Si è riunito in data 6 febbraio 2014 il comitato tecnico congiunto Energia e Ambiente in Confindustria, alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Andrea Orlando e del Ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato.
Si riportano le principali proposte presentate:
- No interventi retroattivi: E’ necessario garantire la certezza e la stabilità del quadro regolatorio, anche nel medio e lungo periodo, evitando interventi frammentati nei diversi strumenti e misure retroattive che pregiudichino il ritorno degli investimenti effettuati. Ciò è indispensabile ai fini della bancabilità dei progetti e per assicurare le adeguate garanzie finanziarie per lo sviluppo degli investimenti.
- Emission Trading: Il meccanismo deve rimanere stabile e non essere modificato nel tempo ovvero non subire interventi correttivi che alterino il funzionamento di mercato e creino incertezza. Diversamente si abbia il coraggio di disconoscere il meccanismo di mercato ETS e dire apertamente che la Commissione intende adottare una carbon tax. Il mercato ETS dovrebbe essere il driver principale per indirizzare le scelte tecnologiche: i segnali di prezzo del mercato del carbonio europeo dovrebbero costituire l'incentivo implicito per lo sviluppo dell'ampia gamma delle tecnologie per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili in relazione alla loro efficacia e reale convenienza (economica). Occorre quindi evitare ciò che è' accaduto in passato: l' aver sovrapposto a meccanismi di mercato come l'ETS , incentivi amministrati non coerenti, ha prodotto distorsioni (a costi altissimi) che hanno premiato anche tecnologie poco efficienti sul piano ambientale ed energetico
- Target definito dopo Conferenza 2015. Per evitare effetti di spiazzamento e delocalizzazione dell’economia Europea il livello del Target dovrebbe essere definito alla luce degli impegni assunti dagli altri paesi, in particolare US-Cina-India.
- Carbon-leakage: si dovrà continuare a prevedere misure per tutelare i settori maggiormente esposti al rischio carbon leakage (in particolare la disponibilità di quote gratuite) fino a quanto le imprese dei Paesi extra Ue non avranno gli stessi vincoli di riduzione delle emissioni. In tal senso si valuta positivamente la proposta della Commissione europea di mantenere inalterati i criteri stabiliti dall’attuale Direttiva ETS auspicabilmente anche dopo il 2020
- Infrastrutturazione energetica. I nuovi obiettivi clima-energia della Commissione porteranno allo sviluppo di un modello energetico fortemente incentrato sulla generazione distribuita. E’ quindi importante creare rapidamente un contesto favorevole allo sviluppo di una consistente infrastrutturazione nel collegamento tra gli impianti ed i centri di consumo e integrare in modo efficace dal punto di vista dei costi le rinnovabili nel sistema elettrico, sfruttando appieno la capacità di produzione degli impianti già installati. Ciò significa avere un quadro regolamentare semplificato che garantisca tempi rapidi e certi alla realizzazione delle opere infrastrutturali.
Si allegano le slides proiettate durante il suddetto Comitato.
Slide Comitato Tecnico congiunto Energia e Ambiente - 6 febbraio 2014