Il 29 aprile il Parlamento Europeo ha approvato un progetto di legge, presentato dalla Commissione Europea nel 2012, che modifica la direttiva sulla qualità dei carburanti e la direttiva sulle energie rinnovabili (cambiamento indiretto della destinazione d'uso dei terreni). La misura è finalizzata a fissare un tetto massimo alla produzione di biocarburanti derivati da colture agricole e per accelerare il passaggio a fonti alternative. In base all’attuale normativa, gli Stati membri devono garantire che, entro il 2020, l'energia rinnovabile rappresenti almeno il 10% del consumo di energia totale nel settore dei trasporti.
Il piano mira a ridurre le emissioni di gas a effetto serra (GHG), derivanti dal crescente utilizzo di terreni agricoli per le colture impiegate per la produzione di biocarburanti.
La nuova normativa stabilisce un tetto del 7% al quantitativo di energia da biocarburanti di prima generazione (derivati da colture su terreni agricoli) nel conteggio ai fini del conseguimento dell’obiettivo europeo del 10% di energia da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti.
Inoltre, fissa un sotto-obiettivo dello 0.5% per i biocarburanti avanzati. Gli Stati Membri dovranno considerare la gerarchia di rifiuti nella promozione di biocarburanti della prossima generazione.
L’accordo prevede anche che i fornitori di carburanti facciano una rendicontazione all’autorità competente e alla Commissione Europea delle emissioni ILUC (cioè dovute al cambiamento indiretto della destinazione d'uso dei terreni) degli stessi, sebbene tale rendicontazione non sia presa in considerazione nel calcolo del carbon footprint dei carburanti ai sensi dell’attuale Direttiva sulla qualità dei carburanti e della direttiva sulle energie rinnovabili.
Gli Stati membri dovranno fissare, non più tardi di 18 mesi dopo l'entrata in vigore della direttiva dell'UE, un obiettivo nazionale per la quota di biocarburanti di seconda generazione, per esempio quelli derivati da alcuni tipi di rifiuti, di residui e da nuove fonti come le alghe, nel consumo totale nel settore dei trasporti.
Gli Stati membri devono applicare la normativa entro il 2017
Link al comunicato stampa del Parlamento Europeo