In riferimento al documento per la consultazione 519/2014/R/EEL dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI), relativo alla prima attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 24 del decreto legge 91/2014, in tema di applicazione dei corrispettivi degli oneri generali di sistema alla quota di energia elettrica consumata ma non prelevata dalle reti pubbliche all’interno di reti interne di utenza (riu), sistemi efficienti di utenza (seu) e sistemi esistenti equivalenti ai sistemi efficienti di utenza (seeseu), di cui alla voce di blog Taglia-bollette: l'AEEGSI avvia l'applicazione del DL 91/14, è disponibile la Posizione Confindustria trasmessa all'AEEGSI.
Energia

Posizione Confindustria su DCO AEEGSI 519/2014/R/EEL |
GSE: le tariffe incentivanti per gli anni 2015 e 2016 non saranno decurtate del 2%Il GSE informa che le tariffe incentivanti base, indicate per ciascuna fonte, tipologia di impianto e classe di potenza nella Tabella 1.1 dell’Allegato 1 del D.M. 6 luglio 2012, non saranno decurtate del 2% di cui all’art. 7, comma 1, del Decreto, per gli anni 2015 e 2016. La decurtazione, infatti, non si applica nel caso in cui nell’anno precedente, la potenza complessivamente assegnata tramite le procedure di Aste e Registri sia inferiore all’80% della somma delle potenze disponibili per il medesimo anno. Al riguardo la potenza complessivamente assegnata è risultata inferiore alla soglia dell’80%, sia relativamente ai Bandi 2013, con riferimento alla potenza disponibile per l’anno 2014, sia relativamente ai Bandi 2014, con riferimento alla potenza disponibile per l’anno 2015.andi 2014, con riferimento alla potenza disponibile per l’anno 2015. |
GSE: al 30 settembre 2014 il Contatore degli oneri delle fonti rinnovabili elettriche diverse dal fotovoltaico risulta pari a 5,403 mld di euroIl GSE informa che è stato aggiornato al 30 settembre 2014 il Contatore del “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diversi da quelli fotovoltaici. Il costo indicativo annuo risulta pari a circa 5,403 miliardi di euro. Si ricorda che Il “contatore degli oneri delle fonti rinnovabili”, è lo strumento operativo che serve a visualizzare, sul sito internet del GSE, il “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diversi da quelli fotovoltaici, definito all’art. 2 del D.M. 6/7/2012. Tale costo rappresenta una stima dell’onere annuo potenziale, già impegnato anche se non ancora interamente sostenuto, degli incentivi riconosciuti agli impianti a fonti rinnovabili non fotovoltaici, in attuazione dei vari provvedimenti di incentivazione statali che si sono succeduti in questo settore. In base all’art. 3 del D.M. 6/7/2012, il “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” non potrà superare i 5,8 miliardi di euro annui.
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Lo Sblocca Italia è leggeIl 5 novembre scorso l'assemblea del Senato ha votato la fiducia al Governo, approvando il Ddl di conversione del DL Sblocca Italia n. 133/2014, in attesa ora di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Numerose le norme di interesse nel settore energetico presenti nel provvedimento: L'art. 22 riguarda il conto termico e in particolare gli interventi realizzati dopo il 31 dicembre 2011, prevedendo che l'aggiornamento del sistema di incentivi venga effettuato entro il 31 dicembre 2014 con decreto Mse-Minambiente, semplificando le procedure. L'applicazione del nuovo sistema sarà monitorata entro il 31 dicembre 2015 ed eventualmente corretta. L'art. 22bis esclude gli impianti di enti locali e scuole dal taglia-incentivi FV. L'art. 35 reca disposizioni per la realizzazione di una rete nazionale di impianti di recupero energetico dei rifiuti. Gli art.36, 36bis e 38 prevedono misure sull'upstream. In particolare gli art. 36 e 36bis contemplano interventi in favore dei territori con insediamenti produttivi petroliferi, mentre l'art. 38 contiene norme per accelerare gli iter dei progetti in corso per le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e quelle di stoccaggio sotterraneo di gas. L'art. 37 definisce i gasdotti di importazione dall'estero, i terminali Gnl, gli stoccaggi gas e le infrastrutture della rete nazionale di trasporto del gas, incluse le operazioni preparatorie necessarie alla redazioni dei progetti e le relative opere connesse, di interesse strategico, di pubblica utilità, indifferibili e urgenti. Quanto agli stoccaggi sono previsti incentivi per lo sviluppo di ulteriori prestazioni di punta dal 2015. Infine l'art. 39 riguarda la revisione degli incentivi per i veicoli a basse emissioni complessive. |
Spalma incentivi: Il GSE pubblica le istruzioni operativeIl GSE, ai sensi dell’articolo 26, commi 2 e 3, della Legge 11 agosto 2014, n. 116, di conversione del Decreto-Legge 24 giugno 2014, n. 91, ha pubblicato le Istruzioni operative Legge competitività_art 26.pdfVisualizza dettagli riguardanti i meccanismi di rimodulazione delle tariffe incentivanti per gli impianti solari fotovoltaici di potenza nominale incentivata superiore ai 200 kW. Nelle Istruzioni sono, inoltre, descritte le modalità di erogazione, secondo il criterio dell’acconto-conguaglio, delle tariffe incentivanti dell’elettricità prodotta dagli impianti solari fotovoltaici previste dal comma 2 dell’art. 26 della Legge. Il comma 3 dell’articolo 26 della sopracitata Legge prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2015, la tariffa incentivante per l’energia prodotta dagli impianti di potenza nominale incentivata superiore a 200 kW sia rimodulata a scelta dell’operatore sulla base di tre opzioni - a), b) e c) – descritte nelle Istruzioni. La scelta dell’opzione potrà essere effettuata dai Soggetti Responsabili, dalle ore 8,00 del 4 novembre alle ore 23,00 del 30 novembre prossimo, esclusivamente attraverso l'applicazione web FTV/SR presente nel portale infomatico del GSE. Si precisa che, in caso di mancata comunicazione, entro i termini indicati, dell’opzione da parte del Soggetto Responsabile, il GSE, come previsto dalla norma, applicherà la rimodulazione prevista alla lettera c) del comma 3 dell’articolo 26. Per eventuali chiarimenti in merito è possibile contattare il contact center del GSE al numero 800.16.16.16. |
Criteri di regolazione delle tariffe per il servizio di stoccaggio del gas naturale per il periodo 2015-2018La Delibera segue le analisi sviluppate nei DCO 189 e 417 del 2014. L’ultimo in particolare aveva preso in esame i criteri di incentivazione per i nuovi investimenti, l’istituzione del fattore correttivo per la garanzia dei ricavi, i corrispettivi per lo stoccaggio strategico e per la capacità assegnata pro quota. Immobilizzazioni in corso di realizzazione L’Autorità ritiene opportuno escludere le immobilizzazioni in corso di realizzazione, se realizzate successivamente al 31 dicembre 2014, dalla determinazione del capitale investito riconosciuto e dal calcolo della quota addizionale per gli investimenti incentivati. Le immobilizzazioni in corso inscritte invece a bilancio al 31 dicembre 2014 possono essere inserite nel calcolo, si terrà quindi debito conto della effettiva messa a disposizione del servizio. Ritiene però opportuno che si possano considerare almeno gli oneri finanziari capitalizzati in corso d’opera nel suddetto calcolo, tranne il caso per cui si sia scelto di inserire le immobilizzazioni in corso sviluppate prima del 1 gennaio 2015 nel calcolo del capitale investito riconosciuto. Si prevede quindi un limite all’applicazione dell’ultimo punto, che consideri il maggior ricorso al debito per realizzare nuovi investimenti. Ammortamenti Per ciò che riguarda gli ammortamenti, si ritiene opportuno che non venga epurato il calcolo dei contributi pubblici e privati in conto capitale. WACC Secondo l’Autorità, l’applicazione del tasso addizionale di remunerazione per i nuovi investimenti, entrati in esercizio nel secondo e terzo periodo regolatorio, non va nella direzione dell’efficientamento del servizio e deve quindi essere esclusa. Le infrastrutture strategiche sono incentivate secondo differenti canali:
L’Autorità ritiene opportuno sviluppare meccanismi incentivanti per i nuovi investimenti (entranti in esercizio nel 2015) che riflettano il valore di mercato del servizio. In coerenza con i precedenti periodi regolatori, il WACC viene posto pari al 6%, in modo da assicurare ampia parte dei ricavi anche nel caso di mancato utilizzo dell’infrastruttura e quindi nel caso le procedure a mercato (aste) vadano deserte. Novità sono sviluppate in merito al tasso Risk Free, che si calcola sulla media ponderata dei 12 mesi precedenti dei BTP decennali e viene aggiornato in conformità con gli altri settori regolati (in modo da avere un allineamento di tali valori) a partire dalla definizione delle tariffe per il 2016. Lag regolatorio Il lag regolatorio, ritardo nel riconoscimento dei nuovi investimenti, è superato mediante la determinazione dei ricavi provvisori su dati pre-consuntivi, rivisti poi in base ai valori definitivi. Fattore correttivo Il fattore correttivo sarà sviluppato per coprire i costi, anche in caso di mancato utilizzo, dei siti di stoccaggio esercizio al 31 dicembre 2014, per i siti realizzati successivamente verrà applicato solo nel caso di infrastrutture indicate nella normativa primaria oppure considerate strategiche da parte del Mise. La componente addizionale per gli investimenti incentivati dovrebbe essere esclusa dal calcolo del fattore correttivo, poiché esso mira semplicemente ad assicurare la sostenibilità economica del servizio, tuttavia includerlo potrebbe portare alla persecuzione di comportamenti efficienti. Per questo motivo l’Autorità ha deciso di includerla. Si prevede inoltre una copertura solamente parziale dei costi operativi nel fattore correttivo per incentivare il contenimento di tali costi. L’applicazione di tale fattore correttivo è quindi sviluppata anche per le infrastrutture di stoccaggio realizzate ai sensi del Decreto 130/10. In via transitoria nel 2015 verranno coperte interamente le quote inerenti gli investimenti sviluppati nei precedenti periodi regolatori, all’interno del fattore correttivo. Costi Operativi Per i costi operativi si prevede l’utilizzo del meccanismo del profit saring, riconoscendo il 50% dei maggiori recuperi di produttività afferenti al periodo regolatorio precedente. Nel caso però non siano stati raggiunti gli obiettivi di efficienza l’Autorità ritiene opportuno sviluppare un incentivo al recupero di efficienza nel calcolo dei costi operativi. Quindi si ritiene opportuno prevedere, nel caso di raggiungimento degli obiettivi di efficienza, il riassorbimento del profit sharing in otto anni, mentre nel caso di mancato raggiungimento, l’imposizione di un periodo quadriennale per il recupero dell’efficienza mancante. L’Autorità ritiene altresì opportuna la previsione di un meccanismo che copra gli aumenti dei costi operativi per gli operatori esistenti, a causa della realizzazione di nuovi siti da parte di nuovi operatori. Costo del servizio di misura Non essendo ancora prevista una tariffa in merito, i costi sono ricompresi nell’insieme dei costi per il servizio di stoccaggio. Rischi elevati per progetti di interesse comune L’Autorità rimanda alla Delibera 446/2014/R/Gas per la determinazione di misure incentivanti per i promotori di progetti inseriti negli elenchi dei progetti di interesse comune. Futuri provvedimenti
La delibera è disponibile al seguente link: Delibera AEEG 30 ottobre 2014 numero 531 |
Pacchetto investimenti europeo: privilegiare progetti sull'efficienza energeticaI membri dell'Alleanza europea per il risparmio energetico (Eu-Ase) hanno incontrato il Commissario europeo per il lavoro e gli investimenti e nuovo Vice Presidente della Commissione europea, per invitare la Commissione a fare dell'efficienza energetica l'elemento portante del nuovo pacchetto di investimenti da 300 mld di euro. Il sostegno all'efficienza energetica genera nuovi posti di lavoro e crescita, ed indirizza l'Europa sulla strada giusta per i nuovi obiettivi previsti al 2030. Occorre dare priorità a settori e progetti che sono sviluppabili, produttivi e modulabili, aumentando occupazione e impattando positivamente sul PIL. |