Da quando si è intrapreso il lungo e ambizioso cammino verso la sostenibilità ambientale, anche nel settore energetico, una cosa è risultata chiara da subito: l’ambiente è una priorità globale che riguarda tutto il pianeta e senza uno sforzo comune è destinato a non trovare una adeguata protezione.
Nella definizione delle politiche energetico-ambientali l’Europa ha voluto assumere la leadership globale nella lotta ai cambiamenti climatici determinando un profonda trasformazione dei sistemi energetici fortemente orientati alla promozione delle tecnologie per l’efficienza energetica e la produzione da fonti rinnovabili.
Finora però questo sforzo era apparso quasi inutile a fronte delle emissioni derivanti dagli Stati Uniti, dalla Cina, dall’India e dai Paesi emergenti dove analoghe misure non sono state prese.
Ora, dopo nove mesi di negoziati, Stati Uniti e Cina (responsabili del 45% delle emissioni totali di anidride carbonica) hanno raggiunto una storica intesa sul clima, che per la prima volta fissa ambiziosi impegni per i due maggiori emettitori mondiali di gas-serra.
In base all’intesa bilaterale tra Obama e Xi Jinping, gli Stati Uniti si impegnano a ridurre entro il 2025 le emissioni di gas serra fra il 26% e il 28% rispetto al livello del 2005. La Cina, invece, promette di raggiungere il massimo delle sue emissioni intorno al 2030, con l’intenzione di arrivare a questa soglia anche prima. Dal 2030 in poi il suo inquinamento comincerà a scendere, puntando sull’obiettivo di produrre il 20% della propria energia con fonti alternative non fossili entro quella data.
Inoltre i due Paesi si sono impegnati a rivedere i sussidi ai combustibili fossili nell'ambito del G-20 e a promuovere il libero scambio dei "prodotti verdi" e delle "tecnologie energetiche pulite". Sono state poi lanciate una serie di iniziative congiunte tra cui un gruppo di lavoro e un centro di ricerca per le auto pulite, le smart grid, la Ccs, gli accumuli e l'efficienza.
|
Abbiamo il piacere di invitarvi alla Presentazione delle Proposte di riforma del mercato elettrico promossa da Confindustria in collaborazione con Assoelettrica, Federazione ANIE, Terna, Utilitalia e le Associazioni dei consumatori industriali del Sistema Confindustria.
L'evento si svolgerà in Confindustria il prossimo 22 settembre, in allegato il programma dell'evento.
La partecipazione richiede la registrazione compilando il modulo online.
programma 22 settembre 2015.pdf|Visualizza dettagli
Modified on by Massimo Beccarello 1784DF74-F7BB-934F-C125-71B000362642
|
Con la riunione del Gruppo Tematico Energia dello scorso 28 ottobre 2014 è stato avviato uno studio per approfondire le principali criticità di funzionamento del mercato elettrico italiano ed individuare delle possibili linee di riforma. Di seguito si riporta un prima sintesi informativa sud; width: 378px; border-bottom: #a6a6a6 1pt solid; padding-bottom: 0cm; padding-top: 0cm; padding-left: 0.85pt; border-left: medium none; padding-right: 0.85pt">
-
Introduzione segnali di prezzo di lungo periodo
-
Mantenimento in sicurezza del sistema
-
Ruolo residuale rispetto al mercato della riserva
|
Breve
|
Introduzione quote d’obbligo in capo ai venditori di energia / domanda
|
-
Riduzione effetto di “cannibalizzazione” delle FRNP su MGP
-
Definizione del quadro regolatorio per i nuovi impianti FRNP
-
Valorizzazione dell’energia «verde» determinata liberamente sul mercato
-
Il sistema offre strumenti contrattuali adatti alla struttura di costo delle FER (es. PPA)
-
Transizione verso una partecipazione al mercato delle FER
|
Medio con possibilità di definizione di un modello transitorio
|
Revisione allocazione dei costi di sistema
|
Revisione delle modalità redistributive delle condizioni tariffarie agevolate (quali ad esempio quelle disciplinate per i Sistemi Semplici di Produzione Consumo (SSPC)) e delle forme di incentivazione a valle del nuovo disegno di mercato con l’obiettivo di minimizzare gli elementi distorsivi
|
Medio
|
Source: Pöyry Management Consulting
Tra i principali impatti delle proposte in discussione si rileva il ridimensionamento del ruolo del MSD a mercato per l’approvvigionamento esclusivamente di servizi ancillari su base bilaterale con chiusura antecedente a MGP, e la revisione del mercato di bilanciamento (MB) con ruolo di attivazione delle riserve ed eventuale aggiustamento di ultima istanza.
Modified on by Massimo Beccarello 1784DF74-F7BB-934F-C125-71B000362642
Il 25 febbraio la Commissione Europea ha presentato il pacchetto di proposte sull’Unione Energetica. Il Pacchetto definisce la strategia a lungo termine dell’Unione Europea e le misure normative che dovranno accompagnarla.
Il pacchetto comprende tre documenti:
-
Una strategia a lungo termine (“A Framework Strategy for a Resilient Energy Union with a Forward-Looking Climate Change Policy”). Il documento stabilisce i principali obiettivi dell’unione energetica delineandoli in cinque dimensioni politiche correlate e annunciando le prossime iniziative della Commissione Juncker. L’attività legislativa si concentrerà nella nuova progettazione e nella riforma del mercato elettrico europeo e nell’assicurare maggiore trasparenza nei contratti per le forniture di gas. La cooperazione regionale sarà intensificata allo scopo di facilitare un mercato integrato, attraverso il rafforzamento del quadro normativo. Saranno presentate nuove normative per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti di elettricità e di gas, saranno aumentati I fondi europei per l’efficienza energetica e sarà definito un nuovo pacchetto per la promozione delle fonti rinnovabili. Una strategia per la Ricerca e l’Innovazione, un rapporto annuale sullo “stato dell’Unione Energetica” completeranno la strategia.
-
Una Comunicazione sulle Interconnessioni, che definisce le misure necessarie a raggiungere l’obiettivo del 10% di interconnessione elettrica entro il 2020, che consentirà un flusso minimo di elettricità attraverso gli Stati membri. Il documento presenta una lista dei progetti che è ancora necessario sviluppare negli Stati Membri, Italia compresa, per raggiungere l’obiettivo.
-
Una Comunicazione su come preparare l’accordo globale sul clima, che dovrebbe essere raggiunto a dicembre 2015 a Parigi. L’accordo dovrà essere vincolante e fondarsi sulla trasparenza e sul contributo ambizioso di tutte le parti del negoziato globale, al quale l’Europa si presenterà con l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra del 40% entro il 2030, deciso dal Consiglio Europeo di ottobre 2014.
Tutti i documenti sono accessibili al sito: http://ec.europa.eu/priorities/energy-union/index_en.htm
|
Il Consiglio Europeo del 23 e 24 ottobre ha raggiunto un accordo politico sugli obiettivi climatici ed energetici per il 2030, proposti dalla Commissione Europea lo scorso 22 gennaio.
Il quadro normativo concordato riflette la ferma volontà dei i Capi di Stato e di Governo di dotare l’Unione Europea di indirizzi politici chiari e a lungo termine e rappresenta il contributo che l’UE sottopoale.
Conclusioni Consiglio Europeo 24 ottobre.pdf|Visualizza dettagliAl fine di far fronte alle emergenze nel settore del gas, sarà migliorato l’utilizzo delle strutture di rigassificazione e delle capacità e di stoccaggio. Sarà garantito un maggiore coordinamento per completare i progetti di comune interesse e per proteggere infrastrutture strategiche. Continuerà il monitoraggio della Commissione sugli accordi intergovernativi nel settore dell’energia attraverso il meccanismo dello scambio di informazioni. La Commissione ribadisce la sua offerta di assistenza nella fase di negoziato degli accordi, al fine di verificare la compatibilità con la normativa UE e con le priorità di sicurezza energetica dell’Unione, con l’obiettivo di estender l’acquis comunitario in materia energetica ai Paesi del vicinato.
Un nuovo sistema di governance sarà predisposto per garantire il raggiungimento degli obiettivi sopra esposti, mantenendo la piena autonomia degli Stati Membri nella determinazione del proprio mix energetico.
Nel 2015, il Consiglio Europeo valuterà i progressi in tema di sicurezza energetica.
Infine, il Consiglio ribadisce che l’obiettivo a lungo termine è quello di realizzare una solida Unione Energetica che garantisca il ricorso e ad un’energia sicura, sostenibile e a prezzi accessibili e che monitorerà regolarmente la realizzazione di questo obiettivo.
Modified on by Barbara Mariani 11396CBB-AD50-5ED1-C125-77450036943E
|
Il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha firmato i primi tre provvedimenti di attuazione delle norme per la riduzione delle bollette elettriche, in particolare per le PMI, varate la scorsa estate con il decreto legge Competitività.
Un primo provvedimento - informa una nota del MiSE - riguarda la rimodulazione volontaria degli incentivi all'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico. In particolare, il decreto consente ai produttori da fonti rinnovabili interessati a operazioni di rifacimento o ripotenziamento del sito di ottenere un prolungamento di 7 anni del periodo di diritto agli incentivi, con una conseguente riduzione dell'erogazione annua.
Un secondo decreto attiene alle modalità di erogazione degli incentivi al fotovoltaico da parte del GSE. Sulla base del provvedimento, ai produttori sarà riconosciuto, ogni anno, un acconto pari al 90%, calcolato sulla base della produzione effettiva dell'anno precedente, con saldo entro 60 giorni dall'invio delle misure sulla produzione effettiva e, comunque, entro il 30 giugno dell'anno successivo. Il decreto disciplina le modalità di calcolo dell'acconto, le verifiche che il GSE è tenuto ad effettuare per evitare erogazioni indebite e la periodicità dei pagamenti, differenziata sulla base della dimensione degli impianti. Il provvedimento, sottolinea sempre il MiSE, consentirà di programmare e rendere più certe le erogazioni.
Un terzo decreto regolamenta la rimodulazione degli incentivi agli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 kW nell'arco dei 20 anni, offrendo così ai produttori il quadro completo delle opzioni ai quali gli stessi produttori possono accedere.
Da queste prime misure, il MiSE si attende una riduzione degli oneri di incentivazione dell'energia elettrica da fotovoltaico e da altre fonti rinnovabili compresi in 500-700 milioni di euro l'anno, a partire dal 2015. Si tratta - spiega il comunicato - dei primi risultati di un intervento di più ampio respiro, che comprende misure, in avanzata fase di definizione, per rendere più efficiente il mercato elettrico e ridurre il peso di alcuni altri oneri gravanti sulla bolletta dell'energia, conclude la nota.
Di seguito i DM di attuazione delle norme per la riduzione delle bollette elettriche:
DM 16 ottobre_incentivi energia fonti rinnovabili.pdf|Visualizza dettagli DM 16 ottobre_incentivi energia fotovoltaico.pdf|Visualizza dettagli DM 17 ottobre 2014_ incenti fotovoltaico superiore 200kw.pdf|Visualizza dettagli
Modified on by Barbara Marchetti 6FECD2ED-3BC4-6942-C125-72DB0031146B [email protected]
|
Il 13 ottobre la Commissione Europea ha pubblicato una comunicazione sui progressi relativi al completamento del Mercato Interno dell’Energia - COM (2014) 634 final, accompagnata da 6 allegati:
-
Trend e Sviluppi nei Mercati europei dell’Energia 2014 - SWD (2014) 310 final;
-
Profili paese - SWD (2014) 311 final
-
Rapporto sul Modello ITO - SWD (2014) 312 final;
-
Progetti di Investimento nelle Infrastrutture Energetiche - SWD (2014) 313 final;
-
Implementazione del Progetti TEN-E, EEPR e PCI - SWD (2014) 314 final;
-
Applicazione del Terzo Pacchetto sul Mercato Interno dell’Energia - SWD (2014) 315 final.
Contestualmente, la Commissione europea ha pubblicato un Interim Report sui sussidi e i costi dell’energia, commissionato ad Ecofys a seguito della Comunicazione dello scorso novembre “Delivering the internal electricity market and making the most of public intervention” e accompagnato da 5 allegati.
Questa la pagina dedicata della Commissione Europea, con la relativa documentazione.
Per quanto riguarda la comunicazione sul mercato interno dell’energia, si sottolineano i risultati positivi ottenuti finora:
-
prezzi dell’elettricità all’ingrosso più bassi di un terzo tra il 2008 e il 2012;
-
prezzi del gas all’ingrosso stabili tra il 2008 e il 2012;
-
maggiore scelta dei consumatori tra fornitori di energia in concorrenza fra loro;
-
uso più efficiente delle gss pipelines grazie all’armonizzazione regolamentare.
Gli aspetti su cui c’è ancora da lavorare sono:
-
un maggiore investimento nelle infrastrutture, soprattutto nella regione baltica e nella penisola iberica, oltre che tra UK e Irlanda;
-
regole armonizzate a livello UE, che la Commissione Europea proporrà nei prossimi mesi, sulle infrastrutture elettriche;
-
un rafforzamento dell’approccio regionale;
-
un maggiore coinvolgimento dei consumatori nel mercato dell’energia.
Per quanto riguarda il report sui costi e i sussidi dell’energia, si tratta di un rapporto provvisorio, che per la prima volta prova a tracciare un quadro d’insieme rispetto all’intervento pubblico nel mercato dell’energia. Gli stakeholder interessati sono invitati a inviare i propri contributi e a commentare i risultati prodotti finora.
Nel 2012 l’intervento pubblico nel mercato UE dell’energia ha raggiunto un valore totale di 120-140 miliardi di euro.
I dati più significativi riguardano la percentuale di aiuti pubblici concessi al settore delle rinnovabili, che è di gran lunga il più foraggiato, con 14.7 miliardi di euro per il solare, 10.1 miliardi per l’eolico, 8.3 miliardi per la biomassa e 5.2 miliardi per l’hydropower.
Tra le fonti convenzionali il carbone, il nucleare e il gas naturale hanno ricevuto rispettivamente 10.1, 7 e 5.2 miliardi di euro nel 2012.
Quanto ai costi esterni, non computati nel prezzo di mercato e molto difficili da stimare, il report presenta stime che vanno dai 150 ai 310 miliardi per il solo 2012.
Modified on by Barbara Marchetti 6FECD2ED-3BC4-6942-C125-72DB0031146B [email protected]
|
Il Coordinamento Consorzi Energia di Confindustria, in collaborazione con l’Unione Industriale Torino, ha il piacere di invitare i Consorzi e Gruppi d’acquisto del sistema confindustriale ad un incontro informativo-formativo su tematiche legate alla gestione dei Consorzi ed ai mercati dell’energia. L’obiettivo è quello di condividere informazioni e strategie per affrontare le sfide del mercato e sfruttarne le opportunità, ma anche di trattare temi legati alla gestione quotidiana dei Consorzi.
L’incontro si terrà presso il Centro Congressi dell’Unione Industriale Torino – “Sala Torino”, Via Manfredo Fanti 17 - lunedì 3 aprile 2017 dalle ore 14,30 alle ore 17,30.
Di seguito il link al programma dell'evento.
invito consorzi Torino 2017
|
Ieri le Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera hanno svolto l'audizione del Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, e del Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, sulla revisione della Strategia Energetica Nazionale (SEN).
Al seguente link è disponibile il video completo dell'audizione trasmesso dalla Camera: http://webtv.camera.it/evento/10681
Sono, inoltre, disponibili le slide del Ministro Calenda e la memoria del Ministro Galletti presentate nel corso dell'audizione parlamentare.
Potete infine trovare le Proposte Confindustria - inviate al MiSE - in occasione della consultazione preliminare sulla Strategia Energetica Nazionale dello scorso 15 febbraio.
Modified on by Barbara Marchetti 6FECD2ED-3BC4-6942-C125-72DB0031146B [email protected]
|
Il 30 novembre, la Commissione UE ha presentato il Pacchetto legislativo “Energia pulita per tutti gli europei” (“Clean Energy for all Europeans”), che completa le iniziative legislative previste dal progetto politico di un’Unione dell’Energia, presentato dalla stessa a marzo 2015.
L’Unione dell’Energia è una delle 10 priorità della Commissione Juncker. La visione stradovranno rappresentare circa il 50% del mix energetico europeo. La transizione energetica è il pilastro della politica climatica europea in vista degli impegni dell’Accordo di Parigi, poiché i 2/3 delle emissioni di gas serra europee provengono dalla produzione di energia.
Il Pacchetto di proposte legislative ha tre obiettivii:
-
mettere l’efficienza energetica al primo posto;
-
conseguire la leadership a livello globale nelle fonti rinnovabili;
-
offrire un patto equo ai consumatori
Le misure dovranno beneficiare tutti i consumatori, che dovranno avere accesso a un’energia più sicura, più pulita e più competitiva, secondo gli obiettivi dell’Unione dell’Energia.
Efficienza energetica al primo posto. La Commissione UE pone l’efficienza energetica, intesa come fonte di energia più pulita e più economica, come obiettivo prioritario e, per questo, propone un obiettivo per il 2030 più ambizioso (30%) di quello concordato dal Consiglio Europeo di ottobre 2014 (27%).
Secondo l’Esecutivo UE, l’obiettivo del 30% si tradurrebbe in 70 miliardi di Euro di PIL e 400.000 posti di lavoro aggiuntivi. Nella revisione della Direttiva, la Commissione UE propone di estendere gli obblighi di risparmio energetico stabiliti dalla Direttiva 2012/27/UE al 2030 e di accelerare la ristrutturazione energetica dell’edilizia nella Direttiva sulla Performance energetica dell’Edilizia. Al fine di sostenere la strategia europea per una mobilità sostenibile e aumentare l’uso dell’elettricità nei trasporti, saranno richiesti punti di ricarica obbligatori negli edifici esistenti e nuovi. Contestualmente, la Commissione UE lancia una Iniziativa Europea per l’Edilizia (European Building Initiative), che prevede anche misure finanziare per gli edifici intelligenti attraverso la mobilitazione, in cooperazione con la BEI, di circa 10 miliardi aggiuntivi per finanziamenti pubblici e privati entro il 2030, per promuovere l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili.
Ecodesign e etichettatura energetica continueranno a rivestire un ruolo importante e, per questo, la Commissione UE ha adottato nel Pacchetto un Working Plan sull’Ecodesign 2016-2019 e misure specifiche (regolamenti) per alcuni prodotti (riscaldamento e raffreddamento dell’aria).
Leadership nelle fonti rinnovabili. Le fonti rinnovabili occupano circa 1.100.000 persone nell’UE. L’UE è leader globale nell’energia eolica, sebbene abbia perso la leadership nella produzione di pannelli solari. A seguito della presentazione del Pacchetto Clima e Energia 2030 da parte della Commissione UE, il Consiglio Europeo di ottobre 2014 ha stabilito che l’UE dovrà conseguire entro il 2030 un obiettivo di produzione di energia da fonti rinnovabili del 27%. L’obiettivo al 2030 dovrà essere realizzato attraverso lo sforzo comune degli Stati Membri ma, a differenza di quanto previsto nell’attuale Direttiva 2009/28/CE, non sarà tradotto in un obiettivi nazionali indicati dalla Commissione UE. In base alla proposta di Regolamento sulla Governance, nel caso in cui la Commissione UE, che avrà il controllo sui piani climatici e energetici nazionali, identifichi un divario tra le misure adottate dagli Stati Membri e il conseguimento dell’obiettivo per il 2030, potrà intervenire con ulteriori azioni a livello europeo. Nella revisione della Direttiva 2009/28/CE sulle Fonti Rinnovabili, la Commissione propone una serie di misure finalizzate a creare un level playing field per tutte le tecnologie, adattare il mercato elettrico, remunerare la flessibilità sia nella generazione che nella domanda e nello stoccaggio. Il dispacciamento prioritario viene confermato per le istallazioni esistenti e le piccole istallazioni e laddove sia dimostrato dallo Stato Membro che è necessario a raggiungere l’obiettivo sulle fonti rinnovabili, mentre la riduzione della produzione di fonti rinnovabili dovrebbe essere tenuta al minimo. Inoltre, si prevedono misure sulla cogenerazione, le bioenergie, i combustibili avanzati per il trasporto, la biomassa.
Un patto equo per i consumatori. La Commissione UE propone di riformare il mercato energetico per conferire più potere ai consumatori nelle loro scelte energetiche. Secondo la Commissione UE, per le industrie, tali riforme dovrebbero tradursi in una maggiore competitività. Tra i principali strumenti proposti, un’informazione più trasparente sui consumi e sui costi dell’energia, fornita dal secondo Rapporto sui prezzi e costi dell’energia in Europa. Le modifiche del quadro normativo proposte dalla Commissione UE per realizzare un mercato più decentralizzato, più intelligente e interconnesso dovrebbero mettere il consumatore in grado di generare la propria energia, stoccarla, condividerla consumarla o rivenderla nel mercato. Infine, il Pacchetto definisce un nuovo approccio per la protezione dei consumatori vulnerabili.
L’obiettivo politico del Pacchetto legislativo sul mercato elettrico è rendere il nuovo mercato elettrico adatto allo sviluppo delle fonti rinnovabili, che dovranno avere un ruolo sempre più preminente in vista degli obiettivi di decarbonizzazione. Per adattarsi alle fonti rinnovabili in forte sviluppo, il mercato elettrico dovrà essere decentralizzato in termini di generazione e più flessibile rispetto all’offerta e alla domanda, più trasparente e aperto alla partecipazione dei consumatori alla gestione della domanda, più integrato, più europeo e meno nazionale, più corto e orientato ai segnali di prezzo necessari per gli investimenti e ad un’eliminazione progressiva dei prezzi regolati nel mercato elettrico all’ingrosso e al dettaglio. Anche il ruolo centrale dei DSO dovrà adeguarsi alle nuove dinamiche del mercato elettrico.
Link ai documenti:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-16-4009_it.htm
https://ec.europa.eu/energy/en/news/commission-proposes-new-rules-consumer-centred-clean-energy-transition
Modified on by Barbara Mariani 11396CBB-AD50-5ED1-C125-77450036943E
|
Confindustria ha organizzato un Seminario di approfondimento sul nuovo regime di Bilanciamento del Gas naturale, che si terrà presso la sede di Viale dell'Astronomia 30 (sala GH), il prossimo 5 dicembre (in allegato il programma definitivo dell'evento).
Il sistema del bilanciamento ha rappresentato un importante driver per la liquidità degli scambi gas negli ultimi anni, contribuendo all’avvicinamento fra il prezzo italiano e quello riscontrato sugli altri hub europei.
Lo scorso ottobre si è conclusa l’implementazione del Regolamento UE 312/2014, che ha dato avvio ad un nuovo ciclo per il gas naturale in Italia con l’obiettivo di promuovere la competizione fra le fonti flessibili, responsabilizzare gli Utenti e ridurre gli interventi del Responsabile del Bilanciamento.
La riforma ha fortemente modificato l’assetto italiano, trasformando gli strumenti e influenzando la liquidità. Nel primo mese di attuazione si è registrata una diminuzione della liquidità sulla Piattaforma di bilanciamento, solo parzialmente compensata dall’aumento delle quantità scambiate nei mercati a pronti.
L’energia è un fattore di competitività per le aziende italiane e una politica energetica attenta a promuovere le principali commodities risulta necessaria per la crescita del Paese.
La preoccupazione di aver costruito un’architettura inefficiente pervade il settore, e il seminario di Confindustria vuole far sedere allo stesso tavolo tutti i soggetti interessati, così da fugare le incertezze, valutare le conseguenze e ipotizzare azioni future per rendere attraente il mercato italiano e abbattere il differenziale di prezzo rispetto ai mercati del Nord Europa.
Di seguito le slide presentate dai relatori al convegno ed il programma del seminario.
Programma 5-12-2016.pdf|Visualizza dettagli
Assocarta.pdf|Visualizza dettagli AEEGSI.pdf|Visualizza dettagli GME.pdf|Visualizza dettagli Snam.pdf|Visualizza dettagli IGAS.pdf|Visualizza dettagli

Modified on by Andrea Andreuzzi 8E4A0609-25CF-3338-C125-7B04003F5446
|
E' stata pubblicata in data odierna la Delibera dell'AEEGSI n. 677/16 con la quale vengono date disposizioni alla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali in materia di agevolazioni a favore delle imprese a forte consumo di energia elettrica, con riferimento ai periodi di competenza 1 luglio - 31 dicembre 2013 e 1 gennaio - 31 dicembre 2014. Tali disposizioni non valgono per le imprese potenzialmente soggette alla restituzione di somme percepite in eccesso per effetto di eventuali sovracompensazioni, per le quali si deve attendere la fine delle verifiche. Vengono inoltre date disposizioni alla Cassa per l'apertura del portale ai fini dalle raccolta delle dichiarazioni per l'anno 2015.
Del AEEGSI 677_16 energivore.pdf|Visualizza dettagli All 677_1l tab 1.xls|Visualizza dettagli
|
Il 16 febbraio, la Commissione Europea ha adottato il Pacchetto sulla sicurezza energetica, contenente due proposte a carattere legislativo e due documenti di orientamento strategico:
Modified on by Barbara Mariani 11396CBB-AD50-5ED1-C125-77450036943E
|

Il 3 dicembre 2015 Confindustria ospiterà un meeting internazionale in merito al mercato del gas naturale, con un focus specifico sul ruolo che potrà giocare l’Italia nei prossimi anni. Il convegno vede coinvolti i principali attori istituzionali ed economici che operano nel sistema energetico, fra cui il Vice Presidente della Commissione Europea delegato all’Unione dell’Energia, il Ministro dello Sviluppo Economico e alti rappresentanti delle autorità regolatorie europee e nazionali. Nella giornata verrà presentato il position paper "PROMOTING THE ROLE OF THE ITALIAN GAS MARKET IN EUROPE", sviluppato con il supporto delle principali associazioni del sistema confederale, nel quale Confindustria ha individuato le prospettive attese per il gas naturale nel futuro mercato energetico.
I temi trattari riguarderanno in partocolare :
-
La creazione di un Hub del gas nell’Europa meridionale e il ruolo del mercato italiano all’interno del più ampio mercato europeo;
-
La sicurezza energetica e le sue relazioni con il mercato energetico;
-
Il completamento del mercato unico dell’energia in Europa;
-
Il contesto regolatorio europeo e il suo recepimento in ambito nazionale.
Il contesto geopolitico attuale richiede all’Europa di fare il possibile per coniugare le proprie politiche estere con il tema della sicurezza di approvvigionamento nel settore energetico. In tale quadro l’Italia assume una evidente importanza, dovuta alla sua strategica posizione geografica e ai suoi collegamenti con i fornitori esteri, sia consolidati (Nord Africa e Russia) che potenziali (Azerbaijan). Nonostante il recente calo della domanda interna, si può prevedere un nuovo impulso alla creazione dell’Hub del gas nell’Europa meridionale, attraverso lo sviluppo di cambi di flusso (rispetto ai classici est-ovest e nord-sud), la diffusione dei cosiddetti usi alternativi del gas naturale (GNL nel trasporto, nuovi usi industriali e small scale LNG) e l’apertura di nuovi mercati di riferimento.
Le recenti tensioni sui confini est dell’Europa, unite all’instabilità seguente le primavere arabe, concentrano l’attenzione internazionale sulla sicurezza energetica e sulle relazioni economiche bilaterali con i paesi esportatori. Fino a quando la sicurezza di approvvigionamento sarà elemento di preoccupazione nello scenario mondiale, saremo impegnati a trovare nuove strade per conciliare la “sicurezza energetica” con il “framework di mercato” in cui gli stakeholder operano attivamente.
Nel prossimo futuro, il gas naturale giocherà un ruolo centrale nel completare il mercato interno dell’energia, come previsto dal Terzo Pacchetto Energia. In uno scenario guidato dagli ambiziosi target di de-carbonizzazione dell’economia previsti in sede europea, le policy energetiche rappresentano il principale strumento per raggiungere un sistema economico low carbon nel medio e lungo termine. In quest’ottica il gas naturale dovrà svolgere un ruolo da protagonista nei processi di generazione elettrica, garantendo un minor impatto ambientale, rispetto agli altri combustibili fossili, e una grande flessibilità, che ne fa il miglior alleato delle energie rinnovabili. Nei prossimi anni dovrà essere sviluppata una sempre maggiore competizione fra le infrastrutture di approvvigionamento gas al fine di accrescere la flessibilità e la sicurezza del sistema. Il nostro paese si trova in una posizione di grande vantaggio in relazione ad un prossimo incremento della flessibilità del sistema poiché è il secondo paese in Europa per capillarità di metanizzazione e ha molteplici rotte di adduzione.
In conclusione, gli sviluppi correnti in merito al contesto regolatorio sono estremamente rilevanti sia in ambito nazionale che europeo. L’Europa sta affrontando un processo di progressiva armonizzazione che necessita di una stretta collaborazione tra ACER, ENTSO-G e i regolatori nazionali. La convergenza tra le regole nazionali porta con se la necessità di proseguire con lo sviluppo comune di Network Code e investimenti, atti a facilitare l’utilizzo delle infrastrutture esistenti e il finanziamento di nuove rotte. Data la magnitudine delle sfide che ci aspettano, sarà necessaria una sempre maggiore cooperazione tra gli Stati Membri che, tutelando le specificità nazionali, permetta di garantire gli obiettivi di sicurezza, efficienza, sostenibilità, solidarietà e competitività indicati nell’Energy Union.
L'evento si svolgerà in Confindustria, sala A. Pininfarina, e la partecipazione richiede la registrazione compilando il presente modulo on line.
In allegato il programma dell'evento.
Programma 3 dicembre 2015.pdf|Visualizza dettagli
Modified on by Andrea Andreuzzi 8E4A0609-25CF-3338-C125-7B04003F5446
|
In vista della Conferenza di Parigi sul clima che si terrà il prossimo dicembre, Confindustria e Kyoto Club hanno organizzato un convegno per confrontarsi sul contributo del mondo delle imprese al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi previsti dal pacchetto clima-energia al 2030.
I relatori esporranno il proprio punto di vista sul negoziato internazionale di Parigi e sulla strategia di politica ambientale in corso di definizione a livello nazionale (Green Act), presentando le proprie best practices in tema di sostenibilità.
L'appuntamento è per il prossimo 18 novembre, in Confindustria - sala Pininfarina, ore 10.00.
In allegato trovate il programma dell'evento, per informazioni si faccia riferimento a:
Kyoto Club_Program.pdf|Visualizza dettagli
|
Come noto, il Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n.102 introduce per le aziende energivore e le grandi imprese l’obbligo di diagnosi energetica da eseguire entro il 5 dicembre 2015.
Molte aziende sottoposte all'obbligo, tuttavia, si trovano ancora impreparate e pur avendo al loro interno personale che segue le tematiche energetiche, non hanno le competenze specifiche per poter adempiere al meglio.
Per questo motivo Confindustria in collaborazione con Sistemi Formativi Confindustria - la società che si occupa di formazione all'interno della struttura confederale - ha pensato di progettare, con l'ausilio di Enea che garantirà anche la docenza, un ciclo formativo che si strutturerà in due giornate seminariali.
Più nello specifico, il corso sarà rivolto ad operatori interni alle aziende che intendono effettuare una diagnosi energetica dei propri impianti senza ricorrere all'ausilio di soggetti esterni, e vogliano investire nella formazione del proprio personale, integrando le competenze tecniche di base e fornendo le conoscenze specifiche necessarie per effettuare una diagnosi energetica ai sensi del D.Lgs. 102/2014.
Il corso si articolerà in due giornate seminariali distinte:
1) la prima si terrà il 28 settembre 2015 a Roma in Confindustria e durerà l'intera giornata con la docenza degli esperti Enea.
2) la seconda, a distanza di circa un mese dalla prima, della durata variabile di una o due giornate in base alla numerosità dei partecipanti, in cui saranno svolte collegialmente esercitazioni pratiche con due o tre esperti ENEA nelle quali verranno discusse e commentate le simulazioni di diagnosi elaborate dai partecipanti al corso.
Di seguito il Programma e la Scheda di iscrizione.
Iscrizione formazione diagnosi energetica 28 settembre 2015.pdf|Visualizza dettagli
PROGRAMMA SEMINARIO 28 SETTEMBRE 2015.pdf|Visualizza dettagli
Modified on by Elena Bruni D84CA2DE-7A8B-C14E-C125-6C670035414E [email protected]
|
Lo scorso febbraio la Commissione Europea ha presentato il Pacchetto di misure sull'Unione Energetica, che definisce la strategia a lungo termine dell’Unione Europea e le misure normative che dovranno accompagnarla. La strategia riafferma le priorità della’UE in campo energetico: completamento del mercato interno del gas e dell’elettricità, sicurezza degli approvvigionamenti, decarbonizzazione dell’economia, centralità dell’efficienza energetica, sostenibilità e competitività dei prezzi dell&rs/c2b81864-428a-4e85-89e5-4b6e98715fb1" target="_blank" title="Afficher les détails de european-council-conclusions-19-20-march-2015-en.pdf">Afficher les détails 2015-03-12 BUSINESSEUROPE position on Energy Union.pdf|Afficher les détails
Modified on by Barbara Mariani 11396CBB-AD50-5ED1-C125-77450036943E
|
Il GSE ha aggiornato al 31 marzo il Contatore del “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diversi da quelli fotovoltaici. Il costo indicativo annuo risulta pari a circa 5,705 miliardi di euro, in calo di 16 milioni di euro rispetto all'ultimo aggiornamento.
Si ricorda che una volta raggiunto il tetto massimo fissato per legge a 5,8 miliardi non potranno più essere sottoscritte nuove convenzioni per gli incentivi.
|
L'AEEGSI ha pubblicato la delibera 112/15 con la quale, come anticipato nel primo rapporto sul funzionamento della misura ex art. 39 sulle imprese energivore, prevede la soppressione del meccanismo di acconto/conguaglio per il riconoscimento delle agevolazioni alle imprese a forte consumo di energia elettrica per l'anno 2014.
Potete scaricare qui la delibera Delibera AEEGSI 112_2015
|
La Commissione Europea ha in mente l’armonizzazione della fiscalità energetica in quanto un requisito essenziale per poter pensare ad una reale unione energetica.
Le evidenti differenze che vi sono tra Stati membri non fanno che aumentare il divario. Infatti attualmente il carico fiscale differisce fortemente da Paese a Paese: in Danimarca, ad esempio, le tasse rappresentano il 57% del prezzo finale dell'elettricità e in Germania il 49%, mentre Malta e Regno Unito non vanno oltre il 5%. Il risultato è che se i consumatori danesi e tedeschi arrivano a pagare circa 30 euro per 100 kWh, quelli bulgari beneficiano di un prezzo di 9 €/100 kWh.
Per questo motivo, in una intervista, il Commissario per l’energia e l’ambiente Miguel Aras Cañete, ha dichiarato che per completare il mercato interno dell'energia non basta la realizzazione delle interconnessioni, ma servono nuove norme, in particolare sulle tariffe, la cui composizione è necessaria sia trasparente e basata su regole comuni.
E’ quindi intenzione della nuova Commissione Europea fare pressioni sugli Stati membri UE affinché armonizzino la fiscalità sull'elettricità e il gas.
|
L'Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico (AEEGSI) ha recepito, con la delibera 566/2014, gli indirizzi del Ministero dello Sviluppo Economico per ridurre di 140 milioni di euro il servizio di interrompibilità (provvedimento Taglia-bollette).
Rispetto alla disciplina per il 2015/2018, fissata provvisoriamente dal Regolatore con la delibera 301/2014, rilevano i seguenti aspetti:
-
il prezzo posto a base d'asta viene tagliato del 10%. L’Autorità ha quindi fissato il premio di riserva per la capacità interrompibile istantaneamente a 135.000 €/MW/anno e quello per l'interrompibilità di emergenza a 90.000 €/MW/anno;
-
la quantità massima disponibile di energia per il sevizio viene ridotta a 3.300 MW/anno;
-
la quota per il prodotto triennale viene portata da 2/3 a 3/4 della capacità massima;
-
sono eliminate le assegnazioni mensili, salvo che Terna non ritenga necessario reintegrare le quantità mensili riacquistate dagli assegnatari;
-
rimangono il prodotto annuale e quello infrannuale. Quest'ultimo verrà interdetto agli assegnatari di prodotti triennali o annuali in caso di perdita dei requisiti contrattuali nell'anno di riferimento.
In riferimento alla richiesta del MiSE di prevedere strumenti che garantiscano il servizio delle unità interrompibili per far fronte alle criticità per la sicurezza del sistema elettrico, lAutorità emanerà un successivo provvedimento (che sarà posto in consultazione) volto a disciplinare un nuovo servizio "a scendere" (visto che ora gli interrompibili operano solo "a salire") per fronteggiare i giorni di basso carico.
L'AEEGSI ha successivamente approvato, con il provvedimento 578/2014/R/eel, il Regolamento delle procedure di approvvigionamento dei servizi di interrompibilità e il relativo Contratto Standard, predisposto da Terna, sulle procedure di approvvigionamento per il triennio 2015-2017.
Con tale provvedimento, come indicato dal Ministero, il prodotto triennale è stato rafforzato, prevedendo un meccanismo per cui nel caso l'offerta aggregata nella procedura di approvvigionamento del prodotto triennale sia pari o superiore alla quantità massima, Terna proceda direttamente ad approviggionare l'intera quantità massima tramite la predetta procedura senza organizzare la procedura di approvvigionamento del prodotto annuale per il primo anno del triennio.
Terna rende note, ai sensi della delibera dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico 301/2014/R/EEL come successivamente modificata ed integrata dalla delibera 566/2014/R/eel, le modalità per l’approvvigionamento a termine delle risorse interrompibili istantaneamente e di emergenza nel triennio 2015 - 2017 e i relativi schemi contrattuali come approvati con delibera 578/2014/R/eel, il termine per la presentazione delle richieste di partecipazione e per l'accesso al portale per l'inserimento delle offerte.
Modified on by Barbara Marchetti 6FECD2ED-3BC4-6942-C125-72DB0031146B [email protected]
|
Lo scorso 12 novembre è stata presentata dall'Agenzia Internazionale dell'Energia (Aie) la nuova edizione del World Energy Outlook.
Secondo l’Agenzia, la domanda energetica mondiale aumenterà del 37% al 2040, con un aumento medio annuo dell'1,1%. Un rallentamento rispetto ai decenni precedenti dovuto da una parte ai miglioramenti sul piano dell'efficienza e dall'altra a cambiamenti strutturali nell'economia globale in favore di attività a più bassa intensità energetica. Il mix energetico mondiale sarà suddiviso equamente tra: petrolio, gas, carbone ed energie "low-carbon"(nucleare e rinnovabili).
La domanda mondiale di elettricità crescerà, tra il 2012 e il 2040, dell’80%. Il maggior contributo verrà dalla Cina (33%), seguita dall'India (15%), dal Sud Est Asiatico (9%) e dal Medio Oriente (6%).
Secondo lo scenario centrale dell’Outlook, nel 2040 la quota nella produzione elettrica di fonti fossili scenderà al 55%, nel 2012 era del 68%, e le rinnovabili passeranno dal 21 al 33%. Il carbone sarà la fonte che perderà più terreno, soprattutto nei Paesi OCSE, frenato dalle politiche di riduzione delle emissioni. Previsto inoltre un dimezzamento della produzione da olio combustibile e un quasi raddoppio di quella da gas che in Europa comunque non tornerà ai livelli del 2010 prima del 2030.
Sempre secondo l’AIE, la domanda di petrolio dovrebbe salire di 14 milioni di barili/giorno, toccando i 104 milioni di barili al giorno nel 2040, una previsione legata però alla realizzazione di tempestivi investimenti in Medio Orinete. La produzione di tight oil statunitense e quella dei Paesi non-Opec, infatti, rallenterà la sua crescita e il mondo sarà sempre più dipendente dal greggio di un numero relativamente piccolo di Paesi produttori.
La domanda di carbone crescerà dello 0,5% l'anno, contro il 2,5% degli ultimi trenta anni, con due terzi dell'aumento concentrati nei primi 10 anni del periodo. I consumi di questo combustibile - prevede l'Agenzia - raggiungeranno il picco anche in Cina, al 2030, mentre tra le superpotenze solo in India continueranno a crescere
Per il gas, diversamente da petrolio e carbone, si prevedono al 2040 consumi superiori del 50% rispetto al livello attuale. La produzione di gas naturale è prevista crescere linearmente a 5.400 miliardi di metri cubi, grazie al contributo di tutte le maggiori aree del mondo, Europa esclusa, con il peso degli Usa che, grazie al gas non convenzionale, salirà dal 17 al 31% mantenendo il ruolo di primo produttore.
La quota delle fonti rinnovabili nella produzione di elettricità salirà dal 21% del 2012 al 33% del 2040. A spingere la crescita delle rinnovabili saranno il calo dei costi e gli incentivi. A crescere di più saranno nell'ordine eolico, idroelettrico e solare. Le rinnovabili, si prevede, supereranno il gas divenendo la seconda fonte del mix elettrico già nel giro di un paio di anni ed entro il 2035 daranno il contributo più importante, sorpassando anche il carbone.
Destinato inoltre a triplicare il consumo di biocarburanti, da 1,3 milioni di barili/giorno di petrolio equivalente a 4,6 milioni, quando coprirà l'8% della domanda del trasporto stradale.
Per il nucleare, infine, si parla di un aumento della potenza del 60% nei prossimi 26 anni, localizzato soprattutto in Cina, India, Corea e Russia. Di qui al 2040 dovranno però essere smantellati 200 reattori con un costo di circa 100 miliardi di dollari.
Sono disponibili l'executive summary e le slides utilizzzate nella presentazione a Londra del rapporto.
WEO2014_LondonNovember.pdf|Visualizza dettagli WEO2014SUM.pdf|Visualizza dettagli
|
Si è svolto stamani il preannunciato incontro con la Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico, il Ministero dello Sviluppo Economico e l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico sul tema delle Energivore.
L'incontro, che ha visto la partecipazione di numerose associazioni e aziende, è stato particolarmente articolato e ha messo luce su alcuni punti.
In particolare i punti maggiormente discussi e di respiro generale sono:
-
Anche per i conguagli di dicembre 2014 verrà richiesta la fidejussione perché vi sono ancora incertezze che devono essere risolte e deve concludersi l'esame della misura a Bruxelles nell'ambito delle procedure sugli Aiuti di Stato.
-
L'introduzione del termine del 31/10/14, per la presentazione della fidejussione per l'erogazione dell'anticipo, è di natura meramente pratico. Essendo ormai infatti giunti ai calcoli sul conguaglio, chi non presenterà fidejussione per l'anticipo lo potrà fare direttamente sull'intera cifra. E' stato ribadito che non vi è alcuna perdita di diritto. Le somme non riscosse sono accantonate sul conto corrente presso la MPS con un tasso del 3,8%.
-
Nel caso dal conguaglio dovesse emergere che una azienda ha percepito con l'acconto puù di quanto alla stessa spettante, l'azienda dovrà restituire la differenza non spettante comprensiva degli interessi nel frattempo maturati su quella quota parte non dovuta.
-
Se ci sono discrepanze evidenti tra i dati dichiarati dall’azienda e quelli forniti dal distributore - tali da cambiare la classe di sconto allora la CCSE - sospenderà la procedura e chiederà chiarimenti all’azienda e al distributore.
-
Per quanto riguarda la componente Ae pagata, i distributori non l’applicheranno solo a quei soggetti che risultano energivori sulla base dell’elenco definitivo prodotto dalla CCSE a seguito del conguaglio. Ad esempio la componente Ae non verrà applicata dall'1/12/14 solo sulle aziende risultate energivore nell'elenco 2013.
A brevissimo condivideremo le slides presentate dalla CCSE nel corso dell'incontro.
|
Terna ha presentato lo stato di avanzamento del Piano di Sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale e le ipotesi di nuovi scenari di sistema.
In merito allo stato di avanzamento delle attività e alle ipotesi di evoluzione degli scenari di sistema, si sottolinea come il processo di approvazione del Piano di Sviluppo - PdS - sia divenuto, nel corso degli ultimi anni, ulteriormente articolato con la conseguenza che ad oggi risulta ancora approvato solo il PdS 2011, mentre i PdS 2012, 2013 e 2014 si trovano ancora in fase di approvazione.
Nel Piano di sviluppo 2015, sono riportate le principali evidenze del funzionamento del sistema elettrico (vale a dire: potenza eolica e fotovoltaica installata, sezioni AT/MT con inversione del flusso di energia, dati sulla mancata produzione eolica e sulla generazione distribuita) e l'analisi delle principali evidenze dei mercati e scambi con l’estero.
Negli scenari evolutivi del PdS 2015, sono prese a riferimento la SEN (Strategia elettrica nazionale) e le cd “Vision” ENTSO-E al 2030, con particolare focus su fotovoltaico ed eolico (nel lungo termine potrebbero raggiungere rispettivamente circa 29.500 MW e 15.500 MW di installato), nonché gli scenari evolutivi della domanda elettrica (con ipotesi di scenario base e di sviluppo).
Modified on by Barbara Marchetti 6FECD2ED-3BC4-6942-C125-72DB0031146B [email protected]
|
Nel corso del Verona Efficiency Summit, svoltosi ieri nell'ambito dello Smart Energy Expo, il vice ministro dell’Economia Enrico Morando ha affermato che anche il prossimo anno le detrazioni per le ristrutturazioni edilizie e l’efficientamento energetico saranno disponibili con gli stessi livelli. Se confermata nei fatti questa notizia rappresenta una importante leva per il settore dell'efficienza energetica. Alla luce del quadro regolatorio comunitario, infatti, una delle priorità della politica energetica italiana deve essere la promozione dell’efficienza energetica.
Attraverso un serio obiettivo di risparmio energetico il Paese intero, può trarre importanti benefici in termini di minor dipendenza, tutela ambientale e stimolo all’innovazione. Misure atte a promuovere l’efficienza energetica non possono che aiutare ad andare in questa direzione.
|