Le quotazioni delle case in Italia sono rimaste invariate nel quarto trimestre 2016 sul terzo, registrando, per la prima volta dopo 5 anni, una variazione marginalmente positiva sullo stesso periodo del 2015 (+0,1%); sono comunque inferiori del 19,1% rispetto al massimo di inizio 2008. Nella media del 2016 i prezzi sono calati dello 0,7% sul 2015.
In rapporto al reddito disponibile pro-capite, cioè alla capacità di spesa delle famiglie, le quotazioni delle case sono ormai più basse dei valori medi di lungo periodo (-2,0%; stima CSC). Inoltre, grazie ai tassi di interesse ai minimi storici, è fortemente aumentata la convenienza ad acquistare casa tramite mutuo ipotecario, misurata dall’affordability index (+40,6% rispetto al 2000 e +93,0% sul minimo del terzo trimestre 2008; stime CSC).
Le compravendite residenziali, finanziate in misura crescente da mutui (nell’80% dei casi, in media per il 75% del valore dell’immobile), sono in aumento da più di due anni (+15,2% tendenziale a fine 2016). Gli agenti immobiliari sono più ottimisti sull’evoluzione del mercato nazionale a inizio 2017.