A gennaio 2015 il fabbisogno della PA è stato pari a -4,6 miliardi, in netto miglioramento rispetto allo stesso mese del 2014. Tenendo conto dei pagamenti dei debiti verso le imprese che hanno inciso diversamente a gennaio di quest'anno e dello scorso anno, il fabbisogno risulta ancora migliore. Considerando la flessione delle entrate tributarie rispetto a gennaio 2014 (attribuibile principalmente alla riscossione, nel 2014, della "mini IMU" che si riferiva al 2013) non integralmente compensata dalle entrate contributive, il risultato positivo di gennaio è ascrivibile a una diminuzione della spesa. In particolare, hanno influito positivamente i minori pagamenti per interessi sul debito pubblico, i minori finanziamenti al bilancio europeo, nonché i minori prelevamenti degli enti della PA.
Migliora il fabbisogno della PA (Gennaio; milioni di euro) |
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2014 | 2015 | |
Fabbisogno PA | 1.291 | -4.613 |
(+) Dismissioni | 0 | 0 |
(-) Prestiti a EFSF e paesi membri | 0 | 0 |
(-) Contributi a ESM | 0 | 0 |
(-) Pagamenti debiti alle imprese | 1.900 | 1.300 |
(+) Altre operazioni straordinarie | 0 | 0 |
Fabbisogno al netto delle operazioni straordinarie | -609 | -5.913 |
Fonte: elaborazioni CSC su dati Banca d'Italia. |