Il clima di fiducia nell’Eurozona è salito a marzo (di 1,6 punti, a 103,9), per il quarto mese consecutivo, confermando il significativo miglioramento delle prospettive di crescita dell’area. L’indice del “sentimento economico”, elaborato dalla Commissione europea, è ai massimi da luglio 2014 in Germania ed è tornato sui livelli di agosto 2011 in Francia e di agosto 2007 in Italia; addirittura su quelli di giugno 2001 in Spagna.
Il maggiore ottimismo degli operatori, ormai diffusosi in tutta l’area, ha, in particolare, interessato i consumatori (con il relativo indice salito di ben 3 punti) e le imprese manifatturiere (di 1,7 punti), i maggiori beneficiari della riduzione dei prezzi energetici, del deprezzamento dell’euro e del programma di acquisto di titoli pubblici (QE) varato dalla BCE. I consumatori vedono, infatti, aumentare il proprio potere d’acquisto mentre le imprese, grazie ai minori costi di produzione e al cambio favorevole, stanno recuperando rapidamente molte posizioni competitive sui mercati internazionali.