E' stata pubblicata, nella sezione documenti, la registrazione del convegno sui minibond che si è tenuto a Roma lo scorso 4 marzo 2014. La registraizone è suddivisa in due parti.
Convegno "La riforma dei Minibond. Quali opportunità per le PMI?" - Registrazione dei lavori
E' stata pubblicata, nella sezione documenti, la registrazione del convegno sui minibond che si è tenuto a Roma lo scorso 4 marzo 2014. La registraizone è suddivisa in due parti. |
Convegno "La riforma dei minibond. Quali opportunità per le PMI?", Roma 4 marzo 2014 - DocumentazioneNella Sezione "Documenti" della Comunità professionale Credito e Finanza (cartella "Seminari e incontri - Documentazione") sono state pubblicate le presentazioni illustrate in occasione del convegno "La riforma dei minibond. Quali opportunità per le PMI?" che si è tenuto in Confindustria lo scorso 4 marzo 2014. |
Decisioni della BCE del 6 marzo 2014Durante la riunione del 6 marzo 2014, il Consiglio direttivo della BCE ha deciso di lasciare invariati il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali allo 0,25%, e il tasso sui depositi presso la banca centrale allo 0,00%. Nella conferenza stampa successiva alla riunione, il Presidente della BCE, Mario Draghi, ha affrontato il problema dell’accesso al credito, sottolineando che nella media dell’area euro i tassi di crescita dei prestiti al settore privato sono rimasti deboli a gennaio. Anche se si è registrata una stabilizzazione del flusso del credito e una timida convergenza dei tassi di interesse nei diversi Stati membri, Mario Draghi ha comunque ricordato che il mercato rimane frammentato. Con riferimento alla difficoltà per le PMI di accedere ai mercati dei capitali, Draghi ha citato l’esperienza italiana dei “mini-bond”, che tuttavia si trova ancora a uno stadio iniziale. Il Presidente della BCE è stato poi sollecitato su possibili misure non standard per favorire l’accesso al credito, come la rivitalizzazione del mercato ABS, il “quantitative easying” o schemi come il “funding for lending” attuato dalla Bank of England. Draghi ha dichiarato che si tratta di opzioni ancora sul tavolo, anche se per alcune, in particolare per quanto riguarda eventuali acquisti di ABS, esistono ostacoli regolamentari che andrebbero affrontati a livello di Comitato di Basilea e di Commissione europea. Infine, il Presidente della BCE, parlando dell’analisi approfondita dello stato di salute delle banche in corso, in vista dell’assunzione della supervisione unica da parte di Francoforte a fine 2014, ha richiamato la necessità che tale meccanismo diventi operativo contemporaneamente al meccanismo di risoluzione unico, per evitare un disallineamento tra responsabilità europea di supervisione e responsabilità nazionale di risoluzione. Per quanto riguarda l’architettura del meccanismo di risoluzione, attualmente in fase di negoziato tra Consiglio e Parlamento europeo, Draghi ha lanciato un appello affinché questo sia in grado di adottare decisioni rapide e sia supportato il prima possibile da un fondo unico di risoluzione. Durante la transizione al fondo unico, servirà un backstop, magari nella forma di una linea di credito da parte del fondo salva-Stati ESM, oppure sotto forma di una raccolta di finanziamenti sui mercati grazie a garanzie nazionali congiunte. |
Fondo di garanzia per le PMI - In vigore le nuove disposizioni operative
Sono in vigore dal 10 marzo 2014 le nuove disposizioni operative del Fondo di garanzia per le PMI, emanate in attuazione del DL Fare (per i contenuti del DL Fare si rinvia, tra le altre comunicazioni, alla circolare mensile in materia di credito e finanza di giugno 2013). È stato infatti pubblicato - nel Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 56 dell’8 marzo 2014 - il decreto del 27 dicembre 2013 del MISE, di concerto con il MEF, che attua le disposizioni contenute DL Fare. E’ stato inoltre pubblicato - sempre nel Supplemento Ordinario n. 56 dell’8 marzo 2014 - il decreto direttoriale del 7 febbraio 2014 che rende pienamente operative tutte le disposizioni contenute nel suddetto decreto. In particolare, i nuovi provvedimenti prevedono:
A seguito della firma dei suddetti decreti sono state integrate le disposizioni operative del Fondo. Il Gestore del Fondo ha anticipato agli operatori le nuove disposizioni con la Circolare n. 663 del 27 febbraio 2014. |
Interessi di mora - Saggio primo semestre 2014
È stato emanato il Comunicato del Ministero dell'economia e delle finanze - G.U. n. 51 del 3 marzo 2014 - che indica il saggio degli interessi da applicare a favore dei creditori in caso di ritardo dei pagamenti nelle transazioni commerciali (articolo 5 del d. lgs. 231/2002, come modificato dal d. lgs. 192/2012 di recepimento della direttiva “Late Payments” 2011/7/UE). Per il semestre che va dal 1° gennaio al 30 giugno 2014 il tasso di riferimento - ossia il tasso di interesse applicato dalla Banca centrale europea (BCE) alle sue più recenti operazioni di rifinanziamento principali - per il calcolo degli interessi legali di mora è pari allo 0,25%, in diminuzione dello 0,25% rispetto al semestre precedente. Ai fini del calcolo degli interessi legali di mora, è necessario aggiungere al tasso di riferimento dello 0,25% una maggiorazione fissa, aumentata dal d. lgs. 192/2013 da 7 a 8 punti percentuali per le transazioni concluse a partire dal 1° gennaio 2013. Pertanto, in caso di ritardo di pagamento nell'intervallo 1° gennaio-30 giugno2014, a tali transazioni si applicherà un tasso di interesse legale di mora pari all'8,25%. In proposito, si ricorda che nelle transazioni commerciali tra imprese è possibile concordare un tasso di interesse diverso purché non risulti gravemente iniquo per il creditore; mentre nelle transazioni commerciali in cui debitore è una PA, ove concluse a partire dal 1° gennaio 2013, non è prevista tale facoltà e quindi ai ritardi di pagamento si applicherà il suddetto tasso dell’8,25%. Nella Sezione "Documenti - Interessi di mora" è disponibile la serie storica dei tassi BCE.
|
Pacchetto sul finanziamento a lungo termine dell’economia europeaIl 27 marzo la Commissione europea ha adottato un pacchetto di misure volte a promuovere l’utilizzo di nuovi strumenti di finanziamento a lungo termine per l’economia europea, a seguito degli esiti della consultazione sul Libro Verde pubblicato nel marzo 2013. Lo scopo del piano appena varato dalla Commissione è quello di intervenire per ripristinare le condizioni favorevoli per gli investimenti e la crescita sostenibile, trovando nuovi modi per indirizzare i fondi verso gli investimenti a lungo termine. Il pacchetto predisposto a tal fine dalla Commissione si compone di tre documenti:
|
Pagamenti elettronici - prorogato obbligo esercenti
Il DL 150/2013 (DL Milleproroghe), convertito con la legge n. 15 del 27 febbraio 2014, ha disposto, con una previsione introdotta in fase di conversione del decreto, la proroga dell’obbligo a carico degli esercenti di accettazione dei pagamenti effettuati attraverso carte di debito. La proroga stabilisce che tale obbligo - previsto dal DL 179/2012 (DL Crescita) - decorra dal 30 giugno 2014 anziché dal 1° gennaio 2014 al fine di consentire ai soggetti obbligati di dotarsi dei necessari strumenti di accettazione dei pagamenti effettuati con carte di debito (POS). In proposito, si ricorda che prima di tale proroga era stato emanato, in attuazione del DL Crescita, un decreto interministeriale contenente termini e modalità applicative dell’obbligo in questione (per dettagli si rinvia al blog del 5 febbraio scorso). In particolare, tale decreto prevedeva un periodo transitorio, valido fino al 30 giugno 2014, durante il quale i soggetti obbligati sarebbero stati solo gli esercenti con fatturato superiore a 200mila euro. Non è ancora noto se a seguito della proroga verranno emanate ulteriori disposizioni attuative volte, in particolare, a rimodulare il periodo transitorio.
|
Rapporto ABI su Misure per il Credito alle PMI
Nella Sezione Documenti - Accordi per il Credito alle PMI è disponibile il Rapporto ABI "Misure a sostegno delle piccole e medie imprese: dall'Avviso comune all'Accordo 2013" sull’utilizzo dei diversi accordi sul credito alle PMI firmati, a partire dal 2009, da Confindustria, ABI e le altre associazioni imprenditoriali: Avviso comune del 2009, Accordo per il credito alle PMI del 2011, Nuove misure per il credito alle PMI del 2012, Accordo per favorire il finanziamento dei progetti imprenditoriali di investimento del 2012, Accordo per favorire lo smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della PA del 2012 e, infine, Accordo per il credito del 2013. In proposito, si ricorda che le ultime tre iniziative - finanziamento investimenti, smobilizzo crediti PA e moratoria 2013 - sono ancora in corso e prevedono come termine di scadenza il 30 giugno 2014. Il Rapporto contiene il monitoraggio circa il grado di accesso alle suindicate misure, riportando il dettaglio per regione di residenza delle PMI beneficiarie e per attività economica dalle stesse esercitata (per le iniziative ancora in corso, i dati sono aggiornati al 31 dicembre 2013). Con particolare riferimento all’Accordo per il credito 2013, dal Rapporto emerge che sono state presentate circa 13.000 domande di sospensione, di cui accolte quasi 8.000, per un debito residuo pari a 2,5 miliardi di euro e rate sospese per circa 300 milioni (per approfondimenti sui contenuti dell’Accordo, si veda la comunicazione del 1° luglio 2013). Si sottolinea, infine, che attraverso le moratorie siglate a partire dal 2009 le operazioni sospese sono state circa 400.000 per un ammontare di debito residuo di oltre 107 miliardi di euro e rate sospese per oltre 22 miliardi.
|
SEPA - Proroga acquisizione deleghe RID
Nella Sezione Documenti - SEPA è disponibile la comunicazione, inviata ieri dall'ABI alle banche, con cui viene prorogata fino al 30 aprile 2014 la facoltà per le banche di acquisire deleghe RID anziché mandati SEPA. Il termine per l’esercizio di tale facoltà era stato inizialmente fissato al 28 febbraio 2014 e successivamente prorogato al 31 marzo 2014 (in proposito, comunicazione ABI del 24 febbraio 2014, anch'essa disponibile nella suindicata Sezione). La nuova proroga dà seguito a indicazioni in tal senso di Banca d’Italia. Pertanto, le imprese potranno rilasciare al creditore o alla propria banca - in qualità di debitori - o acquisire - in qualità di creditori - nuove deleghe RID fino al 30 aprile prossimo. Le operazioni di incasso collegate alle deleghe RID acquisite fino al 30 aprile e a quelle preesistenti potranno essere gestite attraverso la procedura ordinaria RID fino al 1° agosto 2014, data in cui termina il periodo transitorio per la migrazione a SEPA di recente approvato a livello europeo.
|
Tassi usura - II trimestre 2014
Nella Sezione Documenti - Prevenzione usura è disponibile il decreto del 24 marzo 2014 con cui il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noti i tassi di interesse effettivi globali medi (TEGM) ai sensi della legge sull'usura (Legge n. 108/96) in vigore per il periodo 1° aprile 2014 - 30 giugno 2014. Il decreto indica, inoltre, i tassi soglia oltre i quali gli interessi sono considerati usurari. Si ricorda che, come previsto dal DL 70/2011, tali soglie sono calcolate aumentando il TEGM di un quarto e aggiungendo un margine di ulteriori quattro punti percentuali. La differenza tra il tasso soglia e il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali. I TEGM sono rilevati dalla Banca d'Italia - attraverso un’indagine trimestrale che interessa l’intero sistema bancario e il complesso degli intermediari finanziari - per categorie omogenee di operazioni tenuto conto della natura, dell’importo, dell'oggetto, della durata, dei rischi e delle garanzie delle stesse. La classificazione delle categorie di operazioni è definita dal decreto MEF del 23 settembre 2013, anch'esso disponibile nella suindicata Sezione.
|