Durante la riunione del 9 gennaio 2014, il Consiglio direttivo della BCE ha deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,25%, allo 0,75% e allo 0,00%.
In occasione della conferenza stampa nella quale sono stati comunicati gli esiti della riunione, il Presidente della BCE, Mario Draghi, ha sottolineato che nell'area euro i tassi di crescita sui 12 mesi dei prestiti al settore privato sono rimasti deboli a novembre. In particolare, i prestiti alle società non finanziarie calano del 3,1% in novembre. Tale dinamica continua a riflettere le debolezze del ciclo economico, il rischio di credito e il processo di adeguamento dei bilanci bancari.
Draghi ha comunque messo in evidenza come dall'estate del 2012 notevoli progressi siano stati compiuti per migliorare la situazione di finanziamento delle banche e che, al fine di garantire la trasmissione della politica monetaria espansiva nei vari paesi dell'eurozona, sarà essenziale che la frammentazione dei mercati creditizi dell'area dell'euro diminuisca ulteriormente e che la resistenza delle banche venga rafforzata dove necessario. Il processo di valutazione approfondita da parte della BCE sosterrà questo processo, con il rafforzamento della fiducia.