Nel corso del Consiglio Energia che si è tenuto il 6 giugno, i Ministri UE hanno adottato un accordo di massima (“general approach”) in merito alla proposta di Decisione della Commissione UE che istituisce un meccanismo per lo scambio di informazioni riguardo ad accordi intergovernativi e strumenti non vincolanti fra Stati membri e paesi terzi nel settore dell'energia (IGAs) e che abroga la decisione n. 994/2012/UE. La proposta era contenuta nel Pacchetto sulla Sicurezza Energetica presentato dalla Commissione UE lo scorso 16 febbraio.
La Commissione UE ha proposto obblighi di notifica ex-ante da parte degli Stati Membri in merito agli accordi inter-governativi con Paesi terzi per l’approvvigionamento dell’energia e obblighi di notifica anche sugli strumenti non vincolanti (come i Memorandum of Understanding).
Dopo tre mesi di intenso dibattito, la Presidenza olandese ha proposto un compromesso basato su due modifiche sostanziali alla proposta della Commissione UE:
- Saranno sottoposti a valutazione ex-ante da parte della Commissione UE solo i contratti IGA nel settore del gas (i contratti relativi ad altri tipi di energia saranno valutati solo ex-post);
- Lo scambio di informazioni sugli strumenti non-vincolanti sarà volontario.
Il prossimo passo sarà raggiungere un accordo con il Parlamento Europeo, nel quale l’adozione della relazione dell’On Z. Krasnodębski (Polonia, ECR) in Commissione ITRE è prevista ad ottobre.
Il Commissario all’Energia e al Clima M. A. Cañete ha commentato l’accordo ricordando che l’obiettivo della misura è fare in modo che i contratti per l’approvvigionamento energetico esterno siano allineati con la normativa UE, dando così seguito ad un mandato del Consiglio UE. Tuttavia, ha riconosciuto che, visto il contesto attuale, è legittimo che il settore prioritario sia risultato quello del gas, precisando che in futuro tutti i contratti energetici dovranno allinearsi alla normativa sugli IGAs.
In merito al dibattito pubblico sulla proposta di Regolamento della Commissione UE riguardante le misure di salvaguardia dell’approvvigionamento di gas, gli Stati Membri hanno risposto ai quesiti posti dalla Presidenza olandese su tre questioni dirimenti: cooperazione regionale, clausola di solidarietà e informazione commerciale sui contratti per la fornitura di gas. Anche su questa proposta, gli schieramenti in Consiglio vedono un fronte Est e Baltico guidato dalla Polonia a favore della proposta dell’Esecutivo comunitario e un fronte guidato da Belgio, Germania, Austria, Francia e Italia che hanno presentato in Consiglio un non-paper nel quale sono declinate specifiche interpretazioni dei tre punti. Nel dibattito sono state sollevate questioni come l’arbitrarietà nella definizione dei gruppi regionali, la necessaria prevalenza dei piani nazionali come strumento di gestione delle emergenze, la necessità di definire clausole di solidarietà non penalizzanti per i Paesi che devono intervenire nelle emergenze e la corretta identificazione delle informazioni commerciali necessarie alla sicurezza degli approvvigionamenti, al fine di non mettere a rischio il segreto commerciale e la concorrenza fra le imprese.
Il dibattito sulla proposta continuerà nei prossimi mesi sia in Consiglio che in Parlamento, dove la relazione dell’On J. Buzek (Polonia, ITRE) si voterà in autunno.
I Ministri hanno discusso a porte chiuse anche del futuro assetto del mercato elettrico in vista della proposta della Commissione UE prevista entro la fine dell’anno e della strategia sul raffreddamento e riscaldamento presentata dalla Commissione UE nel Pacchetto di febbraio.
Accordo su IGAs General approach_May 2016.pdfAfficher les détails
Per maggiori info:
http://www.consilium.europa.eu/en/policies/energy-union/