Segnalo questo interessante blog pubblicato ieri sulla Comunità Fisco in materia di fatturazione elettronica tra privati.
Fatturazione ellettronica opzionale B2B - Bozza tracciati record
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Accordo per il Credito 2015 - Dati Plafond Investimenti
L’ABI ha diffuso i dati dei finanziamenti alle PMI concessi a valere sulle risorse del “Plafond investimenti”, previsto dall’Accordo per il Credito 2015. Sono state accolte, tra ottobre 2013 e marzo 2016, 20.656 domande di finanziamento per un valore di 6 miliardi di euro, su un plafond complessivo di 10 miliardi. L’industria è il settore che ha maggiormente beneficiato delle operazioni di finanziamento (41,5%); gli altri due settori più coinvolti sono: commercio e alberghiero (29%) e servizi (13,8%). Inoltre, l’ABI ha rilevato che il 19,8% delle richieste di finanziamento accolte sono state garantite dal Fondo di Garanzia per le Pmi, dall’Ismea o dalla Sace, nonché dai Confidi. Si ricorda che il Plafond Investimenti è destinato al finanziamento di progetti di investimento in beni materiali e immateriali, anche finalizzati all’acquisto di beni strumentali ai sensi della “Nuova Sabatini”, o al rafforzamento della struttura patrimoniale delle imprese (per dettagli si veda la Circolare di Confindustria n. 19841).
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Fondo di Garanzia per le PMI - Disponibili i dati al 30 aprile 2016
Nella sezione Documenti - Fondo di Garanzia per le PMI sono disponibili i dati sull’attività del Fondo - a livello nazionale e regionale - aggiornati al 30 aprile 2016.
I dati sono pubblicati anche sul sito internet dedicato al Fondo alla voce “Dati statistici”.
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Fondo di Garanzia per le PMI - Avvio operatività portafogli di Mid-Cap
È stata avviata l’operatività del Fondo di Garanzia per le PMI a copertura - nell’ambito di portafogli di crediti - di finanziamenti concessi alle imprese diverse dalle PMI con un numero di dipendenti non superiore a 499 (cosiddette Mid-Cap). In proposito, si ricorda che tale intervento è stato introdotto dall’articolo 1, comma 7, della Legge 190/2014 (Legge di Stabilità 2015). Tuttavia, l’entrata in funzione della misura è stata sospesa fino al 31 dicembre 2015 dall’articolo 3-bis del Decreto Legge 192/2014 (Decreto Milleproroghe). Successivamente è stato necessario attendere l’approvazione, da parte della Commissione europea, del metodo di calcolo dell’elemento di aiuto nelle garanzie statali a favore delle grandi imprese. Si rinvia, in proposito, alla Circolare del Gestore del Fondo, n. 9 del 23 maggio 2016. Le banche possono ora chiedere la garanzia del Fondo su portafogli che comprendano anche finanziamenti a favore di Mid-Cap. Tale misura non si applica ai portafogli di mini bond. Per le Mid-Cap restano invariate le altre regole previste per l’operatività del Fondo a copertura di portafogli (prevista dal comma 4, articolo 39, del Decreto Legge 201/2011 e disciplinata dal Decreto del MISE di concerto con il MEF del 24 aprile 2013). In particolare, i finanziamenti alle Mid-Cap saranno garantiti - a condizione che l’impresa non rientri nella fascia 3 di valutazione del Fondo e che svolga un’attività ammissibile secondo quanto previsto dalle disposizioni operative del Fondo - nella misura massima dell’80% e fino all’importo massimo di 2,5 milioni di euro. Inoltre, i finanziamenti dovranno avere le seguenti caratteristiche:
Si ricorda che, al momento, le risorse destinate all’operatività del Fondo a copertura di portafogli (100 milioni) sono esaurite. In proposito, Confindustria ha chiesto che la misura sia tempestivamente rifinanziata a valere sulle risorse del Fondo. A quanto risulta, il Ministero intenderebbe provvedere a breve.
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Riforma Testo Unico Bancario - Cessazione vecchi elenchi intermediari finanziari
In attuazione della riforma del Testo Unico Bancario - introdotta con il D.lgs. 141/2010 - sono stati di recente cessati gli eleli> In proposito, si segnala che, in attesa della costituzione dell’Organismo in precedenza richiamato (che gestirà l’elenco di cui all’articolo 112 del TUB), tali confidi resteranno transitoriamente iscritti nell’elenco di cui all’art 155 comma 4 del previgente TUB, che la Banca d’Italia continuerà a tenere - senza tuttavia accettare nuove iscrizioni - fino alla costituzione del suddetto Organismo.
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