A marzo, dal rapporto mensile di Terna, l'energia elettrica richiesta in Italia si è attestata a 26,2 TWh, in diminuzione del 3,7% rispetto a marzo 2013. Valore che, depurato dal fattore temperatura, porta il calo al -2,9 %.
I 26,2 TWh richiesti nel mese di marzo 2014 sono distribuiti per il 46,9% al Nord, per il 29,1% al Centro e per il 24% al Sud.
La domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’82% con produzione nazionale e per la quota restante (18%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (21,8 TWh) è calata del 8,5% rispetto a marzo 2013. In flessione la fonte termoelettrica (-17,7%) ed eolica (-24,8%). In crescita le fonti di produzione fotovoltaica (+36,9%), idrica (+19,7%) e geotermica (+5,2%).
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di marzo ha fatto registrare – per la prima volta dall’inizio dell’anno – una variazione positiva pari a +0,1% rispetto a febbraio. Il trend si mantiene su un andamento negativo.
La potenza massima richiesta di 47.044 MW si è registrata il 4 marzo, alle ore 12, con una diminuzione del 2,6% sul valore registrato sullo stesso mese dell’anno precedente.