L’ABI ha diffuso i dati dell’ultimo monitoraggio su sospensione e allungamento dei finanziamenti alle PMI concessi in base all’Accordo per il Credito 2015 e al precedente Accordo per il Credito 2013.
Nella sezione Documenti - Monitoraggio Accordo per il Credito 2015 è disponibile il comunicato stampa dell’ABI.
Sono state accolte, tra ottobre 2013 e luglio 2016, 58.942 domande di sospensione dei mutui (1101 domande in più rispetto al precedente monitoraggio ottobre 2013 - maggio 2016) per un valore di 19,5 miliardi di debito residuo (a maggio era stimato in 19,1) e rate sospese per 2,4 miliardi (+100 milioni rispetto a maggio).
Si ricorda che dal 2009 i diversi Accordi sulla moratoria dei debiti hanno consentito a più di 434.000 aziende di sospendere rate per un valore di 125 miliardi di debito residuo e 25 miliardi di rate sospese.
Inoltre, nel periodo ottobre 2013 - luglio 2016, sono state accolte 9.754 domande di allungamento del piano di ammortamento dei mutui per un valore pari a 2,6 miliardi di debito residuo.
I settori che hanno maggiormente beneficiato delle operazioni di sospensione e allungamento, per il periodo considerato, sono: servizi (25,9%), commercio e alberghiero (25,4%), edilizia e opere pubbliche (18,7%) e industria (14,4%).
Inoltre, per quanto riguarda il “Plafond investimenti”, l’ABI ha reso noto che, al 17 novembre, sono state accolte 21.397 domande di finanziamento per un valore di 6,3 miliardi, a valere su un plafond complessivo di 10 miliardi.
Si ricorda che il Plafond investimenti, previsto dall’Accordo per il Credito 2015, è destinato al finanziamento di progetti di investimento in beni materiali e immateriali, anche finalizzati all’acquisto di beni strumentali ai sensi della “Nuova Sabatini”, o al rafforzamento della struttura patrimoniale delle imprese (per dettagli si veda la Circolare di Confindustria n. 19841).