Vi riportiamo, in allegato, una bozza del nuovo decreto che aggiorna il DM del 6 luglio 2012 relativo agli incentivi alla fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico, aggiornato al 15 maggio 2015, e la Posizione Confindustria che riprende le quanto espresso nel Comitato Energia del 26 maggio 2015, presieduto da Giorgio Squinzi.
Nel testo della nuova bozza di decreto si prevede un nuovo tetto agli incentivi che conferma quanto già stanziato nel 2012 pari a 5,8 Mld.
Considerato il limite di incentivazione a 5,8 miliardi, si renderebbero disponibili per i nuovi impianti circa 100 milioni attualmente liberi sul contatore del Gse, più tutte le risorse che si "andrebbero man mano liberando" - sia per il termine naturale degli incentivi (Certificati Verdi) sia per le revoche degli incentivi assegnati mediante aste e registri a impianti che non vengono costruiti o che, una volta messi in esercizio, tradiscono incongruenze rispetto alla documentazione presentata.
Secondo alcune stime di autorevoli istituti di ricerca emerge che - da qui alla fine dell'anno - potrebbero liberarsi circa 100 milioni ulteriori per la fine incentivi degli impianti ammessi ai CV; in aggiunta, basandosi sul trend degli ultimi mesi, altri 50 milioni circa potrebbero arrivare dalla revoche - per quanto ovviamente tale calcolo non sia in alcun modo standardizzabile ed estendibile al futuro.
In buona sostanza, ipotizzando che le prossime procedure di aste e registri abbiano luogo a fine anno, potrebbero essere disponibili circa 250 milioni di euro - e, basandosi sulla dichiarazione della Guidi relativa ad una previsione di incentivi per 2 anni, ulteriori 150 milioni per l'anno 2016. La somma farebbe 400 milioni: considerato che nel 2012-2014 furono messi a disposizione circa 600 milioni per l'assegnazione di incentivi a circa 2.200 MW, ipotizzando che tutte le risorse che si renderanno disponibili vengano messe a disposizione (e non destinate al risparmio) e che le tariffe vengano ritoccate al ribasso, la potenza incentivabile potrebbe arrivare facilmente a circa 1.500 MW.