Durante la riunione del 9 dicembre, i Ministri delle Finanze dell’UE hanno raggiunto un accordo politico su un regolamento attuativo relativo ai contributi annuali che dovranno essere versati dalle banche al Fondo Unico di Risoluzione, e che saranno calcolati sulla base delle loro passività, ad esclusione di fondi propri e depositi coperti, aggiustate per il rischio.
Il Fondo verrà costituito nell’arco di 8 anni, fino ad arrivare ad una dotazione finanziaria pari all’1% della somma dei depositi coperti di tutte le istituzioni creditizie di quei Paesi che partecipano all’Unione bancaria (pari circa a 60 miliardi di euro). Visto che questo target da nazionale diventerà europeo, i contributi totali che le banche dovranno versare potrebbero variare rispetto a quelli precedentemente versati nei fondi di risoluzione nazionali a seconda del peso relativo del proprio sistema bancario.
Al fine di garantire una transizione graduale, mentre per il primo anno il 60% dei contributi versati dalle banche sarà calcolato sulla base dei target nazionali, questa percentuale diminuirà gradualmente per azzerarsi al 2023.
Il Fondo Unico di Risoluzione sostituirà quello nazionale a partire dal 1° gennaio 2016.
Segue il link al comunicato ufficiale del Consiglio:
http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/en/ecofin/146129.pdf