L'Agenzia per la coperazione dei regolatori europei (ACER) ha pubblicato un rapporto inerente la descrizione e comparazione delle nuove tecnologie di trasporto del gas naturale, gas naturale liquefatto e gas naturale compresso, considerandone le barriere allo sviluppo. Sono previsti principalmente tre filoni di utilizzo del gas, alternativi al tradizionale:
Dai risultati delle analisi si evince come il principale utilizzo, tra i tre considerati, sarà rappresentato dal trasporto, in particolar modo per ciò che riguarda il trasporto terrestre.
Si riporta il link da cui scaricare il rapporto: ACER - New developements in gas supply chain
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Nello specifico l'Autorità, con la delibera 525/2014/R7eel, provvede, in conformità al dettato dell'art. 23, comma 3-bis, del decreto-legge 91/14, c.d. "Decreto Competitività", a rimuovere dalla suddivisione della rete rilevante le macrozone Sicilia e Sardegna mediante la fusione di tali macrozone con la macrozona Sud, l'unica a queste fisicamente interconnessa.
Questo provvedimento prevede modifiche e integrazioni alla disciplina degli sbilanciamenti effettivi di energia elettrica, volte a limitare gli oneri per il sistema elettrico dovuti all'applicazione di prezzi di sbilanciamento calcolati sulla base della configurazione macrozonale in essere.
L'Autorità rende inoltre esplicita l'applicazione a tutte le unità fisiche di produzione e consumo dell'obbligo, attualmente espresso per le sole unità di produzione da fonte rinnovabile non programmabile, di definire i programmi di immissione utilizzando le migliori stime dei quantitativi di energia elettrica effettivamente prodotte dalle medesime unità, in conformità ai principi di diligenza, prudenza, perizia e previdenza.
Quanto previsto dalla delibera 525/2014/R/eel ha effetto a decorrere dal prossimo 1° novembre, nelle more della conclusione della revisione strutturale delle aree della rete rilevante sulla base delle quali sono calcolati i prezzi sbilanciamento, già avviata dall'Autorità con il documento di consultazione 368/2013/R/eel.
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In data 24 ottobre, il Ministro dell'Ambiente, di concerto con il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, ha conferito la compatibilità ambientale al progetto inerente un nuovo gasdotto di collegamento fra la Sicilia e l'Italia continentale.
La pipeline, dal diametro di 26", affiancherà le cinque esistenti e collegherà la stazione di compressione di Faro Superiore (Messina) con il terminale di ricezione di Palmi (Reggio Calabria), per un percorso di circa 30 km.
Si vuole in questo modo dare maggiore impulso all'import di gas attraverso la Sicilia, da cui, come si legge nella valutazione stessa, si ottiene il 40% del totale importato.
Di seguito il testo del decreto: VIA gasdotto Sicilia.pdf|Visualizza dettagli
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A seguito della pubblicazione del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 17 ottobre 2014, avvenuta venerdi 24 ottobre 2014 sulla Gazzetta Ufficiale, recante le percentuali di rimodulazione degli incentivi spettanti agli impianti fotovoltaici di potenza nominale superiore a 200 kW, in attuazione dell'articolo 26, comma 3, lettera b), della Legge “Competitività” n. 116/14, il GSE rende disponibili le Tabelle_DEF.pdf|Visualizza dettagli dei fattori moltiplicativi (1- Xi) determinati in funzione del periodo residuo di diritto agli incentivi (espresso in anni e mesi approssimati per difetto, calcolati a decorrere dal 31 dicembre 2014), da applicare per il calcolo dell’incentivo rimodulato, spettante a partire dal 1° gennaio 2015.
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All'articolo 8 della Legge di Stabilità (Ecobonus e ristrutturazione) viene prevista la proroga dell'Ecobonus fino al 31 dicembre 2015.
Più in particolare si conferma il bonus ristrutturazioni al 50% e l'ecobonus al 65%.
La misura, come anticipato dal Vice Ministro Morando durante il Verona Efficiency Summit, non ha assunto la veste di misura strutturale come da più parti richiesto, ma costituisce sicuramente una importante leva per l'efficienza energetica.
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Il Consiglio Europeo del 23 e 24 ottobre ha raggiunto un accordo politico sugli obiettivi climatici ed energetici per il 2030, proposti dalla Commissione Europea lo scorso 22 gennaio.
Il quadro normativo concordato riflette la ferma volontà dei i Capi di Stato e di Governo di dotare l’Unione Europea di indirizzi politici chiari e a lungo termine e rappresenta il contributo che l’UE sottopoale.
Conclusioni Consiglio Europeo 24 ottobre.pdf|Visualizza dettagliAl fine di far fronte alle emergenze nel settore del gas, sarà migliorato l’utilizzo delle strutture di rigassificazione e delle capacità e di stoccaggio. Sarà garantito un maggiore coordinamento per completare i progetti di comune interesse e per proteggere infrastrutture strategiche. Continuerà il monitoraggio della Commissione sugli accordi intergovernativi nel settore dell’energia attraverso il meccanismo dello scambio di informazioni. La Commissione ribadisce la sua offerta di assistenza nella fase di negoziato degli accordi, al fine di verificare la compatibilità con la normativa UE e con le priorità di sicurezza energetica dell’Unione, con l’obiettivo di estender l’acquis comunitario in materia energetica ai Paesi del vicinato.
Un nuovo sistema di governance sarà predisposto per garantire il raggiungimento degli obiettivi sopra esposti, mantenendo la piena autonomia degli Stati Membri nella determinazione del proprio mix energetico.
Nel 2015, il Consiglio Europeo valuterà i progressi in tema di sicurezza energetica.
Infine, il Consiglio ribadisce che l’obiettivo a lungo termine è quello di realizzare una solida Unione Energetica che garantisca il ricorso e ad un’energia sicura, sostenibile e a prezzi accessibili e che monitorerà regolarmente la realizzazione di questo obiettivo.
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L'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico – AEEGSI - avvia l'applicazione del
regole di valorizzazione delle offerte di vendita, ai fini del calcolo del corrispettivo di reintegrazione, che disincentivano l'utente a presentare offerte a un prezzo inferiore al costo variabile riconosciuto nelle ore non profittevoli (cioè nelle ore in cui il costo variabile riconosciuto è superiore al prezzo del MGP nella zona in cui è localizzata l'unità);
l'obbligo per l'utente del dispacciamento titolare di un'unità essenziale ex D.L. 91/2014 di tipo rinnovabile programmabile di offrire sul MGP, per l'intera capacità disponibile, prezzi rappresentativi del valore dell'energia elettrica nelle ore di picco e, nel caso di unità di pompaggio, anche offerte di acquisto a un prezzo che sia indicativo del valore dell'energia elettrica nelle ore di fuori picco (così da delineare un approccio assimilabile alla strategia di offerta che sarebbe implementata dall'utente del dispacciamento in assenza di vincoli regolatori);
criteri di determinazione della quota parte dei costi fissi rilevante per la reintegrazione dei costi delle unità essenziali ex D.L. 91/2014, per tenere conto del fatto che il regime 91/14 sarà applicato per un periodo diverso dall'anno solare.
Norme di raccordo
Poiché una parte della capacità essenziale ex D.L. 91/2014 è stata anche dichiarata essenziale da Terna per soddisfare il fabbisogno dei servizi di dispacciamento nell'anno 2015, e poiché una quota di tali raggruppamenti è già stata ammessa per l'anno 2015 (prima dell'entrata in vigore del D.L. 91/2014) al regime di reintegrazione ex art. 65 della Delibera n. 111/06, la Delibera 521/2014/R/eel definisce inoltre le seguenti norme di raccordo:
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ciascun raggruppamento ammesso a uno dei regimi ex Delibera 111/06 vi rimane soggetto esclusivamente nelle ore in cui non si applica il regime ex D.L. 91/2014;
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con riferimento a ciascun raggruppamento ex Delibera 111/06 per l'anno 2015, proseguono le attività finalizzate ad implementare il regime selezionato;
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i parametri tecnico-economici rilevanti per l'applicazione dei regimi contrattuali, di cui all'art. 65bis della Delibera n. 111/06, vengono stabiliti per l'anno 2015.
Infine, la delibera 521/2014/R/eel proroga alcuni termini operativi fissati dalla Delibera 111/06 in considerazione del fatto che alcune attività sinora svolte si sono protratte oltre le scadenze originariamente previste.
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E’ disponibile il Report "Monitoraggio mercato elettrico", aggiornato a settembre 2014.
Nel report sono riportati i seguenti dati:
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confronto prezzi, spot (baseload) e future, mensili e giornalieri delle principali borse, elettriche e gas, europee;
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prezzi Ipex mensili per fascia di consumo (peak, off-peak, F1, F2 e F3);
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prezzi future brent, WTI, coal e gasoil.
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Il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha firmato i primi tre provvedimenti di attuazione delle norme per la riduzione delle bollette elettriche, in particolare per le PMI, varate la scorsa estate con il decreto legge Competitività.
Un primo provvedimento - informa una nota del MiSE - riguarda la rimodulazione volontaria degli incentivi all'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico. In particolare, il decreto consente ai produttori da fonti rinnovabili interessati a operazioni di rifacimento o ripotenziamento del sito di ottenere un prolungamento di 7 anni del periodo di diritto agli incentivi, con una conseguente riduzione dell'erogazione annua.
Un secondo decreto attiene alle modalità di erogazione degli incentivi al fotovoltaico da parte del GSE. Sulla base del provvedimento, ai produttori sarà riconosciuto, ogni anno, un acconto pari al 90%, calcolato sulla base della produzione effettiva dell'anno precedente, con saldo entro 60 giorni dall'invio delle misure sulla produzione effettiva e, comunque, entro il 30 giugno dell'anno successivo. Il decreto disciplina le modalità di calcolo dell'acconto, le verifiche che il GSE è tenuto ad effettuare per evitare erogazioni indebite e la periodicità dei pagamenti, differenziata sulla base della dimensione degli impianti. Il provvedimento, sottolinea sempre il MiSE, consentirà di programmare e rendere più certe le erogazioni.
Un terzo decreto regolamenta la rimodulazione degli incentivi agli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 kW nell'arco dei 20 anni, offrendo così ai produttori il quadro completo delle opzioni ai quali gli stessi produttori possono accedere.
Da queste prime misure, il MiSE si attende una riduzione degli oneri di incentivazione dell'energia elettrica da fotovoltaico e da altre fonti rinnovabili compresi in 500-700 milioni di euro l'anno, a partire dal 2015. Si tratta - spiega il comunicato - dei primi risultati di un intervento di più ampio respiro, che comprende misure, in avanzata fase di definizione, per rendere più efficiente il mercato elettrico e ridurre il peso di alcuni altri oneri gravanti sulla bolletta dell'energia, conclude la nota.
Di seguito i DM di attuazione delle norme per la riduzione delle bollette elettriche:
DM 16 ottobre_incentivi energia fonti rinnovabili.pdf|Visualizza dettagli DM 16 ottobre_incentivi energia fotovoltaico.pdf|Visualizza dettagli DM 17 ottobre 2014_ incenti fotovoltaico superiore 200kw.pdf|Visualizza dettagli
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Il 13 ottobre la Commissione Europea ha pubblicato una comunicazione sui progressi relativi al completamento del Mercato Interno dell’Energia - COM (2014) 634 final, accompagnata da 6 allegati:
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Trend e Sviluppi nei Mercati europei dell’Energia 2014 - SWD (2014) 310 final;
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Profili paese - SWD (2014) 311 final
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Rapporto sul Modello ITO - SWD (2014) 312 final;
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Progetti di Investimento nelle Infrastrutture Energetiche - SWD (2014) 313 final;
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Implementazione del Progetti TEN-E, EEPR e PCI - SWD (2014) 314 final;
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Applicazione del Terzo Pacchetto sul Mercato Interno dell’Energia - SWD (2014) 315 final.
Contestualmente, la Commissione europea ha pubblicato un Interim Report sui sussidi e i costi dell’energia, commissionato ad Ecofys a seguito della Comunicazione dello scorso novembre “Delivering the internal electricity market and making the most of public intervention” e accompagnato da 5 allegati.
Questa la pagina dedicata della Commissione Europea, con la relativa documentazione.
Per quanto riguarda la comunicazione sul mercato interno dell’energia, si sottolineano i risultati positivi ottenuti finora:
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prezzi dell’elettricità all’ingrosso più bassi di un terzo tra il 2008 e il 2012;
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prezzi del gas all’ingrosso stabili tra il 2008 e il 2012;
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maggiore scelta dei consumatori tra fornitori di energia in concorrenza fra loro;
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uso più efficiente delle gss pipelines grazie all’armonizzazione regolamentare.
Gli aspetti su cui c’è ancora da lavorare sono:
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un maggiore investimento nelle infrastrutture, soprattutto nella regione baltica e nella penisola iberica, oltre che tra UK e Irlanda;
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regole armonizzate a livello UE, che la Commissione Europea proporrà nei prossimi mesi, sulle infrastrutture elettriche;
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un rafforzamento dell’approccio regionale;
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un maggiore coinvolgimento dei consumatori nel mercato dell’energia.
Per quanto riguarda il report sui costi e i sussidi dell’energia, si tratta di un rapporto provvisorio, che per la prima volta prova a tracciare un quadro d’insieme rispetto all’intervento pubblico nel mercato dell’energia. Gli stakeholder interessati sono invitati a inviare i propri contributi e a commentare i risultati prodotti finora.
Nel 2012 l’intervento pubblico nel mercato UE dell’energia ha raggiunto un valore totale di 120-140 miliardi di euro.
I dati più significativi riguardano la percentuale di aiuti pubblici concessi al settore delle rinnovabili, che è di gran lunga il più foraggiato, con 14.7 miliardi di euro per il solare, 10.1 miliardi per l’eolico, 8.3 miliardi per la biomassa e 5.2 miliardi per l’hydropower.
Tra le fonti convenzionali il carbone, il nucleare e il gas naturale hanno ricevuto rispettivamente 10.1, 7 e 5.2 miliardi di euro nel 2012.
Quanto ai costi esterni, non computati nel prezzo di mercato e molto difficili da stimare, il report presenta stime che vanno dai 150 ai 310 miliardi per il solo 2012.
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Come preannunciato mettiamo a disposizione la presentazione che la Cassa Conguaglio ha proiettato durante l'incontro sulle aziende energivore svoltosi lo scorso 15 ottobre in Confindustria.
La presentazione è scaricabile al seguente link: Presentazione CCSE incontro energivore 15 ottobre 2014
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Si è svolto stamani il preannunciato incontro con la Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico, il Ministero dello Sviluppo Economico e l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico sul tema delle Energivore.
L'incontro, che ha visto la partecipazione di numerose associazioni e aziende, è stato particolarmente articolato e ha messo luce su alcuni punti.
In particolare i punti maggiormente discussi e di respiro generale sono:
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Anche per i conguagli di dicembre 2014 verrà richiesta la fidejussione perché vi sono ancora incertezze che devono essere risolte e deve concludersi l'esame della misura a Bruxelles nell'ambito delle procedure sugli Aiuti di Stato.
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L'introduzione del termine del 31/10/14, per la presentazione della fidejussione per l'erogazione dell'anticipo, è di natura meramente pratico. Essendo ormai infatti giunti ai calcoli sul conguaglio, chi non presenterà fidejussione per l'anticipo lo potrà fare direttamente sull'intera cifra. E' stato ribadito che non vi è alcuna perdita di diritto. Le somme non riscosse sono accantonate sul conto corrente presso la MPS con un tasso del 3,8%.
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Nel caso dal conguaglio dovesse emergere che una azienda ha percepito con l'acconto puù di quanto alla stessa spettante, l'azienda dovrà restituire la differenza non spettante comprensiva degli interessi nel frattempo maturati su quella quota parte non dovuta.
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Se ci sono discrepanze evidenti tra i dati dichiarati dall’azienda e quelli forniti dal distributore - tali da cambiare la classe di sconto allora la CCSE - sospenderà la procedura e chiederà chiarimenti all’azienda e al distributore.
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Per quanto riguarda la componente Ae pagata, i distributori non l’applicheranno solo a quei soggetti che risultano energivori sulla base dell’elenco definitivo prodotto dalla CCSE a seguito del conguaglio. Ad esempio la componente Ae non verrà applicata dall'1/12/14 solo sulle aziende risultate energivore nell'elenco 2013.
A brevissimo condivideremo le slides presentate dalla CCSE nel corso dell'incontro.
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Terna ha presentato lo stato di avanzamento del Piano di Sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale e le ipotesi di nuovi scenari di sistema.
In merito allo stato di avanzamento delle attività e alle ipotesi di evoluzione degli scenari di sistema, si sottolinea come il processo di approvazione del Piano di Sviluppo - PdS - sia divenuto, nel corso degli ultimi anni, ulteriormente articolato con la conseguenza che ad oggi risulta ancora approvato solo il PdS 2011, mentre i PdS 2012, 2013 e 2014 si trovano ancora in fase di approvazione.
Nel Piano di sviluppo 2015, sono riportate le principali evidenze del funzionamento del sistema elettrico (vale a dire: potenza eolica e fotovoltaica installata, sezioni AT/MT con inversione del flusso di energia, dati sulla mancata produzione eolica e sulla generazione distribuita) e l'analisi delle principali evidenze dei mercati e scambi con l’estero.
Negli scenari evolutivi del PdS 2015, sono prese a riferimento la SEN (Strategia elettrica nazionale) e le cd “Vision” ENTSO-E al 2030, con particolare focus su fotovoltaico ed eolico (nel lungo termine potrebbero raggiungere rispettivamente circa 29.500 MW e 15.500 MW di installato), nonché gli scenari evolutivi della domanda elettrica (con ipotesi di scenario base e di sviluppo).
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Nel corso del Verona Efficiency Summit, svoltosi ieri nell'ambito dello Smart Energy Expo, il vice ministro dell’Economia Enrico Morando ha affermato che anche il prossimo anno le detrazioni per le ristrutturazioni edilizie e l’efficientamento energetico saranno disponibili con gli stessi livelli. Se confermata nei fatti questa notizia rappresenta una importante leva per il settore dell'efficienza energetica. Alla luce del quadro regolatorio comunitario, infatti, una delle priorità della politica energetica italiana deve essere la promozione dell’efficienza energetica.
Attraverso un serio obiettivo di risparmio energetico il Paese intero, può trarre importanti benefici in termini di minor dipendenza, tutela ambientale e stimolo all’innovazione. Misure atte a promuovere l’efficienza energetica non possono che aiutare ad andare in questa direzione.
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E' disponibile il confronto tra i diversi Paesi europei dei prezzi dell'energia elettrica e del gas per gli utenti industriali, relativi al primo semestre 2014.
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Ad integrazione di quanto comunicato ieri, e a seguito di alcune richieste di chiarimento, si conferma che le aziende, non interessate a richiedere l'anticipo, non perderanno l'agevolazione spettante che continuerà a maturare gli interessi. Decorso dunque il termine del 31 ottobre 2014 viene meno la possibilità di richiesta dell'anticipo e le aziende potranno ricevere l'agevolazione prevista in una unica soluzione.
Per quanto concerne invece la necessità di fidejussione per l'erogazione del conguaglio o per la somma intera, l'AEEG non si è ancora espressa al riguardo, ma su stessa indicazione della CCSE è molto probabile che verrà nuovamente richiesta come necessaria la garanzia fidejussoria per lo svincolo delle cifre spettanti.
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Le imprese energivore, iscritte al registro presso la Cassa Conguaglio per il settore elettrico nel 2013, che volessero presentare fidejussione per ricevere l'acconto hanno tempo fino al 31 ottobre 2014. Lo dice la CCSE nel documento "avviso di termine per la presentazione della Fidejussione" pubblicato sul sito della Cassa.
Più nello specifico, al fine di poter procedere al calcolo del conguaglio sulla base di dati certi ed ufficiali, si prevede che la presentazione della garanzia fideiussoria per lo svincolo dell'anticipazione riferita all'annualità 2012 avvenga entro e non oltre il 31 ottobre 2014.
Le fidejussioni presentate in data successiva non verranno accettate. Resta inteso che sulle somme in acconto, non svincolate tramite fideiussione, continueranno a maturare gli interessi come previsto dalla deliberazione AEEGSI 148/2014/R/EEL.
E’ possibile scaricare il documento al seguente link: Avviso termine presentazione fidejussioni energivore
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Il prossimo 24 ottobre, i Capi di Stato e di Governo UE dovrebbero raggiungere un accordo politico sugli obiettivi climatici e energetici che l’Unione Europea dovrà porsi in un orizzonte al 2030. Nei mesi scorsi, la Commissione Europea ha proposto tre obiettivi principali:
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Un obiettivo vincolante di riduzione delle emissioni di gas serra del 40% (vs 1990), ripartito in 43% per l’industria e 30% per i settori non-ETS (vs 2005);
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Un obiettivo vincolante a livello UE di produzione da fonti rinnovabili del 27% dei consumi finali di energia;
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Un obiettivo indicativo di risparmi energetici del 30% rispetto al tendenziale
Confindustria ha adottato un documento di posizionamento che pone l’accento sulla necessità che gli elementi relativi alla competitività delle imprese siano parte integrante del quadro politico per il 2030.
Osservazioni Confindustria su Quadro Clima Energia 2030 FINAL 1 10 14.pdf|Afficher les détails
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L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha pubblicato il suo rapporto annuale sullo stato del mercato elettrico italiano nel 2013, come previsto dal decreto ministeriale 29 aprile 2009.
Di seguito una sintesi dei contenuti:
Stato di avanzamento della riforma del mercato elettrico: il disegno del mercato elettrico ha subito, nel corso del 2013 e del primo semestre del 2014, ulteriori importanti modifiche rispetto al 2012. Le principali innovazioni introdotte nel 2013 e nel primo semestre 2014 sono rappresentate da:
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la prosecuzione della riforma del mercato dei servizi di dispacciamento (di seguito: MSD), secondo i principi generali della legge 28 gennaio 2009, n. 2 (di seguito: Legge 2/09) e delle disposizioni di cui al successivo Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 134 (di seguito: DL 83/12);
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la verifica di conformità dello schema di disciplina del nuovo sistema di remunerazione della capacità produttiva di energia elettrica ai sensi della deliberazione ARG/elt 98/11 (deliberazione 375/2013/R/eel). Lo schema di disciplina è stato approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico (di seguito: MSE), previo parere positivo da parte dell’Autorità (Parere 319/2014/R/eel), con il Decreto MSE 30 giugno 2014. L’Autorità ha, altresì, trasmesso al MSE una proposta di integrazione della disciplina dei meccanismi di remunerazione della capacità produttiva sulla base delle disposizioni di cui alla Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (di seguito: Legge 147/13);
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la proroga della disciplina dei servizi di interrompibilità istantanea e di emergenza per il 2014 e la definizione di una nuova disciplina dei servizi di interrompibilità con efficacia a decorrere dal 1 gennaio 2015;
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il nuovo accordo per l’integrazione dei mercati del giorno prima italiano e sloveno (c.d. market coupling) (deliberazione 609/2013/R/eel) e l’avvio del procedimento che porterà nel corso del prossimo anno ad estendere il market coupling agli altri paesi confinanti sulla frontiera settentrionale (deliberazione 265/2014/R/eel).
Evoluzione della domanda elettrica e del parco di generazione: nel corso del 2013 si assiste ad un’ennesima contrazione della domanda di energia elettrica, che segue il calo già registrato nel corso dell’anno precedente. La potenza massima erogabile dall’insieme delle unità rilevanti iscritte nel Registro delle Unità di Produzione Statico (di seguito: RUP Statico) al 31 dicembre 2013 è stata pari a 94,6 GW (-1,7 GW rispetto all’anno precedente). Tale riduzione è il risultato dell’uscita dal mercato di impianti termoelettrici.
Evoluzione della rete di trasmissione: Il principale intervento di sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale ultimato nel corso del 2013, che ha contribuito ad aumentare la capacità di scambio della rete tra le attuali zone di mercato, è la trasversale a 380 kV Feroleto – Maida.
Evoluzione della struttura di mercato: nel 2013 si assiste a variazioni contenute nelle quote di mercato dei principali operatori italiani con l’operatore maggiore, ENEL, che si conferma sui livelli del 2012 con una quota del 25%.
Mercato dell’energia elettrica a pronti: nel 2013 il prezzo medio di acquisto dell’energia nella borsa elettrica nazionale (PUN) è risultato pari a 62,99 €/MWh, il livello più basso su base annua dal 2006, evidenziando anche un calo di prezzo del 16,6% rispetto al 2012.
Mercato dei servizi di dispacciamento:il saldo tra i proventi e gli oneri maturati da Terna per l’approvvigionamento delle risorse per il dispacciamento (c.d. uplift) ha subito un peggioramento nel 2013 rispetto all’anno precedente. L’analisi delle principali componenti che concorrono alla determinazione dell’uplift evidenzia, in particolare, un significativo incremento dell’onere associato alla componente approvvigionamento servizi (+250 mln € circa rispetto al 2012) e alla componente energia (+70 mln € circa rispetto al 2012).
Effetto delle rinnovabili sul funzionamento dei mercati:la crescita esponenziale della generazione da FRNP, prevalentemente eolica e fotovoltaica, ha contribuito ad estremizzare ulteriormente il profilo della “domanda residua”, ossia della parte di carico che deve essere soddisfatta da generazione programmabile, prevalentemente termoelettrica.
Mercato dell’energia elettrica a termine: nel 2013, i volumi di energia elettrica negoziati sul mercato a termine si sono attestati a quota 554TWh registrando una lieve battuta d’arresto (-6%) rispetto al 2012 (586 TWh).
Mercato della capacità: il funzionamento del nuovo mercato della capacità (la cui disciplina è stata approvata dal MSE, sentita l’Autorità, con Decreto MSE 30 giugno 2014) prevede che Terna acquisti dai produttori opzioni su capacità produttiva reale (physically backed call option) per quantitativi pari al fabbisogno di capacità del sistema in ciascun anno, allo scopo di assicurare ai clienti finali una copertura contro il rischio di picchi di prezzo originati da inadeguatezza della capacità produttiva.
Per saperne di più, vai al Rapporto dell'AEEGSI 428/2014/I/EEL
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