Lo scorso 17 aprile, il Governo italiano ha notificato alla Commissione europea la misura ex art. 39 sulle imprese energivore, nell'ambito della disciplina prevista dalle nuove Linee guida sugli aiuti di stato (vedi link a fondo pagina).
I 60 giorni entro i quali la Commissione è tenuta ad adottare una decisione ricominciano a decorrere da zero qualora la Commissione Europea chieda delle indagini suppletive, come ha fatto con l'Italia attraverso una lettera indirizzata al Ministero dello Sviluppo economico lo scorso 28 maggio.
L'Italia avrà 20 giorni di tempo per rispondere dalla data di ricezione della versione italiana della lettera.
Le linee guida prevedono che tutte le misure che lo Stato membro abbia adottato prima del 2011 vengano fatte salve. Per il periodo successivo sarà previsto un “adjustment plan” che prevede l’obbligo per lo Stato membro, entro il 2019, di uniformare la misura a quanto previsto dalle linee guida.
La Commissione Europea si soffermerà sia su quanto disciplinato dall’art 39, per valutarne la compatibilità con le nuove linee guida sugli aiuti di stato, sia su quanto previsto precedentemente in Italia con il sistema di degressività per scaglioni di consumo essendo il sistema applicato tra il 2011 e il 2013.
Il Ministero dello Sviluppo Economico sta procedendo a fare gli opportuni approfondimenti al fine di rispondere prontamente alla Commissione e ad ottemperare a quanto previsto dalle linee guida sul tema.
La Commissione Europea approva le nuove linee di Aiuti di Stato nel settore energia