 30 giugno 2025 ai sensi della legge sull'usura (Legge 108/96).
Il Decreto indica, inoltre, i tassi soglia oltre i quali gli interessi sono considerati usurari. Si ricorda che tali soglie sono calcolate aumentando il TEGM di un quarto e aggiungendo un margine di ulteriori quattro punti percentuali. La differenza tra il tasso soglia e il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali.
I TEGM sono rilevati dalla Banca d'Italia - attraverso un’indagine trimestrale effettuata su intermediari bancari e finanziari - per categorie omogenee di operazioni tenuto conto della natura, dell’importo, dell'oggetto, della durata, dei rischi e delle garanzie delle stesse.
La classificazione di tali categorie omogenee di operazioni è definita dal Decreto del MEF del 24 settembre 2024 (allegato)
Decreto-tassi-usura-aprile-giugno-2025.pdf
Decreto-di-classificazione-operazioni-creditizie-2024
Modified on by Susanna Armani 0007DE92-B44E-6A41-C125-6906002A9E43 [email protected]
|
Facendo seguito al webinar "Fondo per il sostegno alla Transizione industriale - Apertura del secondo sportello", che si è tenuto lo scorso 13 marzo, si rendono di seguito disponibili il link per accedere alla registrazione dell'incontro e le slide presentate da Invitalia.
https://player.vimeo.com/progressive_redirect/playback/1065509422/rendition/1080p/file.mp4?loc=external&log_user=0&signature=edd0316468e83547dc8760ebcc9c55841c08b9cfab28b02223a4a5ae596590ce&user_id=41016073
Fondo Transizione Sportello 2025.pdf|Visualizza dettagli
|
Si comunica che il prossimo 2 aprile, alle ore 15.00, Confindustria ha organizzato, in collaborazione con Simest, un webinar riservato ai funzionari delle Associazioni del Sistema Confindustria sulle nuove misure agevolative per l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Saranno approfonditi, in particolare, i nuovi strumenti a supporto delle aziende con interessi strategici in America centrale o meridionale.
Si prega di confermare la propria partecipazione, inviando una email all’indirizzo creditoefinanza@confindustria.it. Seguirà una successiva comunicazione contenente il link per il collegamento.
|
La Commissione europea ha adottato, lo scorso 19 marzo, la strategia per la creazione di una Savings and Investments Union – SIU (Unione dei risparmi e degli investimenti).
La strategia ha l’obiettivo di fare affluire verso il sistema produttivo europeo maggiori risorse da cittadini e investitori istituzionali europei.
A tal fine, la Commissione prevede una serie di iniziative legislative e non legislative in diversi ambiti, tra i quali: investimenti nel mercato dei capitali da parte dei risparmiatori; crescita del livello di alfabetizzazione finanziaria dei cittadini; investimenti nelle imprese da parte degli investitori istituzionali (compagnie assicurative e fondi pensione); sviluppo del venture capital; mercato delle cartolarizzazioni; semplificazione delle regole dei mercati dei capitali e vigilanza.
Inoltre, tramite la nuova strategia, la Commissione punta a rafforzare l’integrazione e la competitività del settore bancario dell’Unione, anche attraverso il completamento dell’Unione bancaria.
Si rende di seguito disponibile il testo della strategia della Commissione europea e il relativo comunicato stampa.
Strategia della Commissione europea per la creazione della SIU.pdf|Visualizza dettagli
Comunicato stampa della Commissione europea sulla strategia per la creazione della SIU.pdf|Visualizza dettagli
|
Si rende di seguito disponibile il documento di risposta di BusinessEurope alla Call for evidence della Commissione europea in tema di Unione dei risparmi e degli investimenti (si rimanda, in proposito, alla comunicazione dello scorso 12 febbraio).
Si tratta nel complesso di proposte volte a rendere più attrattivi i mercati dei capitali europei, sia per gli investitori esteri che per quelli domestici.
In particolare, il documento contiene alcune proposte per favorire gli investimenti degli investitori privati e istituzionali (fondi pensione e imprese di assicurazione) e ridurre la frammentazione del mercato e gli oneri di accesso per le imprese.
Nel documento, ci sono anche proposte in tema di regolamentazione bancaria volte a favorire l’accesso al credito e supportare lo sviluppo delle imprese.
Risposta di BusinessEurope alla Call for evidence sulla SIU.pdf|Visualizza dettagli
Modified on by Giuseppe Marino' D7F839E5-EF30-5C57-C125-8685005355BA [email protected]
|
Si ricorda che il prossimo 13 marzo, alle ore 11.00, è organizzato, con la collaborazione di Invitalia, un webinar (riservato ai funzionari delle Associazioni del sistema Confindustria) per approfondire le novità previste per l’apertura del secondo sportello del Fondo per il sostegno alla transizione industriale (si veda in proposito la comunicazione dello scorso 7 marzo).
Al riguardo, si invia di seguito il link per il collegamento:
https://confindustria.zoom.us/meeting/register/QRY_nRlBQ3-VkhPaUeT4zg
Qualora non si sia già provveduto, si prega di confermare la propria partecipazione, inviando una email all’indirizzo creditoefinanza@confindustria.it.
|
Si comunica che il prossimo 13 marzo, alle ore 11.00, è organizzato, con la collaborazione di Invitalia, un webinar (riservato ai funzionari delle Associazioni del sistema Confindustria) per approfondire le novità previste per l’apertura del secondo sportello del Fondo per il sostegno alla transizione industriale (aperto dal 5 febbraio fino all’8 aprile 2025).
Si ricorda che tale misura si rivolge alle imprese che investono nella tutela ambientale con l’obiettivo di ottenere una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa o di raggiungere un uso più efficiente delle risorse nell’ambito dei propri processi produttivi.
Il Fondo può contare su una nuova dotazione di 400 milioni di euro previsti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Dal momento che il 40% delle risorse è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni del Mezzogiorno, è previsto uno specifico focus per le imprese che operano in tali territori.
Si prega di confermare la propria partecipazione, inviando una email all’indirizzo creditoefinanza@confindustria.it. Seguirà una successiva comunicazione contenente il link per il collegamento.
Modified on by Alessandra Greco 969AB659-9536-0755-C125-827B00313732 [email protected]
|
Confindustria, insieme all’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e alle altre Associazioni di rappresentanza delle imprese che partecipano al Tavolo Interassociativo di Coordinamento sulle Iniziative Regolamentari Internazionali, hanno definito delle Linee guida sulla sospensione delle rate dei finanziamenti bancari.
In particolare, al fine di consentire alle imprese di gestire con maggiore consapevolezza le eventuali situazioni di temporanea difficoltà finanziaria, le Linee guida forniscono elementi utili a orientarsi sulle procedure da seguire nell’interlocuzione con la banca e sul quadro delle regole bancarie in materia.
Si ricorda, in proposito, che le regole europee sulla definizione di default limitano, a determinate condizioni, la possibilità per le banche di concedere eventuali misure di sospensione e allungamento dei finanziamenti. Per superare tali restrizioni, BusinessEurope, su sollecitazione di Confindustria, ha inviato una lettera all’EBA per sostenere una revisione delle suddette disposizioni (si veda la comunicazione dello scorso 27 giugno).
Nelle Linee Guida (di seguito allegate) sono anche indicate, d’intesa con il Fondo di garanzia per le PMI, ISMEA e SACE, le modalità e le condizioni per ottenere l’allungamento delle garanzie da questi prestate sui finanziamenti per i quali è richiesta la sospensione del rimborso delle rate.
LINEE GUIDA ASSOCIAZIONI SOSPENSIONE FINANZIAMENTI.pdf|Visualizza dettagli
Modified on by Alessandra Greco 969AB659-9536-0755-C125-827B00313732 [email protected]
|
Si fa seguito all’incontro del 10 febbraio scorso, in occasione del quale è stato presentato l’Accordo siglato tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, per dare avvio alle attività sul territorio previste dall’Accordo stesso.
In proposito, si inviano delle linee guida per la costituzione dei Gruppi Territoriali. Sottolineiamo che, come indicato nelle stesse linee guida, l’ambito di riferimento dei Gruppi può essere di natura regionale o di maggiore granularità sul territorio, in funzione delle esigenze specifiche valutate congiuntamente dalle strutture territoriali del sistema confindustriale e di Intesa Sanpaolo.
Si chiede di comunicare la costituzione dei Gruppi Territoriali, con indicazione dei relativi componenti, scrivendo all’indirizzo cabinadiregia@confindustria.it
Si chiede inoltre di segnalare, sempre all’indirizzo mail sopra indicato, gli eventi programmati sul territorio. In merito a tali eventi, sarà nostra cura fornire un kit dedicato (save the date, agenda, presentazioni a supporto).
Seguiranno ulteriori informazioni in merito alle altre attività che verranno avviate ai sensi dell’Accordo (es: survey sulle imprese).
Si resta a disposizione per qualsiasi chiarimento e informazione.
Linee guida per il funzionamento dei Gruppi Territoriali di Dialogo Banca Impresa
|
Il 27 febbraio 2025 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto 30 gennaio 2025, n.18, del Ministro dell’Economia e delle Finanze e del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, che definisce le modalità attuative e operative dell’assicurazione obbligatoria a copertura dei rischi catastrofali e calamitosi, introdotta con la Legge di Bilancio per il 2025.
In proposito si ricorda che, ai sensi della proroga contenuta nel DL Proroghe (DL n. 202/2024), le imprese sono tenute a stipulare le polizze assicurative entro il 31 marzo 2025.
Si allegano il suddetto decreto MEF-MIMIT e una nota contenente una prima descrizione dei contenuti della disciplina.
Si invitano le Associazioni del sistema Confindustria a inviare all’indirizzo creditoefinanza@confindustria.it eventuali quesiti sulla disciplina e ogni tipo di segnalazione su profili applicativi della stessa, anche al fine di effettuare una prima analisi in merito ai premi delle polizze.
DM Rischi catastrofali.pdf|Visualizza dettagli
Assicurazione Obbligatoria per rischi catastrofali e calamitosi - Nota di aggiornamento 28 febbraio 2025.pdf|Visualizza dettagli
|
La Commissione europea, di recente insediatasi, ha indicato tra i suoi obiettivi di mandato quello della creazione di una Savings and Investments Union – SIU (Unione dei risparmi e degli investimenti).
Tale iniziativa fonderà le proprie basi sul lavoro già svolto per il completamento dell’Unione dei mercati dei capitali (CMU) e dell’Unione bancaria, con l’obiettivo di mobilitare i risparmi dei cittadini europei a beneficio delle imprese europee, così da sostenerne gli investimenti necessari per affrontare le transizioni in corso e sostenere la competitività dell’Europa.
La SIU sarà un progetto di lungo periodo e consisterà in una serie di azioni tali da incentivare lo sviluppo dei mercati dei capitali e bancari, rafforzando la competitività e la produttività dell’economia europea. In particolare, gli ambiti di intervento indicati dalla Commissione sono i seguenti:
- favorire l’investimento dei risparmiatori nei mercati dei capitali;
- creare prodotti di risparmio e investimento semplici e a basso costo, anche attraverso incentivi fiscali;
- incentivare gli investitori privati e istituzionali europei a convogliare risorse verso imprese produttive e innovative e in particolare verso imprese giovani;
- promuovere una maggiore integrazione ed efficienza nei mercati dei capitali, identificando e rimuovendo le barriere alle attività cross-border e semplificando le regole;
- promuovere una maggiore integrazione delle attività di vigilanza e favorire il Single Rulebook.
Al fine di definire la propria strategia sulla SIU – attesa entro il primo trimestre 2025 – la Commissione ha appena pubblicato una Call for evidence (di seguito allegata), invitando gli stakeholder interessati a inviare i propri contributi entro il prossimo 3 marzo.
Confindustria sta definendo un proprio documento di posizione per rispondere alla consultazione, anche per il tramite di BusinessEurope.
A tal fine, si prega di inviare, preferibilmente entro il prossimo 24 febbraio, eventuali osservazioni e proposte all’indirizzo e-mail creditoefinanza@confindustria.it.
Call for evidence della Commissione europea sull'Unione dei risparmi e degli investimenti.pdf|Visualizza dettagli
Modified on by Giuseppe Marino' D7F839E5-EF30-5C57-C125-8685005355BA [email protected]
|
Facendo seguito all’incontro di presentazione dell’Accordo sottoscritto da Confindustria e Intesa Sanpaolo, che si è tenuto lo scorso 10 febbraio, si rendono di seguito disponibili le slide presentate.
Seguiranno nei prossimi giorni ulteriori comunicazioni contenenti indicazioni operative sulla programmazione delle attività future.
Presentazione Accordo Confindustria Intesa Sanpaolo - Incontro di Kick off - 10 febbraio 2025.pdf|Visualizza dettagli
|
Si informa che, a partire dal 5 febbraio e fino all’8 aprile 2025, sarà aperto un secondo sportello per accedere alle agevolazioni del Fondo per il sostegno alla transizione industriale, istituito dalla Legge di Bilancio 2022 con l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche europee sulla lotta ai cambiamenti climatici (si veda in proposito la scheda di approfondimento pubblicata lo scorso 6 dicembre 2023).
I termini e le modalità per la presentazione delle domande sono disciplinati dal Decreto direttoriale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy del 23 dicembre 2024 (reso di seguito disponibile).
In particolare, si segnala che le imprese possono presentare domanda per accedere alle agevolazioni esclusivamente in via elettronica, utilizzando la piattaforma informatica messa a disposizione dal soggetto gestore della misura, Invitalia, sul proprio sito web (www.invitalia.it, nell’apposita sezione “Fondo per il sostegno alla transizione industriale”).
Il Fondo può contare su un nuovo stanziamento di 400 milioni di euro a valere su risorse PNRR e, in aggiunta rispetto a quanto previsto in precedenza, può concedere agevolazioni anche su interventi di efficienza energetica degli edifici inseriti in siti destinati ad attività industriali/artigianali e assimilabili.
Le agevolazioni del Fondo sono rivolte a imprese di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale, che presentino programmi di investimento relativi a una sola unità produttiva in cui sia svolta un’attività manifatturiera di cui alla sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007 (in precedenza, potevano essere ammesse anche le imprese del settore estrattivo di cui alla sezione B della medesima classificazione).
Il 40% delle risorse, essendo di origine PNRR, è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Decreto direttoriale 23 dicembre 2024.pdf|Visualizza dettagli
|
La Commissione europea ha annunciato, lo scorso dicembre, la volontà di consolidare in una regolamentazione “Omnibus” le discipline in materia di finanza sostenibile; in particolare: la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), il Regolamento Tassonomia e la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CS3D). L’obiettivo è quello di ridurre gli oneri di adempimento previsti per tutti i soggetti che rientrano nell’ambito di applicazione (operatori del mercato finanziario e imprese), semplificando il quadro normativo in materia.
In attesa della pubblicazione della proposta della Commissione, prevista per il mese di febbraio, Confindustria ha predisposto e condiviso con i Ministeri italiani competenti (MEF e MASE) un proprio preliminare position paper e, insieme alle Associazioni di rappresentanza delle imprese tedesca e francese (BDI e MEDEF), ha scritto una lettera alla Presidente Ursula von der Leyen, al fine di rappresentare, tra l’altro, la necessità assicurare un’applicazione coordinata, graduale e proporzionata dei nuovi obblighi agendo su un deciso alleggerimento degli oneri di adempimento per le imprese e sui tempi di entrata in vigore delle nuove disposizioni.
Si rendono di seguito disponibili il Position paper di Confindustria e la Lettera alla Presidente von der Leyen (con in relativo allegato).
Proposte Confindustria su regolamentazione Omnibus - gennaio 2025.pdf|Visualizza dettagli
Letter to Ursula von der Leyen on Omnibus.pdf|Visualizza dettagli
Annex to Letter on Omnibus.pdf|Visualizza dettagli
Modified on by Alessandra Greco 969AB659-9536-0755-C125-827B00313732 [email protected]
|
Facendo seguito alla comunicazione del 14 gennaio 2025, si informa che il prossimo 10 febbraio, dalle ore 14.30 alle ore 17.30, si terrà un incontro finalizzato a presentare il nuovo Accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo.
All’incontro - che sarà riservato ai funzionari delle Associazioni del sistema di Confindustria e al quale saranno presenti anche i referenti della banca sul territorio - si potrà partecipare sia in presenza (a Roma, presso la sede di Confindustria) sia da remoto collegandosi al seguente link: https://confindustria.zoom.us/meeting/register/v43eu9W-ToO0wIRXsiE2zA
Per motivi organizzativi si prega di confermare la presenza all’indirizzo creditoefinanza@confindustria.it, indicando la modalità di partecipazione.
|
Si rende disponibile il Piano di Confindustria per l’Abitare Sostenibile.
Il Piano, elaborato anche sulla base dei contributi ricevuti dal sistema, contiene una serie di proposte in materia urbanistica, finanziaria e fiscale per favorire la costruzione di nuovi alloggi per i lavoratori a basso reddito, anche attraverso la riqualificazione e la valorizzazione di aree e immobili pubblici inutilizzati. Ciò al fine di rendere le imprese maggiormente attrattive nei confronti dei lavoratori favorendo così l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
La carenza di personale, infatti, come emerge anche da recenti analisi del Centro Studi Confindustria, è uno dei principali nodi che frenano lo sviluppo; la scarsità di abitazioni a un costo sostenibile e il forte disallineamento in numerose aree del Paese - al Nord come al Sud – tra il costo delle abitazioni e la produttività del lavoro amplifica le difficoltà di imprese e lavoratori.
La Legge di Bilancio appena varata introduce in tal senso alcune misure utili: un intervento fiscale di favore per i datori di lavoro che, in presenza di determinate condizioni, eroghino somme ai dipendenti per il pagamento dei canoni di locazione e la realizzazione del “Piano Casa Italia” finalizzato proprio a fornire risposte ai fabbisogni abitativi.
Nelle prossime settimane, proseguiranno le interlocuzioni con le Istituzioni e tutti i soggetti interessati al fine di realizzare le proposte del Piano.
Piano Abitare Sostenibile - Gennaio 2025_.pdf|Visualizza dettagli
|