Terna rende noto, nel consueto Rapporto mensile, che nel mese di giugno l'energia elettrica richiesta in Italia è stata pari a 25,9 TWh, in diminuzione dello 0,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Valore che, depurato dal fattore calendario e temperatura, porta la flessione a -1,3%. A maggio, lo ricordiamo, il calo era stato del 2,9%.
I 25,9 TWh richiesti lo scorso mese sono distribuiti per il 47,1% al Nord, per il 29,1% al Centro e per il 23,8% al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda è risultata ovunque negativa: -0,5% al Nord, -1,3% al Centro e -1% al Sud.
La domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’88,3% con produzione nazionale e per la quota restante (11,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero (saldo tra importazione ed esportazione di energia elettrica). In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,1 TWh) è calata dello 0,4% rispetto a giugno 2013. Sono in crescita le fonti di produzione termica (+1,1%), fotovoltaica (+2%) e geotermica (+6,7%) . In calo, invece, la fonte idrica (-3,4%) ed eolica (-9,7%).
La potenza massima richiesta alla punta nel mese di giugno è stata pari a 51.550 MW, il picco si è registrato il 12 giugno, alle ore 12.00, con una diminuzione dell'1% sul valore registrato nello stesso mese dell’anno precedente.
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di giugno 2014 rispetto al mese precedente è stata pari a +0,5%. Il profilo del trend congiunturale si mantiene su un andamento debolmente negativo.
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Dal Rapporto mensile Terna, nel mese di maggio l'energia elettrica richiesta in Italia è stata pari a 24,9 TWh, in diminuzione del 2,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Valore che, depurato dal fattore calendario, porta il calo al -2,3%.
I 24,9 TWh richiesti nel mese di maggio 2014 sono distribuiti per il 47,1% al Nord, per il 28,9% al Centro e per il 24,0% al Sud.
La domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’88,1% con produzione nazionale e per la quota restante (11,9%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero (saldo tra importazione ed esportazione di energia elettrica). In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,2 miliardi di kWh) è calata del 3,2% rispetto a maggio 2013. Sono in crescita le fonti di produzione fotovoltaica (+10,4%) e geotermica (+3,5%). In calo, invece, le fonti eolica (-23,8%), idrica (-9,1%) e termoelettrica (-0,2%).
La potenza massima richiesta alla punta nel mese di maggio è stata pari a 44.455 MW, il picco si è registrato il 23 maggio, alle ore 12, con una diminuzione dello 0,2% sul valore registrato nello stesso mese dell’anno precedente.
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di maggio 2014 rispetto al mese precedente è stata pari a -1,2%. Il profilo del trend si mantiene su un andamento negativo.
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Lo scorso 12 dicembre, nel corso della 21° Conferenza delle Parti sul Clima delle Nazioni Unite (COP21), è stato raggiunto a Parigi il primo accordo globale sui cambiamenti climatici.
L’Accordo, definito dal Ministro degli Esteri francese Laurent Fabius “storico, ambizioso, giusto, sostenibile, dinamico, equilibrato e legalmente vincolante”, è stato firmato da 195 Paesi. Francois Hollande lo ha definito “il primo accordo globale nella stssistere finanziariamente i Paesi in via di sviluppo sia sul fronte della riduzione delle emissioni (mitigazione) che degli adattamenti, con una progressione degli sforzi finanziari nel tempo e con un equilibrio tra le azioni di sostegno alla mitigazione e quelle agli adattamenti. Il Meccanismo Finanziario della Convenzione fungerà da meccanismo finanziario dell’Accordo. Il riferimento alla mobilitazione dei 100 miliardi di dollari l’anno da qui al 2020 è nominato nelle decisioni e non nel testo dell’Accordo.
Il trasferimento tecnologico (Art. 10) per accelerare, incoraggiare e promuovere l’innovazione, sarà finanziato attraverso il Meccanismo Finanziario, mentre un Meccanismo Tecnologico della Convenzione definirà il quadro normativo di riferimento per facilitare la cooperazione nella ricerca e nello sviluppo e l’accesso alle tecnologie, specie nei primi stadi di sviluppo delle stesse. I Paesi sviluppati si impegnano a sostenere Paesi in via di sviluppo, anche finanziariamente, nell’implementazione di questo articolo e dovranno rendere conto dei loro sforzi nella revisione (“global stocktake”). Riguardo al capacity building, dovrà essere collettivo ma specifico per ogni Paese e rispondere a esigenze nazionali, con un’attenzione particolare per i Paesi più vulnerabili. La cooperazione dovrà riguardare anche le misure per aumentare l’educazione, la consapevolezza e la partecipazione pubblica.
Il principio di “differenziazione” è presente anche negli obblighi di trasparenza (Art.13). Qui il testo dell’Accordo si fa ambiguo perché da una parte si intende stabilire un quadro comune che richieda a tutti i Paesi di informare sulle emissioni nel loro territorio e sui progressi verso i rispettivi contributi nazionali, dall’altra si lascia flessibilità a quei Paesi in via di sviluppo alla luce delle proprie capacità e si specifica che le modalità del quadro di riferimento saranno stabilite nel 2016. Infine, si dichiara che per i Paesi meno sviluppati l’implementazione di questo obbligo non dovrà comportare azioni intrusive, punitive o onerose.
L’Accordo prevede un inventario globale periodico ai fini di valutare il progresso collettivo nell’implementazione degli obiettivi dell’Accordo e i suoi obiettivi a lungo termine (“global stocktake”). Il primo inventario globale è stabilito per ora nel 2023 e ogni 5 anni a partire da questa data.
Per facilitare l’implementazione e promuovere il recepimento delle clausole dell’Accordo, viene istituito un comitato, che dovrà operare in modo trasparente e non punitivo, nel rispetto delle capacità e delle circostanze di tutte le Parti.
Testo dell’Accordo in inglese
http://unfccc.int/documentation/documents/advanced_search/items/6911.php?priref=600008829
Modificato il da Barbara Mariani 11396CBB-AD50-5ED1-C125-77450036943E
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L'Agenzia per la coperazione dei regolatori europei (ACER) ha pubblicato un rapporto inerente la descrizione e comparazione delle nuove tecnologie di trasporto del gas naturale, gas naturale liquefatto e gas naturale compresso, considerandone le barriere allo sviluppo. Sono previsti principalmente tre filoni di utilizzo del gas, alternativi al tradizionale:
Dai risultati delle analisi si evince come il principale utilizzo, tra i tre considerati, sarà rappresentato dal trasporto, in particolar modo per ciò che riguarda il trasporto terrestre.
Si riporta il link da cui scaricare il rapporto: ACER - New developements in gas supply chain
Modificato il da Andrea Andreuzzi 8E4A0609-25CF-3338-C125-7B04003F5446
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Vi informiamo che sono state pubblicate dall'Autorità per l'Energia le FAQ, riorganizzate e aggiornate al 12 giugno 2015, sul "Testo Integrato dei Sistemi Semplici di Produzione e Consumo – TISSPC" contenenti le risposte sulle principali questioni interpretative dell'assetto regolatorio..
Modificato il da Barbara Marchetti 6FECD2ED-3BC4-6942-C125-72DB0031146B [email protected]
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L'associazione degli operatori europei del trasporto del gas naturale (EntsoG) ha aggiornato il Piano di Investimento Regionale per il Corridoio Sud di cui fa parte l'Italia. Nonostante non si consideri raggiungibile il monte consumi per l'area al 2023, stimato nel 2012 pari a 1.800 TWh, sono 90 i progetti che la interessano (9 terminali Gnl, 67 gasdotti e 14 stoccaggi) dei quali 16 hanno già ottenuto la decisione finale di investimento (Fid).
Il Piano è consultabile al seguente link: Southern Corridor Investment Plan 2014-2023
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Confindustria ha accompagnato il processo di definizione del D.Lgs 102/14 e ha svolto un ruolo attivo nella fase di stesura delle successive Linee Guida esplicative, redatte dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Sono stati infatti predisposti seminari di approfondimento e confronto, con l’Enea e il Ministero, con l’obiettivo di individuare il perimetro di applicazione degli obblighi e chiarire casistiche particolari. Il primo approfondimento si è tenuto il 25 novembre 2014, il secondo il 25 febbraio 2015, mentre il terzo il 7 luglio 2015.
Confindustria sta ora lavorando, nella fase di adempimento dell’obbligo, sul piano formativo e informativo, sviluppando progetti formativi sulle modalità di sviluppo delle diagnosi energetiche. I suddetti appuntamenti, previsti per il 28 settembre e il 28 ottobre 2015, trovano la gentile partecipazione dell’Enea in qualità di facilitatore nell’ambito della chiarificazione delle istanze normative.
Nell'ambito dell'obbligo per l'effettuazione della diagnosi energetica entro il 5 dicembre 2015 ex D.Lgs 102/14 abbiamo nuovamente chiesto alle Istituzioni competenti la possibilità di ipotizzare una dilazione temporale nell'esecuzione della diagnosi anche a fronte del pagamento di una multa minima. Purtroppo ci è stato confermato che non è possibile prevedere alcuna dilazione . Come dunque riportato nelle precedenti comunicazioni e sottolineato nel corso dei numerosi incontri e corsi formativi svoltisi in Confindustria sull'argomento, le scadenze rimangono il 5 dicembre 2015 per l'esecuzione della diagnosi e il 22 dicembre 2015 per l'invio della documentazione ad Enea. Riteniamo comunque opportuno, condividendo questa scelta con Enea, che laddove le aziende siano già consapevoli di non riuscire ad ottemperare all'obbligo, lo comunichino prontamente prima della scadenza al Ministero dello Sviluppo Economico e ad Enea. Inoltre, per evitare di incorrere nella sanzione maggiore, dai 4.000 ai 40.000 euro, é importante inviare ad Enea comunque una sia pure parziale e iniziale documentazione di diagnosi quale ad esempio la clusterizzazione e l'indicazione delle aziende che si sottoporranno alla diagnosi nel caso di azienda multisito o l'invio della prima documentazione relativa all'azienda e ad i suoi consumi energetici nel caso di una azienda mono sito. Tutto questo al fine di fornire una sia pure embrionale documentazione ad Enea che consenta di rientrare nella definizione di aziende che hanno inviato documentazione incompleta ma che hanno comunque dimostrato la volontà di ottemperare all'obbligo. In tal caso, non essendo la diagnosi pienamente rispondente ai requisiti presenti nell'articolo 8 del Decreto in oggetto, si incorrerebbe in una sanzione amministrativa pecuniaria da 2.000 a 4.000 euro.
Modificato il da Massimo Beccarello 1784DF74-F7BB-934F-C125-71B000362642
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Il Decreto del ministero dello sviluppo economico del 27 dicembre 2013 ha sviluppato l'aggiornamento il piano di emergenza per il gas naturale, introducendo principalmente due implementazioni:
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L'adeguamento del piano al Decreto Ministeriale del 15 febbraio 2013 in merito all'erogazione contrattuale dal sistema nazionale degli stoccaggi per la determinazione dei livelli di crisi.
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L'adeguamento del piano al Decreto Ministeriale 13 settembre 2013 in merito all'utilizzo del servizio di "peak shaving".
Al seguente link è possibile scaricare il nuovo piano per l'emergenza gas:
Decreto MSE 27 dicembre 2013
Al seguente link è possibile scaricare il DM 15 febbraio 2013:
Decreto MSE 15 febbraio 2013
Al seguente link è possibile scaricare il DM 13 settembre 2013:
Decreto MSE 13 settembre 2013
Modificato il da Andrea Andreuzzi 8E4A0609-25CF-3338-C125-7B04003F5446
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Il GSE informa che il costo di incentivazione dell’elettricità prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico ha raggiunto, al 31 maggio 2014, l’ammontare di 5,079 miliardi di euro. Ricordiamo che il D.Lgs. 28/2011 stabilisce un tetto massimo di spesa annua di 5,800 miliardi di euro.
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Il GSE ha pubblicato il Bollettino sull’incentivazione delle fonti rinnovabili aggiornato al 30 giugno 2013, che fornisce un aggiornamento dei dati sull’accesso ai meccanismi di incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti alimentati a fonti rinnovabili diversi da quelli fotovoltaici.
Vai al link del documento: http://www.gse.it/it/Qualifiche%20e%20certificati/GSE_Documenti/Qualificazione%20impianti/Bollettino%20informativo/01%20Documenti/Bollettino%201°%20semestre%202013.pdf
Modificato il da Stefania de Feo CCAF10C5-0ECB-AB65-C125-72DB0031146A [email protected]
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Il GSE ha pubblicato l’aggiornamento delle Procedure Applicative del DM sulle FR elettriche, contenente i Regolamenti Operativi per le procedure d'asta, per le procedure di iscrizione ai Registri Informatici e per i rifacimenti parziali e totali.
Vai al link del documento: http://www.gse.it/it/salastampa/GSE_Documenti/Procedure_applicative_art24_DM_6-7-12_aggiormamento_2014-01-10%20v%202.pdf
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Sono stati pubblicati dall'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico gli aggiornamenti - per il IV trimestre 2015 - delle tariffe elettriche e gas per famiglie e piccoli consumatori serviti in maggior tutela.
Per l’energia elettrica, si registra un incremento trimestrale del 3,4%, dovuto principalmente all'aumento dei costi complessivi per l'approvvigionamento della "materia energia" che risente dei picchi di prezzo registrati sul mercato all'ingrosso nel mese di luglio (+39% rispetto a giugno), all'esigenza di adeguare al rialzo gli oneri di sistema per sostenere i costi straordinari connessi alla fine del meccanismo di ritiro dei certificati verdi nel 2016 e ai costi per l'efficienza energetica.
Per il gas, si registra invece un incremento trimestrale del 2,4% dovuto principalmente ad una maggiorazione sui costi di trasporto della componente che si applica solo nel periodo invernale a copertura degli oneri derivanti dalla disponibilità delle infrastrutture di stoccaggio, dall'aumento della componente GRAD (a copertura dei costi di transizione dal vecchio al nuovo riferimento di prezzo per la materia prima gas) dal leggero adeguamento della componente CPR (a copertura del meccanismo per la rinegoziazione dei contratti di lungo termine) e della componente CCR (a copertura dei costi legati all'attività di approvvigionamento).
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Con le delibere 131/2015/R/gas, 130/2015/R/eel e 129/2015/R/com, l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico ha aggiornato, al secondo trimestre 2015, le componenti tariffarie per l’energia elettrica e il gas.
Per l’energia elettrica, si registra in particolare un decremento trimestrale del -1,1%, dovuto alla riduzione dei costi per l’acquisto della ”materia energia” nei mercati all’ingrosso, in parte controbilanciata da un leggero adeguamento complessivo degli oneri generali di sistema (+0,7% totale) ed in particolare delle componente A3 - legata all’incentivazione delle fonti rinnovabili - e alla componente A2 – legata allo smantellamento degli impianti nucleari.
Per il gas, si registra un calo ancora più deciso -4,4%, rispetto al trimestre precedente, dovuto principalmente al forte calo della componente per l’approvvigionamento della materia prima (-10% rispetto al trimestre precedente) in parte leggermente controbilanciato dall’aumento della componente RE (+0,3%) a copertura degli incentivi a sostegno delle iniziative di efficienza energetica.
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Sono stati pubblicati dall'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico gli aggiornamenti - per il IV trimestre 2014 - delle tariffe elettriche e gas per famiglie e piccoli consumatori serviti in tutela.
Per l’energia elettrica, si registra un incremento trimestrale del 1,7%, principalmente a causa del recupero degli scostamenti rispetto alle stime del costo di approvvigionamento, da parte dell’Acquirente Unico della materia prima (+0,9%) e della necessità di finanziare alcuni oneri di sistema. Fra questi rileva, in particolare, la componente per la messa in sicurezza del nucleare A2 (+0,6%) per far fronte alle necessità di gettito relative ai versamenti al bilancio dello Stato di un importo pari a 200 milioni di euro.
La somma di questi elementi avrebbe portato ad un aumento della bolletta elettrica di 1,9%: tuttavia, in considerazione della riduzione dello 0,2% dei costi di dispacciamento è stato possibile contenere l’incremento trimestrale all’1,7%.
Per il gas, si registra invece un incremento trimestrale del 5,4% dovuto principalmente alle tensioni sui mercati legate agli attesi rialzi stagionali della materia prima all’ingrosso (+6,4%) e alla crisi Russo –Ucraina che hanno determinato un aumento generalizzato dei prezzi spot sugli hub europei, con ripercussioni sulle quotazioni a termine utilizzate per l’aggiornamento delle condizioni economiche di tutela.
A ciò si sono aggiunti gli aumenti degli oneri di stoccaggio (+1,2%), per un totale di + 7,6%. Questo incremento complessivo è stato in parte controbilanciato dalla riduzione del 2,2% delle componenti CPR e CCR per la rinegoziazione dei contratti pluriennali e alle modalità di approvvigionamento decisa dall’Autorità.
Modificato il da Barbara Marchetti 6FECD2ED-3BC4-6942-C125-72DB0031146B [email protected]
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La Delibera 633/2013/R/gas, pubblicata in data 27 dicembre 2013 dall'Autorità per L'Energia Elettrica e il Gas, aggiorna le tariffe obbligatorie e gli importi di perequazione bimestrale d'acconto per i servizi di distribuzione, misura e commercializzazione del gas naturale per il 2014, in conformità alle definizioni proposte dal testo RTDG (Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas).
La stessa delibera approva per l'anno 2014:
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le opzioni per i servizi di distribuzione e misura di gas diversi dal naturale,
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l'ammontare massimo dei maggiori oneri derivanti dalla presenza di canoni di concessione per le imprese distributrici.
La Delibera 633/2013/R/gas è consultabile al seguente link:
Delibera AEEG 27 dicembre 2013 numero 633
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Sono state aggiornate le Regole Applicative per la presentazione della richiesta e il conseguimento della qualifica di SEU e SEESEU a seguito della verifica positiva da parte dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico. Gli aggiornamenti:
a. estendono la definizione di SEESEU-A, prevedendo che l’univocità del soggetto giuridico sia verificata alla data dell’1 gennaio 2016 per i soggetti che, nel periodo compreso tra il 6 maggio 2010 e l'1 gennaio 2014, erano, anche limitatamente a una parte del suddetto periodo, sottoposti al regime di amministrazione straordinaria;
b. aboliscono la soglia di 20 MW per i SEU e modificano la definizione di gruppo societario;
c. prevedono semplificazioni ai fini del rilascio della qualifica di SEU per sistemi con impianti di piccola taglia.
In particolare, le semplificazioni di cui al punto c) sono relative a:
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configurazioni caratterizzate dalla presenza di un impianto fotovoltaico di potenza fino a 20 kW realizzato presso un cliente finale per la cui produzione vengono erogate la tariffa omnicomprensiva e la tariffa premio sul consumo in sito di cui ai decreti interministeriali 5 maggio 2011 (cd. quarto conto energia) e 5 luglio 2012 (cd. quinto conto energia); in questi casi il GSE, entro il 31 ottobre 2016, avvia la procedura di qualifica SEU a partire dai dati già disponibili, richiedendo al Soggetto Referente dati e/o documenti integrativi qualora necessario, e procede a rilasciare, ove ne sussistano i requisiti, la suddetta qualifica, con effetti a decorrere dall’1 gennaio 2014;
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sistemi particolarmente semplici e caratterizzati da impianti di produzione di energia elettrica di potenza fino a 100 kW.
Le Regole Applicative, redatte ai sensi della deliberazione 72/2016/R/eel dell’Autorità, sono disponibili nella sezione del sito GSE Qualifiche e Certificati > Qualifiche SEU-SEESEU.
Per maggiori approfondimenti è anche possibile consultare la nota in allegato.
Con successiva news, il GSE comunicherà agli operatori quando saranno attive le funzionalità del portale informatico relative alla richiesta di qualifica come SEESEU-A ai sensi della deliberazione 72/2016/R/eel e all’accesso alle procedure semplificate previste per i sistemi con impianti di piccola taglia.
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L’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico, con le delibere 136/2014/R/eel e 134/2014/R/gas, ha aggiornato i prezzi di riferimento, per il trimestre aprile – giugno 2014, delle bollette dell'energia elettrica e del gas naturale per i consumatori serviti in tutela.
Da aprile il prezzo di riferimento dell'energia elettrica sarà di 18,975 centesimi di euro per KWh, in riduzione del1,1%, tasse incluse, rispetto al trimestre precedente e il prezzo di riferimento del gas naturale sarà pari a 83,01 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse, in riduzione del 3,8% rispetto al trimestre precedente.
Vai ai seguenti link per vedere gli aggiornamenti, relativi al II trimestre 2014, della bolletta elettrica e del gas naturale:
composizione bolletta elettrica II trimestre 2014
composizione bolletta gas II trimestre 2014
Modificato il da Barbara Marchetti 6FECD2ED-3BC4-6942-C125-72DB0031146B [email protected]
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L’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico, con delibera 641/2013/R/com, ha aggiornato i prezzi di riferimento, per il trimestre gennaio – marzo 2014, delle bollette dell'energia elettrica e del gas naturale per i consumatori serviti in tutela.
Vai ai seguenti link per vedere gli aggiornamenti, relativi al I trimestre 2014, della bolletta elettrica e del gas naturale.
Composizione bolletta elettrica_I trim 2014
Composizione bolletta gas_I trim 2014
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Sono disponibili gli aggiornamenti al IV trimestre 2013 delle bollette elettriche e del gas naturale, dell'andamento delle componenti e delle le variazioni percentuali rispetto al trimestre precedente dei prezzi dell'energia elettrica e del gas.
Vai a seguenti links:
Prezzo energia elettrica
Prezzo gas naturale
Modificato il da Barbara Marchetti 6FECD2ED-3BC4-6942-C125-72DB0031146B [email protected]
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La Commissione Europea ha considerato il sistema di incentivi alle rinnovabili contenuti nel DM FER 1 (limite di 5,4 mld €) compatibile con le norme dell'UE in materia di aiuti di Stato, in quanto promuove la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in linea con gli obiettivi ambientali dell'UE e senza falsare indebitamente la concorrenza.
L'aiuto è stato in particolare considerato proporzionato, dato che copre solo la differenza negativa tra il prezzo di mercato dell'energia elettrica e i costi di produzione, garantendo che questo avvenga anche se i prezzi di mercato aumentino in modo inaspettato.
Di seguito il comunicato stampa della Commissione UE.
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La Commissione europea ha approvato, a titolo delle norme UE in materia di aiuti di Stato, un regime di
sostegno alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia. La misura contribuirà alla
realizzazione degli obiettivi ambientali dell'UE senza falsare indebitamente la concorrenza.
Margrethe Vestager, Commissaria responsabile per la Concorrenza, ha dichiarato: "Un maggior utilizzo di energie
rinnovabili nella produzione di energia è essenziale per il futuro del nostro pianeta e dell'ambiente. Il regime da 5,4
miliardi di euro aumenterà il livello della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia. Questo è in linea
con gli obiettivi ambientali dell'UE e con le nostre norme comuni in materia di aiuti di Stato."
L'Italia intende introdurre una nuova misura di aiuto a sostegno della produzione di energia elettrica da fonti
rinnovabili, quali l'eolico terrestre, il solare fotovoltaico, l'idroelettrico e i gas residuati dai processi di depurazione. Con
una dotazione totale stimata di 5,4 miliardi di EUR e una durata fino al 2021, il regime aiuterà l'Italia a realizzare i suoi
obiettivi sul fronte delle energie rinnovabili.
Gli impianti di energia da rinnovabili che beneficeranno del regime riceveranno un sostegno sotto forma di premio in
aggiunta al prezzo di mercato. Il premio non potrà essere maggiore della differenza tra il costo medio di produzione per
ogni tecnologia di rinnovabili e il prezzo di mercato.
Il regime italiano prevede anche un meccanismo di recupero: se in futuro il prezzo di mercato dovesse superare il costo
medio di produzione per ciascuna tecnologia di rinnovabili, gli impianti selezionati non riceverebbero più il premio e
dovrebbero invece restituire alle autorità italiane le entrate supplementari. Il sostegno dello Stato si limita così allo
stretto necessario.
Per i grandi progetti di oltre 1 megawatt il premio sarà fissato mediante una procedura di gara competitiva aperta a tutti
i tipi di impianti, indipendentemente dalla tecnologia di rinnovabili utilizzata. I progetti più piccoli sono scelti in base a
una combinazione di criteri ambientali ed economici.
La Commissione ha valutato il regime in base alle norme dell'UE sugli aiuti di Stato, in particolare la disciplina in
materia di aiuti di Stato a favore dell'ambiente e dell'energia 2014-2020.
La Commissione ha accertato che l'aiuto ha un effetto di incentivazione, in quanto il prezzo di mercato non copre
interamente i costi di produzione dell'energia elettrica da fonti rinnovabili; è inoltre proporzionato e limitato allo stretto
necessario, dato che copre solo la differenza negativa tra il prezzo di mercato dell'energia elettrica e i costi di
produzione. Il regime garantisce che questo avvenga anche se i prezzi di mercato aumentano in modo inaspettato.
La Commissione ha pertanto concluso che la misura italiana è compatibile con le norme dell'UE in materia di aiuti di
Stato, in quanto promuove la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in linea con gli obiettivi ambientali
dell'UE e senza falsare indebitamente la concorrenza.
Contesto
La disciplina della Commissione in materia di aiuti di Stato a favore dell'ambiente e dell'energia 2014-2020 consente
agli Stati membri di sostenere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, a determinate condizioni. Queste
norme sono intese ad aiutare gli Stati membri a realizzare gli ambiziosi obiettivi dell'UE sul fronte dell'energia e del
clima, contenendo al massimo i costi per i contribuenti ed evitando distorsioni indebite della concorrenza nel mercato
unico. La direttiva Rinnovabili ha fissato per queste energie l'obiettivo vincolante del 32 %, che l'UE nel suo
insieme deve raggiungere entro il 2030.
Con particolare riguardo alle centrali idroelettriche, l'Italia assicurerà che possano beneficiare del premio soltanto se
sono rigorosamente conformi alla normativa UE, soprattutto alla direttiva quadro dell'UE sulle acque.
La versione non riservata della decisione sarà consultabile sotto il numero SA.53347 nel registro degli aiuti di
Stato sul sito web della DG Concorrenza della Commissione una volta risolte eventuali questioni di riservatezza.
Le nuove decisioni in materia di aiuti di Stato pubblicate su internet e nella Gazzetta ufficiale figurano nel bollettino
elettronico di informazione settimanale in materia di aiuti di Stato (State Aid Weekly e-News).
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Sono stati pubblicati in G.U. n. 170 del 24 luglio 2014 gli Allegati al D.Lgs.102/2014 di attuazione della Direttiva sull'Efficienza Energetica 2012/27/UE.
D.Lgs. 102/2014 e Allegati
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Si ricorda che ieri, 18 marzo, ha riaperto il portale CSEA per la presentazione delle dichiarazioni delle imprese a forte consumo di energia elettrica ai fini del riconoscimento delle agevolazioni per gli anni 2017, 2018 e 2019. Il portale resterà aperto fino al 16 aprile.
La riapertura del Portale riveste carattere di eccezionalità e decorsi inutilmente i suddetti termini non sarà più possibile inviare la dichiarazione relativa agli anni 2017, 2018 e 2019, ai fini dell’inserimento nei relativi Elenchi delle imprese a forte consumo di energia elettrica.
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E' stato pubblicato dall'associazione degli operatori delle reti del gas europei, EntsoG, il rapporto previsionale sull'approvvigionamento di gas naturale nell'estate 2014. Dal documento risulta, oltre alla nota dipendenza dell'Europa centrale dall'import di gas proveniente dalla Russia, la necessità per l'area dell'Europa Orientale (Portogallo, Spagna e Francia) di sviluppare importazioni di gas naturale liquefatto (GNL), con particolare riferimento al riempimento degli stoccaggi.
Si prevedono elevati livelli di riempimento degli stoccaggi europei prima dell'inverno, per circa il 90%, e l'affidabilità che ne risulta è determinante nelle politiche energetiche. In particolare la fiducia negli alti livelli di riempimento alla fine della stagione in Svezia e Danimarca saranno nella disponibilità della capacità interrompibile tedesca.
Per quanto riguarda la situazione delle infrastrutture gas, la flessibilità per gli utenti del mercato ed i piani di manutenzione in atto vengono considerati adeguati al fine di assicurare l'affidabilità delle infrastrutture nel lungo periodo.
Il Rapporto è consultabile al seguente link: EntsoG Summer Outlook 2014
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Secondo quanto stabilito dalla "Legge annuale per il mercato e la concorrenza" (art. 1, comma 66 legge n. 124/2107), l'Autorità ha trasmesso al Ministro dello Sviluppo Economico il Rapporto relativo al monitoraggio dei mercati di vendita al dettaglio dell'energia elettrica e del gas.
Il contenuto del Rapporto, dopo una prima parte dedicata alla descrizione dei mercati di vendita al dettaglio dell'energia elettrica e del gas, secondo quanto stabilito dalla stessa legge riguarda:
a. l'operatività del portale informatico previsto sempre dalla legge concorrenza e già avviato dall'Autorità;
b. il completamento del quadro normativo e regolatorio e l'efficacia degli strumenti necessari a garantire il rispetto delle tempistiche di switching secondo quanto previsto delle direttive 2009/72/CE e 2009/73/CE del Parlamento europeo e del Consiglio;
c. il completamento del quadro normativo e regolatorio e l'efficacia degli strumenti necessari a garantire il rispetto delle tempistiche di fatturazione e conguaglio secondo quanto previsto dalle suddette direttive;
d. l'operatività del Sistema informatico integrato;
e. il completamento del quadro normativo e regolatorio e il rispetto delle disposizioni dell'Autorità in materia di implementazione del brand unbundling, secondo quanto previsto dalle suddette direttive;
f. la tutela delle famiglie in condizioni di disagio economico, nonché l'accrescimento del sistema di vigilanza e di informazione a tutela dei consumatori.
Il Rapporto 117/2018/I/com
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Lo scorso 17 aprile, il Governo italiano ha notificato alla Commissione europea la misura ex art. 39 sulle imprese energivore, nell'ambito della disciplina prevista dalle nuove Linee guida sugli aiuti di stato (vedi link a fondo pagina).
I 60 giorni entro i quali la Commissione è tenuta ad adottare una decisione ricominciano a decorrere da zero qualora la Commissione Europea chieda delle indagini suppletive, come ha fatto con l'Italia attraverso una lettera indirizzata al Ministero dello Sviluppo economico lo scorso 28 maggio.
L'Italia avrà 20 giorni di tempo per rispondere dalla data di ricezione della versione italiana della lettera.
Le linee guida prevedono che tutte le misure che lo Stato membro abbia adottato prima del 2011 vengano fatte salve. Per il periodo successivo sarà previsto un “adjustment plan” che prevede l’obbligo per lo Stato membro, entro il 2019, di uniformare la misura a quanto previsto dalle linee guida.
La Commissione Europea si soffermerà sia su quanto disciplinato dall’art 39, per valutarne la compatibilità con le nuove linee guida sugli aiuti di stato, sia su quanto previsto precedentemente in Italia con il sistema di degressività per scaglioni di consumo essendo il sistema applicato tra il 2011 e il 2013.
Il Ministero dello Sviluppo Economico sta procedendo a fare gli opportuni approfondimenti al fine di rispondere prontamente alla Commissione e ad ottemperare a quanto previsto dalle linee guida sul tema.
La Commissione Europea approva le nuove linee di Aiuti di Stato nel settore energia
Modificato il da Elena Bruni D84CA2DE-7A8B-C14E-C125-6C670035414E [email protected]
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Imprese verdi, boom lombardo. Non sono solo aziende "verdi, ecosostenibili e "pulite", ma sono anche quelle che ce la fanno, che sfidano la crisi con ricerca e innovazione.
Imprese verdi, boom lombardo.pdf|Visualizza dettagli
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Stanziati aiuti per 100 milioni di euro per l'Efficienza Energetica nelle Regioni di convergenza. Il MiSE disciplina il bando con il DM 5 dicembre 2013 nell'ambito del programma operativo interregionale energie rinnovabili e risparmio energetico Fesr 2007/2013.
Impianti Energia al Sud 100 milioni di euro.pdf|Visualizza dettagli
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La casa intelligente ora parla italiano. Un sistema che consente agli elettrodomestici della casa di "parlare" tra loro e di funzionare alternativamente evitando un eccesso di consumi.
La casa intelligente parla italiano.pdf|Visualizza dettagli
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In una lettera inviata al Presidente del Consiglio Enrico Letta, il Presidente di Federacciai Antonio Gozzi esprime forte preoccupazione per la lettera di adesione al target UE firmata, tra gli altri, dal nostro Ministro Andrea Orlando.
Energivori italiani penalizzati Sole 24 ore 17_01_14.pdf|Visualizza dettagli
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Prosegue l'iter attuativo di quanto disposto dall'articolo 39 del Decreto Legge 83/2012 sulla definizione di Imprese energivore.
Dal 21 ottobre è stata avviata, sul sito della Cassa Conguaglio del Servizio Elettrico, la piattaforma per l'iscrizione al registro delle Imprese energivore che chiuderà il 30 novembre 2013.
Il 24 ottobre u.s., l'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas ha pubblicato la delibera 467/2013/r/com con la quale, tra l'altro, provvede alla istituzione della componente tariffaria AE e del conto per la copertura delle agevolazioni riconosciute alle imprese a forte consumo di energia elettrica.
Si può consultare questa Delibera, e l'altra normativa di riferimento, al seguente link:
Imprese ad alta intensità energetica
Modificato il da Elena Bruni D84CA2DE-7A8B-C14E-C125-6C670035414E [email protected]
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Si allega la memoria dell'audizione del Vice Presidente Aurelio Regina effettuata presso l'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas in data 18 settembre 2013.
Le memoria è stata redatta sulla base delle istanze e dei contributi pervenuti dalle Associazioni che desideriamo ringraziare per la collaborazione.
MEMORIA Confindustria_audizione AEEG 18 settembre 2013
Modificato il da Barbara Marchetti 6FECD2ED-3BC4-6942-C125-72DB0031146B [email protected]
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Confindustria è stata audita ieri dalle Commissioni Industria del Senato e Attività Produttive della Camera sullo schema di decreto legislativo recante il recepimento della Direttiva 2012/27/UE sull'Efficienza Energetica.
Il testo è disponibile in allegato.
Audizione Confindustria schema Dlgs recepimento Direttiva Efficienza.pdf|Visualizza dettagli
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Segnaliamo che nella giornata di ieri Confindustria è stata audita presso la 13a Commissione del Senato in merito ai profili ambientali della Strategia Energetica Nazionale.
Riportiamo la memoria depositata in Commissione.
Audizione Confindustria Profili Ambientali SEN 23 marzo 2017 def (1).pdf|Visualizza dettagli
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Il 24 ottobre si è tenuta l'audizione del Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, e del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, presso le Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive di Camera e Senato sugli esiti della consultazione pubblica sulla nuova Strategia Energetica Nazionale - SEN.
Modificato il da Barbara Marchetti 6FECD2ED-3BC4-6942-C125-72DB0031146B [email protected]
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Si segnala che la Commissione ha formalizzato il 18 dicembre 2013 l'avvio di una procedura nei confronti della Germania per le possibili implicazioni
in termini di aiuti di stato relativi alla regolamentazione della degressività delle componenti fiscali e parafiscali adottati nel settore elettrico
per i consumatori energy intesive.
Indagine su agevolazioni aziende energivore Germania EN.pdf|Visualizza dettagli
Modificato il da Elena Bruni D84CA2DE-7A8B-C14E-C125-6C670035414E [email protected]
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Anche quest'anno abbiamo avviato l'indagine, in collaborazione con Enea, sull'industria italiana dei prodotti e servizi dell'efficienza energetica.
Per maggiori dettagli leggi la news: http://www.confindustria.it/Aree/News.nsf/(Area)/83B9DAFFB06E3B46C1257C220053A348?OpenDocument&MenuID=03BE3D65760F7875C125736F00373B84
Modificato il da Stefania de Feo CCAF10C5-0ECB-AB65-C125-72DB0031146A [email protected]
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Ad integrazione di quanto comunicato ieri, e a seguito di alcune richieste di chiarimento, si conferma che le aziende, non interessate a richiedere l'anticipo, non perderanno l'agevolazione spettante che continuerà a maturare gli interessi. Decorso dunque il termine del 31 ottobre 2014 viene meno la possibilità di richiesta dell'anticipo e le aziende potranno ricevere l'agevolazione prevista in una unica soluzione.
Per quanto concerne invece la necessità di fidejussione per l'erogazione del conguaglio o per la somma intera, l'AEEG non si è ancora espressa al riguardo, ma su stessa indicazione della CCSE è molto probabile che verrà nuovamente richiesta come necessaria la garanzia fidejussoria per lo svincolo delle cifre spettanti.
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Dal prossimo 1° gennaio la quota di obbligo di biodiesel da miscelare nel gasolio autotrazione salirà dal 4,5 al 5% come previsto dall'art. 33 del D.lgs. 28/2011.
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Il GME procederà alla sostituzione dell'attuale piattaforma del mercato elettrico IPEX con la nuova piattaforma EuroIPEX, una nuova versione che consentirà uno svolgimento più efficiente delle procedure di mercato. La nuova piattaforma sarà attiva dal 31 marzo.
Per consentire la predetta sostituzione, l'attuale piattaforma IPEX sarà messa fuori servizio a partire dalle ore 23 del 30 marzo 2014. Per questo il gestore ha invitato gli operatori ad effettuare entro tale termine il download degli eventuali messaggi d'interesse. L'attivazione della nuova piattaforma EuroIPEX avverrà orientativamente entro le ore 5 del 31 marzo 2014 pertanto, in coordinamento con Terna, il mercato MB2 con data di flusso 31 marzo 2014 non verrà eseguito.
Il primo mercato eseguito con la nuova piattaforma sarà il mercato di aggiustamento MI3 con data di flusso 31 marzo 2014. Il mercato MSD1 con data di flusso 1 Aprile 2014, ricorda ancora il GME, verrà effettuato con il nuovo formato delle offerte MSD, come previsto dal Codice di Rete di Terna e riportato nell'Implementation Guide già resa disponibile agli Operatori durante il periodo di test sulla Home Page della piattaforma IPEX. La nuova Implementation Guide è disponibile da oggi anche sul sito istituzionale del GME.
Le offerte predefinite per il mercato MSD con il nuovo formato potranno essere inviate a partire dall'orario che sarà comunicato agli Operatori mediante un apposito avviso sulla Home Page della piattaforma entro le ore 15 del 31 marzo 2014. A seguito dell'entrata in esercizio della piattaforma EuroIPEX, l'attuale piattaforma Ipex rimarrà disponibile in sola modalità consultazione all'indirizzo: https://ipexold.ipex.it per i mercati eseguiti precedentemente alla sostituzione.
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Vi riportiamo, in allegato, una bozza del nuovo decreto che aggiorna il DM del 6 luglio 2012 relativo agli incentivi alla fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico, aggiornato al 15 maggio 2015, e la Posizione Confindustria che riprende le quanto espresso nel Comitato Energia del 26 maggio 2015, presieduto da Giorgio Squinzi.
Nel testo della nuova bozza di decreto si prevede un nuovo tetto agli incentivi che conferma quanto già stanziato nel 2012 pari a 5,8 Mld.
Considerato il limite di incentivazione a 5,8 miliardi, si renderebbero disponibili per i nuovi impianti circa 100 milioni attualmente liberi sul contatore del Gse, più tutte le risorse che si "andrebbero man mano liberando" - sia per il termine naturale degli incentivi (Certificati Verdi) sia per le revoche degli incentivi assegnati mediante aste e registri a impianti che non vengono costruiti o che, una volta messi in esercizio, tradiscono incongruenze rispetto alla documentazione presentata.
Secondo alcune stime di autorevoli istituti di ricerca emerge che - da qui alla fine dell'anno - potrebbero liberarsi circa 100 milioni ulteriori per la fine incentivi degli impianti ammessi ai CV; in aggiunta, basandosi sul trend degli ultimi mesi, altri 50 milioni circa potrebbero arrivare dalla revoche - per quanto ovviamente tale calcolo non sia in alcun modo standardizzabile ed estendibile al futuro.
In buona sostanza, ipotizzando che le prossime procedure di aste e registri abbiano luogo a fine anno, potrebbero essere disponibili circa 250 milioni di euro - e, basandosi sulla dichiarazione della Guidi relativa ad una previsione di incentivi per 2 anni, ulteriori 150 milioni per l'anno 2016. La somma farebbe 400 milioni: considerato che nel 2012-2014 furono messi a disposizione circa 600 milioni per l'assegnazione di incentivi a circa 2.200 MW, ipotizzando che tutte le risorse che si renderanno disponibili vengano messe a disposizione (e non destinate al risparmio) e che le tariffe vengano ritoccate al ribasso, la potenza incentivabile potrebbe arrivare facilmente a circa 1.500 MW.
Modificato il da Massimo Beccarello 1784DF74-F7BB-934F-C125-71B000362642
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Il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha firmato venerdì il decreto attuativo del capacity market contenente la disciplina, che “risponde alla necessità di assicurare l’adeguatezza del sistema con procedure che massimizzano i benefici per il sistema elettrico nazionale, privilegiano la capacità dotata dei necessari requisiti ambientali e di flessibilità e assicurano la partecipazione di tutte le risorse utili, ivi compresa la capacità nuova non autorizzata, la domanda, la generazione da fonti rinnovabili e la capacità localizzata all’estero”.
L’indicatore di adeguatezza del sistema elettrico è espresso in termini di numero di ore per anno in cui è probabile la disconnessione del carico dovuta a carenza di risorse o di capacità di transito (LOLE - Loss of load expectation). Il valore obiettivo è pari a tre ore/anno. Ai fini della definizione del fabbisogno di capacità, il valore del livello di adeguatezza al di sotto del quale il sistema elettrico risulta inadeguato è pari a sei ore/anno.
Terna effettua ed aggiorna annualmente le valutazioni di adeguatezza della capacità e ne trasmette gli esiti a Mise e Arera, pubblicandoli anche sul proprio sito.
Il Tso dovrà inoltre elaborare indicatori per il monitoraggio degli effetti derivanti dall’entrata in funzione del mercato della capacità e, in coordinamento con il Gme, fare analisi periodiche sull’incidenza sui mercati dell’energia e dei servizi e sull’interazione con i processi di market coupling e di integrazione europea. Infine Terna trasmette periodicamente al Mise informazioni sullo stato di avanzamento della capacità nuova contrattualizzata.
L’accesso al meccanismo è consentito a capacità esistente o nuova (anche non autorizzata, con modalità che limitino il rischio di "azzardo morale" e di "selezione avversa", sebbene di tutto ciò nel decreto non si faccia menzione). Sono escluse le centrali assoggettate a provvedimenti di dismissione già approvati, quelle ammesse al regime di essenzialità (con provvedimento anteriore di almeno 20 giorni rispetto alla data dell’asta), quelle oggetto di contratti di approvvigionamento a termine (sempre con medesima tempistica).
Con riferimento agli incentivi erogati dal Gestore dei Servizi Energetici (di seguito: GSE) che, ai sensi della disciplina di cui all’articolo 1, non sono cumulabili con la remunerazione del mercato della capacità, la rinuncia agli stessi è relativa a tutta la durata del periodo di consegna oggetto delle procedure concorsuali. La rinuncia determina la sospensione dell’erogazione degli incentivi ovvero del servizio da parte del GSE, senza diritto di recupero da parte del beneficiario degli incentivi.
Previsti poi ovviamente i doppi limiti emissivi (Indice di Emissione di unità non superiore a 550 grCO2/kWh, Emissioni Totali Unitarie non superiori a 350 kg CO2/kW) che hanno portato alla nuova notifica a Bruxelles.
L’individuazione del valore massimo del premio e del prezzo di esercizio previsti dalla disciplina è orientata alla riduzione dei costi del sistema e degli oneri a carico dei consumatori, con verifica degli effetti prodotti.
Il sistema di remunerazione entra in funzione con le procedure concorsuali da tenersi entro il 2019 e riferite agli anni di consegna 2022 e 2023.
Il Mise stima grazie al capacity benefici netti per 200 mln € annui, senza considerare l’impatto positivo sui prezzi di mercato per 1,4 mld €, che porta il vantaggio in bolletta a 1,6 mld € annui.
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La Commissione europea, direzione Concorrenza, ha rilasciato lo scorso 14 giugno l’atteso via libera al capacity market italiano emendato con l'introduzione dei limiti emissivi previsti dal regolamento Ue sull'elettricità. Bruxelles ha quindi scelto la via dell’approvazione formale senza passare dalla comfort letter, come inizialmente prospettato.
La Commissione sottolinea come “i limiti previsti per le emissioni di CO2 impediranno agli impianti di generazione di elettricità ad elevate emissioni, come le centrali a carbone, di partecipare al meccanismo di regolazione della capacità italiano”. Al tempo stesso, prosegue Bruxelles, “per assicurare che il meccanismo rimanga competitivo nonostante l'esclusione di tali fornitori di capacità, l'Italia applicherà una serie di misure che mirano in particolar modo a favorire nuovi accessi, consentendo a capacità di generazione e altre tecnologie più rispettose dell'ambiente, come la gestione della domanda e lo stoccaggio, di sostituire gradualmente le centrali elettriche più inquinanti esistenti”.
"La Commissione ha valutato il meccanismo di capacità, così come modificato dall'Italia, in rapporto alle regole sugli aiuti di Stato. La conclusione è stata che la misura continua a garantire sicurezza delle forniture incrementando ulteriormente il livello di protezione ambientale senza distorcere in modo non necessario la concorrenza nel mercato unico".
Il Comunicati Ue-0.pdf|Visualizza dettagli rilasciato dalla Commissione europea.
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Con la delibera 546/2014/R/eel l'Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico ha approvato le regole per l'allocazione su base annuale, mensile e giornaliera della capacità di interconnessione con l'estero nelle regioni Centro Ovest, Centro Sud e Svizzera valevoli a partire dal 1° gennaio 2015.
Le regole sono contenute nel documento “Rules for capacity allocation by Explicit Auctions”, elaborato da Terna e dagli altri Tso nell'ambito delle iniziative regionali ACER.
Le regole aggiornano quelle attualmente vigenti definite nel 2011, in considerazione delle estensioni territoriali e del previsto avvio di iniziative di market coupling su alcune frontiere italiane.
Le nuove regole, che oltre ai confini ricompresi nelle Iniziative Regionali Centro-Ovest e centro Sud trovano applicazione anche ai confini svizzeri e alla frontiera Francia-Spagna, promuovono una maggiore armonizzazione tra i diversi ambiti nazionali e favoriscono il raggiungimento della piena integrazione del mercato elettrico italiano entro la scadenza del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea.
Come riportato nella scheda tecnica dell’Autorità, con riferimento al sistema italiano, le modifiche approvate con la delibera 546/2014/R/eel sono relative:
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a regole per l'allocazione da applicare in relazione all'avvio del market coupling (sospensione delle aste esplicite giornaliere sulle frontiere che introducono il coupling);
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all'introduzione delle shadow auction quale meccanismo da applicarsi per le allocazioni di capacità su base giornaliera in caso di indisponibilità temporanea del market coupling;
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alle nuove tempistiche di svolgimento delle aste giornaliere per le frontiere per le quali si mantengono le aste esplicite per le allocazioni giornaliere;
Modificato il da Barbara Marchetti 6FECD2ED-3BC4-6942-C125-72DB0031146B [email protected]
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Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato il Decreto 31 gennaio 2014 sulle nuove modalità di determinazione del CEC, il parametro per calcolare il costo evitato del combustibile, utilizzato per definire la remunerazione dell’energia elettrica prodotta dagli impianti Cip 6/92.
Leggi il decreto sul sito del MiSE: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/normativa/DM_31gennaio2014_CEC.pdf
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Il GSE ha pubblicato il documento “Sintesi nuovo decreto Certificati Bianchi” ( Chiarimenti GSE su DM 11/01/17 TEE ) che riporta gli aggiornamenti più rilevanti introdotti dal DM 11 gennaio 2017, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 3 aprile.
Per quanto riguarda la presentazione dei progetti, il GSE specifica quanto segue:
1. L’art.16 del DM 11 gennaio 2017 prevede che, entro e non oltre il 02/10/2017, sia possibile presentare l’istanza per l’accesso al meccanismo ai sensi del DM 28 dicembre 2012, nei seguenti casi:
progetti standardizzati (RVC-S) che al 04/04/2017 hanno raggiunto la soglia minima;
progetti analitici (RVC-A) che al 04/04/2017 hanno concluso il periodo di monitoraggio della prima richiesta;
progetti a consuntivo (PPPM), i cui interventi al 04/04/2017 sono in corso di realizzazione.
Per tutte le tipologie di progetti sopra richiamati, è possibile continuare ad inoltrare l’istanza attraverso il Portale Efficienza Energetica.
2. Per i Progetti a Consuntivo (PC) relativi a nuovi interventi, secondo le disposizioni del DM 11 gennaio 2017, si informa che il GSE, a partire dal 15 maggio 2017 metterà a disposizione degli operatori una piattaforma informatica dedicata alla trasmissione dei nuovi progetti.
In attesa della pubblicazione della piattaforma informatica per la trasmissione dell’istanza, si specifica che:
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per i nuovi Progetti a Consuntivo (PC) la cui data di avvio realizzazione del progetto intercorre tra il 04/04/2017 e il 15/05/2017 è necessario inviare una pec all’indirizzo [email protected] al fine di informare il GSE, in data antecedente all’avvio della realizzazione del progetto, dell’intenzione di inoltrare l’istanza per l’accesso al meccanismo nel rispetto delle tempistiche previste dal DM 11 gennaio 2017.
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Si specifica che gli operatori che hanno provveduto ad inviare la pec, sono comunque tenuti a caricare la documentazione richiesta entro e non oltre 30 giorni dalla data di pubblicazione della piattaforma informatica per la trasmissione dell’istanza.
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Per i nuovi Progetti a Consuntivo (PC) la cui data di avvio realizzazione del progetto è successiva al 15/05/2017 è necessario procedere con l’inoltro dell’istanza tramite la piattaforma informatica dedicata alla trasmissione dei nuovi progetti.
Le nuove procedure per l’inoltro dell’istanza tramite la piattaforma informatica verranno pubblicate sul sito istituzionale GSE.
Al box “Documenti” della sezione Certificati Bianchi sono disponibili i documenti “Procedure transitorie PPPM e RVC” e “Procedure transitorie PC” in cui si riportano, rispettivamente, i chiarimenti operativi relativi all’applicazione delle disposizioni transitorie e le procedure per la presentazione dei PC, ai sensi del nuovo decreto, in attesa della pubblicazione della piattaforma informatica per la trasmissione dell’istanza.
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Il Ministero dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha emanato il decreto di approvazione della Guida operativa per promuovere l'individuazione, la definizione e la presentazione di progetti nell’ambito del meccanismo dei Certificati Bianchi prevista dal decreto attuativo modificato a maggio 2018.
La Guida, redatta dal GSE in collaborazione con ENEA e RSE, riporta le informazioni utili per la predisposizione e la presentazione delle richieste di accesso agli incentivi nonché indicazioni sulle potenzialità di risparmio energetico derivanti dall'applicazione delle migliori tecnologie disponibili nei principali settori produttivi. Il decreto aggiorna, inoltre, la tabella recante le tipologie progettuali ammissibili al meccanismo dei Certificati Bianchi.
Allegato 1 - Guida operativa Certificati Bianchi.pdf|Visualizza dettagli Allegato 2 - Tabella delle tipologie di interventi Certificati Bianchi.pdf|Visualizza dettagli Schema DD Certificati Bianchi Guida Operativa.pdf|Visualizza dettagli
Modificato il da Elena Bruni D84CA2DE-7A8B-C14E-C125-6C670035414E [email protected]
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E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 aprile il DECRETO 11 gennaio 2017 contenente la "Determinazione degli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico che devono essere perseguiti dalle imprese di distribuzione dell’energia elettrica e il gas per gli anni dal 2017 al 2020 e per l’approvazione delle nuove Linee Guida per la preparazione, l’esecuzione e la valutazione dei progetti di efficienza energetica".
Qui è possibile scaricare il testo decreto TEE
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L’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico ha pubblicato sul proprio sito Chiarimenti sulla delibera 675/2015/R/com, relativa all'aggiornamento, a decorrere dal 1° gennaio 2015, delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema e di ulteriori componenti tariffarie relativamente ai settori dell'energia elettrica e del gas.
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Cumulabilità TEE con il “super ammortamento”
Il GSE in merito al super ammortamento ha chiarito come la Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di Stabilità 2016), all’articolo 1, comma 91, stabilisce che “ai fini delle imposte sui redditi, per i soggetti titolari di reddito d’impresa e per gli esercenti arti e professioni che effettuano investimenti in beni materiali strumentali nuovi dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016, con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria, il costo di acquisizione è maggiorato del 40 per cento”.
Le quote di ammortamento dei beni materiali strumentali nuovi, sono deducibili dal reddito d’impresa a partire dall'esercizio di entrata in funzione del bene. Per ogni cespite la quota di ammortamento, che può essere dedotta fiscalmente ogni anno, non deve superare percentualmente i valori stabiliti dai decreti ministeriale 29 ottobre 1974, per i beni entrati in funzione entro il 31 dicembre 1988, e 31 dicembre 1988, per i beni entrati in funzione a partire dal 1°gennaio 1989.
Tali coefficienti variano col variare del settore produttivo dell’impresa e col variare della categoria di appartenenza del cespite da ammortizzare. Con l’applicazione del “super ammortamento”, di cui alla Legge n. 208/2015 (Stabilità 2016), procedendo alla maggiorazione del 140% del costo di acquisizione, si determina un equivalente incremento della quota di ammortamento del bene e, quindi, rispetto alla situazione ante-norma, una riduzione della base imponibile a cui applicare le imposte sul reddito. Di fatto si determina una riduzione del carico fiscale (detassazione) applicato all’impresa. Da ciò deriva che il cosiddetto “super ammortamento”, risultando equivalente ad una “detassazione del reddito d’impresa”, è cumulabile con il meccanismo dei Certificati Bianchi, ai sensi dell’articolo 10 del DM 28 dicembre 2012.
Cumulabilità TEE con il “credito d’imposta”
In merito al credito d’imposta il GSE invece ha chiarito come, la Legge 23-12-2000 n. 388 (legge finanziaria 2001) ha introdotto disposizioni in materia di detassazione del reddito di impresa destinato a investimenti ambientali, che sono state successivamente abrogate dal D.L. 22 giugno 2012, n. 83. Con la Legge n. 383, del 18 ottobre 2001 (c.d. Tremonti–Bis) e la Legge n. 102 del 3 agosto 2009 (c.d. Tremonti–Ter), sono state altresì introdotte agevolazioni fiscali, in termini di detassazioni, per l’acquisto di nuovi macchinari ed impianti ricompresi nella divisione 28 della tabella Ateco 2007. Successivamente, con D.L. 24-6-2014 n. 91, articolo 18, è stato introdotto il credito d'imposta a sostegno degli investimenti in beni strumentali nuovi, che andava a sostituire le agevolazioni fiscali in forma di detassazione previste per lo stesso scopo.
I meccanismi di detassazione ed il credito d’imposta rappresentano tipologie di benefici fiscali di natura differente. Ne consegue che il Decreto, nell’includere tra le misure incentivanti cumulabili con i TEE le detassazione del reddito d’impresa riguardante l’acquisto di macchinari e attrezzature abbia invece escluso il credito d’imposta, che costituisce, come sopra illustrato, una misura da esse distinta.
Cumulabilità TEE con la “Nuova Sabatini”
L’articolo 2 del Decreto Legge n. 69 del 21 giugno 2013 (c.d. Nuova Sabatini) istituisce la possibilità, per le micro, piccole e medie imprese, di accedere a finanziamenti e a contributi a tasso agevolato per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature. Tale contributo è concesso dal Ministero dello Sviluppo Economico.
L’art 10 del D.M. 28 dicembre 2012, che regola il meccanismo dei certificati bianchi, stabilisce che “i certificati bianchi emessi per i progetti presentati dopo l’entrata in vigore del decreto” – 3 gennaio 2013 – “non sono cumulabili con altri incentivi, comunque denominati, a carico delle tariffe dell’energia elettrica e del gas e con altri incentivi statali, fatto salvo, nel rispetto delle rispettive norme operative, l’accesso a:
a) fondi di garanzia e fondi di rotazione;
b) contributi in conto interesse;
c) detassazione del reddito d’impresa riguardante l’acquisto di macchinari e attrezzature”.
Tale misura, non essendo menzionata tra le eccezioni di cui alle lettere a), b) e c) dell’articolo 10 del D.M. 28 dicembre 2012, non è cumulabile con i TEE.
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la detassazione di cui alla Tremonti ambiente non è cumulabile in alcuna misura con le tariffe incentivanti spettanti ai sensi del III, IV e V Conto Energia.
Pertanto, in considerazione del previsto divieto di cumulo e della peculiarità del caso in esame, che ha richiesto una norma interpretativa si specifica che, nell’ipotesi di voler continuare a godere delle tariffe incentivanti del III, IV e V Conto Energia, è necessario che il Soggetto Responsabile rinunci al beneficio fiscale goduto.
A tal fine, sarà necessario manifestarne la volontà all’Agenzia delle Entrate secondo le modalità e le prassi già rese disponibili dalla stessa, entro dodici mesi successivi alla pubblicazione della presente news, dando evidenza al GSE dell’avvenuta richiesta e quindi dell’effettiva rinuncia ai benefici fiscali.
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