Lo scorso 19 giugno, la commissione ECON del Parlamento europeo ha votato alcune importanti modifiche, sostenute anche da Confindustria, alla regolamentazione in tema di requisiti di capitale delle banche a fini prudenziali. Si è ora in attesa dell’avvio dei negoziati del Trilogo tra Commissione europea, Parlamento e Consiglio la cui conclusione porterà probabilmente all’approvazione del pacchetto di riforma entro dicembre di quest’anno, nel semestre di Presidenza austriaca.
A tale proposito, si ricorda che il cosiddetto “Pacchetto banche”, presentato dalla Commissione europea nel novembre 2016, consiste in quattro proposte legislative: la revisione del Regolamento e della Direttiva sui requisiti di capitale (CRR - CRDIV); la Direttiva sul risanamento e la risoluzione delle banche (BRRD); il Regolamento sul meccanismo di risoluzione unico (SRM).
In particolare nell’ambito della revisione del Regolamento sui requisiti di capitale (CRR), Confindustria si è fatta portavoce di una serie di modifiche di interesse per le imprese e per le PMI in modo da consentire alle banche di accantonare minore capitale a fini prudenziali e liberare risorse da reimpiegare per il sostegno dell’economia reale.
Nell’attesa che sia pubblicato il testo ufficiale delle modifiche approvate dalla commissione ECON, si segnala che queste dovrebbero riguardare:
- la conferma e il rafforzamento del PMI Supporting Factor (un fattore di sconto pari al 76% che consente alle banche di effettuare minori accantonamenti a fronte di finanziamenti alle PMI). Tali modifiche, fortemente sostenute da Confindustria, estendono ulteriormente l’ambito di applicazione del fattore di sconto attraverso l’innalzamento a 3 milioni del limite di importo delle esposizioni su cui effettuare il calcolo dello stesso sconto. La norma approvata dalla commissione ECON prevede anche un ulteriore fattore di ponderazione (pari all’85%) per i finanziamenti alle PMI di importo superiore a 3 milioni. La proposta della Commissione, così come quella del Consiglio, mantengono l’attuale soglia di 1,5 milioni;
- il conferimento di un mandato all’Autorità bancaria europea (EBA), previa consultazione dello European Systemic Risk Board (ESRB), per la verifica dell’opportunità di stabilire un trattamento prudenziale di favore anche ai finanziamenti delle attività con finalità ambientali e sociali (cosiddetti “Green” e ”Social Supporting Factor”). Il testo della Commissione e del Consiglio non prevedono tali ulteriori coefficienti di sconto;
- la riduzione, in linea con la proposta di Confindustria, del coefficiente di ponderazione sui finanziamenti garantiti da cessione di una quota dello stipendio o pensione (cosiddetti “salary secured loans”) dall’attuale 75% al 35%. Tale impostazione, che è una novità rispetto al testo della Commissione, si conferma anche nel testo del Consiglio;
- la previsione di una riduzione della ponderazione sui mutui residenziali dall’attuale 35% al 30% per finanziamenti fino a un valore di Loan To Value pari al 75%. La proposta avanzata da Confindustria prevedeva una ponderazione ridotta al 25%. Il testo del Consiglio è in linea con il testo della Commissione e prevede una ponderazione del 35%;
- la previsione, in caso di dismissioni massive di crediti deteriorati (NPL), della possibilità di aggiustare di conseguenza il calcolo del parametro di rischio delle perdite attese (Loss Given Default - LGD) al fine di ridurre gli accantonamenti di capitale a fini prudenziali. Tale modifica non è presente né nel testo della Commissione né in quello del Consiglio.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti, è possibile contattare Alessandra Greco ([email protected]) e Eleonora Fanfoni ([email protected]).