Nel suo consueto Rapporto mensile, Terna rende noto che nel mese di luglio l'energia elettrica richiesta in Italia è stata pari a 28,6 TWh, in diminuzione del 3,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Valore che, depurato dal fattore calendario e temperatura, porta la flessione a -1,6%. A giugno, lo ricordiamo, il calo era stato dello 0,8%.
I 28,6 TWh richiesti lo scorso mese sono distribuiti per il 46% al Nord, per il 29 % al Centro e per il 25% al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda è risultata negativa: al Nord (-5,9%) e al Centro (-3,3%), positiva invece al Sud (+0,3%).
La domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’88,7% con produzione nazionale e per la quota restante (11,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero (saldo tra importazione ed esportazione di energia elettrica). In dettaglio, la produzione nazionale netta (25,4 TWh) è calata del 3,6% rispetto a luglio 2013. Sono in crescita le fonti di produzione idrica (+2,6%), geotermica (+2,6%) ed eolica (+78,2%). In calo la fonte termica (-10,1%) e stazionaria quella fotovoltaica (-0,3%).
La potenza massima richiesta alla punta nel mese di luglio è stata pari a 51.458 MW, il picco si è registrato il 18 luglio, alle ore 12.00, con una diminuzione del 4,6% sul valore registrato nello stesso mese dell’anno precedente.
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di luglio 2014 rispetto al mese precedente è stata pari a -1,1%. Il profilo del trend congiunturale si mantiene su un andamento negativo.
Nei primi sette mesi di quest'anno, la domanda di energia elettrica è risultata in flessionde del 3,2% rispetto ai valori del corrispondente periodo del 2013; in termini decalendarizzati la variazione è pari a -3,0%.