Durante l’esame al Senato del DL 91/2014 (DL Competitività) sono state introdotte alcune disposizioni in materia di pagamento dei debiti della PA; il DL è passato ora alla Camera che, stando a quanto al momento noto, dovrebbe convertirlo in legge in tempi brevi e senza ulteriori modifiche.
In particolare le novità introdotte prorogano, dal 23 agosto al 31 agosto, il termine entro il quale le imprese possono chiedere la certificazione dei crediti di parte corrente verso la PA beneficiando della garanzia dello Stato in caso di cessione dei crediti al sistema finanziario.
Si segnala inoltre che il MEF, facendo seguito agli impegni assunti nel Protocollo sottoscritto il 21 luglio scorso, ha pubblicato un apposito Vademecum, contenente informazioni in merito alla certificazione dei crediti. Nella giuda viene anche ricordato che è attivo un apposito servizio di assistenza.
Nell’ambito del Vademecum - pubblicato anche nella sezione documenti della Comunità - il MEF fornisce un importante chiarimento, auspicato da Confindustria, circa gli enti del Servizio Sanitario Nazionale che, pena la nullità, non possono rilasciare la certificazione. In proposito, il MEF ha chiarito che tale divieto si applica solo agli enti delle Regioni sottoposte a piano di rientro dai disavanzi sanitari che abbiano ancora in atto operazioni ricognitive del debito: ad oggi tale casistica è limitata a Campania e Calabria.
Sullo stesso tema va segnalato che, sempre nell’ambito dell’esame al Senato del DL Competitività, è stata approvata una disposizione che elimina, anche per gli enti del Sistema sanitario nazionale delle due Regioni sopra indicate, il divieto di certificazione con riferimento alle fatture o richieste equivalenti di pagamento emesse a partire dal trentesimo giorno successivo a quello dell’entrata in vigore della legge di conversione dello stesso DL Competitività.
Infine, con riferimento alle risorse stanziate dal DL 66/2014 per il pagamento dei debiti della PA attraverso i meccanismi previsti dal DL 35/2013, si informa che:
· il MEF ha ripartito i 6 miliardi aggiuntivi stanziati per concedere anticipazioni di liquidità tra enti locali (3 miliardi), Regioni per il pagamento di debiti diversi da quelli sanitari (2,2 miliardi) e Regioni per il pagamento di debiti sanitari (800 milioni);
· è stata data attuazione alla disposizione che destina 2 miliardi al pagamento dei debiti delle PA verso le società partecipate maturati a fine 2013.