Come noto, con la Delibera 148/14 l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha introdotto la necessità per le imprese risultate beneficiarie e iscritte nel registro delle aziende energivore, di prestare una garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa per poter usufruire degli sgravi previsti dall'articolo 39.
Questa previsione, ad un passo dall’erogazione degli anticipi spettanti alle quasi 3000 aziende risultanti beneficiarie delle agevolazioni, ha posto un freno e gettato le basi per una situazione di impasse e di difficoltà per le imprese.
Confindustria è prontamente intervenuta sul Ministero dello Sviluppo Economico chiedendo un’azione diretta che potesse "fermare" quanto previsto dalla delibera e sbloccare l'erogazione delle agevolazioni alle imprese.
Il Ministro Guidi ha quindi scritto al Presidente dell’AEEG Bortoni, sottolineando come siano venute meno le condizioni che avevano portato l’AEEG a richiedere la fidejussione a garanzia degli anticipi dovuti alle aziende.
Infatti, i ricorsi presentati al TAR non possono incidere direttamente sull’elenco dei beneficiari non essendo stata prevista dal Tribunale alcuna sospensiva del provvedimento di erogazione.
Inoltre, sul fronte europeo, la recente emanazione delle nuove Linee guida sugli Aiuti di Stato, va nella direzione da noi auspicata riconoscendo la possibilità che gli stati membri prevedano misure agevolative per le imprese dei settori Energy intensive.
Siamo quindi confidenti nel ritenere che gli esiti della segnalazione del MSE all’AEEG saranno positivi e porteranno a superare l'impasse generatasi dalla previsione dell'obbligo di prestare fidejussione.