In maggio l’export italiano è aumentato, a prezzi costanti, dell’1,4% mensile, dopo un passo falso in aprile (-1,1%). Hanno accelerato, in particolare, le vendite UE (+2,2%); modesto, invece, l’incremento di quelle extra-UE (+0,4%). Al netto dei beni energetici (balzati del 25,8%), la crescita delle esportazioni si riduce a +0,6%: in aumento i beni di consumo (+2,1%), in stallo quelli intermedi e in lieve riduzione quelli strumentali (-0,2%). Nel bimestre aprile-maggio la dinamica dell’export (+1,3% rispetto al primo trimestre) è in linea con quanto realizzato nella media dei primi tre mesi del 2015 (+1,4% sul quarto 2014).
In maggio le importazioni hanno ristagnato; al netto della componente energetica, però, sono aumentate dello 0,6% rispetto ad aprile. Nel bimestre aprile-maggio sono cresciute dell’1,8% sul primo trimestre (dopo +3,9% sul quarto 2014).
Nei mesi estivi la dinamica dell’export italiano sarà sostenuta da un’accelerazione della domanda globale e dal pieno dispiegarsi dell’effetto dell’euro debole. Prospettive positive sono confermate dagli indicatori qualitativi degli ordini manifatturieri esteri: PMI a 56,2 nella media del secondo trimestre (da 54,9 nel primo) e saldo dei giudizi delle imprese a -13 (da -17).