Terna rende noto, nel consueto Rapporto mensile, che nel mese di giugno l'energia elettrica richiesta in Italia è stata pari a 25,9 TWh, in diminuzione dello 0,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Valore che, depurato dal fattore calendario e temperatura, porta la flessione a -1,3%. A maggio, lo ricordiamo, il calo era stato del 2,9%.
I 25,9 TWh richiesti lo scorso mese sono distribuiti per il 47,1% al Nord, per il 29,1% al Centro e per il 23,8% al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda è risultata ovunque negativa: -0,5% al Nord, -1,3% al Centro e -1% al Sud.
La domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’88,3% con produzione nazionale e per la quota restante (11,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero (saldo tra importazione ed esportazione di energia elettrica). In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,1 TWh) è calata dello 0,4% rispetto a giugno 2013. Sono in crescita le fonti di produzione termica (+1,1%), fotovoltaica (+2%) e geotermica (+6,7%) . In calo, invece, la fonte idrica (-3,4%) ed eolica (-9,7%).
La potenza massima richiesta alla punta nel mese di giugno è stata pari a 51.550 MW, il picco si è registrato il 12 giugno, alle ore 12.00, con una diminuzione dell'1% sul valore registrato nello stesso mese dell’anno precedente.
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di giugno 2014 rispetto al mese precedente è stata pari a +0,5%. Il profilo del trend congiunturale si mantiene su un andamento debolmente negativo.