Il 2015 è sicuramente un anno positivo per i consumi energetici, si è infatti assistito, dopo 12 anni, ad una crescita dei consumi petroliferi del 3,6%, ad un aumento dopo 4 anni del 9% dei consumi di gas e dopo 3 anni ad una richiesta elettrica di +1,5%.
Dati che evidenziano senz'altro un timido miglioramento del clima economico, ma che al contempo vanno letti anche alla luce della picchiata delle basi di confronto prima dello "spartiacque" della crisi globale del 2008 (e ancor prima per quanto riguarda l'oil).
Per quanto riguarda la domanda petrolifera: si nota che pur con il passo avanti di quest'anno mancano ancora all'appello rispetto al "pre-crisi" circa 24,3 mln ton. Allungando poi il confronto fino al 2002, ultimo anno con consumi oil in salita, il valore totale registra un crollo di 33,6 mln ton.
Sul fronte del gas: l'eccezionalità che ha fatto del 2015 l'anno con le temperature più elevate dal 1880, ha consentito per la prima volta dopo alcune stagioni una inversione di tendenza dei consumi di gas (+9%). Le temperature sopra le medie hanno portato a un maggior uso dei condizionatori e, di conseguenza, portando le centrali termoelettriche (alimentate a gas) a lavorare di più.
La domanda di gas per la produzione di energia elettrica è cresciuta del 16,5%, pari a 20,7 miliardi di metri cubi, un dato che ci riporta comunque al 2002 quando vennero consumati per la produzione di energia 20,4 miliardi di metri cubi.
In totale in Italia, sono stati consumati 67 miliardi di metri cubi di gas, oltre 5,5 miliardi in più rispetto al 2014, ma 2,5 in meno rispetto al 2013 e oltre 19 miliardi in meno (il 22,4%) rispetto al massimo storico che si è registrato nel 2005. Tuttavia, i livelli di consumo totali sono ancora inferiori a quelli del 1998. In particolare, i consumi residenziali e dei servizi, che rappresentano più del 40% della domanda complessiva, hanno segnato un +9,4% a 1,3 miliardi di mc. Ancora più significativo è stato il recupero della domanda di gas naturale per generare energia elettrica (+16,5% a 20,7 miliardi di mc). Ancora in calo invece la grande industria (-3,1% a 12,7 mld di mc).
Quanto all'elettricità: dopo tre anni consecutivi in calo, tornano a crescere i consumi di energia elettrica in Italia. Il totale dell'energia richiesta in Italia nel 2015 è stata di 315,2 miliardi di kilowattora, in aumento dell'1,5% rispetto al 2014. Si segnala inoltre che è stato raggiunto il nuovo record assoluto dei consumi elettrici in Italia con valore di picco pari a 59.353 MW (+15,1% rispetto alla richiesta massima del 2014) a testimonianza dell’eccezionale caldo del 2015.
L'analisi delle serie storiche invece indica che i 315,2 TWh richiesti lo scorso anno marcano un passo indietro rispetto al picco del 2007 (339,9 TWh) di 24,7 TWh.
Venendo infine alla ripartizione dei consumi energia italiani, il 2015 vede il petrolio (35,9%) mantenere ancora la leadership davanti al gas (33,3%), con le rinnovabili al 17,5% e i combustibili solidi all'8,1%.
Nell'analizzare gli andamenti della richiesta energetica, entrano in gioco anche altri fattori che sono stati e saranno ancora determinanti nel bilancio dei consumi: i progressi nel campo dell'efficienza e in generale gli obiettivi ambientali, ma anche i processi di trasformazione del sistema produttivo italiano e dei comportamenti individuali.