Giovedì 12 settembre, il Parlamento europeo ha approvato il nuovo sistema UE di supervisione bancaria. Il pacchetto legislativo che istituisce la creazione di un Meccanismo di Vigilanza Unico del settore bancario si compone di due regolamenti: un primo, che attribuisce alla Banca centrale europea (BCE) compiti specifici in merito alle politiche in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi; un secondo, che modifica il ruolo dell'Autorità bancaria europea alla luce della vigilanza unica.
Anche se un accordo tra Parlamento europeo e Stati membri sul sistema di supervisione UE era già stato raggiunto nel mese di aprile, il Parlamento europeo aveva reso la sua approvazione definitiva condizionale all’ottenimento di misure volte a garantire il controllo democratico del nuovo supervisore.
L’accordo finale, raggiunto grazie alla mediazione del Presidente della BCE Mario Draghi e del Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, prevede un compromesso tra il controllo quasi totale sull'attività dei vertici della nuova autorità rivendicato da alcuni parlamentari, che chiedevano di visionare i verbali completi del futuro organo decisionale della vigilanza, e la condivisione di una versione abbreviata dei temi discussi, che la BCE era disposta a concedere.
Il Meccanismo di Vigilanza Unico dovrebbe diventare operativo a partire dal settembre 2014, ossia solo dopo che la BCE avrà finito di condurre la sua analisi della qualità degli attivi delle aziende di credito. A partire da quella data la BCE potrà direttamente supervisionare le più grandi banche della zona euro e avere voce in capitolo sul controllo delle altre.