Secondo gli ultimi dati ISTAT l'occupazione dipendente in Italia è cresciuta dello 0,1% nei primi due mesi dell’anno rispetto al quarto trimestre, dopo il +1,3% nel 2015. A fronte di un'ulteriore contrazione di quella indipendente (-0,4%), il numero delle persone occupate registra complessivamente un lieve calo (-0,1%, pari a -12mila unità sull’ultimo quarto). Nei dati mensili il calo si concentra a febbraio (-97mila unità, dopo il +73mila di gennaio), ma a fronte della loro elevata volatilità è più informativo valutare l'andamento medio su periodi più lunghi.
Sulla base dei dati storici diffusi in data odierna, si rileva che l'occupazione totale è cresciuta dello 0,8% nel 2015 (dal +0,9% precedentemente stimato), a fronte di aumenti pronunciati nel secondo e terzo trimestre (+0,5% in entrambi) e di un arretramento nel quarto (-0,2%). Le variazioni aggregate sono il risultato di un'espansione dell’occupazione a tempo indeterminato (+0,8%), che ha più che controbilanciato la contrazione di quella indipendente (-0,6%). I lavoratori a termine (10,6% dell’occupazione totale) sono aumentati in media d’anno (+4,3%), nonostante il calo nell’ultimo quarto.
Data la riconferma degli sgravi contributivi sulle assunzioni a tempo indeterminato nel 2016, ma per importi e durata inferiori rispetto a quelli vigenti per il 2015, è necessario attendere i dati per i prossimi mesi per valutare quanto l'occupazione a tempo indeterminato continuerà a rimanere privilegiata.