Credito e Finanza

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Decisioni del Consiglio direttivo della BCE del 16 luglio 2015

Viviana Padelli 116 Views

Durante la riunione del 16 luglio 2015, il Consiglio direttivo della BCE ha deciso  di  mantenere invariati i tassi di riferimento per l’Eurozona sulle operazioni  di  rifinanziamento  principali  (0,05%),  sulle  operazioni di rifinanziamento  marginale  (0,30%)  e sui depositi presso la BCE (-0,20%).

Nel  corso  della  medesima  riunione,  facendo seguito all’approvazione da parte  dei Ministri delle Finanze dell'UE di un prestito ponte alla Grecia, il  Consiglio direttivo della BCE ha inoltre incrementato di 900 milioni di euro la liquidità d’emergenza prestata alle banche greche.

 

Durante  la  conferenza  stampa che ha fatto seguito all’incontro, il Presidente  della  BCE,  Mario  Draghi,  ha  sottolineato come le misure di politica monetaria della BCE stiano incidendo sulle aspettative relative ai livelli  di  inflazione  e generando un miglioramento della disponibilità e delle condizioni di accesso al credito per famiglie e imprese.

 

Sulla  base  delle  analisi  condotte  dalla  BCE,  questo  miglioramento è testimoniato  da  una  variazione  annua  dei  prestiti  alle  società  non finanziarie  dell'eurozona  dello  0,1%  (in  crescita  rispetto  al  -0,1% registrato  a  aprile ed al picco negativo del -3,2% registrato ad febbraio

2014).   Un  tale  risultato  è  peraltro  in  linea  con  le  informazioni

provenienti  dalle banche dell'Eurozona, le quali riportano un allentamento delle  condizioni  di accesso al credito per le imprese maggiore rispetto a quanto  precedentemente  pronosticato.  Si  è  registrato  un aumento della domanda  di  prestiti  delle  imprese,  sostenuto  dalla domanda relativa a investimenti  fissi,  mentre  sul  fronte  dell’offerta  le  operazioni  di rifinanziamento  mirate  di lungo termine (c.d. TLTRO) hanno contribuito ad un  miglioramento  delle  condizioni  e  dei  termini  per  la fornitura di credito.

 

Nonostante  tali sviluppi, la dinamica dei prestiti rimane però debole. Ciò è  vero  in  particolare  in  Italia dove lo stock di prestiti erogati alle imprese,  pur registrando un'attenuazione del ritmo di caduta, si è ridotto ulteriormente  a maggio dello 0,1%, dopo il calo di aprile dello 0,2% (dati CSC).