L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli organizza il primo open hearing dedicato al tema dell’export, con un focus sul modello EUR 1: un momento di confronto tra operatori e Agenzia volto a raccogliere osservazioni e proposte circa la semplificazione e la velocizzazione delle procedure di export, per poi verificarne assieme la fattibilità e pervenire ad una sintesi costruttiva.
All’open hearing prenderanno parte - al fianco del Direttore Generale ADM cui sarà riservata l’apertura e la chiusura dei lavori - i dirigenti di tutte le Direzioni Territoriali oltre che la Direzione Dogane e la Direzione Antifrode e Controlli.
L’open hearing si terrà in modalità zoom conference e sarà aperto a tutte le associazioni interessate che potranno aderire compilando e inviando il modulo allegato all’indirizzo di posta elettronica [email protected], in modo da segnalare i nominativi e recapiti di posta elettronica dei partecipanti.
zoom conference scheda.docx|Visualizza dettagli
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L’High Level Dialogue on Asean-Italy Economic Relations, organizzato da Ambrosetti The European House in collaborazione con l’Associazione Italia-ASEAN ed il supporto di Confindustria, rappresenta un evento di riferimento per il rafforzamento delle relazioni economiche con i mercati dell'ASEAN.
Dopo le prime tre edizioni di Jakarta (2017), Singapore (2018) e Hanoi (2019), quest'anno l’evento si trasforma in un ciclo di 4 tavole rotonde digitali programmate da luglio 2020 a gennaio 2021.
La 1° Tavola rotonda si svolgerà giovedì 2 luglio 2020 dalle 10.00 alle 13.00; si discuterà del ruolo strategico dei mercati ASEAN per l’industria italiana nella fase di rilancio Post-Covid. Confindustria sarà rappresentata dalla Vice Presidente per l'Internazionalizzazione, Barbara Beltrame.
Si rimette in allegato il Save the Date con il dettaglio degli interventi e le modalità di iscrizione. Si prega di voler garantire la massima diffusione presso le aziende associate.
Save the Date_Digital High Level Dialogue ASEAN Italy 2020.pdf|Visualizza dettagli
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Con riferimento alla comunicazione pubblicata lo scorso 6 Maggio relativa a: “BRASILE: Programma privatizzazioni, concessioni, investimenti. Opportunità per società italiane.”, si è tenuto ieri un incontro virtuale tra il Vice Ministro delle Infrastrutture del Brasile, Marcelo Sampaio, ed il Sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano, organizzato dalla nostra Ambasciata a Brasilia, cui hanno preso parte Confindustria assieme ad ANCE e OICE, Agenzia ICE, Cassa Depositi e Prestiti, SACE-SIMEST e i rappresentanti di 26 imprese italiane.
Il Vice Ministro Sampaio ha illustrato l’ampio programma di concessioni infrastrutturali del Governo federale nei settori autostradali, ferroviario, portuale ed aeroportuale, ponendo l’accento su sostenibilità, progetti verdi ed incentivi fiscali per gli investitori stranieri. Il Ministero delle Infrastrutture brasiliano sta proseguendo il programma di sviluppo della rete infrastrutturale di trasporto del Paese, per la quale sono previsti nei prossimi anni USD 50 miliardi di investimenti in partenariato con il settore privato.
Questi i fattori evidenziati dal VM Sampaio che dovrebbero rendere il Brasile, già quarto destinatario di Investimenti Diretti Esteri a livello globale, ancora più attraente per gli investitori stranieri:
- rafforzamento del ruolo della Banca Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale (equivalente della Cassa Depositi e Prestiti) nella definizione dei progetti;
- miglioramento della sicurezza giuridica, anche grazie ad un nuovo sistema di arbitraggio che stabilisce un termine massimo di 24 mesi per la soluzione di controversie;
- maggiore trasparenza e prevedibilità delle iniziative;
- lotta alla corruzione;
- fondamentali macro-economici in ottima salute;
- attenzione per l’ambiente.
Il Sottosegretario Di Stefano, da parte sua, ha sottolineato che i due Governi hanno interesse a sostenere congiuntamente le società italiane, italo-brasiliane e locali, che beneficerebbero tutte degli importanti grandi lavori nel settore infrastrutturale. Nel mettere in evidenza che le nostre imprese sono pronte a contribuire allo sviluppo del Brasile a cominciare dalla sua rete infrastrutturale, ha concluso che Italia e Brasile devono guardare insieme al medio-lungo periodo ed espresso l’auspicio di una partecipazione sempre maggiore da parte delle imprese italiane alle aste per le concessioni in Brasile.
Si rimanda per maggiori dettagli alla documentazione qui allegata.
BRAZIL'S INFRASTRUCTURE_june_2020.pdf|Visualizza dettagli Partnership Projects_2020.06.pdf|Visualizza dettagli
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Il 23 giugno lo United States Trade Representative ha avviato la seconda consultazione pubblica (dopo quella del 6 dicembre scorso) in vista di una possibile revisione dei dazi all’import di prodotti UE entrati in vigore il 18 ottobre 2019 a seguito della sentenza WTO sul caso Airbus. Il provvedimento (disponibile a questo link) apre di fatto una nuova fase della decennale controversia transatlantica sul settore aeronautico che, a circa otto mesi dalla storica pronuncia del Dispute Settlement Body di Ginevra, rischia di generare una pericolosa escalation nei rapporti commerciali fra Unione Europea e Stati Uniti.
Dettagli della consultazione. La cd. “Richiesta di Commenti” pubblicata dallo USTR è indirizzata ad imprese, soggetti privati, associazioni industriali e stakeholder statunitensi, ai quali è richiesto di inviare entro il termine del 26 luglio commenti scritti in merito alla possibile rimodulazione dei dazi in essere sull’import dall’UE o sull’imposizione di nuovi.
Nel dettaglio essa si compone di tre Allegati:
- Il primo contiene l’elenco dei prodotti già colpiti dalle tariffe il 18 ottobre 2019, suddiviso in 16 “parti”: la prima riguarda gli aeromobili per il trasporto passeggeri realizzati nel 4 paesi membri del Consorzio Airbus (per i quali è attualmente in vigore un dazio del 15%); le restanti colpiscono in misura diversa i 28 Stati Membri con un dazio aggiuntivo del 25% e riguardano in prevalenza prodotti agricoli e alimentari. L’Italia, coinvolta in 8 delle 16 “parti”, è attualmente il 5° paese UE più colpito, per un valore di beni importati dagli USA nel 2018 pari a 468 milioni di USD (meno dell’1% del nostro export totale negli USA). Con riferimento all’Allegato 1, lo USTR ha richiesto commenti in merito all’opportunità di rimuovere i prodotti già inclusi nella lista o incrementare la percentuale di dazio sugli stessi fino ad un massimo del 100%.
- Il secondo allegato, per quanto riprenda un elenco già sottoposto alla prima consultazione nel dicembre scorso, costituisce la parte più significativa del provvedimento. Esso è infatti composto da 17 Sezioni: la prima si riferisca ad elicotteri e componenti per aeromobili civili realizzati nei quattro paesi membri del consorzio Airbus. Le altre 16 contengono 349 prodotti importati in misura diversa dai 28 Stati Membri, a loro volta selezionati fra quelli inclusi nelle due 2 liste originarie pubblicate dallo USTR il 12 aprile e il 5 luglio 2019 (nell’Allegato 1 è disponibile il dettaglio dei codici doganali inclusi nelle 17 sezioni). A differenza dell’Annex 1, in questo caso vengono colpiti la gran parte dei settori manifatturieri e non solo quello alimentare, che rimane tuttavia il più penalizzato. Fra le categorie merceologiche contenute figurano ad esempio: pesce fresco e surgelato; prosciutti e carni suine cotte; olio d'oliva e olive; pasta secca, all'uovo e ripiena; marmellate e condimenti; vini e spumanti; caffè; biscotti; pelletteria; carta e tessuti; abbigliamento; piastrelle e ceramiche per arredamento; oggetti in vetro e argento; oggetti in ferro, acciaio, zinco, rame ed altri metalli; alcuni motocicli e pezzi di ricambio; accessori per biciclette; lenti, orologi; biancheria per la casa. Con riferimento all’Annex 2, lo USTR ha richiesto commenti in merito all’opportunità di imporre dazi aggiuntivi per le singole categorie di prodotto e di indicarne l’eventuale aliquota fino ad un massimo del 100%.
- Il terzo allegato rappresenta l’elemento innovativo della consultazione. Esso contiene 31 codici doganali corrispondenti a prodotti quali caffè decaffeinato, cioccolata, vodka, olive, macchine per il sollevamento o scaldatori elettrici realizzati nei quattro paesi membri del consorzio Airbus (Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna). Anche con riferimento all’Annex 3, lo USTR ha richiesto commenti in merito all’opportunità di imporre dazi aggiuntivi per le singole categorie di prodotto e di indicarne l’eventuale aliquota fino ad un massimo del 100%.
Possibili effetti per l’Italia. A sei mesi dalla prima review of action prevista dalla normativa statunitense (14 febbraio 2020), l’Italia si trova ancora una volta massicciamente esposta ad un’eventuale revisione dei dazi in essere dal 18/10/2019. Tale rischio potrebbe in via teorica concretizzarsi in una duplice forma. Da un lato l’incremento dal 25% attuale fino anche al 100% delle tariffe che già colpiscono i nostri prodotti alimentari (in particolare formaggi, liquori e alcune tipologie di salumi). In base alle ultime statistiche disponibili, l’import negli USA di tali beni nei primi sei mesi dall’entrata in vigore delle misure compensative (novembre 2019-aprile 2020) ha subito una flessione del -32% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (passando da 240 milioni di USD a 163), a fronte di una media generale del -3,9%. Dall’altro si potrebbe assistere ad un ampliamento delle categorie merceologiche sottoposte a maggiori dazi, attingendo all’elenco contenuto nell’Annex 2. L’ammontare complessivo dell’import dall’UE negli USA di tali prodotti è stato nel 2018 pari a 21,7 miliardi di USD. L’Italia è coinvolta in 7 delle 17 sezioni previste (2,3,4,5,6, 8 e 17) per un valore totale di 4,59 miliardi di USD, corrispondenti a circa l’8,3% delle nostre vendite totali sul mercato USA. Allo stato attuale, il nostro paese si troverebbe al 2° posto fra i membri UE più colpiti dopo la Francia (6,9 miliardi) e davanti a Germania (3,6 mld), UK (2,7 mld) e Spagna (1 mld). I prodotti più importanti in termini di incidenza sull’import totale sarebbero nell’ordine vini e spumanti (40% del totale), seguiti da borse in pelle (14%), olio d’oliva (11%), pasta (6%), prodotti in maglieria (5%), caffè e formaggi (entrambi 2%). Uno scema dettagliato sui flussi di import dai Paesi UE dei beni inclusi nell’Annex 2 è riportato in allegato (All. 2), insieme al dettaglio dei codici doganali e dei relativi flussi di maggiore interesse per l’Italia (All. 2b). Non vi sono infine rischi dall’applicazione di maggiori tariffe sui codici contenuti nell’Annex 3, essendo quest’ultimo riferibile solo ai quattro paesi membri del consorzio (per un valore all’import relativamente modesto: 3,1 miliardi di USD).
Eventuali scenari. L’eventualità che l’amministrazione USA decida di applicare tariffe fino al limite massimo del 100% sulla totalità dei beni contenuti nei tre Annex appare del tutto irrealistica. Ciò determinerebbe infatti l’escussione di dazi per un valore teorico superiore di circa tre volte il limite annuo di 7,5 miliardi di USD fissato dal WTO. D’altro canto, va ricordato come un eventuale ampliamento dell’elenco dei prodotti colpiti così come un innalzamento delle tariffe in essere (cd. carosello) risulterebbe pienamente legittimo ai sensi della procedura multilaterale. A fronte dei 7,5 mld di USD autorizzati dal WTO, il valore dei dazi in essere dal 18 ottobre ammonta infatti a poco meno di 2 miliardi di USD e ciò da modo agli USA di innalzare liberamente il livello delle restrizioni fino al raggiungimento di tale somma.
Una prima occasione per la cd. review of action c’era stata lo scorso 14 febbraio. Allora lo USTR aveva tuttavia modificato solo in minima parte l’elenco dei prodotti colpiti e incrementato dal 10% al 15% le tariffe che gravavano sull’importi di aeromobili. A determinare quello che è stato immediatamente salutato in Europa come uno “scampato pericolo” era stato il combinato disposto di due fattori. Da un lato il pressing diplomatico che l’UE aveva condotto in occasione della missione a Washington del neo Commissario al Commercio Hogan (14 gennaio) e dell’incontro a Davos fra il Presidente Trump e quella della Commissione UE Von der Leyen; ad essi, sul piano nazionale, si erano aggiunti gli incontri del Presidente della Repubblica Mattarella e del Premier Conte con il Vice Presidente Mike Pence (a Roma dal 24 al 25 gennaio) e quelli più tecnici volti a Washington dal Sottosegretario agli Affari Esteri Scalfarotto e da Confindustria in occasione del Summit B7 organizzato da US Chamber of Commerce. Dall’altro gli esiti della prima consultazione pubblica avviata dallo USTR: dei circa 26.000 commenti raccolti, la grande maggioranza era infatti fermamente contraria all’inasprimento delle misure in essere e proveniva principalmente da associazioni di categoria, gruppi di pressione, grandi imprese ma anche singoli consumatori o dipendenti di piccole e medie aziende.
La prossima scadenza - prevista per metà agosto - si innesterà tuttavia in un conteso profondamente diverso da quello di sei mesi fa. La pandemia da Covid-19 ha stravolto tutte le previsioni di crescita dell’economia mondiale facendo segnare uno shock mai sperimentato prima in epoca di pace. Gli strascichi geopolitici della pandemia sembrano inoltre aver indotto nell’amministrazione USA un atteggiamento ancor più improntato all’unilateralismo in tutti i principali dossier di politica estera. Le prossime elezioni presidenziali in programma in novembre e gli ultimi sondaggi che accrediterebbero il candidato democratico Joe Biden in vantaggio di oltre 10 punti sull’attuale Presidente, non fanno inoltre che aggiungere elementi di incertezza rispetto alle possibili mosse dell’amministrazione Trump per ridurre gli effetti economici e sociali della crisi. A ciò si aggiunge l’evoluzione degli altri dossier strategici nell’agenda transatlantica, a partire dalla sentenza parallela sul caso Boeing.
Contro-sentenza Boeing. Dovrebbe infatti giungere entro il mese di luglio la pronuncia del WTO che quantificherà l’ammontare dei dazi compensativi che l’UE potrà adottare in risposta ai sussidi erogati dal governo statunitense a favore di Boeing. La sentenza, originariamente attesa per la primavera, è stata ritardata dall’impossibilità del DSB di riunirsi fisicamente per via delle restrizioni imposte dalla pandemia. La richiesta originaria UE era di circa 11 miliardi di USD, ma la maggioranza degli analisti prevede una sanzione di importo inferiore rispetto a quella comminata nel caso Airbus (7,5 miliardi di USD); fonti americane accreditano addirittura una cifra più bassa del miliardo. A quel punto l’UE si troverebbe di fronte ad un bivio: applicare la sentenza intervenendo su un elenco di elenco dei prodotti che la Commissione ha già predisposto da tempo oppure insistere per soluzione negoziale. Confindustria, in raccordo con Businesseurope e tutte le federazioni industriali UE, ha sempre sostenuto la necessità di evitare questa escalation, ribadendo in ogni sede l’urgenza di riavviare i negoziati per l’accordo sui beni industriali annunciato dal Presidente Trump e dall’allora Presidente della Commissione Junker nel luglio 2019. Il Commissario UE al Commercio Hogan ha invece recentemente affermato che le posizioni fra parti sono al momento molto distanti e che se la situazione non dovesse cambiare, l’UE non “avrebbe altra scelta che imporre le proprie sanzioni". Dal canto suo lo U.S. Trade Representative Lightizer ha più volte sostenuto la presunta compliance USA rispetto all’attuale normativa sugli aiuti di stato al settore aeronautico, avendo lo Stato di Washington (dove Boeing ha sede) già provveduto alla cancellazione dei sussidi al gruppo americano.
Altri irritants collaterali. Ma il caso Boeing-Airbus non è, purtroppo, il solo irritant sull’asse transatlantico. Come noto, da ormai due anni sono in vigore dazi Usa su acciaio e alluminio, a cui l’UE ha risposto con misure di rebalancing per 2,8 mld di €, destinati a diventare 6 mld fra 12 mesi, se non si troverà un accordo. Ritorna inoltre periodicamente la minaccia USA di imporre tariffe sul settore automotive europeo per questioni di sicurezza nazionale e, più recentemente, di attivare la leva daziaria in risposta all’entrata in vigore della Digital Services Tax, adottata o in corso di adozione da parte dell’UE e di diversi Stati Membri (Italia inclusa). Le principali speranze per ricomporre quest’ultima frattura erano riposte nei negoziati in sede OCSE, che tuttavia gli USA hanno annunciato nei giorni scorsi di voler abbandonare, rimandando ogni eventuale decisione alla Riunione dei Ministri delle Finanze G20 in programma a luglio.
Allegato 2 B Import USA da Italia codici SH contenuti nell'Allegato 2.pdf|Visualizza dettagli All 1_Elenco prodotti contenuti nell'Annex 2.pdf|Visualizza dettagli All 2_Import USA prodotti inclusi nell'Annex 2.pdf|Visualizza dettagli
Modified on by Giovanni Dioguardi 62F66D68-D181-33CE-C125-722C003AE6B7 [email protected]
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L'Agenzia ICE e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale danno il via ad altri interessanti Webinar su tematiche di grande importanza per le imprese del Made in Italy.
E Commerce, Fiere, GDO Francia e GDO Germania
La partecipazione è gratuita ed è possibile registrarsi anche per più eventi, mediante la compilazione di un unico form.
Trovate i dettagli dell’iniziativa unitamente alle modalità di partecipazione al link
Webinar ICE E Commerce, Fiere, Mercati GDO Francia e Germania
Modified on by Daniela Cannizzo 02B64033-710F-BDAF-4125-66E2005E8038 [email protected]
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Si rimette qui di seguito informativa aggiornata con i riferimenti della circolare di ICE Agenzia per la partecipazione al padiglione collettivo del settore gioielleria/oreficeria.
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Dopo il successo delle prime due edizioni, si terrà quest’anno, dal 5 al 10 novembre, presso il centro fieristico NECC di Shanghai, la terza edizione della China International Import Export, la prima fiera in Cina dedicata esclusivamente all’import di prodotti e servizi (http://www.ciie.org/zbh/en/).
La manifestazione ospiterà le aziende straniere interessate a presentare i loro prodotti e servizi in Cina e le autorità cinesi stanno investendo molto sull'organizzazione di questa edizione come forte segnale di ripresa delle attività e dei consumi e di uscita dalla grave emergenza sanitaria globale.
Obiettivo dell’iniziativa, promossa dal Ministero del Commercio cinese (MOFCOM) e dalla Municipalità di Shanghai, è quello di fornire nuove occasioni di business a Paesi e regioni di tutto il mondo, rafforzare la cooperazione e promuovere lo sviluppo dell’economia globale.
La fiera sarà organizzata in padiglioni settoriali, divisi per prodotti (Consumer Electronics & Appliances, Apparel, Accessories & Consumer Goods, High-End Intelligent Equipment, Food & Agricultural products, Medical equipment & Healthcare products, Quality life/Luxury products) e servizi (Tourism, Financial Services, Culture & Education, Logistics).
Al fine di predisporre l’organizzazione di una delegazione di imprese italiane alla manifestazione, Confindustria collabora con ICE Agenzia, Fondazione Italia-Cina e l’Associazione AICE, sotto il coordinamento del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per la definizione delle condizioni di partecipazione con specifiche misure a supporto delle imprese italiane interessate all’evento.
In particolare, il Ministero degli Affari Esteri ha incaricato ICE-Agenzia di svolgere una serie di attività a supporto della presenza italiana, che comprenderanno l’allestimento di un Padiglione nazionale d’immagine nella sezione istituzionale dell’evento, la realizzazione di una campagna di comunicazione ed eventi collaterali e un forte intervento a supporto della partecipazione di imprese italiane nella sezione commerciale della CIIE. Nello specifico saranno previsti:
- Realizzazione e diffusione del catalogo della presenza italiana a CIIE 2020.
Tutte le aziende italiane che esporranno in questa fiera avranno uno spazio di visibilità all’interno della pubblicazione, che sarà prodotta in formato cartaceo ed elettronico e sarà distribuita sia durante la CIIE che dopo la sua conclusione.
- Promozione della presenza italiana nella campagna di comunicazione.
Gli espositori italiani saranno presentati nelle azioni di comunicazione su media e social network locali e tramite il sito dedicato alla presenza italiana; sarà possibile inoltre proporre contenuti specifici e realizzare interviste o altre forme di comunicazione diretta nei confronti di specifici segmenti del pubblico locale.
- Ulteriori misure di supporto alle PMI espositrici
In aggiunta a quanto sin qui elencato, le PMI espositrici italiane potranno beneficiare di ulteriori misure di supporto indipendentemente dal settore di attività; i dettagli di tali misure sono attualmente in fase di approvazione e saranno comunicati non appena disponibili.
Modalità di partecipazione:
Alle imprese interessate viene proposta la possibilità di partecipare con stand individuali oppure all’interno di aree espositive collettive (settore gioielleria e tecnologie della salute).
- Allestimento di Padiglioni collettivi per i settori gioielleria/oreficeria e tecnologie della salute.
Padiglioni di questo tipo saranno allestiti a cura di ICE-Agenzia nelle sezioni settoriali dedicate rispettivamente alla gioielleria / oreficeria e alle tecnologie della salute; le aziende interessate potranno richiedere un modulo espositivo gratuito all’interno dei Padiglioni collettivi, che saranno dotati inoltre di strutture di supporto e di accoglienza e di comunicazione grafica dedicata. Per maggiori informazioni sulle partecipazioni settoriali è possibile rivolgersi ai seguenti recapiti:
- Per i restanti settori industriali saranno previste Aree espositive individuali (in stand di 9mq o multipli).
Per i costi di partecipazione, le opzioni disponibili e le modalità di registrazione e pagamento si rimanda al seguente link: https://www.fondazioneitaliacina.it/it/la-fondazione/area-news/fondazione/2020/05/834/
Relativamente alla scadenza per la registrazione sono in corso verifiche con le autorità cinesi per una proroga della scadenza alla prima metà di giugno.
Si ricorda, infine, che sono al vaglio agevolazioni da parte di enti pubblici per le aziende che parteciperanno alla CIIE. Sarà nostra cura darne tempestiva comunicazione.
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Dopo il successo delle prime due edizioni, si terrà quest’anno, dal 5 al 10 novembre, presso il centro fieristico NECC di Shanghai, la terza edizione della China International Import Export, la prima fiera in Cina dedicata esclusivamente all’import di prodotti e servizi (http://www.ciie.org/zbh/en/).
La manifestazione ospiterà le aziende straniere interessate a presentare i loro prodotti e servizi in Cina e le autorità cinesi stanno investendo molto sull'organizzazione di questa edizione come forte segnale di ripresa delle attività e dei consumi e di uscita dalla grave emergenza sanitaria globale.
Obiettivo dell’iniziativa, promossa dal Ministero del Commercio cinese (MOFCOM) e dalla Municipalità di Shanghai, è quello di fornire nuove occasioni di business a Paesi e regioni di tutto il mondo, rafforzare la cooperazione e promuovere lo sviluppo dell’economia globale.
La fiera sarà organizzata in padiglioni settoriali, divisi per prodotti (Consumer Electronics & Appliances, Apparel, Accessories & Consumer Goods, High-End Intelligent Equipment, Food & Agricultural products, Medical equipment & Healthcare products, Quality life/Luxury products) e servizi (Tourism, Financial Services, Culture & Education, Logistics).
Al fine di predisporre l’organizzazione di una delegazione di imprese italiane alla manifestazione, Confindustria collabora con ICE Agenzia, Fondazione Italia-Cina e l’Associazione AICE, sotto il coordinamento del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per la definizione delle condizioni di partecipazione con specifiche misure a supporto delle imprese italiane interessate all’evento.
In particolare, il Ministero degli Affari Esteri ha incaricato ICE-Agenzia di svolgere una serie di attività a supporto della presenza italiana, che comprenderanno l’allestimento di un Padiglione nazionale d’immagine nella sezione istituzionale dell’evento, la realizzazione di una campagna di comunicazione ed eventi collaterali e un forte intervento a supporto della partecipazione di imprese italiane nella sezione commerciale della CIIE. Nello specifico saranno previsti:
- Realizzazione e diffusione del catalogo della presenza italiana a CIIE 2020.
Tutte le aziende italiane che esporranno in questa fiera avranno uno spazio di visibilità all’interno della pubblicazione, che sarà prodotta in formato cartaceo ed elettronico e sarà distribuita sia durante la CIIE che dopo la sua conclusione.
- Promozione della presenza italiana nella campagna di comunicazione.
Gli espositori italiani saranno presentati nelle azioni di comunicazione su media e social network locali e tramite il sito dedicato alla presenza italiana; sarà possibile inoltre proporre contenuti specifici e realizzare interviste o altre forme di comunicazione diretta nei confronti di specifici segmenti del pubblico locale.
- Ulteriori misure di supporto alle PMI espositrici
In aggiunta a quanto sin qui elencato, le PMI espositrici italiane potranno beneficiare di ulteriori misure di supporto indipendentemente dal settore di attività; i dettagli di tali misure sono attualmente in fase di approvazione e saranno comunicati non appena disponibili.
Modalità di partecipazione:
Alle imprese interessate viene proposta la possibilità di partecipare con stand individuali oppure all’interno di aree espositive collettive (settore gioielleria e tecnologie della salute).
- Allestimento di Padiglioni collettivi per i settori gioielleria/oreficeria e tecnologie della salute.
Padiglioni di questo tipo saranno allestiti a cura di ICE-Agenzia nelle sezioni settoriali dedicate rispettivamente alla gioielleria / oreficeria e alle tecnologie della salute; le aziende interessate potranno richiedere un modulo espositivo gratuito all’interno dei Padiglioni collettivi, che saranno dotati inoltre di strutture di supporto e di accoglienza e di comunicazione grafica dedicata. Per maggiori informazioni sulle partecipazioni settoriali è possibile rivolgersi ai seguenti recapiti:
- Per i restanti settori industriali saranno previste Aree espositive individuali (in stand di 9mq o multipli).
Per i costi di partecipazione, le opzioni disponibili e le modalità di registrazione e pagamento si rimanda al seguente link: https://www.fondazioneitaliacina.it/it/la-fondazione/area-news/fondazione/2020/05/834/
Relativamente alla scadenza per la registrazione sono in corso verifiche con le autorità cinesi per una proroga della scadenza alla prima metà di giugno.
Si ricorda, infine, che sono al vaglio agevolazioni da parte di enti pubblici per le aziende che parteciperanno alla CIIE. Sarà nostra cura darne tempestiva comunicazione.
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Nell’ambito del programma “Push Stretagy”, SACE organizza, in collaborazione con Confindustria, un webinar di approfondimento delle opportunità di collaborazione con il Gruppo cinese SUMEC INTERNATIONAL TECHNOLOGY CO. Tra i maggiori importatori di macchinari, il Gruppo SUMEC detiene circa il 70% della quota di mercato con un portafoglio clienti di oltre 20.000 aziende manifatturiere.
Il webinar si terrà il prossimo 16 giugno alle ore 11, in lingua inglese, e si focalizzerà sul settore delle tecnologie per l’industria petrolchimica, della plastica e della carta.
Si invia in allegato programma del seminario con il link per la registrazione. Si raccomanda di dare massima diffusione all’iniziativa.
SACE Meets SUMEC ITC - June 16 (003).pdf|Visualizza dettagli
Modified on by Giovanni Maresca A977308B-F564-CEF3-C125-74C6004BB1FA [email protected]
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Si riportano in allegato le informazioni relative ai seguenti procedimenti attivati da paesi terzi nei confronti dell’UE:
- Sudafrica - apertura indagine di salvaguardia sui prodotti siderurgici per impieghi strutturali.
SOUTH AFRICA_SFG_Structural steel products_INFO.docx|Visualizza dettagli
SOUTH AFRICA_SFG_structural steel products_WTO Notif.pdf|Visualizza dettagli
Stats SA steel.xlsx|Visualizza dettagli
- Turchia – avvio inchiesta antidumping di riesame in previsione della scadenza sull’import di PVC.
TURKEY – antidumping review - PVC_INFO.docx|Visualizza dettagli
TURKEY _stats_PVC.xlsx|Visualizza dettagli
- Ucraina - chiusura indagini di salvaguardia su fertilizzanti complessi (codice Taric 310500) e su alcuni fertilizzanti azotati (codici Taric 310210, 310230, 310240, 310280), senza l'istituzione di misure. Entrambe le decisioni sono state ufficialmente pubblicate e sono consultabili ai seguenti collegamenti: https://ukurier.gov.ua/uk/articles/pripinennya-specialnogo-rozsliduvannya-shodo-impor/
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Si segnalano i seguenti procedimenti di difesa commerciale attivati da paesi terzi nei confronti dell’UE, invitando a darne informazione alle imprese interessate:
INDONESIA – avvio indagine di salvaguardia sull’import di tappeti. In allegato la documentazione di riferimento (info di dettaglio e notifica al WTO)
Indonesia - Initiation of a safeguard investigation - Carpets_INFO.docx|Visualizza dettagli
INDONESIA_SFG_investigation_carpets_WTO notification_12062020.pdf|Visualizza dettagli
TURCHIA - avvio indagine di salvaguardia sull’import di Poli(etilene tereftalato) – PET. In allegato la documentazione di riferimento (info di dettaglio e sintesi non-confidenziale dell’application, disponibile solo in lingua turca)
TURKEY - Safeguard - Poly(ethylene terephthalate) – PET_INFO.docx|Visualizza dettagli
TURKEY_SFG_PET_summary_application.pdf|Visualizza dettagli
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Si segnalano i seguenti procedimenti di difesa commerciale attivati da paesi terzi nei confronti dell’UE, invitando a darne informazione alle imprese interessate:
1) INDIA – avvio indagine antidumping sull’import di gomma nitrilica o NBR (altri paesi coinvolti: Cina, Giappone, Russia). In allegato la documentazione di riferimento
INDIA_NBR_new_AD_investigation_INFO.docx|Visualizza dettagli
INDIA_NBR Initiation Notification dated 26 May 2020.pdf|Visualizza dettagli
India NBR (3)_eurostat data.xlsx|Visualizza dettagli
2) TURCHIA – avvio indagine di salvaguardia sull’import di fibre sintetiche in fiocco di poliestere. In allegato la documentazione di riferimento
Turkey_new_SFG_investigation_Synthetic staple fibres of polyesters_INFO.docx|Visualizza dettagli
Turkey_Synthetic staple fibres of polyesters Stats 5503.20 (1).xlsx|Visualizza dettagli
3) TURCHIA - avvio indagine per riesame misure di salvaguardia su import di spazzolini da denti. In allegato la documentazione di riferimento
Turkey_Toothbrushes_INFO.docx|Visualizza dettagli
Turkey tootbrushes.xlsx|Visualizza dettagli
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Si informa che le autorità canadesi hanno avviato una nuova indagine antidumping sull’import di alcune tipologie di prodotti piatti laminati a caldo (codici 720851, 720852). L’avviso di apertura dell’indagine è consultabile al seguente link: https://www.cbsa-asfc.gc.ca/sima-lmsi/i-e/hp2020/hp2020-ni-eng.html
In allegato la documentazione di riferimento.
CAN_AD_investigation on heavy plates_INFO.docx|Visualizza dettagli CAN_heavy plate_statistics.xlsx|Visualizza dettagli
Modified on by Diana Frattale 0EC44D5E-26BF-1430-C125-6D9700544F83 [email protected]
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Si trasmettono in allegato le informazioni relative all’estensione, da parte delle autorità cinesi, delle misure antidumping contro le importazioni di PCE (Perchlorethylene) originarie dell'UE e degli Stati Uniti. Le misure resteranno in vigore per 5 anni (a partire dal 31 maggio 2020).
China - Antidumping Measures - Determination of Expiry Review - PCE_INFO.docx|Visualizza dettagli
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Si trasmettono in allegato le informazioni relative alle misure di salvaguardia recentemente adottate dalle autorità indonesiane sull’import di tende e tendaggi per interni, mantovane e tendaggi per letto ed altri manufatti per l’arredamento.
Indonesia_SFG_imposition of measures_Curtains_INFO.docx|Visualizza dettagli
INDONESIA_WTO notification imposition SFG curtains.pdf|Visualizza dettagli
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Si informa che le autorità marocchine hanno adottato misure di salvaguardia definitive sull'import di laminati piatti a caldo (Hot-rolled steel sheet) per una durata di 3 anni (rif. comunicazioni del 2/10/2019 e del 30/05/2019).
In allegato la documentazione di riferimento.
Morocco - Safeguard - Hot-rolled steel sheet - Imposition of Measures_INFO.docx|Visualizza dettagli
Maroc_Circulaire_6060_18062020.pdf|Visualizza dettagli
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Si trasmettono in allegato le informazioni relative all'apertura di un'indagine di salvaguardia sui bulloni esagonali in ferro e acciaio da parte delle autorità sudafricane.
SOUTH AFRICA - new Safeguard investigation - Bolts_May 2020.docx|Visualizza dettagli
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Si informa che le autorità tailandesi hanno deciso di non prorogare le misure di salvaguardia sull’import di prodotti di acciaio laminati piatti a caldo, arrotolati e non arrotolati, classificati ai codici 7208 36, 7208 37, 7208 38, 7208 39, 7208 53 e 7208 54. La misura (introdotta nel dicembre 2014 per tre anni ed ulteriormente estesa nel mese di giugno 2017) si è chiusa il 7 giugno.
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Ad integrazione di quanto comunicato con riferimento alle misure di salvaguardia provvisorie sui materiali polimerici adottate dalle autorità ucraine (rif. ns comunicazione del 29/05/2020), informiamo che queste ultime hanno revocato la precedente decisione del 22 maggio e modificato l’ambito dei prodotti interessati come segue:
- sospensione di polivinilcloruro, con costante di Fickentcher nell'intervallo da 59 a 72, che può essere classificata nel codice 3904 10 00 00 secondo UKTZED, ad eccezione dell'emulsione e del polivinilcloruro in micro-sospensione;
- polietilene in granuli bianchi con una dimensione di 2-5 mm (i dettagli del prodotto sono nella decisione) che possono essere classificati nel codice 3901 20 90 00 secondo UKTZED.
Le misure di salvaguardia provvisorie sono istituite per un periodo di 190 giorni sotto forma di dazio del 18%. La decisione, che è consultabile al seguente link: https://ukurier.gov.ua/uk/articles/zastosuvannya-poperednih-specialnih-zahodiv-shodo-/ (per facilità di riferimento, si rimette in allegato la traduzione automatica in inglese), prende effetto dalla data di pubblicazione 24.06.2020.
UKR_SFG_polymeric_material_Decision change product scope en.docx|Visualizza dettagli
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L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli organizza per lunedì 6 luglio - dalle ore 9.00 alle ore 11.00 - un nuovo open hearing dedicato al tema della Brexit, con la finalità di condividere informazioni e aggiornamenti con il mondo del business.
Il confronto avrà altresì lo scopo di valutare se e come sia possibile semplificare operazioni e adempimenti doganali in vista dei cambiamenti legati al processo in corso, in attesa dell’eventuale accordo che regolerà i rapporti tra Unione Europea e Regno Unito al termine del periodo transitorio che, come noto, si concluderà il 31 dicembre 2020.
Nel momento in cui torna a profilarsi lo scenario “no deal” - che inevitabilmente avrebbe conseguenze e contraccolpi importanti anche per l’export italiano verso il Regno Unito - ADM si confronta con le imprese per essere pronta a gestire il nuovo assetto normativo e operativo.
L’open hearing si terrà in modalità zoom conference e sarà aperto a tutte le associazioni interessate che potranno aderire compilando e inviando all’indirizzo di posta elettronica adm.[email protected] il modulo di adesione che riceveranno via mail, in modo da segnalare i nominativi e recapiti di posta elettronica dei partecipanti.
2 - brexit - 6 luglio 2020 - scheda di adesione.docx|Visualizza dettagli
Modified on by Laura Travaglini 4BE86816-A479-43D8-4125-66E2005E805D [email protected]
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Si trasmette in allegato il link alla Circolare 16/2020 emanata dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli il 17 giugno scorso con la quale si proroga di ulteriori 30 giorni il termine previsto per la previdimazione dei certificati Eur 1, decorrenti dal 21 giugno 2020.
https://www.adm.gov.it/portale/documents/20182/5720724/Circ.+16_2020.pdf/90c49fcb-66b8-4c25-b215-ac47e72923dc
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La Direttrice italiana della Logistics Division - Office of Supply Chain Management, Department of Operational Support delle Nazioni Unite, attraverso il nostro Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ci ha fatto pervenire una richiesta urgente relativa alla ricerca e selezione di aziende italiane che producano ossigenatori e macchine PCR in grado ed interessate ad effettuare forniture per almeno 37 PCR e un massimo numero di ossigenatori standard.
Donazioni sarebbero apprezzate, anche se le Nazioni Unite sono pronte all’acquisto.
Più nello specifico, questi i prodotti ricercati:
- 3 Oxygen concentrator - large scale able to fill at least 30 bottles of 70,000 Litres oxygen bottles per day
- 37 PCR machines with 7.400 cartridges
Si invitano le associazioni a dare diffusione tempestiva a questa informativa, invitando le aziende associate interessate ad inviare il prima possibile una email alla sottoscritta ([email protected]) - specificando i riferimenti di contatto e la disponibilità - così da poter creare un canale diretto con l'ufficio a New York incaricato.
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Nella seduta di oggi, 8 giugno 2020, l’Assemblea nazionale vietnamita ha approvato con un’ampia maggioranza l’Accordo di Libero Scambio e quello sulla Protezione degli Investimenti fra Unione Europea e Vietnam. Entrambi i testi erano già stati ratificati dal Consiglio e dal Parlamento europeo, rispettivamente il 30 marzo e il 12 febbraio scorso.
L’FTA - di competenza esclusiva UE – è previsto entrare ufficialmente in vigore il primo giorno del secondo mese successivo alla notifica della conclusione della procedura prevista dalla normativa interna a ciascuna delle parti, verosimilmente il 1 agosto prossimo (è tuttavia possibile che UE e Vietnam definiscano una data precedente). L’Accordo sulla Protezione degli Investimenti necessiterà invece della ratifica da parte dei singoli Stati membri.
L’Accordo di Libero Scambio con il Vietnam rappresenta il secondo FTA con un paese Asean concluso dall’UE in meno di 4 mesi (dopo quello con Singapore) e il più ambizioso mai sottoscritto con un partner emergente. Una volta entrato a regime, comporterà infatti la piena liberalizzazione del 99% dei flussi commerciali fra le parti, garantendo alle imprese europee l’accesso al mercato vietnamita alle stesse condizioni preferenziali finora concesse ai 26 paesi con cui il Vietnam ha già sottoscritto Accordi di Libero Scambio.
Per un approfondimento sulle principali evidenze dell’Accordo e per un’analisi dei suoi effetti sull’export dell’Italia in Vietnam, si rimanda alla nota pubblicata sulla community Affari Internazionali il 12 febbraio e disponibile a questo link.
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Com’è noto, il governo marocchino ha deciso dal mese di febbraio 2020, di esternalizzare i controlli di conformità per un'estesa lista di prodotti industriali importati, sulla base di valutazioni ed esigenze relative alla protezione del consumatore, alla fluidificazione degli scambi e alle necessità di garantire trasparenza e leale concorrenza tra gli operatori economici.
Dopo un periodo di transizione che giungerà al termine il 21 giugno 2020, la quasi totalità dei prodotti industriali importati nel Paese dovrà dunque essere accompagnata da certificati di conformità rilasciati nel Paese di origine del prodotto stesso, da una delle seguenti tre società europee, selezionate dal governo marocchino (Applus Fomento, Bureau Veritas, TÜV).
A fronte delle varie richieste di approfondimento pervenute e per fornire risposte sugli elementi ancora poco chiari, l’Ufficio ICE di Casablanca organizza un Webinar dedicato "New export regulations in Morocco", organizzato con la collaborazione di Applus Fomento.
Riportiamo in allegato l'invito a partecipare, chiedendovi di dare diffusione dell’iniziativa presso le vostre aziende associate.
- Quando?: 16 giugno 2020 alle ore 12.00 (ora italiana) , 11.00 (ora marocchina)
- Dove?: piattaforma online Zoom
- Lingua: italiano e inglese
- Come: i partecipanti riceveranno, dopo iscrizione, un link per l'accesso
- Costo: gratuito
- Registrazione: inviare una email a [email protected] e a [email protected]
Per ogni necessità di informazioni in merito, è possibile contattare l’Ufficio ICE di Casablanca al seguente indirizzo email: [email protected]
Webinar Applus Fomento Contrôle VoC Morocco Italian export.pdf|Visualizza dettagli
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