Agenda per il Credito e per la Crescita del Paese
Nella Sezione Documenti è disponibile l'Agenda per il credito e per la crescita del Paese, approvato dal Comitato di Presidenza di Confindustria su proposta del Presidente del Comitato Tecnico Credito e Finanza, Vincenzo Boccia.
L’Agenda propone un intervento organico per la crescita del Paese da realizzare attraverso un pacchetto di misure che consentirebbe di muovere oltre 185 miliardi di euro nel periodo 2014-2016.
In particolare contiene proposte per:
· rafforzare gli strumenti di garanzia;
· modernizzare le relazioni tra banche e imprese;
· risolvere il problema dei ritardati pagamenti della PA;
· sostenere gli investimenti;
· favorire la diffusione di strumenti di debito alternativi;
· promuovere il rafforzamento patrimoniale delle imprese;
· favorire l'investimento di fondi pensione e assicurazioni nel sistema produttivo.
|
Decisioni della BCE del 6 giugno 2014Durante la riunione del 5 giugno 2014, il Consiglio direttivo della BCE ha annunciato un pacchetto di misure finalizzato ad allentare ulteriormente la politica monetaria e a supportare l’erogazione di prestiti all’economia reale. Le cinque misure previste sono: 1. Un taglio dei tassi di riferimento per l’Eurozona. Pertanto, a partire dall’11 giugno, la BCE applicherà un tasso d’interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dello 0,15, un tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale dello 0,40% e un tasso sui depositi presso la banca centrale del ‑0,10%. In base alle dichiarazioni del Presidente della BCE, Mario Draghi, i tassi dovrebbero restare su questi o su livelli più bassi per un periodo lungo; 2. Due Targeted longer-term refinancing operations (TLTROs). Si tratta di inedite operazioni di rifinanziamento alle banche che, rispetto alle precedenti operazioni dette LTROs, hanno come obiettivo (“target”) quello di far arrivare le risorse veicolate dalla BCE tramite le banche all’economia reale. Le risorse previste per le due operazioni ammontano a un massimo di 400 miliardi; 3. L’intensificazione dei lavori preparatori relativi all’acquisto di titoli ABS (Asset backed Securities). Nonostante non sia ancora chiara la tempistica della misura, è ormai certo che la BCE è intenzionata a rivitalizzare il mercato; 4. Il prolungamento della procedura di "full allotment", ossia senza limiti di concessione rispetto agli importi chiesti dalle banche, nelle operazioni di rifinanziamento principali (MROs) e nelle LTRO a 3 mesi, per tutto il tempo necessario e almeno fino a dicembre 2016, in continuità con quanto fatto finora; 5. La sospensione delle operazioni di sterilizzazione dei titoli di Stato acquistati sotto il Securities Markets Programme (SMP). Questa sospensione permetterà alla BCE di iniettare nel sistema liquidità per 170miliardi di Euro. |
Fondo Di Garanzia Per Le PMI - Accordo BEI-MISE-MEF sul finanziamento dei grandi progetti di ricerca e innovazioneÈ stato sottoscritto un Accordo quadro tra BEI-MISE-MEF che prevede l’impiego di 100 milioni del Fondo di garanzia per le PMI per coprire le prime perdite di operazioni di finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo di PMI e Mid-Cap, grazie ai quali la BEI attiverà un portafoglio di prestiti di 500 milioni. Il comunicato relativo all’Accordo è disponibile sia sul sito del MISE, sia su quello del MEF. L’iniziativa si inserisce nell’ambito di quanto previsto dall’articolo 1, comma 48 della Legge di Stabilità, che ha istituito la Sezione speciale del Fondo di garanzia dedicata ai grandi progetti di ricerca e innovazione, rinviando a un accordo tra BEI, MISE e MEF la definizione dei progetti finanziabili. Perché la nuova Sezione del Fondo diventi operativa occorrerà ora attendere un apposito decreto del MISE di concerto con il MEF che ne disciplini in dettaglio le modalità di funzionamento. |
Protocollo d’intesa per lo sviluppo dell’imprenditorialità e dell’autoimpiego femminili
E’ stato sottoscritto il 4 giugno 2014, da Confindustria, Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità, MISE, ABI, Rete Impresa Italia e Alleanza delle Cooperative Italiane, un Protocollo d’intesa per lo sviluppo e la crescita dell’imprenditorialità e dell’autoimpiego femminili. L’obiettivo del Protocollo è favorire, attraverso misure di sostegno all’accesso al credito, lo sviluppo e la crescita delle imprese femminili e delle lavoratrici autonome. In sintesi, il Protocollo prevede: 1. la concessione di finanziamenti a favore di PMI a prevalente partecipazione femminile e di lavoratrici autonome. Sono previste tre linee di finanziamento: · per imprese e le lavoratrici in momentanea difficoltà; · per la realizzazione di nuovi investimenti; · per la costituzione di nuove imprese. 2. la realizzazione di operazioni di sospensione, per 12 mesi, del rimborso della quota capitale dei finanziamenti concessi ai sensi del Protocollo. La sospensione potrà essere concessa in momenti particolari della vita lavorativa di un’imprenditrice (maternità, grave malattia propria o di parenti e conviventi). Le operazioni di sospensione - che saranno realizzate al tasso originario e senza necessità di garanzie aggiuntive - potranno essere realizzate una sola volta nell’intero periodo dell’ammortamento del finanziamento bancario. Per realizzare le operazioni sopra indicate, le banche e gli intermediari finanziari che aderiranno all’iniziativa, costituiranno appositi plafond; inoltre, nell’applicare l’accordo potranno prevedere condizioni migliorative rispetto a quelle generali previste dal Protocollo. I finanziamenti concessi dalle banche potranno essere assistiti dalla garanzia della Sezione speciale del Fondo di garanzia per le PMI dedicata alle imprese femminili, ovvero da eventuali altre garanzie. La presenza di garanzie potrà consentire di migliorare le condizioni delle operazioni di finanziamento. Il Protocollo avrà validità fino al 31 dicembre 2015 e le banche e gli intermediari finanziari aderenti si impegnano a renderlo operativo entro 60 giorni dalla data della loro adesione.
|
Ritardi di Pagamento delle PA - Procedura di infrazione UELa Commissione Europea ha aperto una procedura d'infrazione nei confronti l'Italia in relazione all’applicazione della direttiva Late Payment con riferimento ai ritardi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni. Secondo le informazioni raccolte dalla Commissione, le PA italiane non pagano i loro debiti entro i termini previsti dalla direttiva (30-60 giorni) ma con tempi medi che arrivano sino a 210 giorni. Inoltre, in caso di ritardo, alcune PA applicano tassi di mora inferiori a quelli previsti dalla direttiva. La Commissione ha quindi deciso di inviare una lettera di messa in mora all'Italia, primo passo della procedura d'infrazione, per chiedere chiarimenti. Il Governo italiano ha due mesi di tempo per rispondere. Per informazioni: Matteo Borsani (003222861204 - [email protected]); Francesca Brunori (065903608 - [email protected]). |
Tassi usura - III trimestre 2014
Nella Sezione Documenti - Prevenzione usura è disponibile il decreto del 25 giugno 2014 con cui il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noti i tassi di interesse effettivi globali medi (TEGM) ai sensi della legge sull'usura (Legge n. 108/96) in vigore per il periodo 1° luglio 2014 - 30 settembre 2014. Il decreto indica, inoltre, i tassi soglia oltre i quali gli interessi sono considerati usurari. Si ricorda che, come previsto dal DL 70/2011, tali soglie sono calcolate aumentando il TEGM di un quarto e aggiungendo un margine di ulteriori quattro punti percentuali. La differenza tra il tasso soglia e il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali. I TEGM sono rilevati dalla Banca d'Italia - attraverso un’indagine trimestrale che interessa l’intero sistema bancario e il complesso degli intermediari finanziari - per categorie omogenee di operazioni tenuto conto della natura, dell’importo, dell'oggetto, della durata, dei rischi e delle garanzie delle stesse. La classificazione delle categorie di operazioni è definita dal decreto MEF del 23 settembre 2013, anch'esso disponibile nella suindicata Sezione. |