Fondo di Garanzia per le PMI - disponibili i report sulle attivitÃ
Nella Sezione Documenti – Fondo di Garanzia per le PMI sono disponibili il rapporto sulle attività del Fondo e il report sui dati regionali, aggiornati al 30 aprile 2015.
Si segnala, inoltre, che a partire dalla rilevazione di aprile 2015 tali report sono pubblicati anche in un'apposita sezione del sito internet del Fondo.
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ELITE - Protocollo di Intesa tra Confindustria e Borsa Italiana
Nella Sezione Documenti - ELITE è disponibile il Protocollo di Intesa, sottoscritto da Confindustria e Borsa Italiana il 29 maggio 2015 al fine di favorire la diffusione del Programma ELITE, lanciato nel 2012 da Borsa Italiana e sostenuto sin dal suo avvio da Confindustria.
ELITE rappresenta un percorso di crescita e formazione per le imprese con obiettivi di sviluppo organizzativo e manageriale, che mette a loro disposizione una piattaforma di strumenti e servizi affinché possano acquisire competenze sofisticate per accedere con gradualità al mercato dei capitali.
Obiettivo del Protocollo è accrescere il numero di imprese coinvolte nel Programma ELITE attraverso la realizzazione con le associazioni territoriali/settoriali interessate di specifiche attività informative e formative. In particolare, le associazioni potranno attivare gli "ELITE Desk", sportelli informativi riservati alle imprese associate, i quali potranno anche candidare direttamente le imprese in possesso dei requisiti necessari alla partecipazione al percorso formativo ELITE.
Nella suddetta Sezione sono disponibili anche il Comunicato Stampa di Borsa Italiana sulla firma, diffuso oggi, la Circolare n. 19865, appena pubblicata sul sito di Confindustria, che contiene maggiori informazioni sui contenuti del Protocollo di Intesa e sulla procedura per attivare gli ELITE Desk.
Con particolare riferimento agli ELITE Desk, le associazioni potranno indicare il proprio interesse ad attivare uno sportello attraverso la compilazione di un'apposita scheda, messa a disposizione nella medesima Sezione.
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Decisioni della BCE del 3 giugno 2015Durante la riunione del 3 giugno 2015, il Consiglio direttivo della BCE ha deciso di mantenere invariati i tassi di riferimento per l’Eurozona sulle operazioni di rifinanziamento principali (0,05%), sulle operazioni di rifinanziamento marginale (0,30%) e sui depositi presso la BCE (-0,20%). Nel corso della conferenza stampa che ha fatto seguito all’incontro, il Presidente della BCE, Mario Draghi, ha sottolineato che le misure di politica monetaria della BCE, oltre a tradursi in una ripresa delle aspettative sui livelli di inflazione, stanno generando un miglioramento della disponibilità e delle condizioni di accesso al credito per famiglie ed imprese. A tal proposito Draghi ha però evidenziato che, malgrado un parziale miglioramento dell'andamento dei prestiti (ad aprile si è registrato un tasso di variazione dei prestiti alle società non finanziarie dello -0,1% dopo il picco negativo del -3,2% toccato a febbraio), la dinamica dei prestiti alle società non finanziarie appare ancora deficitaria. Tale situazione dipende, secondo le parole del Presidente della BCE, sia da un aggiustamento ritardato del credito al ciclo economico, sia da fattori riguardanti il rischio e l’offerta di credito. Contribuiscono alla dinamica anche gli aggiustamenti dei bilanci delle aziende operanti sia nei settori finanziari che in quelli non finanziari. Secondo le parole di Draghi, le misure di politica monetaria adottate dalla BCE avranno l’ulteriore effetto di ridurre i costi di accesso al credito per le imprese e le famiglie e genereranno un incremento dei flussi di credito nel’area euro. Sul tema del QE Draghi ha sottolineato che il programma avviato a marzo di quest’anno dalla BCE sta producendo i suoi effetti e ribadito che l’acquisto di titoli di Stato proseguirà al ritmo di 60 miliardi al mese fino a settembre 2016 ed ogni caso fino a che non sia stato imboccato un percorso che riporti i tassi d’inflazione su livelli al di sotto ma vicini al 2% nel medio termine. Nel rispondere ai giornalisti il Presidente della BCE ha inoltre aperto alla possibilità di riconsiderare le dimensioni, il timing e delle caratteristiche del QE qualora le circostanze dovessero richiederlo. |