Informiamo che è stato pubblicato sul sito Confindustria il documento trasmesso al Governo e alle forze politiche, contenente le proposte urgenti di Confindustria da mettere in campo per una rapida reazione all'emergenza economica.
Credito e Finanza

Affrontiamo l'emergenza per la tutela del lavoro - Documento di proposte di Confindustria |
Coronavirus: misure per il sostegno finanziario alle imprese
In ragione dell'emergenza determinata dal diffondersi del virus "COVID-19" sul territorio nazionale, nei giorni scorsi sono stati emanati i seguenti provvedimenti e adottate le seguenti misure i cui dettagli sono disponibili nell’apposita sezione del sito di Confindustria dedicata all’Emergenza Coronavirus. La Protezione Civile, con apposita ordinanza del 29 febbraio, prevede, per tutte le imprese ubicate nella cosiddetta "zona rossa", una moratoria di legge sulle rate dei mutui bancari. I soggetti beneficiari della misura dovranno presentare alla banca un'autocertificazione con l'indicazione del danno subito, optando per la sospensione dell'intera rata o della sola quota capitale. Per i dettagli, l’ordinanza rinvia a quanto previsto dall'Accordo del 18 dicembre 2009 tra l'ABI e le Associazioni dei consumatori. In particolare, la sospensione sarà operativa entro 45 giorni lavorativi dall'accoglimento della richiesta del cliente e, in presenza di rate scadute e non pagate, avrà efficacia a partire dalla prima di queste (fermo restando il periodo di sospensione di 12 mesi). La sospensione non determinerà l'applicazione di interessi di mora (fatto salvo il caso si scelga la sospensione della sola quota capitale e non si adempia al pagamento della quota interessi). Si segnala che l’ordinanza non riguarda anche le operazioni di leasing; Confindustria ha segnalato alla Protezione Civile la necessità di modificare il testo del provvedimento in tal senso. L'art. 25 del DL n. 9 del 2 marzo 2020, con riferimento alle PMI con sede operativa nella "zona rossa", dispone la possibilità per le stesse imprese di accedere, a titolo gratuito, al Fondo di Garanzia per le PMI con una copertura pari all'80% dell'ammontare di ciascuna operazione di finanziamento (90% in caso di riassicurazione). Per le imprese beneficiarie aventi le caratteristiche specificate nel Decreto saranno pertanto innalzate all’80% tutte le percentuali di copertura attualmente previste dal Fondo. L'intervento potrà essere esteso, con apposito decreto del MISE di concerto con il MEF, alle PMI ubicate su tutto il territorio nazionale, in considerazione dell'impatto economico subito in ragione della collocazione geografica limitrofa alle zone rosse o all'appartenenza a una filiera particolarmente colpita. La Cassa depositi e prestiti (CDP) ha comunicato di aver avviato una serie di iniziative in favore di enti locali e imprese per supportare i territori colpiti dall'emergenza. In particolare, al fine di sostenere l'accesso al credito delle imprese, attraverso la "Piattaforma imprese" CDP ha previsto di erogare risorse a favore di PMI e Mid-cap fino a un miliardo di euro, a tassi calmierati, da veicolare tramite il settore bancario.
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Decisione del GHOS su Basilea 3 a seguito dell'emergenza Covid-19
Il 27 marzo, l’organo di controllo del Comitato di Basilea, il gruppo dei Governatori e dei Capi della Vigilanza (GHOS), ha comunicato che, in ragione dell’emergenza determinata dalla diffusione globale del Covid-19, ha ritenuto opportuno rinviare le date previste per l’implementazione della revisione delle regole di Basilea 3, al fine di consentire al settore bancario di poter rispondere con tutte le risorse possibili alle esigenze dell’economia reale in questo momento delicato. Di seguito il link al comunicato stampa https://www.bis.org/press/p200327.htm.
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Dichiarazione EBA sul trattamento di moratorie, default e IFRS 9 in ragione dell'emergenza Covid-19
Lo scorso 25 marzo, la European Banking Authority (EBA) ha pubblicato la propria posizione in merito alle modalità di trattamento prudenziale dei finanziamenti sospesi da banche e intermediari finanziari in ragione dell’emergenza determinata dal Covid-19. Al riguardo, l’Autorità ha chiarito che la concessione da parte di banche e intermediari finanziari di moratorie ex lege, o anche private (purché correlate a un’oggettiva esigenza di contesto che va a impattare su più soggetti finanziati e non sul singolo prestito), possano non essere considerate - ai sensi delle regole attualmente vigenti in materia di default e di IFRS 9 - come misure di tolleranza. Tuttavia, è specificato che la concessione da parte di EBA di tale flessibilità non elimina l’obbligo in capo ai soggetti finanziatori di valutare la qualità creditizia delle esposizioni oggetto di moratoria e la probabilità che i soggetti finanziati non riescano ad adempiere alle proprie obbligazioni di pagamento relative ai piani di rimborso temporaneamente sospesi. In proposito, Confindustria ha segnalato che tali misure pur essendo un primo segnale importante da parte dell’Autorità, non sono ancora soddisfacenti e in linea con quanto richiesto in considerazione della gravità dell’emergenza. In dettaglio, con riferimento al trattamento prudenziale del default, l’EBA chiarisce che: i) il periodo di 90 giorni - limite oltre il quale il soggetto che non ha pagato la rata è considerato inadempiente - può essere esteso in caso di moratoria ex lege e in caso di moratoria privata, purché queste abbiano finalità e caratteristiche che saranno dettagliate in una successiva dichiarazione dell’Autorità; ii) in ogni caso, è sempre possibile ristrutturare il debito senza diminuire la disponibilità finanziaria per il soggetto finanziato (es. allungando il finanziamento), alleggerendo la sua posizione debitoria senza la necessità di dover classificare la posizione in default; iii) in caso di moratoria generale (pubblica o privata) i ritardi di pagamento verranno ridefiniti in base al nuovo piano di rimborso. Il soggetto finanziatore dovrà pertanto valutare, caso per caso, la capacità del soggetto finanziato di adempiere alle proprie obbligazioni di pagamento riferite al nuovo piano. Per quanto riguarda la riclassificazione delle posizioni in caso di concessione di misure di tolleranza: i) nessuna riclassificazione automatica del soggetto finanziato deve essere operata dalla banca in caso di moratoria generale; ii) le regole attualmente vigenti sulle misure di tolleranza in quanto tali, con il relativo trattamento prudenziale, devono essere applicate solo se la moratoria riguarda singoli soggetti in difficoltà (e dunque non colpiti da un contesto di emergenza generalizzata). Riguardo ai principi contabili IFRS 9, viene infine chiarito che: i) la moratoria generale, concessa per alleggerire gli effetti sistemici di uno shock correlato a una situazione di emergenza, non determina di per sé la necessità degli intermediari finanziari di valutare la presenza di un incremento significativo del rischio di credito; ii) nel determinare le perdite attese sui finanziamenti concessi, gli intermediari dovranno considerare l’eventuale presenza di garanzie pubbliche, iii) come anche raccomandato dalla BCE, si incoraggia gli intermediari ad adottare le regole transitorie previste dai principi contabili dell'IFRS 9, che consentono di considerare la volatilità aggiuntiva determinata dall’emergenza Covid-19, mitigandone l’effetto negativo sui bilanci. Si allega di seguito il documento pubblicato dall'EBA. EBA Default_Forbearance.pdfVisualizza dettagli
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Emergenza COVID-19 - Il Fondo di Garanzia per le PMI conferma in automatico la copertura in caso di moratoria
In ragione dell'emergenza COVID-19, il Consiglio di gestione del Fondo di Garanzia per le PMI ha preso atto dell’Addendum all’Accordo per il Credito 2019 - sottoscritto lo scorso 6 marzo da Confindustria, ABI e dalle altre Associazioni di rappresentanza delle imprese - e ha deliberato la conferma automatica dell’intervento del Fondo in caso di prolungamento dei finanziamenti garantiti. Nel dettaglio sarà confermata, senza valutazione del merito di credito di PMI e professionisti, la garanzia sui finanziamenti per i quali venga comunicata da banche e confidi la variazione in aumento della durata del finanziamento garantito, connessa sia alla sospensione dei finanziamenti a medio-lungo termine sia all’allungamento della durata ai sensi di quanto previsto dall’Accordo e dall’Addendum. La conferma riguarderà anche operazioni che prevedano condizioni migliorative rispetto a quelle previste dall'Accordo e operazioni realizzate da intermediari finanziari non aderenti all'Accordo ma con caratteristiche analoghe a quelle previste dall'Accordo e dall'Addendum.
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Emergenza COVID-19 - Nuove misure Cdp per le imprese
Lo scorso 10 marzo, Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha annunciato ulteriori iniziative in favore delle imprese che aggiornano e rafforzano quelle già varate nei giorni precedenti. Si tratta di misure che saranno immediatamente operative, volte a sostenere le imprese di tutto il territorio nazionale per favorirne sia l’accesso al credito, sia l’export e l’internazionalizzazione. Innanzitutto, per facilitare o consentire l’accesso al credito, CDP ha ampliato da 1 a 3 miliardi il plafond di risorse della "Piattaforma imprese" che le banche aderenti alla Piattaforma potranno utilizzare per erogare finanziamenti a tassi calmierati a PMI e Mid-cap. Queste risorse sono immediatamente disponibili e serviranno a sostenere, tramite il sistema bancario, esigenze di capitale circolante e investimenti delle imprese italiane. Sono stati inoltre previsti ulteriori interventi di SACE per 4 miliardi per sostenere le necessità di capitale circolante delle imprese sia per rilanciare le esportazioni e diversificare i mercati di riferimento. In particolare è prevista: In allegato il comunicato stampa del Gruppo CDP.
Comunicato n.25 del 10_03_2020_MisureGruppoCDP.pdfVisualizza dettagli
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Emergenza Covid-19 – Accordo ABI-Confindustria su sospensione e allungamento dei finanziamenti
Per sostenere le imprese di tutto il territorio nazionale colpite dall’emergenza conseguente alla diffusione dell’epidemia del COVID-19, Confindustria ha sottoscritto con l’Associazione Bancaria Italiana e le altre Associazioni di categoria, un Addendum all’Accordo per il Credito 2019. L’Addendum, al fine di alleviare le tensioni di liquidità delle imprese, prevede che le misure di sospensione e allungamento dei finanziamenti (mutui, finanziamenti a breve termine e leasing) previste dall’Accordo del 2019 sono estese ai finanziamenti in essere al 31 gennaio 2020 erogati in favore delle imprese danneggiate dall’emergenza epidemiologica “COVID-19” (attualmente l’Accordo si applica ai finanziamenti in essere al 15 novembre 2018). L’Addendum sottolinea inoltre l’opportunità che le banche, ove possibile, offrano condizioni migliorative rispetto a quelle previste esplicitamente dall’Accordo, al fine di andare incontro alle esigenze delle imprese. Tra tali condizioni migliorative rientrano, a titolo esemplificativo e non esaustivo: la sospensione dell’intera rata; la possibilità di sospendere e allungare operazioni di imprese diverse dalle PMI (alle quali è esplicitamente riferito l’Accordo); la mancata previsione di un aumento del tasso (che secondo l’Accordo può essere previsto ma con un tetto ed esclusivamente in funzione degli eventuali maggiori costi per le banche connessi alla realizzazione delle operazioni di sospensione o allungamento); la possibilità di sospendere e allungare ogni tipologia di finanziamento a prescindere dal fatto che gli stessi abbiano le caratteristiche espressamente indicate nell’Accordo e di sospendere e allungare finanziamenti concessi successivamente al 31 gennaio 2020. In proposito, si ricorda peraltro che alcune banche hanno già annunciato misure di particolare favore, che includono tra l’altro la disponibilità a sospendere l’intera rata. L’Addendum mette poi in evidenza l’opportunità che le banche assicurino la massima tempestività nella risposta alle richieste delle imprese, accelerando le procedure di istruttoria e riducendo significativamente i termini generali previsti dall’Accordo (massimo 30 giorni). Infine, i firmatari dell’Accordo mettono in evidenza come sia necessario e urgente che:
In allegato l’Addendum, l’Accordo del 2019 e una nota che riassume i principali contenuti di quest’ultimo.
addendum 2020 - def.pdfVisualizza dettagli Accordo per il credito 2019.pdfVisualizza dettagli Nota Nuovo Accordo per il Credito 2019.docVisualizza dettagli
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Misure straordinarie della BCE determinate dall'emergenza Covid-19
Lo scorso 20 marzo la Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato alcune importanti misure finalizzate a concedere una maggiore flessibilità alle banche nella valutazione delle posizioni deteriorate, in ragione dello stato emergenziale determinato dal Covid-19 (https://www.bankingsupervision.europa.eu/press/pr/date/2020/html/ssm.pr200320~4cdbbcf466.en.html?utm_source=ecb_twitter&utm_medium=social&utm_campaign=200320_pr_furtherflexibilityforbanks). Si tratta di alcune misure tra quelle chieste da Confindustria, anche insieme all’Associazione Bancaria Italiana e alla Federazione Bancaria Europea. In particolare, al fine di consentire alle banche significative (vigilate direttamente dalla BCE) di beneficiare pienamente delle garanzie e delle moratorie messe in atto dalle autorità pubbliche per far fronte all’emergenza, la BCE - nell’ambito della discrezionalità prevista nelle sue linee guida sugli NPL e nel relativo Addendum - ha comunicato che: a) sarà consentita, su base temporanea, una certa flessibilità riguardo alla classificazione delle inadempienze probabili relative ai prestiti sospesi ex lege in ragione dell’emergenza Covid-19. Inoltre, nel caso le operazioni di moratoria siano assistite dalla garanzia pubblica, ai prestiti sarà applicato il trattamento preferenziale sulle esposizioni non-performing attualmente previsto per i finanziamenti garantiti dalle agenzie ufficiali di credito all’esportazione (vale a dire una copertura minima dello 0% per sette anni nell’ambito del cosiddetto “calendar provisioning”). Le decisioni della BCE riguardano tuttavia solo il cosiddetto II Pilastro, dunque le azioni dell’Autorità di vigilanza. In proposito, la BCE incoraggia i legislatori europei (Commissione e Parlamento) a prendere in considerazione modifiche alla regolamentazione di vigilanza sul capitale delle banche così da adottare a livello legislativo (dunque di I Pilastro) un simile approccio in materia di copertura delle perdite per tutte le esposizioni non-performing; b) sarà garantita la massima flessibilità riguardo le strategie di riduzione degli NPL, tenendo conto della natura straordinaria delle attuali condizioni di mercato. Oltre a tali misure, la BCE, nell'ambito del suo ruolo nel campo della vigilanza prudenziale, raccomanda che nei modelli di valutazione del rischio le banche evitino di inserire ipotesi procicliche ai fini della determinazione degli accantonamenti di capitale e adottino le regole transitorie previste dai principi contabili dell'IFRS 9 che consentono di considerare la volatilità aggiuntiva determinata dall’emergenza Covid-19, mitigandone l’effetto negativo sui bilanci. Le sopra citate misure della BCE vanno ad aggiungersi a quelle annunciate lo scorso 12 marzo, tra le quali era concessa alle banche la possibilità di poter utilizzare pienamente le proprie riserve di secondo pilastro (di capitale e di liquidità) per assorbire eventuali perdite determinate dalla situazione emergenziale o per finanziare nuovi prestiti a famiglie e imprese in deficit di liquidità. In ragione del particolare periodo di difficoltà, la BCE ha inoltre deciso di alleviare l’onere di vigilanza sulle banche, tra l’altro rinviando di sei mesi gli stress test e le ispezioni sui modelli di rating interno. Facendo seguito alle azioni intraprese dalla BCE, la Banca d’Italia, con riferimento alle banche non significative da essa vigilate, ha quindi comunicato la propria decisione di concedere alle banche, in relazione alle proprie materie di competenza, alcune dilazioni sugli adempimenti previsti nei prossimi mesi, tra cui, in particolare, l’aggiornamento dei piani di riduzione dei crediti deteriorati (https://www.bancaditalia.it/media/comunicati/documenti/2020-01/Proroga-termini-COVID-19.pdf).
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Newsletter Finanza per la Crescita - Marzo 2020Vi segnaliamo che è disponibile il numero di marzo della Newsletter "Finanza per la crescita", dedicato a ExtraMOTPRO³, il nuovo segmento di Borsa dedicato alla crescita delle Pmi. |
Voucher Temporary Manager - Pubblicato il secondo elenco delle domande agevolabiliSegnaliamo che è stato pubblicato il decreto direttoriale del 9 marzo 2020, che dispone la concessione del voucher per le domande di agevolazione di cui all’Allegato B al decreto direttoriale 20 dicembre 2019 in relazione alle quali le verifiche istruttorie previste dalla normativa si sono concluse con esito positivo.
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WEBINAR - Fondo di Garanzia per le PMI (Articolo 49 del DL Cura Italia) - Mercoledì 1° aprile 2020 dalle 11:00 alle 12:30Il prossimo mercoledì 1° aprile dalle ore 11:00 alle ore 12:30 si terrà un webinar al fine di approfondire le novità introdotte dall'articolo 49 del DL 18/20 (cosiddetto DL Cura Italia. Al webinar interverrà Luca La Ragione, Responsabile Sviluppo Strumenti di Garanzia, MCC. Per partecipare all'incontro - che per motivi di disponibilità massima dei collegamenti è aperto alla sola partecipazione dei funzionari delle Associazioni del sistema - occorre:
Durante il webinar vi invitiamo a rispettare le seguenti regole, tese a consentire la migliore riuscita dell’iniziativa:
Per qualsiasi chiarimento o necessità vi invitiamo a contattare Cristina Candioli (06 5903677; [email protected]). |
WEBINAR - Moratoria di legge (Articolo 56 del DL Cura Italia) - Martedì 31 marzo dalle 11:00 alle 12:30Il prossimo martedì 31 marzo si terrà un webinar dalle ore 11,00 alle ore 12,30, al fine di approfondire le novità introdotte dall'articolo 56 DL 18/20 (cosiddetto DL Cura Italia).
Per partecipare all’incontro occorre:
Durante il webinar vi invitiamo a rispettare le seguenti regole, tese a consentire la migliore riuscita dell’iniziativa:
Per qualsiasi chiarimento o necessità vi invitiamo a contattare Cristina Candioli (06 5903677; [email protected]). |