Energia

Source: Pöyry Management Consulting

Tra i principali impatti delle proposte in discussione si rileva il ridimensionamento del ruolo del MSD a mercato per l’approvvigionamento esclusivamente di servizi ancillari su base bilaterale con chiusura antecedente a MGP, e la revisione del mercato di bilanciamento (MB) con ruolo di attivazione delle riserve ed eventuale aggiustamento di ultima istanza.

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Presentata l'Unione Energetica europea

Barbara Mariani Tags:  energia;fonti_rinnovabili... 140 Views

 

Il 25 febbraio la Commissione Europea ha presentato il pacchetto di proposte sull’Unione Energetica. Il Pacchetto definisce la strategia  a lungo termine dell’Unione Europea  e le misure normative che dovranno accompagnarla.

Il pacchetto comprende tre documenti:

  • Una strategia a lungo termine (“A Framework Strategy for a Resilient Energy Union with a Forward-Looking Climate Change Policy”).  Il documento stabilisce i principali obiettivi dell’unione energetica delineandoli in cinque dimensioni politiche correlate e annunciando le prossime iniziative della Commissione Juncker. L’attività legislativa si concentrerà nella nuova progettazione e nella riforma  del mercato elettrico europeo e nell’assicurare maggiore trasparenza nei contratti per le forniture di gas. La cooperazione regionale sarà intensificata allo scopo di  facilitare un mercato integrato, attraverso il rafforzamento del quadro normativo. Saranno presentate nuove normative per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti di elettricità e di gas, saranno aumentati I fondi europei per l’efficienza energetica e sarà definito un nuovo pacchetto per la promozione delle fonti rinnovabili. Una strategia per la Ricerca e l’Innovazione, un rapporto  annuale sullo “stato dell’Unione Energetica” completeranno la strategia.
  • Una Comunicazione sulle Interconnessioni, che definisce le misure necessarie a raggiungere l’obiettivo del  10% di interconnessione elettrica entro il 2020, che consentirà un flusso minimo di elettricità attraverso gli Stati membri. Il documento presenta una lista dei progetti che è ancora necessario sviluppare negli Stati Membri, Italia compresa, per raggiungere l’obiettivo.
  • Una Comunicazione su come preparare l’accordo globale sul clima,  che dovrebbe essere raggiunto a dicembre 2015 a Parigi. L’accordo dovrà essere vincolante e fondarsi sulla trasparenza  e sul contributo ambizioso di tutte le parti del negoziato globale, al quale l’Europa si presenterà con l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra del 40% entro il 2030, deciso dal Consiglio Europeo di ottobre 2014.

Tutti i documenti sono accessibili al sito: http://ec.europa.eu/priorities/energy-union/index_en.htm

 

 

Conclusioni Consiglio Europeo su obiettivi climatici e energetici 2030

Barbara Mariani 122 Views

 

Il Consiglio Europeo del 23 e 24 ottobre ha raggiunto un accordo politico  sugli obiettivi climatici ed energetici per il 2030, proposti dalla Commissione Europea lo scorso 22 gennaio.

Il quadro normativo  concordato riflette la ferma volontà dei i Capi di Stato e di Governo di dotare l’Unione Europea di indirizzi politici chiari e a lungo termine e rappresenta il contributo che l’UE sottopoale.

  Conclusioni Consiglio Europeo 24 ottobre.pdf|Visualizza dettagliAl fine di far fronte alle emergenze nel settore del gas, sarà migliorato l’utilizzo delle strutture di rigassificazione  e delle capacità e di stoccaggio. Sarà garantito un maggiore coordinamento per completare i progetti di comune interesse e per proteggere infrastrutture strategiche. Continuerà il monitoraggio della Commissione sugli accordi intergovernativi nel settore dell’energia  attraverso il meccanismo  dello scambio di informazioni. La  Commissione ribadisce la sua offerta di assistenza nella fase di negoziato degli accordi, al fine di verificare la compatibilità con la normativa UE e con le priorità di sicurezza energetica dell’Unione, con l’obiettivo di estender l’acquis comunitario in materia energetica  ai Paesi del vicinato. 

Un   nuovo   sistema  di  governance  sarà  predisposto  per  garantire  il raggiungimento degli obiettivi sopra esposti, mantenendo la piena autonomia degli Stati Membri nella determinazione del proprio mix energetico.

Nel 2015, il Consiglio Europeo valuterà  i progressi  in tema di sicurezza energetica.

Infine, il Consiglio ribadisce che l’obiettivo a lungo termine  è quello di realizzare  una solida Unione Energetica che garantisca il ricorso e ad un’energia  sicura,  sostenibile  e  a  prezzi  accessibili  e  che monitorerà regolarmente la realizzazione di questo obiettivo.

 

 

 

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Taglia-bollette: firmati i decreti attuativi del DL Competitività

Barbara Marchetti Tags:  taglia_bollette 2 Comments 191 Views

Il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha firmato i primi tre provvedimenti di attuazione delle norme per la riduzione delle bollette elettriche, in particolare per le PMI, varate la scorsa estate con il decreto legge Competitività.

Un primo provvedimento - informa una nota del MiSE - riguarda la rimodulazione volontaria degli incentivi all'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico. In particolare, il decreto consente ai produttori da fonti rinnovabili interessati a operazioni di rifacimento o ripotenziamento del sito di ottenere un prolungamento di 7 anni del periodo di diritto agli incentivi, con una conseguente riduzione dell'erogazione annua.

Un secondo decreto attiene alle modalità di erogazione degli incentivi al fotovoltaico da parte del GSE. Sulla base del provvedimento, ai produttori sarà riconosciuto, ogni anno, un acconto pari al 90%, calcolato sulla base della produzione effettiva dell'anno precedente, con saldo entro 60 giorni dall'invio delle misure sulla produzione effettiva e, comunque, entro il 30 giugno dell'anno successivo. Il decreto disciplina le modalità di calcolo dell'acconto, le verifiche che il GSE è tenuto ad effettuare per evitare erogazioni indebite e la periodicità dei pagamenti, differenziata sulla base della dimensione degli impianti. Il provvedimento, sottolinea sempre il MiSE, consentirà di programmare e rendere più certe le erogazioni.

Un terzo decreto regolamenta la rimodulazione degli incentivi agli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 kW nell'arco dei 20 anni, offrendo così ai produttori il quadro completo delle opzioni ai quali gli stessi produttori possono accedere.

Da queste prime misure, il MiSE si attende una riduzione degli oneri di incentivazione dell'energia elettrica da fotovoltaico e da altre fonti rinnovabili compresi in 500-700 milioni di euro l'anno, a partire dal 2015. Si tratta - spiega il comunicato - dei primi risultati di un intervento di più ampio respiro, che comprende misure, in avanzata fase di definizione, per rendere più efficiente il mercato elettrico e ridurre il peso di alcuni altri oneri gravanti sulla bolletta dell'energia, conclude la nota.

Di seguito i DM di attuazione delle norme per la riduzione delle bollette elettriche:

 DM 16 ottobre_incentivi energia fonti rinnovabili.pdfVisualizza dettagliDM  16 ottobre_incentivi energia fotovoltaico.pdfVisualizza dettagliDM 17 ottobre 2014_ incenti fotovoltaico superiore 200kw.pdfVisualizza dettagli

 

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Report sul Mercato Interno dell'Energia e sui sussidi e i costi dell'energia

Barbara Mariani 114 Views

Il 13 ottobre la Commissione Europea ha pubblicato una comunicazione sui progressi relativi al completamento del Mercato Interno dell’Energia - COM (2014) 634 final, accompagnata da 6 allegati:

  • Trend e Sviluppi nei Mercati europei dell’Energia 2014 - SWD (2014) 310 final;
  • Profili paese - SWD (2014) 311 final
  • Rapporto sul Modello ITO - SWD (2014) 312 final;
  • Progetti di Investimento nelle Infrastrutture Energetiche - SWD (2014) 313 final;
  • Implementazione del Progetti TEN-E, EEPR e PCI - SWD (2014) 314 final;
  • Applicazione del Terzo Pacchetto sul Mercato Interno dell’Energia - SWD (2014) 315 final.

Contestualmente, la Commissione europea ha pubblicato un Interim Report sui sussidi e i costi dell’energia, commissionato ad Ecofys a seguito della Comunicazione dello scorso novembre “Delivering the internal electricity market and making the most of public intervention” e accompagnato da 5 allegati.

Questa la pagina dedicata della Commissione Europea, con la relativa documentazione.

Per quanto riguarda la comunicazione sul mercato interno dell’energia, si sottolineano i risultati positivi ottenuti finora:

  • prezzi dell’elettricità all’ingrosso più bassi di un terzo tra il 2008 e il 2012;
  • prezzi del gas all’ingrosso stabili tra il 2008 e il 2012;
  • maggiore scelta dei consumatori tra fornitori di energia in concorrenza fra loro;
  • uso più efficiente delle gss pipelines grazie all’armonizzazione regolamentare.

Gli aspetti su cui c’è ancora da lavorare sono:

  • un maggiore investimento nelle infrastrutture, soprattutto nella regione baltica e nella penisola iberica, oltre che tra UK e Irlanda;
  • regole armonizzate a livello UE, che la Commissione Europea proporrà nei prossimi mesi, sulle infrastrutture elettriche;
  • un rafforzamento dell’approccio regionale;
  • un maggiore coinvolgimento dei consumatori nel mercato dell’energia.

Per quanto riguarda il report sui costi e i sussidi dell’energia, si tratta di un rapporto provvisorio, che per la prima volta prova a tracciare un quadro d’insieme rispetto all’intervento pubblico nel mercato dell’energia. Gli stakeholder interessati sono invitati a inviare i propri contributi e a commentare i risultati prodotti finora.

Nel 2012 l’intervento pubblico nel mercato UE dell’energia ha raggiunto un valore totale di 120-140 miliardi di euro.

I dati più significativi riguardano la percentuale di aiuti pubblici concessi al settore delle rinnovabili, che è di gran lunga il più foraggiato, con 14.7 miliardi di euro per il solare, 10.1 miliardi per l’eolico, 8.3 miliardi per la biomassa e 5.2 miliardi per l’hydropower.

Tra le fonti convenzionali il carbone, il nucleare e il gas naturale hanno ricevuto rispettivamente 10.1, 7 e 5.2 miliardi di euro nel 2012.

Quanto ai costi esterni, non computati nel prezzo di mercato e molto difficili da stimare, il report presenta stime che vanno dai 150 ai 310 miliardi per il solo 2012.

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Consorzi Energia: Incontro Torino 3 aprile 2017

Elena Bruni Tags:  consorzi 160 Views

Il Coordinamento Consorzi Energia di Confindustria, in collaborazione con l’Unione Industriale Torino, ha il piacere di invitare i Consorzi e Gruppi d’acquisto del sistema confindustriale ad un incontro informativo-formativo su tematiche legate alla gestione dei Consorzi ed ai mercati dell’energia. L’obiettivo è quello di condividere informazioni e strategie per affrontare le sfide del mercato e sfruttarne le opportunità, ma anche di trattare temi legati alla gestione quotidiana dei Consorzi. 

L’incontro si terrà presso il Centro Congressi dell’Unione Industriale Torino – “Sala Torino”, Via Manfredo Fanti 17 - lunedì 3 aprile 2017 dalle ore 14,30 alle ore 17,30.

Di seguito il link al programma dell'evento.

invito consorzi Torino 2017

 

Revisione Strategia Energetica Nazionale - SEN

Barbara Marchetti Tags:  sen strategia_energetica_nazi... 180 Views

Ieri le Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera hanno svolto l'audizione del Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, e del Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, sulla revisione della Strategia Energetica Nazionale (SEN).

Al seguente link è disponibile il video completo dell'audizione trasmesso dalla Camera: http://webtv.camera.it/evento/10681

Sono, inoltre, disponibili le slide del Ministro Calenda e la memoria del Ministro Galletti presentate nel corso dell'audizione parlamentare.

Potete infine trovare le Proposte Confindustria - inviate al MiSE - in occasione della consultazione preliminare sulla Strategia Energetica Nazionale dello scorso 15 febbraio.

 
 
 
 
 
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La Commissione UE adotta il Pacchetto legislativo "Energia pulita per tutti gli europei"

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 Il 30 novembre, la Commissione UE ha presentato il Pacchetto legislativo  “Energia pulita per tutti gli europei” (“Clean Energy for all Europeans”), che completa le iniziative legislative previste dal progetto politico di un’Unione dell’Energia, presentato dalla stessa a marzo 2015.

 L’Unione dell’Energia è una delle 10 priorità della Commissione Juncker. La visione stradovranno rappresentare circa il 50% del mix energetico europeo. La transizione energetica è il pilastro della politica climatica europea in vista degli impegni dell’Accordo di Parigi,  poiché i 2/3 delle emissioni di gas serra europee provengono dalla produzione di energia.

 Il Pacchetto di proposte legislative ha tre obiettivii:

  • mettere l’efficienza energetica al primo posto;
  • conseguire la leadership a livello globale nelle fonti rinnovabili;
  • offrire un patto equo ai consumatori

Le misure dovranno beneficiare tutti i consumatori, che dovranno avere accesso a un’energia più sicura, più pulita e più competitiva, secondo gli obiettivi dell’Unione dell’Energia.

Efficienza energetica al primo posto. La Commissione UE pone l’efficienza energetica, intesa come fonte di energia più pulita e più economica,  come obiettivo prioritario e, per questo, propone un obiettivo per il 2030 più ambizioso (30%) di quello concordato dal Consiglio Europeo di ottobre 2014 (27%).

Secondo l’Esecutivo UE, l’obiettivo del 30% si tradurrebbe in 70 miliardi di Euro di PIL e 400.000 posti di lavoro aggiuntivi. Nella revisione della Direttiva, la Commissione UE propone di estendere gli obblighi di risparmio energetico stabiliti dalla Direttiva 2012/27/UE al 2030 e di accelerare la ristrutturazione energetica dell’edilizia nella Direttiva sulla Performance energetica dell’Edilizia. Al fine di sostenere la strategia europea per una mobilità sostenibile e aumentare l’uso dell’elettricità nei trasporti, saranno richiesti punti di ricarica obbligatori negli edifici esistenti e nuovi. Contestualmente, la Commissione UE lancia una Iniziativa Europea per l’Edilizia (European Building Initiative), che prevede anche misure finanziare per gli edifici intelligenti attraverso la mobilitazione, in cooperazione con la BEI, di circa 10 miliardi aggiuntivi per finanziamenti pubblici e privati entro il 2030, per promuovere l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili.

Ecodesign e etichettatura energetica continueranno a rivestire un ruolo importante e, per questo, la Commissione UE ha adottato nel Pacchetto un Working Plan sull’Ecodesign 2016-2019 e misure specifiche (regolamenti) per alcuni prodotti (riscaldamento e raffreddamento dell’aria).

Leadership nelle fonti rinnovabili. Le fonti rinnovabili occupano circa 1.100.000 persone nell’UE. L’UE è leader globale nell’energia eolica, sebbene abbia perso la leadership nella produzione di pannelli solari. A seguito della presentazione del Pacchetto Clima e Energia 2030 da parte della Commissione UE, il Consiglio Europeo di ottobre 2014 ha stabilito che l’UE dovrà conseguire entro il 2030 un obiettivo di produzione di energia da fonti rinnovabili del 27%. L’obiettivo al 2030 dovrà essere realizzato attraverso lo sforzo comune degli Stati Membri ma, a differenza di quanto previsto nell’attuale Direttiva 2009/28/CE, non sarà tradotto in un obiettivi nazionali indicati dalla Commissione UE. In base alla proposta di Regolamento sulla Governance, nel caso in cui la Commissione UE, che avrà il controllo sui piani climatici e energetici nazionali, identifichi un divario tra le misure adottate dagli Stati Membri e il conseguimento dell’obiettivo per il 2030, potrà intervenire con ulteriori azioni a livello europeo. Nella revisione della Direttiva 2009/28/CE sulle Fonti Rinnovabili, la Commissione propone una serie di misure finalizzate a creare un level playing field per tutte le tecnologie, adattare il mercato elettrico, remunerare la flessibilità sia nella generazione che nella domanda e nello stoccaggio. Il dispacciamento prioritario viene confermato per le istallazioni esistenti e le piccole istallazioni e laddove sia dimostrato dallo Stato Membro che è necessario a raggiungere l’obiettivo sulle fonti rinnovabili, mentre la riduzione della produzione di fonti rinnovabili dovrebbe essere tenuta al minimo. Inoltre, si prevedono misure sulla cogenerazione, le bioenergie, i combustibili avanzati per il trasporto, la biomassa.

Un patto equo per i consumatori. La Commissione UE propone di riformare il mercato energetico per conferire più potere ai consumatori nelle loro scelte energetiche. Secondo la Commissione UE, per le industrie, tali riforme dovrebbero tradursi in una maggiore competitività. Tra i principali strumenti proposti, un’informazione più trasparente sui consumi e sui costi dell’energia, fornita dal secondo Rapporto sui prezzi e costi dell’energia in Europa. Le modifiche del quadro normativo proposte dalla Commissione UE per realizzare un mercato più decentralizzato, più intelligente e interconnesso dovrebbero mettere il consumatore in grado di generare la propria energia, stoccarla, condividerla consumarla o rivenderla nel mercato. Infine, il Pacchetto definisce un nuovo approccio per la protezione dei consumatori vulnerabili.

L’obiettivo politico del Pacchetto legislativo sul mercato elettrico è rendere il nuovo mercato elettrico adatto allo sviluppo delle fonti rinnovabili, che dovranno avere un ruolo sempre più preminente in vista degli obiettivi di decarbonizzazione. Per adattarsi alle fonti rinnovabili in forte sviluppo, il mercato elettrico dovrà essere decentralizzato in termini di generazione e più flessibile rispetto all’offerta e alla domanda, più trasparente e aperto alla partecipazione dei consumatori alla gestione della domanda, più integrato, più europeo e meno nazionale, più corto e orientato ai segnali di prezzo necessari per gli investimenti e ad un’eliminazione progressiva dei prezzi regolati nel mercato elettrico all’ingrosso e al dettaglio. Anche il ruolo centrale dei DSO dovrà adeguarsi alle nuove dinamiche del mercato elettrico.

 

Link ai documenti:

http://europa.eu/rapid/press-release_IP-16-4009_it.htm

https://ec.europa.eu/energy/en/news/commission-proposes-new-rules-consumer-centred-clean-energy-transition

 

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Seminario di approfondimento sul nuovo assetto del mercato e del bilanciamento del gas naturale - 5 dicembre 2016

Andrea Andreuzzi 154 Views

Confindustria ha organizzato un Seminario di approfondimento sul nuovo regime di Bilanciamento del Gas naturale, che si terrà presso la sede di Viale dell'Astronomia 30  (sala GH), il prossimo 5 dicembre (in allegato il programma definitivo dell'evento).

Il sistema del bilanciamento ha rappresentato un importante driver per la liquidità degli scambi gas negli ultimi anni, contribuendo all’avvicinamento fra il prezzo italiano e quello riscontrato sugli altri hub europei.

Lo scorso ottobre si è conclusa l’implementazione del Regolamento UE 312/2014, che ha dato avvio ad un nuovo ciclo per il gas naturale in Italia con l’obiettivo di promuovere la competizione fra le fonti flessibili, responsabilizzare gli Utenti e ridurre gli interventi del Responsabile del Bilanciamento.

La riforma ha fortemente modificato l’assetto italiano, trasformando gli strumenti e influenzando la liquidità. Nel primo mese di attuazione si è registrata una diminuzione della liquidità sulla Piattaforma di bilanciamento, solo parzialmente compensata dall’aumento delle quantità scambiate nei mercati a pronti.

L’energia è un fattore di competitività per le aziende italiane e una politica energetica attenta a promuovere le principali commodities risulta necessaria per la crescita del Paese.

La preoccupazione di aver costruito un’architettura inefficiente pervade il settore, e il seminario di Confindustria vuole far sedere allo stesso tavolo tutti i soggetti interessati, così da fugare le incertezze, valutare le conseguenze e ipotizzare azioni future per rendere attraente il mercato italiano e abbattere il differenziale di prezzo rispetto ai mercati del Nord Europa.

Di seguito le slide presentate dai relatori al convegno ed il programma del seminario.

Programma 5-12-2016.pdfVisualizza dettagli

Assocarta.pdfVisualizza dettagliAEEGSI.pdfVisualizza dettagliGME.pdfVisualizza dettagliSnam.pdfVisualizza dettagliIGAS.pdfVisualizza dettagli

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Energivore: l'AEEGSI pubblica la Delibera con la quale detta disposizioni alla CSEA per lo sblocco delle erogazioni agevolazioni 2013/2014 e l'apertura degli elenchi 2015

Elena Bruni Tags:  energivore aeegsi csea 179 Views

E' stata pubblicata in data odierna la Delibera dell'AEEGSI n. 677/16 con la quale vengono date disposizioni alla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali in materia di agevolazioni a favore delle imprese a forte consumo di energia elettrica, con riferimento ai periodi di competenza 1 luglio - 31 dicembre 2013 e 1 gennaio - 31 dicembre 2014. Tali disposizioni non valgono per le imprese potenzialmente soggette alla restituzione di somme percepite in eccesso per effetto di eventuali sovracompensazioni, per le quali si deve attendere la fine delle verifiche. Vengono inoltre date disposizioni alla Cassa per l'apertura del portale ai fini dalle raccolta delle dichiarazioni per l'anno 2015.

 

Del AEEGSI 677_16 energivore.pdfVisualizza dettagliAll 677_1l tab 1.xlsVisualizza dettagli

La CE presenta il Pacchetto sulla sicurezza energetica

Barbara Mariani 1 Comment 169 Views

 Il 16 febbraio, la Commissione Europea ha adottato il Pacchetto sulla sicurezza energetica, contenente due proposte a carattere legislativo e due documenti di orientamento strategico:

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Prospettive del mercato italiano del gas nel contesto europeo

Andrea Andreuzzi 138 Views

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Il 3 dicembre 2015 Confindustria ospiterà un meeting internazionale in merito al mercato del gas naturale, con un focus specifico sul ruolo che potrà giocare l’Italia nei prossimi anni. Il convegno vede coinvolti i principali attori istituzionali ed economici che operano nel sistema energetico, fra cui il Vice Presidente della Commissione Europea delegato all’Unione dell’Energia, il Ministro dello Sviluppo Economico e alti rappresentanti delle autorità regolatorie europee e nazionali. Nella giornata verrà presentato il position paper "PROMOTING THE ROLE OF THE ITALIAN GAS MARKET IN EUROPE", sviluppato con il supporto delle principali associazioni del sistema confederale, nel quale Confindustria ha individuato le prospettive attese per il gas naturale nel futuro mercato energetico.

I temi trattari riguarderanno in partocolare :

  • La creazione di un Hub del gas nell’Europa meridionale e il ruolo del mercato italiano all’interno del più ampio mercato europeo;

  • La sicurezza energetica e le sue relazioni con il mercato energetico;

  • Il completamento del mercato unico dell’energia in Europa;

  • Il contesto regolatorio europeo e il suo recepimento in ambito nazionale.

Il contesto geopolitico attuale richiede all’Europa di fare il possibile per coniugare le proprie politiche estere con il tema della sicurezza di approvvigionamento nel settore energetico. In tale quadro l’Italia assume una evidente importanza, dovuta alla sua strategica posizione geografica e ai suoi collegamenti con i fornitori esteri, sia consolidati (Nord Africa e Russia) che potenziali (Azerbaijan). Nonostante il recente calo della domanda interna, si può prevedere un nuovo impulso alla creazione dell’Hub del gas nell’Europa meridionale, attraverso lo sviluppo di cambi di flusso (rispetto ai classici est-ovest e nord-sud), la diffusione dei cosiddetti usi alternativi del gas naturale (GNL nel trasporto, nuovi usi industriali e small scale LNG) e l’apertura di nuovi mercati di riferimento.

Le recenti tensioni sui confini est dell’Europa, unite all’instabilità seguente le primavere arabe, concentrano l’attenzione internazionale sulla sicurezza energetica e sulle relazioni economiche bilaterali con i paesi esportatori. Fino a quando la sicurezza di approvvigionamento sarà elemento di preoccupazione nello scenario mondiale, saremo impegnati a trovare nuove strade per conciliare la “sicurezza energetica” con il “framework di mercato” in cui gli stakeholder operano attivamente.

Nel prossimo futuro, il gas naturale giocherà un ruolo centrale nel completare il mercato interno dell’energia, come previsto dal Terzo Pacchetto Energia. In uno scenario guidato dagli ambiziosi target di de-carbonizzazione dell’economia previsti in sede europea, le policy energetiche rappresentano il principale strumento per raggiungere un sistema economico low carbon nel medio e lungo termine. In quest’ottica il gas naturale dovrà svolgere un ruolo da protagonista nei processi di generazione elettrica, garantendo un minor impatto ambientale, rispetto agli altri combustibili fossili, e una grande flessibilità, che ne fa il miglior alleato delle energie rinnovabili. Nei prossimi anni dovrà essere sviluppata una sempre maggiore competizione fra le infrastrutture di approvvigionamento gas al fine di accrescere la flessibilità e la sicurezza del sistema. Il nostro paese si trova in una posizione di grande vantaggio in relazione ad un prossimo incremento della flessibilità del sistema poiché è il secondo paese in Europa per capillarità di metanizzazione e ha molteplici rotte di adduzione.

In conclusione, gli sviluppi correnti in merito al contesto regolatorio sono estremamente rilevanti sia in ambito nazionale che europeo. L’Europa sta affrontando un processo di progressiva armonizzazione che necessita di una stretta collaborazione tra ACER, ENTSO-G e i regolatori nazionali. La convergenza tra le regole nazionali porta con se la necessità di proseguire con lo sviluppo comune di Network Code e investimenti, atti a facilitare l’utilizzo delle infrastrutture esistenti e il finanziamento di nuove rotte. Data la magnitudine delle sfide che ci aspettano, sarà necessaria una sempre maggiore cooperazione tra gli Stati Membri che, tutelando le specificità nazionali, permetta di garantire gli obiettivi di sicurezza, efficienza, sostenibilità, solidarietà e competitività indicati nell’Energy Union.

L'evento si svolgerà in Confindustria, sala A. Pininfarina,  e la partecipazione richiede la registrazione compilando il presente modulo on line.
In allegato il programma dell'evento.

Programma 3 dicembre 2015.pdfVisualizza dettagli

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Save the Date 18.11.15 - Convegno: "Le opportunità per le imprese italiane legate agli impegni sul clima al 2030"

Marco Mannocchi 126 Views

 

In vista della Conferenza di Parigi sul clima che si terrà il prossimo dicembre, Confindustria e Kyoto Club hanno organizzato un convegno per confrontarsi sul contributo del mondo delle imprese al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi previsti dal pacchetto clima-energia al 2030.

 
I relatori esporranno il proprio punto di vista sul negoziato internazionale di Parigi e sulla strategia di politica ambientale in corso di definizione a livello nazionale (Green Act), presentando le proprie best practices in tema di sostenibilità.
 
L'appuntamento è per il prossimo 18 novembre, in Confindustria - sala Pininfarina, ore 10.00.
In allegato trovate il programma dell'evento, per informazioni si faccia riferimento a: 
 
Michela Geraci - [email protected]
Vittoria Masprone - [email protected]

 

Kyoto Club_Program.pdfVisualizza dettagli

 

 

 

Seminario "Guida all'autodiagnosi nell'ambito degli obblighi del DLgs 102/2014” - Confindustria 28 settembre 2015

Elena Bruni Tags:  enea efficienza_energetica diagnosi 170 Views

Come noto, il Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n.102  introduce per le aziende energivore e le grandi imprese l’obbligo di diagnosi energetica da eseguire entro il 5 dicembre 2015.

Molte aziende sottoposte all'obbligo, tuttavia, si trovano ancora impreparate e pur avendo al loro interno personale che segue le tematiche energetiche, non hanno le competenze specifiche per poter adempiere al meglio.

Per questo motivo Confindustria in collaborazione con Sistemi Formativi Confindustria - la società che si occupa di formazione all'interno della struttura confederale -  ha pensato di progettare, con l'ausilio di Enea che garantirà anche la docenza, un ciclo formativo che si strutturerà in due giornate seminariali.

Più nello specifico, il corso sarà rivolto ad operatori interni alle aziende che intendono effettuare una diagnosi energetica dei propri impianti senza ricorrere all'ausilio di soggetti esterni, e vogliano investire nella formazione del proprio personale, integrando le competenze tecniche di base e fornendo le conoscenze specifiche necessarie per effettuare una diagnosi energetica ai sensi del D.Lgs. 102/2014. 

Il corso si articolerà in due giornate seminariali distinte:

1) la prima si terrà il 28 settembre 2015 a Roma in Confindustria e durerà l'intera giornata con la docenza degli esperti Enea.

2) la seconda, a distanza di circa un mese dalla prima, della durata variabile di una o due giornate in base alla numerosità dei partecipanti, in cui saranno svolte collegialmente esercitazioni pratiche con due o tre esperti ENEA nelle quali verranno discusse e commentate le simulazioni di diagnosi elaborate dai partecipanti al corso.

Di seguito il Programma e la Scheda di iscrizione.

Iscrizione formazione diagnosi energetica 28 settembre 2015.pdfVisualizza dettagli

PROGRAMMA SEMINARIO 28 SETTEMBRE 2015.pdfVisualizza dettagli

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Prossime tappe dell'Unione Energetica europea

Barbara Mariani Tags:  unione_energetica;mercato... 148 Views

Lo scorso febbraio la Commissione Europea ha presentato il Pacchetto di misure sull'Unione Energetica, che definisce la strategia a lungo termine dell’Unione Europea e le misure normative che dovranno accompagnarla. La strategia riafferma le priorità della’UE in campo energetico: completamento del mercato interno del gas e dell’elettricità, sicurezza degli approvvigionamenti, decarbonizzazione dell’economia, centralità dell’efficienza energetica, sostenibilità e competitività dei prezzi dell&rs/c2b81864-428a-4e85-89e5-4b6e98715fb1" target="_blank" title="Afficher les détails de european-council-conclusions-19-20-march-2015-en.pdf">Afficher les détails2015-03-12 BUSINESSEUROPE position on Energy Union.pdfAfficher les détails

 

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GSE: aggiornato il Contatore degli oneri delle fonti rinnovabili elettriche diverse dal FV

Barbara Marchetti Tags:  contatore_gse incentivi_fonti_rinnovabi... 162 Views

Il GSE ha aggiornato al 31 marzo il Contatore del “costo indicativo cumulato annuo degli incentiviriconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diversi da quelli fotovoltaici. Il costo indicativo annuo risulta pari a circa 5,705 miliardi di euro, in calo di 16 milioni di euro rispetto all'ultimo aggiornamento.

Si ricorda che una volta raggiunto il tetto massimo fissato per legge a 5,8 miliardi non potranno più essere sottoscritte nuove convenzioni per gli incentivi.

Energivore: pubblicata Delibera che elimina il sistema di acconto/conguaglio

Elena Bruni Tags:  conguaglio aeegsi acconto energivore 1 Comment 188 Views

L'AEEGSI ha pubblicato la delibera 112/15 con la quale, come anticipato nel primo rapporto sul funzionamento della misura ex art. 39 sulle imprese energivore, prevede la soppressione del meccanismo di acconto/conguaglio per il riconoscimento delle agevolazioni alle imprese a forte consumo di energia elettrica per l'anno 2014.

Potete scaricare qui la delibera Delibera AEEGSI 112_2015

La Commissione Europea vuole armonizzare la fiscalità energetica

Elena Bruni Tags:  fiscalità_energetica 1 Comment 159 Views

La Commissione Europea ha in mente l’armonizzazione della fiscalità energetica in quanto un requisito essenziale per poter pensare ad una reale unione energetica.

Le evidenti differenze che vi sono tra Stati membri non fanno che aumentare il divario. Infatti attualmente il carico fiscale differisce fortemente da Paese a Paese: in Danimarca, ad esempio, le tasse rappresentano il 57% del prezzo finale dell'elettricità e in Germania il 49%, mentre Malta e Regno Unito non vanno oltre il 5%. Il risultato è che se i consumatori danesi e tedeschi arrivano a pagare circa 30 euro per 100 kWh, quelli bulgari beneficiano di un prezzo di 9 €/100 kWh.

Per questo motivo, in una intervista, il Commissario per l’energia e l’ambiente Miguel Aras Cañete, ha dichiarato che per completare il mercato interno dell'energia non basta la realizzazione delle interconnessioni, ma servono nuove norme, in particolare sulle tariffe, la cui composizione è necessaria sia trasparente e basata su regole comuni.

E’ quindi intenzione della nuova Commissione Europea fare pressioni sugli Stati membri UE affinché armonizzino la fiscalità sull'elettricità e il gas.

Nuovo servizio di interrompibilità a partire dal 1° gennaio 2015

Barbara Marchetti 1 Comment 150 Views

L'Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico (AEEGSI) ha recepito, con la delibera 566/2014, gli indirizzi del Ministero dello Sviluppo Economico per ridurre di 140 milioni di euro il servizio di interrompibilità (provvedimento Taglia-bollette).

Rispetto alla disciplina per il 2015/2018, fissata provvisoriamente dal Regolatore con la delibera 301/2014, rilevano i seguenti aspetti:

  • il prezzo posto a base d'asta viene tagliato del 10%. L’Autorità ha quindi fissato il premio di riserva per la capacità interrompibile istantaneamente a 135.000 €/MW/anno e quello per l'interrompibilità di emergenza a 90.000 €/MW/anno;
  • la quantità massima disponibile di energia per il sevizio viene ridotta a 3.300 MW/anno;
  • la quota per il prodotto triennale viene portata da 2/3 a 3/4 della capacità massima;
  • sono eliminate le assegnazioni mensili, salvo che Terna non ritenga necessario reintegrare le quantità mensili riacquistate dagli assegnatari;
  • rimangono il prodotto annuale e quello infrannuale. Quest'ultimo verrà interdetto agli assegnatari di prodotti triennali o annuali in caso di perdita dei requisiti contrattuali nell'anno di riferimento.

In riferimento alla richiesta del MiSE di prevedere strumenti che garantiscano il servizio delle unità interrompibili per far fronte alle criticità per la sicurezza del sistema elettrico, lAutorità emanerà un successivo provvedimento (che sarà posto in consultazione) volto a disciplinare un nuovo servizio "a scendere" (visto che ora gli interrompibili operano solo "a salire") per fronteggiare i giorni di basso carico.

L'AEEGSI ha successivamente approvato, con il  provvedimento 578/2014/R/eel, il Regolamento delle procedure di approvvigionamento dei servizi di interrompibilità e il relativo Contratto Standard, predisposto da Terna, sulle procedure di approvvigionamento per il triennio 2015-2017.

Con tale provvedimento, come indicato dal Ministero, il prodotto triennale è stato rafforzato, prevedendo un meccanismo per cui nel caso l'offerta aggregata nella procedura di approvvigionamento del prodotto triennale sia pari o superiore alla quantità massima, Terna proceda direttamente ad approviggionare l'intera quantità massima tramite la predetta procedura senza organizzare la procedura di approvvigionamento del prodotto annuale per il primo anno del triennio.

 

Terna rende note, ai sensi della delibera dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico 301/2014/R/EEL come successivamente modificata ed integrata dalla delibera 566/2014/R/eel, le modalità per l’approvvigionamento a termine delle risorse interrompibili istantaneamente e di emergenza nel triennio 2015 - 2017 e i relativi schemi contrattuali come approvati con delibera 578/2014/R/eel, il termine per la presentazione delle richieste di partecipazione e per l'accesso al portale per l'inserimento delle offerte.

 

 

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World Energy Outlook 2014

Barbara Marchetti Tags:  aie iea world_energy_outlook_2014 156 Views

Lo scorso 12 novembre è stata presentata dall'Agenzia Internazionale dell'Energia (Aie) la nuova edizione del World Energy Outlook.

Secondo l’Agenzia, la domanda energetica mondiale aumenterà del 37% al 2040, con un aumento medio annuo dell'1,1%. Un rallentamento rispetto ai decenni precedenti dovuto da una parte ai miglioramenti sul piano dell'efficienza e dall'altra a cambiamenti strutturali nell'economia globale in favore di attività a più bassa intensità energetica. Il mix energetico mondiale sarà suddiviso equamente tra: petrolio, gas, carbone ed energie "low-carbon"(nucleare e rinnovabili).

La domanda mondiale di elettricità crescerà, tra il 2012 e il 2040, dell’80%. Il maggior contributo verrà dalla Cina (33%), seguita dall'India (15%), dal Sud Est Asiatico (9%) e dal Medio Oriente (6%).

Secondo lo scenario centrale dell’Outlook, nel 2040 la quota nella produzione elettrica di fonti fossili scenderà al 55%, nel 2012 era del 68%, e le rinnovabili passeranno dal 21 al 33%. Il carbone sarà la fonte che perderà più terreno, soprattutto nei Paesi OCSE, frenato dalle politiche di riduzione delle emissioni. Previsto inoltre un dimezzamento della produzione da olio combustibile e un quasi raddoppio di quella da gas che in Europa comunque non tornerà ai livelli del 2010 prima del 2030.

Sempre secondo l’AIE, la domanda di petrolio dovrebbe salire di 14 milioni di barili/giorno, toccando i 104 milioni di barili al giorno nel 2040, una previsione legata però alla realizzazione di tempestivi investimenti in Medio Orinete. La produzione di tight oil statunitense e quella dei Paesi non-Opec, infatti, rallenterà la sua crescita e il mondo sarà sempre più dipendente dal greggio di un numero relativamente piccolo di Paesi produttori.

La domanda di carbone crescerà dello 0,5% l'anno, contro il 2,5% degli ultimi trenta anni, con due terzi dell'aumento concentrati nei primi 10 anni del periodo. I consumi di questo combustibile - prevede l'Agenzia - raggiungeranno il picco anche in Cina, al 2030, mentre tra le superpotenze solo in India continueranno a crescere

Per il gas, diversamente da petrolio e carbone, si prevedono al 2040 consumi superiori del 50% rispetto al livello attuale. La produzione di gas naturale è prevista crescere linearmente a 5.400 miliardi di metri cubi, grazie al contributo di tutte le maggiori aree del mondo, Europa esclusa, con il peso degli Usa che, grazie al gas non convenzionale, salirà dal 17 al 31% mantenendo il ruolo di primo produttore.

La quota delle fonti rinnovabili nella produzione di elettricità salirà dal 21% del 2012 al 33% del 2040. A spingere la crescita delle rinnovabili saranno il calo dei costi e gli incentivi. A crescere di più saranno nell'ordine eolico, idroelettrico e solare. Le rinnovabili, si prevede, supereranno il gas divenendo la seconda fonte del mix elettrico già nel giro di un paio di anni ed entro il 2035 daranno il contributo più importante, sorpassando anche il carbone.

Destinato inoltre a triplicare il consumo di biocarburanti, da 1,3 milioni di barili/giorno di petrolio equivalente a 4,6 milioni, quando coprirà l'8% della domanda del trasporto stradale.

Per il nucleare, infine, si parla di un aumento della potenza del 60% nei prossimi 26 anni, localizzato soprattutto in Cina, India, Corea e Russia. Di qui al 2040 dovranno però essere smantellati 200 reattori con un costo di circa 100 miliardi di dollari.

Sono disponibili l'executive summary e le slides utilizzzate nella presentazione a Londra del rapporto.

WEO2014_LondonNovember.pdfVisualizza dettagliWEO2014SUM.pdfVisualizza dettagli

Incontro energivore-istituzioni 15 ottobre 2015

Elena Bruni Tags:  fidejussione energivore ccse 2 Comments 182 Views

Si è svolto stamani il preannunciato incontro con la Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico, il Ministero dello Sviluppo Economico e l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico sul tema delle Energivore.

L'incontro, che ha visto la partecipazione di numerose associazioni e aziende, è stato particolarmente articolato e ha messo luce su alcuni punti.

In particolare i punti maggiormente discussi e di respiro generale sono:

  • Anche per i conguagli di dicembre 2014 verrà richiesta la fidejussione perché vi sono ancora incertezze che devono essere risolte e deve concludersi l'esame della misura a Bruxelles nell'ambito delle procedure sugli Aiuti di Stato.
  • L'introduzione del termine del 31/10/14, per la presentazione della fidejussione per l'erogazione dell'anticipo, è di natura meramente pratico. Essendo ormai infatti giunti ai calcoli sul conguaglio, chi non presenterà fidejussione per l'anticipo lo potrà fare direttamente sull'intera cifra. E' stato ribadito che non vi è alcuna perdita di diritto. Le somme non riscosse sono accantonate sul conto corrente presso la MPS con un tasso del 3,8%.
  • Nel caso dal conguaglio dovesse emergere che una azienda ha percepito con l'acconto puù di quanto alla stessa spettante, l'azienda dovrà restituire la differenza non spettante comprensiva degli interessi nel frattempo maturati su quella quota parte non dovuta.
  • Se ci sono discrepanze evidenti tra i dati dichiarati dall’azienda e quelli forniti dal distributore - tali da cambiare la classe di sconto allora la CCSE - sospenderà la procedura e chiederà chiarimenti all’azienda e al distributore.
  • Per quanto riguarda la  componente Ae pagata, i distributori non l’applicheranno solo a quei soggetti che risultano energivori sulla base dell’elenco definitivo prodotto dalla CCSE a seguito del conguaglio. Ad esempio la componente Ae non verrà applicata dall'1/12/14 solo sulle aziende risultate energivore nell'elenco 2013. 

​A brevissimo condivideremo le slides presentate dalla CCSE nel corso dell'incontro.

 

 

 

Stato di avanzamento del Piano di Sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale e ipotesi scenari evolutivi del sistema elettrico

Barbara Marchetti Tags:  pds_terna 153 Views

Terna ha presentato lo stato di avanzamento del Piano di Sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale e le ipotesi di nuovi scenari di sistema.

In merito allo stato di avanzamento delle attività e alle ipotesi di evoluzione degli scenari di sistema, si sottolinea come il processo di approvazione del Piano di Sviluppo  - PdS - sia divenuto, nel corso degli ultimi anni, ulteriormente articolato con la conseguenza che ad oggi risulta ancora approvato solo il PdS 2011, mentre i PdS 2012, 2013 e 2014 si trovano ancora in fase di approvazione.

Nel Piano di sviluppo 2015, sono riportate le principali evidenze del funzionamento del sistema elettrico (vale a dire: potenza eolica e fotovoltaica installata, sezioni AT/MT con inversione del flusso di energia, dati sulla mancata produzione eolica e sulla generazione distribuita) e l'analisi delle principali evidenze dei mercati e scambi con l’estero.

Negli scenari evolutivi del PdS 2015, sono prese a riferimento la SEN (Strategia elettrica nazionale) e le cd “Vision” ENTSO-E al 2030, con particolare focus su fotovoltaico ed eolico (nel lungo termine potrebbero raggiungere rispettivamente circa 29.500 MW e 15.500 MW di installato), nonché gli scenari evolutivi della domanda elettrica (con ipotesi di scenario base e di sviluppo).

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Vice ministro Morando: rinnovate per il 2015 le detrazione per l'efficienza

Elena Bruni Tags:  detrazioni efficienza_energetica 145 Views

Nel corso del Verona Efficiency Summit, svoltosi ieri nell'ambito dello Smart Energy Expo, il vice ministro dell’Economia Enrico Morando ha affermato che anche il prossimo anno le detrazioni per le ristrutturazioni edilizie e l’efficientamento energetico saranno disponibili con gli stessi livelli. Se confermata nei fatti questa notizia rappresenta una importante leva per il settore dell'efficienza energetica. Alla luce del quadro regolatorio comunitario, infatti, una delle priorità della politica energetica italiana deve essere la promozione dell’efficienza energetica

Attraverso un serio obiettivo di risparmio energetico il Paese intero, può trarre importanti benefici in termini di minor dipendenza, tutela ambientale e stimolo all’innovazione. Misure atte a promuovere l’efficienza energetica non possono che aiutare ad andare in questa direzione. 

Avviso scadenza presentazione fidejussione energivore

Elena Bruni Tags:  energivore ccse fidejussione 156 Views

Ad integrazione di quanto comunicato ieri, e a seguito di alcune richieste di chiarimento, si conferma che le aziende, non interessate a richiedere l'anticipo, non perderanno l'agevolazione spettante che continuerà a maturare gli interessi. Decorso dunque il termine del 31 ottobre 2014 viene meno la possibilità di richiesta dell'anticipo e le aziende potranno ricevere l'agevolazione prevista in una unica soluzione. 
Per quanto concerne invece la necessità di fidejussione per l'erogazione del conguaglio o per la somma intera, l'AEEG non si è ancora espressa al riguardo, ma su stessa indicazione della CCSE è molto probabile che verrà nuovamente richiesta come necessaria la garanzia fidejussoria per lo svincolo delle cifre spettanti.

Pubblicata in GU la legge 116/2014 di conversione del DL Competitività

Barbara Marchetti Tags:  taglia_bollette dl_competitività 167 Views

E’ stata pubblicata, sulla Gazzetta Ufficiale n. 192 del 20 agosto, la legge 11 agosto 2014 n. 116 di conversione del DL Competitività (decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91) “Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea”.

Il DL è stato approvato definitivamente dal Senato il 7 agosto e contiene, tra l'altro, le misure per l’energia previste dall’operazione taglia-bollette (articoli dal 23 al 30) che punta a ridurre del 10% i costi dell'elettricità delle PMI collegate in media tensione e in bassa tensione con potenza impegnata superiore a 16,5 kW.

 

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Continua a luglio il calo dei consumi di energia elettrica (-3,8%)

Barbara Marchetti Tags:  consumi_elettrici rapporto_mensile_consumi_... domanda_elettrica 1 Comment 159 Views

Nel suo consueto Rapporto mensile, Terna rende noto che nel mese di luglio l'energia elettrica richiesta in Italia è stata pari a 28,6 TWh, in diminuzione del 3,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Valore che, depurato dal fattore calendario e temperatura, porta la flessione a -1,6%. A giugno, lo ricordiamo, il calo era stato dello 0,8%.

I 28,6 TWh richiesti lo scorso mese sono distribuiti per il 46% al Nord, per il 29 % al Centro e per il 25% al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda è risultata negativa: al Nord (-5,9%) e al Centro (-3,3%), positiva invece al Sud (+0,3%).

La domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’88,7% con produzione nazionale e per la quota restante (11,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero (saldo tra importazione ed esportazione di energia elettrica). In dettaglio, la produzione nazionale netta (25,4 TWh) è calata del 3,6% rispetto a luglio 2013. Sono in crescita le fonti di produzione idrica (+2,6%), geotermica (+2,6%) ed eolica (+78,2%). In calo la fonte termica (-10,1%) e stazionaria quella fotovoltaica (-0,3%).

La potenza massima richiesta alla punta nel mese di luglio è stata pari a 51.458 MW, il picco si è registrato il 18 luglio, alle ore 12.00, con una diminuzione del 4,6% sul valore registrato nello stesso mese dell’anno precedente.

In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di luglio 2014 rispetto al mese precedente è stata pari a -1,1%. Il profilo del trend congiunturale si mantiene su un andamento negativo.

Nei primi sette mesi di quest'anno, la domanda di energia elettrica è risultata in flessionde del 3,2% rispetto ai valori del corrispondente periodo del 2013; in termini decalendarizzati la variazione è pari a -3,0%.

Posizione Confindustria sulla revisione dell'Autorità della disciplina degli sbilanciamenti delle FRNP

Barbara Marchetti Tags:  sbilanciamenti_frnp mercato_elettrico posizione_confindustria 130 Views

Si trasmette, in allegato, la posizione Confindustria sugli orientamenti dell'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il sistema idrico  - AEEGSI -  in merito alla revisione del servizio di dispacciamento dell’energia elettrica per le unità di produzione di energia elettrica alimentate da fonti rinnovabili non programmabili, contenuti nel documetno per la consultazione 302 del 2014.
 

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A giugno ancora un calo della domanda elettrica (-0,8%)

Barbara Marchetti Tags:  rapporto_mensile_consumi_... consumi_elettrici domanda_elettrica 1 Comment 167 Views

Terna rende noto, nel consueto Rapporto mensile, che nel mese di giugno l'energia elettrica richiesta in Italia è stata pari a 25,9 TWh, in diminuzione dello 0,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Valore che, depurato dal fattore calendario e temperatura, porta la flessione a -1,3%. A maggio, lo ricordiamo, il calo era stato del 2,9%.

I 25,9 TWh richiesti lo scorso mese sono distribuiti per il 47,1% al Nord, per il 29,1% al Centro e per il 23,8% al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda è risultata ovunque negativa: -0,5% al Nord, -1,3% al Centro e -1% al Sud.

La domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’88,3% con produzione nazionale e per la quota restante (11,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero (saldo tra importazione ed esportazione di energia elettrica). In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,1 TWh) è calata dello 0,4% rispetto a giugno 2013. Sono in crescita le fonti di produzione termica (+1,1%), fotovoltaica (+2%) e geotermica (+6,7%) . In calo, invece, la fonte idrica (-3,4%) ed eolica (-9,7%).

La potenza massima richiesta alla punta nel mese di giugno è stata pari a 51.550 MW, il picco si è registrato il 12 giugno, alle ore 12.00, con una diminuzione dell'1% sul valore registrato nello stesso mese dell’anno precedente.

In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di giugno 2014 rispetto al mese precedente è stata pari a +0,5%. Il profilo del trend congiunturale si mantiene su un andamento debolmente negativo.

DM Energivori: il testo passa alle Commissioni

Elena Bruni Tags:  energivori 178 Views

Il DM che disciplina la materia delle imprese energivore è stato firmato dal Ministro Calenda  e trasmesso alle Commissioni parlamentari competenti che hanno trenta giorni di tempo per esprimere il parere. 

Di seguito il testo del DM e la relazione illustrativa.

 

 

Bozza DM energivori dicembre 2017.pdfVisualizza dettagliRelazione Decreto attuativo energivori.pdfVisualizza dettagli

Energivore: l'AEEGSI dà disposizioni alla Cassa per le agevolazioni 2015

Elena Bruni Tags:  energivore csea 178 Views

L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha pubblicato la Delibera 507/2017 con la quale, a seguito alla decisione della Commissione europea C(2017) 3406, dà disposizioni alla Cassa in materia di agevolazioni a favore delle imprese a forte consumo di energia elettrica, con riferimento  all'anno 2015 e alla regolazione definitiva delle partite di competenza 2013 e 2014, con l'eccezione delle imprese che risultano in condizione di sovracompensazione. 

allegato A Del 507_17.pdfVisualizza dettagliAllegato B Del 507_17.pdfVisualizza dettagliAllegato C Del 507_17.pdfVisualizza dettagliDelibera AEEGSI 507_17 erogazione agevolazioni energivori 2015.pdfVisualizza dettagli

Efficienza energetica: presentato il IV Rapporto Confindustria

Elena Bruni Tags:  effcienza_energetica 179 Views

Si è svolto oggi il convegno di presentazione del IV rapporto Confindustria sull'Efficienza Energetica.

L'incontro è stata l'occasione di confronto e scambio di idee costruttive e di collaborazione su un tema di vitale importanza per le nostre imprese, grazie anche agli interventi e alla tavola rotonda che ha visto la partecipazione,  oltre che di partner scientifici, quali Enea e RSE, di rappresentanti delle Istituzioni.

Di seguito il link dal quale poter scaricare il Rapporto

 

IV rapporto Confindustria Efficienza energetica

Energivore: pubblicata la decisione della Commissione Europea

Elena Bruni Tags:  aiuti_di_stato energivore 195 Views

E' stata pubblicata la decisione della Commissione Europea  "State Aid SA.38635 (2014/NN) – Italy – Reductions of the renewable and cogeneration surcharge for electro-intensive users in Italy" con la quale si esprime parere favorevole sulla disciplina italiana per le aziende energivore. 

 

decisione Commissione Europea energivore

Parte la consultazione sulla Strategia Energetica Nazionale

Barbara Marchetti Tags:  strategia_energetica_nazi... 165 Views

Con la pubblicazione del documento sul sito del ministero dello Sviluppo economico, è stata avviata il 12 giugno la consultazione sulla Strategia energetica nazionale 2017 (SEN). A partire da tale data e per un mese sarà possibile inviare commenti, segnalazioni e proposte che saranno valutate per la predisposizione del documento finale.

I macro – obiettivi già identificati nella SEN 2013 possono essere considerati ancora attuali:

  • migliorare la competitività del Paese, continuando a ridurre il gap di prezzo e costo dell’energia rispetto alla UE e assicurando che la transizione energetica di più lungo periodo (2030-2050) non comprometta il sistema industriale italiano ed europeo a favore di quello extra-UE;
  • raggiungere in modo sostenibile gli obiettivi ambientali e di de-carbonizzazione al 2030 definiti a livello europeo, con uno sguardo ai futuri traguardi stabiliti nella COP21 e in piena sinergia con la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile;
  • continuare a migliorare la sicurezza di approvvigionamento e la flessibilità e sicurezza dei sistemi e delle infrastrutture.

La crescita economica sostenibile sarà conseguenza dei tre precedenti obiettivi e sarà perseguita focalizzandosi sulle seguenti priorità di azione:

1. Lo sviluppo delle rinnovabili

2. L'efficienza energetica

3. Sicurezza Energetica

4. Competitività dei Mercati Energetici

5. L’accelerazione nella decarbonizzazione del sistema: il phase out dal carbone

6. Tecnologia, Ricerca e Innovazione

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Energivore: la Commissione europea approva la disciplina italiana

Elena Bruni Tags:  energivore 188 Views

La Commissione Europea ha dato via libera al provvedimento italiano sul cd articolo 39,  che prevede sconti sugli oneri di sistema per le imprese ad elevato consumo di energia, dichiarandolo compatibile con la disciplina sugli aiuti di stato.

Si allega il comunicato stampa della Commissione Europea 

comunicato stampa Commissione europea energivori.pdfVisualizza dettagli

Strategia Energetica Nazionale: audizione Calenda-Galletti

Barbara Marchetti Tags:  strategia_energetica_nazi... 173 Views
E' disponibile - in allegato - la presentazione illustrata ieri, nel corso dell'audizione presso le Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive, dal Ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, e dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, sulla presentazione della Strategia Energetica Nazionale.

Audizione_Mag-NEW-v36.pdfVisualizza dettagli

 

Delibera AEEGSI 276/2017/R/EEL "Aggiornamento del testo integrato sistemi semplici di produzione e consumo e del testo integrato sistemi di distribuzione chiusi a seguito del Decreto-legge “Milleproroghe 2016”

Barbara Marchetti Tags:  tisdc ase tisspc seu seeseu sdc asap sspc 169 Views

Con la delibera 276/2017/R/EEL l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico aggiorna il Testo Integrato Sistemi Semplici di Produzione e Consumo (TISSPC), il Testo Integrato Sistemi di Distribuzione Chiusi (TISDC) e altri provvedimenti dell’Autorità a seguito delle disposizioni previste dall’articolo 6, comma 9, del decreto legge n. 244/2016 cd. Milleproroghe e da seguito al documento di consultazione 654/2016/R/EEL relativo all’identificazione dei clienti del sistema elettrico cosiddetti "nascosti", cioè dei clienti finali a cui è attribuita un'unità di consumo ma che sono privi di un proprio punto di connessione su rete pubblica o su rete privata in quanto condividono un POD con altri clienti finali, e che non rientrano nelle configurazioni per le quali ciò è consentito (cioè SEESEU-A, SEESEU-C, ASE e ASAP).

La formulazione finale dell’articolo 6, comma 9, del decreto-legge 244/16 – prevedendo che a decorrere dall’1 gennaio 2017 non vi sia più alcuna differenza, dal punto di vista dell’applicazione delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema, tra le diverse tipologie di sistemi semplici di produzione e consumo (SSPC) realizzabili né tra le diverse tipologie di sistemi di distribuzione chiusi (SDC) consentite, per le quali le parti variabili delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema trovano applicazione solo all’energia elettrica prelevata da rete pubblica e che, anche in relazione ai periodi antecedenti all’1 gennaio 2017, le componenti tariffarie che avrebbero dovuto essere applicate all’energia elettrica consumata ma non prelevata dalla rete pubblica non sono più esigibili, con l’unica eccezione della componente tariffaria MCT - consente di introdurre numerose semplificazioni nel TISSPC, nel TISDC e negli altri provvedimenti ad essi correlati, ferma restando l’esigenza di completare la razionalizzazione sistemica delle configurazioni private già in essere.

Pertanto, la delibera 276/2017/R/EEL adegua il TISSPC e il TISDC, nonché gli altri provvedimenti dell’Autorità alle nuove disposizioni, estende agli ASDC (altri sistemi di distribuzione chiusi) la stessa procedura di identificazione già vigente per le RIU (reti interne di utenza) e rivede conseguentemente il ruolo del GSE.

Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto:

  • prevede che, nel caso di configurazioni di nuova realizzazione, non sia più necessario  richiedere le qualifiche di SEU e SEESEU in quanto non comportano più benefici tariffari;
  • prevede che il GSE completi le istruttorie tuttora in corso verificando in quale tipologia di SSPC ricada ciascun sistema e ne riporti l’esito sul sistema GAUDÌ, completando così l’identificazione di tutti i sistemi semplici di produzione e consumo;
  • prevede che il GSE implementi una procedura semplificata finalizzata a identificare gli ASSPC già in esercizio per i quali non è stata presentata nessuna richiesta di qualifica, a partire dai dati e dalle informazioni a qualunque titolo già in possesso del GSE, con l’obiettivo di evitare la presenza di clienti finali “nascosti” all’interno delle configurazioni già in essere;
  • conferma l’avvalimento del GSE ai fini dei controlli su SEU e SEESEU disposto con la deliberazione 597/2015/E/com, estendendolo a tutti i SSPC, ivi inclusi quelli di nuova realizzazione;
  • prevede che gli Uffici dell’Autorità si avvalgano del GSE ai fini della definizione dei perimetri dei SDC.

In sintesi, il nuovo ruolo del GSE è quello di: a) supportare la razionalizzazione sistemica delle configurazioni già esistenti; b) effettuare verifiche a campione, in avvalimento, sui SSPC ivi inclusi quelli di nuova realizzazione; c) coadiuvare l’Autorità nelle attività di definizione dei perimetri dei SDC.

In esito alla consultazione 654/2016/R/EEL , la delibera 276/2017/R/EEL definisce il 28 febbraio 2018, quale data ultima entro cui i clienti finali “nascosti” possono auto-dichiararsi evitando l’applicazione di sanzioni o penali. In particolare, i clienti finali “nascosti” possono chiedere di essere identificati come clienti finali della rete pubblica ovvero, qualora ne ricorrano i presupposti, possono chiedere l’identificazione di un ASDC, prevedendo al riguardo:

  • che ai clienti finali “nascosti” che si auto-dichiarano entro la data ultima siano applicati conguagli, a decorrere dall’1 gennaio 2014 (data di entrata in vigore del TISSPC) e non più dal 15 agosto 2009 (data di entrata in vigore della legge 99/09, indicata nel documento per la consultazione 653/2016/R/eel), solo nei casi in cui, pur non avendo i medesimi clienti richiesto nessuna qualifica, le configurazioni private in cui essi si trovano non avrebbero potuto essere classificate in nessuna delle configurazioni consentite dalla normativa vigente (SSPC o SDC);
  • che ai clienti finali “nascosti” che non si auto-dichiarano entro la data ultima allo scopo definita si erogata una penale forfetaria, confermando la maggiorazione del 30% presentata in consultazione, con effetti a decorrere dall’1 gennaio 2014.

​In allegato il testo della della delibera

276-17st.pdfVisualizza dettagli

Audizione informale Confindustria Profili Ambientali Strategia Energetica Nazionale

Barbara Marchetti Tags:  strategia_energetica_nazi... sen 161 Views

Segnaliamo che nella giornata di ieri Confindustria è stata audita presso la 13a Commissione del Senato in merito ai profili ambientali della Strategia Energetica Nazionale. 

Riportiamo la memoria depositata in Commissione.

Audizione Confindustria Profili Ambientali SEN 23 marzo 2017 def (1).pdfVisualizza dettagli

Pacchetto Energia Pulita: prime reazioni dei Ministri UE dell'Energia

Barbara Mariani 165 Views

Lo scorso 27 febbraio, si è tenuto il Consiglio dei Ministri UE dell’Energia. I Ministri hanno avuto uno scambio di opinioni sulle otto proposte legislative del Pacchetto “Energia pulita per tutti gli europei”, presentato il 30 novembre 2030 dalla Commissione UE. Inoltre, hanno avuto unegoziato inter-istituzionale sulle due proposte legislative in materia di Sicurezza degli approvvigionamenti di gas  e Etichettatura di efficienza energetica.

Il primo trilogo sul Regolamento sulla Sicurezza degli approvvigionamenti di gas si è tenuto il 6 febbraio e il secondo si terrà il 2 marzo. La presidenza maltese conta di raggiungere un accordo politico entra le fine del semestre (giugno 2017). Gli elementi principali del negoziato riguardano: la cooperazione regionale, lo scambio di informazioni, la partecipazione alla Energy Community, la solidarietà e la definizione di clienti protetti.

In merito al Regolamento sull’Etichettatura energetica, si sono svolti già tre triloghi informali durante la Presidenza slovacca e numerosi incontri tecnici. Un accordo preliminare è stato raggiunto sulle questioni non strettamente politiche, incluso il campo di applicazione, le definizioni, la sorveglianza del mercato e gli standard armonizzati.

Nord Stream 2

A seguito della lettera del Presidente della Commissione ITRE del Parlamento UE J. Buzek al Presidente del Consiglio Energia, diversi SM hanno chiesto alla Commissione di chiarire la sua posizione in merito.

La Commissione Ue ha risposto che non vede necessità di costruire altre infrastrutture energetiche. Inoltre, la realizzazione di questo gasdotto implicherebbe il rispetto della normativa europea, in particolare quella sul mercato interno dell’energia e sulla concorrenza, come anche la normativa sulla sicurezza degli approvvigionamenti di gas. Infine, ha ricordato che uno degli obiettivi dell’Unione dell’Energia è la diversificazione delle fonti.

 

 

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Secondo rapporto sullo Stato dell'Unione dell'Energia

Barbara Mariani 139 Views

Oggi la Commissione UE ha presentato il secondo  Rapporto sullo stato dell’Unione dell’Energia. Il primo rapporto era stato presentato a febbraio 2015. Nel corso del 2015 e del 2016 l’Esecutivo comunitario ha adottato una serie di proposte legislative e documenti di orientamento (Pacchetto Sicurezza Gas, Pacchetto Mercato Elettrico e Governance, riforma della Direttiva ETS, contributo dei settori non-ETS all’obiettivo di riduzione di emissioni di gas serra), che hanno completato il quadro di riferimento normativo previsto per accelerare l’avanzamento del progetto di un’Unione dell’Energia. Le proposte normative della Commissione UE sono tutte attualmente in fase di negoziazione interistituzionale.

Secondo la valutazione della Commissione, l’UE nel complesso  è sulla buona strada per conseguire gli obiettivi energetici stabiliti per il 2020 sulle fonti rinnovabili, l’efficienza energetica, le infrastrutture energetiche, sebbene in alcuni Stati Membri si evidenzi la necessità di maggiori sforzi. I progressi dell’Unione Europea nel raggiungimento degli obiettivi per il 2020 in campo energetico e climatico ne hanno fatto l’economia con il più basso livello di emissioni di gas serra del G20. La Commissione UE ha analizzato la performance degli Stati Membri sotto il  profilo della sicurezza energetica e dell’assetto del mercato interno dell’energia, in modo particolare: infrastrutture energetiche, mercati all’ingrosso, mercati al dettaglio e consumatori, efficienza energetica, decarbonizzazione, ricerca, innovazione e competitività.

Per quanto riguarda l’Italia, ha diminuito al sua dipendenza energetica tra il 2014 e il 2015 ed è sulla buona strada nel conseguimento di tutti gli obiettivi, tranne quello riguardante le interconnessioni.  Inoltre, è citata come buon esempio nella diffusione dei contatori intelligenti.  

La Comunicazione è accompagnata dai seguenti documenti:

  • Roadmap aggiornata dell’Unione dell’Energia
  • Staff Working Document sul monitoraggio dei progressi degli Stati Membri verso gli obiettivi dell’Unione dell’Energia – Indicatori chiave
  • Rapporto sullo stato dell’arte delle 5 dimensioni dell’Unione dell’Energia a livello di Stati Membri

La Commissione ha annunciato  oggi un nuovo tour  delle capitali dedicato all'Unione dell'energia.

Press release

http://europa.eu/rapid/press-release_IP-17-161_it.htm

Documenti

2nd-report-state-energy-union_en.pdfAfficher les détailsannex1-2nd-report-state-energy-union_en.pdfAfficher les détailsannex2-2nd-report-state-energy-union_en.pdfAfficher les détailsswd-energy-union-key-indicators_en.pdfAfficher les détails

 

Lente sull'UE- Sintesi del Pacchetto legislativo "Energia pulita per tutti gli europei"

Barbara Mariani 146 Views

Qualità del servizio elettrico - Chiarimento in merito all'articolo 24 dell'allegato A alla deliberazione 653/2015/R/eel

Elena Bruni 143 Views
Facciamo riferimento alla Delibera  dell'AEEGSI 653/2015/r/eel  relativa al testo integrato della regolazione output-based del servizio di trasmissione dell’energia elettrica, per il periodo di regolazione 2016 - 2023, per comunicare una precisazione della stessa Autorità sul tema.
Più in particolare abbiamo rilevato come,  nell'Allegato della suddetta Delibera all'art 24, si preveda che per ogni utente AT connesso alla rete rilevante,  Terna pubblichi i valori minimo e massimo della tensione efficace attesa e della tensione effettiva e che a tal fine si preveda su base obbligatoria, a partire dal 2017 e con frequenza  trimestrale,  l'invio su base quarti oraria delle misure di  potenza attiva, reattiva, fattore di potenza e tensione.
Mentre le prime tre misure sono rilevate dai contatori GME installati da Enel Distribuzione o dall'utente e regolarmente acquisite, la tensione non è rilevata e le aziende non sono provviste di apparecchiature atte a farlo.
A questo punto apparirebbe alquanto oneroso per le aziende dover obbligatoriamente installare a proprie spese una apparecchiatura che misuri la tensione.
Per questo motivo abbiamo  chiesto delucidazioni in merito, alla stessa AEEGSI, la quale ha fornito il seguente chiarimento. 
“Premesso che Terna ha l’obbligo di fornire agli utenti AT una tensione conforme alla normativa vigente, lo spirito dell’articolo 24 dell’allegato A alla delibera 653/2015/R/eel è quello di prevedere un servizio reciproco tra utenti AT e Terna del quale possa beneficiarne l’intero sistema, piuttosto che obblighi che, se non rispettati, possano dare luogo ad avvii di procedimenti sanzionatori.
Da un lato è richiesto che Terna pubblichi, per ogni utente AT connesso alla rete rilevante, i valori minimo e massimo della tensione efficace attesa e della tensione effettiva (art. 24.1).
Dall’altro è richiesto che gli utenti AT rendano disponibili a Terna le misure di tensione e del fattore di potenza su base quarto-oraria con frequenza trimestrale ... secondo modalità definite da Terna e rese note agli utenti AT entro il 30 giugno 2016 (art. 24.2).
Per gli utenti AT che non dispongano delle misure di tensione (e/o del fattore di potenza su base quartoraria) o che non provvedano all'invio a Terna delle stesse, come disposto dal comma 24.2, Terna non è tenuta a rendere disponibile all’utente i valori massimo e minimo della tensione effettiva.”

La ratio sottesa dunque alla previsione normativa è quella di un miglioramento del sistema e la comunicazione delle modalità attraverso le quali è possibile procedere in tal senso.

Resta fermo che nessun obbligo, e nessuna sanzione, sono imposti in capo alle aziende circa la comunicazione di tali dati e ancor meno di installazione di misuratori all'uopo utilizzabili.

Delibera AEEGSI 653_15.pdfVisualizza dettagliAllegato Del 653_15.pdfVisualizza dettagli

Questionario MATTM sull'impegno degli attori non statali nell'ambito della "Lima Paris Action Agenda"

Massimo Beccarello 123 Views

 

 

Gentili colleghi,

 

nell'ambito dell'iniziativa "Lima Paris Action Agenda", il Ministero dell'Ambiente, in collaborazione con l'Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, ha avviato un'indagine volta a conoscere l'attitudine delle aziende italiane rispetto al tema dei cambiamenti climatici e raccogliere le relative best practices, al fine di costituire un database che faciliti l'adesione ai programmi internazionali e alle iniziative di cooperazione.

La "Lima Paris Action Agenda" o "Global Climate Action Agenda" è un'iniziativa organizzata in ambito ONU con lo scopo di identificare il ruolo degli attori non statali nella lotta ai cambiamenti climatici, prima e dopo l'entrata in vigore dell'Accordo di Parigi siglato nella COP21 dello scorso dicembre.

Per agevolare la partecipazione all'iniziativa da parte delle aziende associate a Confindustria, riportiamo di seguito:

 

il link alla pagina web dedicata del Ministero: http://www.minambiente.it/pagina/lima-paris-action-agenda

il link al sondaggio a disposizione delle aziende: https://it.surveymonkey.com/r/imprese_e_cambiamenti_climatici

Cordiali saluti.

Massimo Beccarello

Chiarimenti GSE su cumulabilità dei TEE con il “super ammortamento”, con il “credito d’imposta” e con la “Nuova Sabatini”

Barbara Marchetti Tags:  cumulabilità_tee tee_nuova_sabatini tee tee_super_ammortamento tee_credito_d'imposta 189 Views

Cumulabilità TEE con il “super ammortamento”

Il GSE in merito al super ammortamento ha chiarito come la Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di Stabilità 2016), all’articolo 1, comma 91, stabilisce che “ai fini delle imposte sui redditi, per i soggetti titolari di reddito d’impresa e per gli esercenti arti e professioni che effettuano investimenti in beni materiali strumentali nuovi dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016, con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria, il costo di acquisizione è maggiorato del 40 per cento”.

Le quote di ammortamento dei beni materiali strumentali nuovi, sono deducibili dal reddito d’impresa a partire dall'esercizio di entrata in funzione del bene. Per ogni cespite la quota di ammortamento, che può essere dedotta fiscalmente ogni anno, non deve superare percentualmente i valori stabiliti dai decreti ministeriale 29 ottobre 1974, per i beni entrati in funzione entro il 31 dicembre 1988, e 31 dicembre 1988, per i beni entrati in funzione a partire dal 1°gennaio 1989.

Tali coefficienti variano col variare del settore produttivo dell’impresa e col variare della categoria di appartenenza del cespite da ammortizzare. Con l’applicazione del “super ammortamento”, di cui alla Legge n. 208/2015 (Stabilità 2016), procedendo alla maggiorazione del 140% del costo di acquisizione, si determina un equivalente incremento della quota di ammortamento del bene e, quindi, rispetto alla situazione ante-norma, una riduzione della base imponibile a cui applicare le imposte sul reddito. Di fatto si determina una riduzione del carico fiscale (detassazione) applicato all’impresa. Da ciò deriva che il cosiddetto “super ammortamento”, risultando equivalente ad una “detassazione del reddito d’impresa”, è cumulabile con il meccanismo dei Certificati Bianchi, ai sensi dell’articolo 10 del DM 28 dicembre 2012.

 

Cumulabilità TEE con il “credito d’imposta”

In merito al credito d’imposta il GSE invece ha chiarito come, la Legge 23-12-2000 n. 388 (legge finanziaria 2001) ha introdotto disposizioni in materia di detassazione del reddito di impresa destinato a investimenti ambientali, che sono state successivamente abrogate dal D.L. 22 giugno 2012, n. 83. Con la Legge n. 383, del 18 ottobre 2001 (c.d. Tremonti–Bis) e la Legge n. 102 del 3  agosto 2009 (c.d. Tremonti–Ter), sono state altresì introdotte agevolazioni fiscali, in termini di detassazioni, per l’acquisto di nuovi macchinari ed impianti ricompresi nella divisione 28 della tabella Ateco 2007. Successivamente, con D.L. 24-6-2014 n. 91, articolo 18, è stato introdotto il credito d'imposta a sostegno degli investimenti in beni strumentali nuovi, che andava a sostituire le agevolazioni fiscali in forma di detassazione previste per lo stesso scopo.

I meccanismi di detassazione ed il credito d’imposta rappresentano tipologie di benefici fiscali di natura differente. Ne consegue che il Decreto, nell’includere tra le misure incentivanti cumulabili con i TEE le detassazione del reddito d’impresa riguardante l’acquisto di macchinari e attrezzature abbia invece escluso il credito d’imposta, che costituisce, come sopra illustrato, una misura da esse distinta.

 

Cumulabilità TEE con la “Nuova Sabatini”

L’articolo 2 del Decreto Legge n. 69 del 21 giugno 2013 (c.d. Nuova Sabatini) istituisce la possibilità, per le micro, piccole e medie imprese, di accedere a finanziamenti e a contributi a tasso agevolato per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature. Tale contributo è concesso dal Ministero dello Sviluppo Economico.

L’art 10 del D.M. 28 dicembre 2012, che regola il meccanismo dei certificati bianchi, stabilisce che “i certificati bianchi emessi per i progetti presentati dopo l’entrata in vigore del decreto” – 3 gennaio 2013 – “non sono cumulabili con altri incentivi, comunque denominati, a carico delle tariffe dell’energia elettrica e del gas e con altri incentivi statali, fatto salvo, nel rispetto delle rispettive norme operative, l’accesso a:

a) fondi di garanzia e fondi di rotazione;

b) contributi in conto interesse;

c) detassazione del reddito d’impresa riguardante l’acquisto di macchinari e attrezzature”.

Tale misura, non essendo menzionata tra le eccezioni di cui alle lettere a), b) e c) dell’articolo 10 del D.M. 28 dicembre 2012, non è cumulabile con i TEE.

 

Resoconto riunione di coordinamento MISE dossier europei

Massimo Beccarello 140 Views

Gentili colleghi,

con la presente inviamo un breve resoconto della riunione di coordinamento che si è svolta lunedì 11 al MISE relativamente ai principali dossier europei in ambito energetico.

Il 7 e l'8 luglio scorsi alcuni funzionari italiani della Commissione Europea (CE) hanno organizzato una due giorni di approfondimento a Bruxelles con i principali interlocutori istituzionali e stakeholder italiani (allegato). In quella occasione, è stato fatto il punto sui dossier clima-energia attualmente in fase di definizione e quelli che saranno oggetto delle future proposte della CE.

La riunione di coordinamento è stata organizzata dal MISE ed è stata la prima di una serie che ci vedrà coinvolti nei prossimi mesi, in particolare in vista della presentazione dei pacchetti autunnali su efficienza, rinnovabili e mercato elettrico.

Di seguito una sintesi del resoconto sui principali dossier:

 

Pacchetto contenente la revisione della decisione sull'Effort Sharing, il LULUCF e la proposta di decarbonizzazione del settore dei trasporti (in uscita il prossimo 20 luglio)


La proposta di revisione dell'Effort Sharing avverrà probabilmente tramite regolamento e non tramite decisione e riguarderà la riduzione dei gas serra nei settori non ETS.
Pare che la CE abbia ammesso che gli scenari in base ai quali proporrà i nuovi obiettivi di burden sharing non saranno interamente basati sul modello PRIMES, come in passato, ma interverranno anche altre ipotesi di scenario non meglio specificate.
Per quanto riguarda il settore dei trasporti, saranno mantenuti gli attuali standard per cars e vans, ci si concentrerà sui veicoli a basse emissioni e verrà inserito qualche elemento sulla decarbonizzazione dei combustibili.

 

Pacchetto contenente la revisione della direttiva efficienza energetica e della direttiva sulla prestazione energetica degli edifici (in uscita il prossimo 4 ottobre)

Direttiva Efficienza Energetica (EED):

La direttiva non sarà rivoluzionata, ma la CE interverrà sui seguenti articoli: n. 1-3 (target), n. 7 (schemi obbligatori), n. 9-11 (fatturazione, misurazione).
Il tema più delicato riguarda ovviamente l'innalzamento del target, che la CE sta valutando attraverso l'analisi di 5 scenari: 27% (indicato dal Consiglio europeo di ottobre 2014), 30%; 33%; 35%; 40% (indicato dal Parlamento europeo in più di una risoluzione).
Un secondo ambito di intervento riguarderà la natura del target, sulla quale la CE sta valutando 2 scenari: 1) target vincolante a livello UE e volontario per gli SM, 2) target vincolante anche per gli SM (tipo 'burden sharing'). A tal proposito, bisognerà valutare anche gli effetti della Brexit sull'orientamento della CE, visto che il Regno Unito era uno degli SM a favore del target non vincolante per gli SM.
Anche rispetto alla revisione dell'art. 7, ci si aspetta un maggiore livello di ambizione per il periodo 2021-2030 da parte della CE e un rafforzamento dell'attuale meccanismo, che potrebbe essere critico per l'Italia.
Sembra che saranno stralciati dalla EED anche gli art. 15-18, che dovrebbero essere reinseriti nella proposta sul Market Design.
La revisione della direttiva sarà affiancata da una comunicazione sul finanziamento delle misure per l'efficienza energetica.

Direttiva Prestazione Energetica degli Edifici (EPBD):

Anche in questo caso le modifiche all'impianto dell'attuale direttiva saranno minime e verteranno in particolare sull'interazione con la strategia sul riscaldamento e il raffrescamento, sulla maggiore penetrazione delle rinnovabili e sul rafforzamento del ruolo dei consumatori.

 

Pacchetto contenente la revisione della direttiva sulle energie rinnovabili, il Market Design e la sicurezza dell'approvvigionamento nel settore elettrico (in uscita tra dicembre e gennaio)


Direttiva Fonti Rinnovabili (RESD):

Lo scopo della revisione della direttiva è essenzialmente quello di adeguare l'attuale normativa al target per il 2030 (secondo le indicazioni del Consiglio europeo di ottobre 2014, +27% RES a livello UE).
La questione principale che sta affrontando la CE in questo momento è la valutazione sul come procedere qualora la somma degli impegni nazionali sulle rinnovabili non consenta il raggiungimento del target del + 27%. Una delle ipotesi più accreditate in tal caso è la presentazione, da parte della CE, di "gap filling measures" vincolanti per gli operatori, che interverranno direttamente nei settori del trasporto e del riscaldamento/raffrescamento.

Market Design:

La proposta più complessa e voluminosa che presenterà la CE è quella sul Market Design nel settore elettrico. Un primo draft della proposta potrebbe circolare in autunno, e c'è ancora tempo per un nostro contributo pro-attivo perché le ipotesi sul tavolo sono ancora tutte in discussione.
La proposta non sarà definita all'interno del framework regolatorio che disciplina il IV pacchetto energia, piuttosto si tratterà di una nuova idea di mercato che consentirà, almeno nelle intenzioni, una maggiore integrazione delle fonti rinnovabili, un maggior coinvolgimento dei consumatori (si passerà dal concetto di "consumer" a quello di "prosumer", cioè di un consumatore-produttore), una maggiore chiarezza e stabilità dei segnali di prezzo per gli operatori e una migliore gestione degli aspetti cross border.
Nella proposta di Market Design verrà rivista anche la vecchia direttiva riguardante la sicurezza dell'approvvigionamento nel settore elettrico, all'interno del quale verrà disciplinata la regolazione sui Capacity Remuneration Mechmanisms (CRM).
Su questo ultimo punto in particolare, pare che la CE non abbia intenzione di prevedere alcuna forma di legislazione vincolante per gli SM, ma solo una sorta di linee-guida in cui si esprimerà rispetto ai sistemi più efficienti ai fini del mercato interno (come sai c'è una grande spaccatura tra paesi nordici e paesi come l'Italia rispetto all'ipotesi di energy-only market, che è politicamente il nodo più complicato da sciogliere).

 

Altri dossier


Oltre ai dossier legislativi sopra menzionati, si è accennato a:

Aiuti di Stato: è possibile che sia anticipata la revisione della normativa attuale per adeguarla all'orizzonte 2030. DG ENER potrebbe infatti anticipare DG COMP nei settori di sua competenza, ma non c'è ancora una conferma formale in tal senso.

Etichettatura energetica: l'iter legislativo del dossier è ad uno stadio maturo e il trilogo dovrebbe tenersi nel mese di settembre.

Gas: rispetto alla proposta di regolamento sugli accordi intergovernativi, come sai la Presidenza olandese è riuscita a trovare un accordo in Consiglio. Quindi, è molto probabile che un accordo con il Parlamento si trovi già entro fine anno. Più complessa la proposta di regolamento relativa alla sicurezza degli approvvigionamenti. In questo caso la Presidenza slovacca ha dichiarato di voler raggiungere un accordo con il Parlamento entro dicembre, ma è molto più verosimile che si riesca a raggiungere solo un General Approach interno al Consiglio.

Governance dell'Unione dell'Energia: come è evidente dai dossier in discussione, il Commissario Arias Canete e il Vice Presidente Šefčovič concentreranno l'attenzione sul settore elettrico, ma la CE presenterà anche una proposta legislativa per rivedere il framework istituzionale che interessa tutta la normativa su clima-energia, inquadrandola all'interno dell'Energy Union. La nuova proposta sostituirà gli obblighi di reportistica in capo agli SM per quanto riguarda efficienza energetica, rinnovabili ed emissioni climalteranti, e conterrà un unico template da compilare all'interno dei Piani Nazionali Clima-Energia. Nei primi mesi del 2017 gli SM dovranno presentare alla CE una prima bozza dei Piani Nazionali con orizzonte al 2030, mentre la prima versione ufficiale dovrà essere pronta entro il 2018. Noi saremo verosimilmente coinvolti nelle varie tappe che porteranno alla definizione del Piano nazionale italiano. Infine, lo Stato dell'Energy Union, che sarà pubblicato annualmente nei mesi di novembre-dicembre, sostituirà il Semestre europeo per quanto riguarda le questioni di politica energetica e climatica.

 

Stakeholders energia e clima 7-8 7 2016.pdfVisualizza dettagli

Schema di D.Lgs Efficienza energetica

Elena Bruni Tags:  efficienza_energetica 162 Views
Ieri è stato posto all'esame del preconsiglio dei Ministri la bozza relativa allo schema di  Decreto Legislativo recante  "DISPOSIZIONI INTEGRATIVE AL DECRETO LEGISLATIVO 4 LUGLIO 2014, N. 102, DI ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2012/27/UE SULL’EFFICIENZA ENERGETICA, CHE MODIFICA LE DIRETTIVE 2009/125/CE E 2010/30/UE E ABROGA LE DIRETTIVE 2004/8/CE E 2006/32/CE" . II provvedimento dovrebbe essere esaminato in data odierna dal Consiglio dei Ministri. 
Dopo l'esame preliminare da parte del CdM, il provvedimento verrà trasmesso sia alla Conferenza Unificata che alle Commissioni parlamentari che dovranno esprimere un parere sul testo.
Una volta espressi i pareri  il testo dovrà tornare in Consiglio dei Ministri per l'approvazione definitiva e successivamente sarà pubblicato su Gazzetta Ufficiale. 
Si sottolinea che il Decreto legislativo in oggetto è volto a sanare tutte le censure evidenziate dalla Commissione europea nella procedura di infrazione n. 2014/2284, concernenti prescrizioni non già previste nell’ordinamento giuridico nazionale vigente. 
La maggior parte delle previsioni che modificano/integrano il Decreto Legislativo 102/14 sono meramente ordinamentali o procedurali.

 

 

Schema D.Lgs. Efficienza Energetica

Seminario Confindustria-RemTech, Bonifica dei siti contaminati - 7 luglio pv

Massimo Beccarello 133 Views
Informiamo che il prossimo giovedì 7 luglio si terrà in Confindustria - Sala Pininfarina un seminario dal titolo "Bonifica dei siti contaminati: novità normative, direttiva IED, tecnologie innovative di risanamento", organizzato da Confindustria in collaborazione con RemTech.
 
Tra i diversi relatori interverranno l'On. Bratti (Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, Camera dei Deputati) e l'Ing. Laura D'Aprile (Ministero dell'Ambiente).
 
Per maggiori dettagli si rimanda al programma in allegato.
 
L'evento è pubblico e a partecipazione gratuita.
 
Per motivi organizzativi, si invita quanti interessati a trasmettere conferma di partecipazione all'indirizzo di posta elettronica: [email protected], entro il prossimo martedì 5 luglio.
 
Modified on by Massimo Beccarello

Decreto per le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico: online il portale GSE per richiedere gli incentivi

Barbara Marchetti Tags:  dm_23_giugno_2016 fonti_rinnovabili decreto_rinnovabili_elett... 201 Views

Dal 30 giugno è in vigore il DM 23 giugno 2016, che aggiorna i meccanismi d’incentivazione degli impianti a fonti rinnovabili, diversi dal fotovoltaico, introdotti dal DM 6 luglio 2012.

Gli incentivi possono essere richiesti per impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, oggetto di interventi di potenziamento o di rifacimento ed entrati in esercizio dal 1° gennaio 2013.

Per richiedere gli incentivi sono previste tre differenti modalità, a seconda della tipologia di fonte e della potenza dell’impianto: accesso diretto, iscrizione al Registro o al Registro per interventi di rifacimento, partecipazione a Procedure d’Asta al ribasso sulla tariffa incentivante.

Si può presentare richiesta di accesso diretto fino al 31 dicembre 2017 o, in ogni caso, entro 30 giorni dalla data dell’eventuale raggiungimento del tetto di 5,8 miliardi di euro annui, che sarà comunicato con delibera AEEGSI sulla base dei dati forniti dal GSE (Contatore FER). 

Bandi per la partecipazione ai Registri e alla Procedure d’Asta saranno pubblicati entro il prossimo 20 agosto sul sito GSE. Trascorsi 10 giorni dalla loro pubblicazione, si avranno a disposizione 60 giorni per iscriversi ai Registri e 90 giorni per partecipare alle Procedure d’Asta.

Inoltre, esclusi i solari termodinamici, gli impianti che entreranno in esercizio entro il 29 giugno 2017potranno beneficiare delle tariffe e degli eventuali premi previsti dal vecchio DM 6 luglio 2012.

Possono ancora richiedere gli incentivi con le modalità del DM 6 luglio 2012:

  • gli impianti in accesso diretto, entrati in esercizio tra il 31 maggio 2016 e il 29 giugno 2016, a condizione che abbiano presentato o presentino domanda di accesso agli incentivi entro 30 giorni dalla data di entrata in esercizio stessa, attraverso la funzionalità "Nuova richiesta"

  • gli impianti in posizione utile a seguito delle Procedure di Asta e Registro, svolte ai sensi del DM 6 luglio 2012, per i quali non siano decorsi i termini per l’entrata in esercizio, selezionando nel menù "Gestione pratiche" la relativa "Richiesta esistente"

Le richieste di accesso agli incentivi devono essere presentate esclusivamente per via telematica, a pena di inammissibilità, mediante l’applicazione informatica denominata Portale FER-E, già in uso per le richieste di incentivo ai sensi del DM 6 luglio 2012.

Fino al prossimo 29 luglionel selezionare una “Nuova richiesta”, sarà necessario specificare il Decreto ai sensi del quale si intende presentare domanda.

Per poter accedere al Portale FER-E sarà necessario prima registrarsi nella sezione Area Clienti e, solo dopo, sottoscrivere l’applicativo FER-E. I dati anagrafici richiesti comprendono anche il codice fiscale e/o la partita IVA necessari ai fini dell’individuazione del corretto regime fiscale al quale assoggettare gli incentivi.

 

Per ulteriori approfondimenti si rimanda alle Procedure Applicative del DM 23 giugno 2016, che saranno pubblicate sul sito del GSE entro il 15 luglio 2016 e alla nuova sezione web "Incentivi DM 23 giugno 2016".

Riforma della struttura tariffaria degli oneri generali di sistema del mercato elettrico ed aggiornamenti in merito alla nuova disciplina delle agevolazioni per i clienti industriali Energivori

Massimo Beccarello Tags:  articolo_39 oneri_generali energivore 203 Views

Riteniamo opportuno fornire alcuni elementi utili per inquadrare il nuovo regime previsto per la determinazione degli oneri generali di sistema con riferimento alla bolletta elettrica dei clienti non domestici congiuntamente con il processo per la ri-determinazione delle agevolazioni di cui all’articolo 39 del Decreto Legge 22 giugno 2012 n. 83,

Il percorso, che ha portato alla rideterminazione sia del meccanismo di allocazione degli oneri generali di sistema in tariffa sia dei relativi sconti per le aziende energivore, è dovuto alla procedura di notifica della misura prevista dall’art. 39 del D.L. 83/12, ai sensi delle disposizioni previste dal paragrafo 3.7 della Comunicazione della Commissione 2014/C 200/01, relativa alla disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato a favore dell’ambiente e dell’energia, entrata in vigore nel luglio 2014 (allegato 1).

La procedura di notifica avviata nel mese di aprile 2014 si sta avviando ad una fase conclusiva all’interno della quale il sistema confindustriale dovrà esprimere un suo parere su due documenti:

a.   Il documento di Consultazione dell’Aeegsi 255/2016/R/EEL (allegato 2) con il quale l’Autorità illustra i propri orientamenti per la riforma degli oneri generali di sistema per i clienti non domestici in attuazione del Decreto Legge n. 201/15 (c.d.“Milleproproghe”), come convertito con legge n. 21/2016.

b.  La proposta del Ministero dello Sviluppo Economico di riformulazione delle agevolazioni ex art. 39 del D.L. 83/2012 che sarà formulata a completamento del processo di consultazione con gli Uffici della Commissione e sarà presentata alla Delegazione che Confindustria ha appositamente costituito per l’incontro sull’art. 39 di martedì 21 giugno 2016.

Confindustria ritiene che sia opportuno fornire - considerata la rilevanza degli impatti sul settore industriale - una risposta alle proposte dell’Aeegsi e del MISE solo dopo aver valutato gli effetti complessivi nel combinato disposto delle due linee di azione. Per questo motivo, anche al fine di consentire ai rappresentanti delle Associazioni di formulare le proprie valutazioni interne, abbiamo richiesto all’Aeegsi di prorogare la scadenza, prevista per il prossimo 24 giugno 2016, del documento posto in consultazione .

La riunione del GDL per fornire le risposte sulle due proposte sarà convocata per lunedì 27 giugno 2016 alle ore 14.00.

Vi riportiamo un sintesi della proposta dell’Aeegsi e alcune prime linee di orientamento del Ministero in merito alla riformulazione delle agevolazioni previste dall’art. 39.

Sarà nostra premura informarvi sui prossimi sviluppi e, naturalmente, siamo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.

All 1 Comunicazione 200_01 2014 Disciplina aiuti di stato energia e ambiente.pdfVisualizza dettagli

All 2 DCO AEEGSI Oneri Generali Sistema 255 2016.pdfVisualizza dettagli