A maggio l’indice PMI composito dell’Eurozona, elaborato da Markit, pur restando abbondantemente sopra 50, la soglia che separa recessione da espansione, è diminuito per il secondo mese consecutivo (a 53,4 da 53,9 in aprile) segnalando un ulteriore rallentamento del ritmo di crescita dell’attività produttiva. In particolare, ha rallentato ulteriormente la Germania (a 52,8 da 54,1) ed è continuata, a ritmi modesti, l’espansione in Francia (a 51,0 da 50,6).
Tra i settori, ha sensibilmente rallentato il terziario (indice a 53,3 da 54,1), mentre ha riaccelerato, anche se solo leggermente, il manifatturiero (a 52,3 da 52,0). Sospinti dal cambio favorevole, gli ordini dall’estero nell’industria manifatturiera sono balzati a 53,0 (da 52,3), livello massimo da tredici mesi.
Seppur più lento che nei due mesi precedenti, il ritmo di espansione è stato comunque sufficiente a convincere le imprese ad assumere nuovo personale; segnale di maggiore ottimismo. Il sottoindice relativo all’occupazione è, infatti, salito a 52,3, il livello più elevato da maggio 2011.