L’indice di fiducia dei consumatori americani elaborato dal Conference Board è risalito di 2,5 punti, a 101,3, a marzo, recuperando parzialmente la contrazione di febbraio (-5,0 punti). L’aumento è da attribuirsi per intero al forte miglioramento delle aspettative di breve termine (da 90,0 a 96,0), specialmente su occupazione e redditi. Sono, invece, peggiorati, per il secondo mese consecutivo, i giudizi sulla situazione economica corrente (da 112,1 a 109,1).
La dinamica della fiducia riflette il ritmo di crescita piuttosto moderato che ha caratterizzato l’economia americana in questa prima parte del 2015. La cautela dei consumatori è confermata dal forte incremento del tasso di risparmio, risalito in febbraio al 5,8% del reddito disponibile, dal 4,4% a novembre 2014. I consumi, infatti, sono diminuiti, in termini reali, dello 0,1% su gennaio, nonostante un aumento dei redditi dello 0,2%, dovuto, in particolare, al calo dei prezzi della benzina.
La maggiore fiducia, alimentata dalla crescita dell’occupazione (+295mila nuovi posti di lavoro a febbraio) e dei redditi, sosterrà un forte rimbalzo dei consumi nei prossimi mesi.