Cari colleghi,
è tempo di questionario!
Conoscete il funzionamento del social MentInsieme? Siete soddisfatti di come viene gestito? Come lo migliorereste?
Per rispondere a queste e ad altre domande (in forma anonima) vi invitiamo a compilare il questionario cliccando qui
o copiando e incollando sul vostro motore di ricerca il seguente link:
http://goo.gl/forms/r9QRLdAPb1
Vi esortiamo a rispondere altrimenti, in caso di bassa partecipazione, sarete contattati uno a uno per un colloquio telefonico! (e questa è una minaccia)
Restiamo a vostra completa disposizione e vi ringraziamo per la vostra collaborazione,
il CSC

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Il CSC rileva un aumento della produzione industriale dello 0,2% in marzo su febbraio, quando c’è stato un calo dello 0,6% su gennaio, comunicato oggi dall’ISTAT.
Nel primo trimestre dell’anno il CSC stima un incremento dello 0,8% congiunturale (massimo dal 4° trimestre 2010), in accelerazione rispetto alla crescita nulla che si era avuta
nel quarto del 2015. Il secondo trimestre eredita dal primo una variazione congiunturale di -0,1%.
Gli indicatori qualitativi anticipatori puntano a una tendenza positiva della produzione nei prossimi mesi. Secondo i direttori degli acquisti (indagine PMI Markit) gli ordini manifatturieri in marzo sono ancora cresciuti (per il 14° mese consecutivo), a un ritmo più veloce rispetto a quello rilevato in febbraio (indice a 54,3 da 52,1) e sospinti specialmente dalla domanda interna. Migliore dinamica anche degli ordini esteri (53,3 da 52,9), grazie alle maggiori commesse provenienti da Regno Unito, Stati Uniti e Nord Europa.
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Prosegue la caduta dello stock di prestiti erogati alle imprese italiane: -0,4% a febbraio, dopo -0,5% a gennaio (dati destagionalizzati dal CSC). Il ritmo di riduzione del credito nei primi due mesi del 2016 (-0,4% al mese) ha accelerato nettamente rispetto a quello medio del 2015 (-0,1%).
Buone notizie, però, arrivano sul fronte delle sofferenze bancarie, scese a 139 miliardi di euro a febbraio (18,0% dei prestiti), da 144 a gennaio (18,6%). Si tratta della prima riduzione significativa dal 2008, favorita dalle misure varate negli ultimi mesi e dal recupero dell’attività economica, che riporta lo stock ai valori di metà 2015. L’avvio di un duraturo percorso al ribasso dei crediti deteriorati è cruciale per favorire la ripartenza delle erogazioni di credito.
Inoltre, i tassi di interesse pagati dalle imprese si sono riportati ai minimi, scendendo sui livelli di dicembre (1,7%), dopo il balzo di gennaio (2,0%). Il calo si è avuto soprattutto per le imprese di maggiori dimensioni (1,1%, da 1,6%), meno per quelle più piccole (2,7%, da 2,8%). Ciò rappresenta un fondamentale sostegno per il proseguire della risalita della domanda di credito, in atto già dalla primavera 2015.
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Tutti pronti per il Biennale 2016?
se la risposta è affermativa preparatevi perchè le sorprese non sono finite...quest'anno ci attende una novità gustosa!
Approfittando del Campionato Mondiale della Pizza, che si terrà a Parma la metà di aprile, è stata organizzata per noi una vera e propria competizione:
8 forni, 16 istruttori, 24 squadre, 120 partecipanti, 4 premi in palio, un numero imprecisato di pizze sfornate, fasto e onori per i vincitori, divertimento a palate!
Per chi volesse iscriversi basta inviare una mail a [email protected] entro domani alle 12.00, specificando “squadra MentInsieme”.
Informazioni più dettagliate vi attendono nella vostra casella di posta.
Se volete potete comunicare la vostra adesione anche a questo post, in modo da iniziare a preparare le squadre in anticipo.
Per chi fosse ancora indeciso se venire o meno sappiate che questo Biennale rimarrà negli annali...
A prestissimo,
il CSC

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Il PMI manifatturiero italiano (Markit), in area di espansione da febbraio 2015, segnala in marzo un aumento della crescita rispetto ai ritmi rilevati in febbraio, andando oltre le aspettative dei mercati: l’indice generale è salito a 53,5 (da 52,2, era atteso a 52,6), toccando il valore più alto da dicembre 2015.
L’indice della componente produzione è salito di 2,5 punti (a 56,0), trainato soprattutto dai beni di investimento. Il miglioramento ha riguardato anche gli ordini (+2,2 punti, a 54,3), per una dinamica più veloce di entrambe le componenti della domanda, in particolare di quella interna (l’indice degli ordini esteri è aumentato di 0,4 punti a 53,3). Le valutazioni sull’andamento dell’occupazione rimangono positive ma segnalano un rallentamento rispetto alla dinamica rilevata in febbraio. Continuano a calare sia i prezzi medi d’acquisto, soprattutto per il minor costo di metalli e petrolio, sia - in misura maggiore - i prezzi di vendita.
Nell’Euroarea si è rafforzata la crescita dell’attività (indice a 51,6 da 51,2). Il dato complessivo è la sintesi di andamenti differenziati tra paesi. In particolare, il PMI manifatturiero è vicino alla soglia di stagnazione in Germania (50,7) e Francia (49,6), mentre segnala una crescita solida nei Paesi Bassi (53,6) e in Spagna (53,4).
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Secondo gli ultimi dati ISTAT l'occupazione dipendente in Italia è cresciuta dello 0,1% nei primi due mesi dell’anno rispetto al quarto trimestre, dopo il +1,3% nel 2015. A fronte di un'ulteriore contrazione di quella indipendente (-0,4%), il numero delle persone occupate registra complessivamente un lieve calo (-0,1%, pari a -12mila unità sull’ultimo quarto). Nei dati mensili il calo si concentra a febbraio (-97mila unità, dopo il +73mila di gennaio), ma a fronte della loro elevata volatilità è più informativo valutare l'andamento medio su periodi più lunghi.
Sulla base dei dati storici diffusi in data odierna, si rileva che l'occupazione totale è cresciuta dello 0,8% nel 2015 (dal +0,9% precedentemente stimato), a fronte di aumenti pronunciati nel secondo e terzo trimestre (+0,5% in entrambi) e di un arretramento nel quarto (-0,2%). Le variazioni aggregate sono il risultato di un'espansione dell’occupazione a tempo indeterminato (+0,8%), che ha più che controbilanciato la contrazione di quella indipendente (-0,6%). I lavoratori a termine (10,6% dell’occupazione totale) sono aumentati in media d’anno (+4,3%), nonostante il calo nell’ultimo quarto.
Data la riconferma degli sgravi contributivi sulle assunzioni a tempo indeterminato nel 2016, ma per importi e durata inferiori rispetto a quelli vigenti per il 2015, è necessario attendere i dati per i prossimi mesi per valutare quanto l'occupazione a tempo indeterminato continuerà a rimanere privilegiata.
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Negli Stati Uniti gli occupati nel settore non agricolo sono aumentati di 215mila unità a marzo, dopo +245mila in febbraio. Il dato conferma la solidità della ripresa americana, nonostante il freno alle esportazioni esercitato dal rallentamento dell’economia globale e dal dollaro forte e i tagli a investimenti e produzione nel settore energetico ed estrattivo indotti dal calo del prezzo del petrolio. Nell’ultimo anno l’occupazione non agricola è cresciuta in media di oltre 233mila unità al mese.
È salito di un decimo il tasso di disoccupazione, al 5,0% della forza lavoro, con un analogo aumento del tasso di partecipazione (63,0% della popolazione in età lavorativa, da 62,9%).
In un mercato del lavoro non lontano dalla piena occupazione, tuttavia, restano modesti gli aumenti salariali, sebbene in leggera accelerazione (+0,3% i guadagni orari su febbraio, +2,3% in un anno), e ancora lontani da quel +3-3,5% annuo che buona parte degli economisti ritiene necessario per riportare rapidamente l’inflazione attorno al target del 2% stabilito dalla FED.
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