http://echa.europa.eu/documents/10162/13564/draft_caracal_guidance_on_requirements_sia_v3_en.pdf
REACH: revisione "Guida alle prescrizioni in materia di sostanze contenute in articoli" alla luce della sentenza della Corte di Giustizia UE
Facciamo riferimento al tema delle sostanze contenute negli articoli per informarvi che l'ECHA ha avviato l'attività di aggiornamento della "Guida alle prescrizioni in materia di sostanze contenute in articoli" per recepire il pronunciamento della Corte di Giustizia europea dello scorso 10 settembre relativamente all'interpretazione dell'articolo 7, paragrafo 2 (notifica delle sostanze estremamente preoccupanti - SVHC in Candidate List) e dell'articolo 33 del Regolamento REACH (obbligo di comunicazione delle informazioni sulle sostanze SVHC da parte dei fornitori di articoli) per quanto attiene alle modalità di calcolo del limite di concentrazione delle sostanze estremamente preoccupanti nel caso in cui un articolo sia composto da più componenti che costituiscono, a loro volta, articoli.
In particolare, la sentenza della Corte conclude che:
- l’articolo 7, paragrafo 2, del regolamento REACH deve essere interpretato nel senso che, ai fini dell’applicazione di tale disposizione, spetta al produttore determinare se una sostanza estremamente preoccupante identificata conformemente all’articolo 59, paragrafo 1, di tale regolamento sia presente in una concentrazione superiore allo 0,1% peso/peso di ogni articolo che produce, e all’importatore di un prodotto composto da più articoli determinare per ogni articolo se tale sostanza sia presente in una concentrazione superiore allo 0,1% peso/peso di tale articolo;
– l’articolo 33 del regolamento REACH deve essere interpretato nel senso che, ai fini dell’applicazione di tale disposizione, spetta al fornitore di un prodotto composto da uno o più articoli che contengono una sostanza estremamente preoccupante, identificata conformemente all’articolo 59, paragrafo 1, di tale regolamento in una concentrazione superiore allo 0,1% peso/peso per articolo, informare il destinatario e, su richiesta, il consumatore, circa la presenza di tale sostanza comunicando loro, quanto meno, il nome della sostanza in questione.
Pertanto, per quanto riguarda i produttori di articoli («ogni persona fisica o giuridica che fabbrica o assembla un articolo all’interno [dell’Unione]» l’obbligo di notifica ai sensi dell’articolo 7, paragrafo 2, del regolamento REACH non è applicabile a un articolo che, quantunque utilizzato da tale produttore come materiale di produzione, sia stato fabbricato da un terzo. Il produttore è quindi tenuto a notificare all’ECHA la presenza di sostanze estremamente preoccupanti presenti nell’articolo che esso fabbrica o assembla. Qualora tale articolo venga successivamente utilizzato a valle da un secondo produttore come materiale di produzione nella fabbricazione di un prodotto complesso, tale secondo produttore non è tenuto a notificare a sua volta all’ECHA la presenza in tale articolo della sostanza in questione. Una tale notifica si sovrapporrebbe infatti a quella effettuata dal produttore di tale articolo.
Mentre l'importatore («persona fisica o giuridica stabilita [nell’Unione] responsabile dell’importazione») di un prodotto composto da uno o più oggetti rispondenti alla definizione della nozione di «articolo» ai sensi dell’articolo 3, punto 3, del regolamento REACH viene anche considerato come l’importatore di tale o di tali articoli ai fini dell’applicazione dell’articolo 7, paragrafo 2, del Regolamento.
La sentenza è disponibile al seguente link:
Il processo di revisione della linea guida avviato dall'ECHA si svilupperà in due fasi:
- Una prima fase volta alla revisione in via prioritaria delle disposizioni sul calcolo della soglia dello 0.1% in articoli complessi al fine di allineare la Guida alle conclusioni della Corte. Una bozza di aggiornamento della Guida è disponibile sul sito web dell'ECHA al seguente link:
http://echa.europa.eu/documents/10162/13564/draft_caracal_guidance_on_requirements_sia_v3_en.pdf
Si vedano in particolare, paragrafi 4.2, 4.3 e 4.4. In questa fase è prevista la consultazione delle sole Autorità Competenti.
- Una seconda fase, che prevedrà una consultazione pubblica, il documento sarà sottoposto a una revisione complessiva, con particolare riferimento ai casi illustrativi. Nel Draft allegato sono già evidenziate alcune parti eliminate in vista del prossimo aggiornamento (si vedano gli esempi relativi a Clothes, Automotive tyres, Inflatable sleeping mattress).
Alcune Associazioni ci hanno rappresentato forti preoccupazioni relative all'interpretazione derivante dalla citata sentenza per le difficoltà applicative che si potrebbero riscontrare per prodotti particolarmente complessi composti da numerosi articoli e per le difficoltà di reperire informazioni, soprattutto da fornitori extra-UE.
Stiamo pertanto valutando con il gruppo di lavoro costituito in Confindustria sul regolamento REACH le principali criticità riferite a casi applicativi.
Vi invitiamo a farci pervenire eventuali considerazioni sul tema, qualora di interesse, soprattutto sugli esempi illustrativi oggetto di prossima revisione, entro e non oltre il prossimo giovedì 5 novembre al seguente indirizzo di posta elettronica:
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Consultazioni aperte su restrizioni REACH
Riportiamo di seguito un quadro delle consultazioni pubbliche attualmente in corso relativamente ai principali processi REACH:
PROPOSTE DI RESTRIZIONE ECHA
- Bisfenolo A: Proposta di restrizione per l'uso nella carta termica (scadenza per commenti alla bozza dell'Opinione SEAC 16/11/2015)
- PFOA: proposta di restrizione "Shall not be manufactured, used or placed on the market as substances on their own, as constituents of other substances, in a mixture or in articles" (scadenza per commenti alla bozza di opinione SEAC 16/11/2015)
- Isocianati: Proposta di restrizione "Shall not be used as substances on their own, as a constituent in other substances or in mixtures for industrial and professional uses" (scadenza per inviare informazioni per la preparazione della proposta di restrizione 01/12/2015)
- Octamethylcyclotetrasiloxane (D4),Decamethylcyclopentasiloxane (D5): Proposta di restrizione "Wash-off personal care products in the EU shall not contain more than 0.1% of D4, nor more than 0.1% of D5" (scadenza per commenti alla proposta di restrzione 18/12/2015)
Maggiori informazioni sono disponibili al seguente link:
PROPOSTE DI RESTRIZIONE COMMISSIONE EUROPEA
La Commissione europea ha avviato lo scorso 22 ottobre, una consultazione pubblica, ai sensi dell’Art 68 (2) del REACH, sull’uso di sostanze pericolose (CMR- carcinogenic, mutagenic or toxic for reproduction) categorie 1A e 1B, nei tessuti e nell’abbigliamento. Il termine per la consultazione è il 22 gennaio 2016.
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ETS: esiti Consiglio Ambiente e dibattito parlamentare nazionale
Di concerto con i colleghi di Bruxelles, facciamo riferimento alla revisione della Direttiva ETS per comunicarvi gli esiti del Consiglio Ambiente di ieri, che ha visto il primo scambio di vedute sulla proposta presentata a luglio dalla Commissione Europea.
Segnaliamo, inoltre, i recenti sviluppi sul fronte parlamentare nazionale e quelli relativi alle ultime dichiarazioni della Commissione Europea rispetto agli obiettivi UE di riduzione di gas serra.
Consiglio Ambiente 26.10.15:
L'intervento del Ministro Galletti ci è parso positivo rispetto all'assetto generale della proposta e lascia ampio margine di manovra per future possibili modifiche al testo della Commissione Europea. In particolare, il Ministro ha messo in evidenza l'esigenza di garantire un sistema ETS più robusto, più armonizzato e più semplice.
Le reazioni degli Stati Membri rivelano un panorama variegato rispetto ai vari punti oggetto di revisione, ma appare evidente che la proposta della Commissione Europea è soggetta a critiche di varia natura e che si dovrà conseguentemente negoziare sugli aspetti più importanti.
Alcuni Stati Membri, tra i quali la Germania e la Spagna, sono rimasti vaghi e hanno detto che stanno ancora valutando gli impatti della proposta, mentre altri, come il Belgio, ne mettono in discussione l'impianto generale per quanto concerne la suddivisione di quote tra quelle da assegnare a titolo gratuito (43%) e quelle destinate al mercato delle aste (57%).
I Paesi Bassi insistono per un sistema di allocazione di quote più dinamico, proposta che sarebbe sostenuta da Polonia, Romania e Lituania.
Per ora si registra un certo consenso sulla proposta di un approccio differenziato all’esposizione dei settori Carbon Leakage, alla quale hanno già aderito formalmente Regno Unito, Francia, Slovacchia, Repubblica Ceca. Nel dibattito si sono mostrati interessati paesi come Irlanda, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca, Belgio.
Il Regno Unito si è detto contrario a modificare il quantitativo di quote destinato al mercato delle aste, mentre la Francia sarebbe favorevole a porre un termine all'allocazione gratuita di quote ai settori non riconosciuti a rischio Carbon Leakage già a partire dal 2027.
Per quanto riguarda i costi indiretti, il Regno Unito ha dichiarato la propria contrarietà all'armonizzazione a livello europeo. A favore dell'armonizzazione, invece, si sono espressi, oltre all'Italia, anche la Spagna e il Portogallo.
La Polonia, nonostante abbia rimarcato che il quantitativo di quote destinato al mercato delle aste debba rimanere invariato, ha segnalato la necessità di poter reperire quote gratuite per l'industria anche facendo ricorso alla Market Stability Reserve. La proposta sarebbe sostenuta da altri Stati Membri, soprattutto dell'est.
La Germania, per ora, ha posto in modo evidente soltanto la questione degli atti delegati da parte della Commissione Europea (che non prevedono il coinvolgimento del Parlamento e del Consiglio) e ha espresso la propria contrarietà alla delega ad un livello tecnico di questioni prettamente politiche.
Regno Unito e Francia hanno rilanciato la priorità di un prezzo "forte" della CO2 e hanno fatto appello alla necessità di rivedere l’ETS dopo la Conferenza di Parigi sul clima del prossimo dicembre (COP21), in vista di una possibile estensione del mercato del carbonio ad aree extra-UE e di un possibile rafforzamento degli obiettivi europei.
Dibattito nazionale in Parlamento:
Nella giornata di domani, 28 ottobre, comincerà la discussione della proposta di riforma di Direttiva ETS da parte della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati (relatore On. Stella Bianchi).
Segnaliamo inoltre che lo scorso 16 ottobre la Commissione Ambiente del Senato della Repubblica ha approvato una risoluzione (si veda allegato) sulla proposta di riforma della Direttiva ETS, che chiede di:
Ricordiamo che gli atti adottati dalle aule parlamentari nazionali in questa fase non hanno valore vincolante, ma sono di carattere orientativo.
La fase di codecisione che inciderà sulla revisione del testo proposto dalla Commissione Europea coinvolgerà, invece, le Commissioni Ambiente e Industria del Parlamento Europeo.
Dichiarazioni della Commissione Europea e trend di riduzione dei gas serra a livello UE:
Segnaliamo infine che il Commissario responsabile del portafoglio clima ed energia, Miguel Arias Canete, ha recentemente dichiarato che l'obiettivo di riduzione di gas climalteranti del 20% al 2020 verrà sicuramente raggiunto, arrivando addirittura al 24%.
Il dato è supportato dal recente rapporto dell'Agenzia Europea per l'Ambiente che ha certificato una riduzione dei gas serra in UE del 23% nel 2014 rispetto ai livelli del 1990.
Il Commissario ha quindi aggiunto che l'eventualità di aumentare il livello di ambizione dei target già prima del 2020 (rivedendo l'obiettivo del 20% per portarlo al 30%) non verrà presa in considerazione, a meno che sforzi dello stesso tenore vengano sostenuti dai partner internazionali in occasione della COP 21 di Parigi.
Risoluzione Senato su Direttiva ETS.pdfVisualizza dettagli |
Consiglio Ambiente UEIl 26 ottobre si riunirà a Lussemburgo il Consiglio dei Ministri UE dell’Ambiente presieduto dal Ministro lussemburghese Carole Dieschbourg, al quale parteciperanno i Commissari UE A. Canete (Clima), K. Vella (Ambiente) e E. Bienwkoska (Industria). I Ministri avranno un primo dibattito orientativo sulla proposta di revisione della Direttiva ETS, presentata dalla Commissione UE a luglio 2015 nel contesto del conseguimento dell’obiettivo europeo di riduzione delle emissioni di CO2 del 40% entro il 2030. I Ministri risponderanno a tre domande: 1) l’attuale proposta è uno strumento utile per raggiungere gli obiettivi climatici europei del prossimo decennio, incluso il finanziamento ai Paesi in via di sviluppo? 2) le nuove regole per l’assegnazione delle quote di emissione a titolo gratuito assicurano un equilibrio tra il rischio di delocalizzazione delle emissioni (carbon leakage), la protezione della competitività dell’industria ad alta intensità energetica e il rafforzamento della spinta verso l’innovazione in direzione di una economia a basse emissioni di carbonio? 3) le proposte sui meccanismi di finanziamento per l’innovazione dell’industria e la modernizzazione del settore energetico sono uno stimolo sufficiente a mobilitare gli investimenti necessari a raggiungere gli obiettivi per il 2030? I Ministri avranno uno scambio di opinioni su come assicurare un ruolo sempre attivo alla dimensione ambientale nel processo del Semestre Europeo. In questo contesto, discuteranno della graduale eliminazione dei sussidi dannosi per l’ambiente e dell'attuazione della politica e della legislazione ambientale. E’ previsto anche uno scambio di vedute su come attuare la strategia “2030 - Agenda per lo sviluppo sostenibile "Trasformare il nostro mondo", approvata dalle Nazioni Unite a settembre. I Ministri discuteranno le principali priorità dell'UE per la sua attuazione, il ruolo della politica e gli strumenti per monitorarne i progressi. Infine, i Ministri avranno un dibattito sugli ultimi eventi internazionali in materia di clima in vista della Conferenza di Parigi (30 novembre – 11 dicembre); sul sistema di controllo delle emissioni auto; sull’iniziativa “Make it work” il cui scopo è creare un dialogo tra Paesi Membri, Consiglio e Commissione Europea al fine di migliorare la legislazione in materia ambientale e lo scambio di “best practices” nel recepimento da parte degli Stati membri delle normative europee in materia ambientale.
In allegato il documento preparatorio predisposto dalla Presidenza lussemburghese. Background Consiglio Ambiente 26 ottobre.pdfAfficher les détails |
News su iter legislativo Direttiva ETS e Comitato ETS
Con la presente comunichiamo le recenti indicazioni ricevute da Bruxelles sullo stato di avanzamento dell'iter legislativo della Direttiva ETS in Parlamento europeo.
Si tratta di date indicative e non ancora ufficializzate, ma danno l'idea dello sviluppo che il dossier seguirà nel corso del prossimo anno.
In particolare, si conferma l'intenzione del relatore nella commissione ambiente di iniziare a lavorare sulla revisione della direttiva solo dopo gli esiti della COP21 di Parigi.
Ricordiamo inoltre che, a livello parlamentare, il dossier verrà trattato anche in commissione industria, e verosimilmente l'opinione di quest'ultima verrà definita prima della relazione della commissione ambiente.
Non si conoscono ancora con certezza le tempistiche relative alla discussione del dossier in Consiglio. Da queste dipenderà l'andamento dei triloghi, che di norma dovrebbero aver luogo già prima del voto in Plenaria e subito dopo la conclusione del voto in commissione ambiente.
Ad ogni modo, si prevede un dibattito serrato tanto in Parlamento quanto in Consiglio, come è stato recentemente il caso per la Market Stability Reserve.
Di conseguenza, è assai improbabile che l'iter venga chiuso prima del 2017, probabilmente sotto presidenza britannica.
Si riportano infine alcuni aggiornamenti rispetto ai lavori del Comitato ETS.
Nelle ultime riunioni della Segreteria Tecnica e del Consiglio Direttivo (13 ottobre) sono state sbloccate le quote 2014 e 2015 per gli impianti rimasti nell'allegato D della Delibera 11/2015 e di cui alla Delibera 24/2015 (si veda Delibera 35/2015: http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/emission_trading/deliberazione_35_2015.pdf).
Inoltre, con Delibera 36/2015 (http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/emission_trading/deliberazione_36_2015.pdf) è stata comunicata alla Commissione Europea la modifica alla Tabella Nazionale di Assegnazione relativa alle comunicazioni di riduzione sostanziale della capacità e cessazione parziale o totale di attività avvenute prima del 1 gennaio 2015.
Infine, da fonti del Ministero dell'Ambiente, ci è stato comunicato che verrà a breve pubblicata una ulteriore Delibera per la raccolta dati relativa alla Decisione UE che ha modificato l'elenco dei settori presenti nella Lista Carbon Leakage.
Nelle riunioni del Comitato del 13 ottobre, non sarebbe stata finalizzata, invece, l'approvazione della prima tranche di piani di monitoraggio.
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Albo: delibera iscrizione cat. 4 e 5
Il Comitato Nazionale dell'Albo Gestori Ambientali ha definito, con la delibera n. 2 del 16 settembre 2015, i criteri che consentono alle imprese già iscritte alle categorie 4 (raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi) e 5 (raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi) di effettuare anche il trasporto dei rifiuti da loro prodotti, senza la necessità di iscriversi alla categoria 2-bis, e dei rifiuti costituiti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, senza necessità di iscriversi anche alla categoria 3-bis, a condizione che lo svolgimento di queste ultime attività non comporti variazioni di iscrizione all'Albo per la categoria, la classe o la tipologia dei rifiuti trasportati.
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Conai: diminuzione del CAC imballaggi in vetro 1° gennaio 2016 e adesione on line
Il Conai informa che sarà, a breve, trasmesso ai consorziati interessati il comunicato stampa (disponibile nella libreria della comunità, all'interno della cartella "imballaggi e rifiuti di imballaggi") concernente l’argomento in oggetto (disponibile anche sul sito internet www.conai.org). |
Comitato ETS: pubblicate le date e gli OdG delle riunioni del Consiglio Direttivo e della Segreteria Tecnica
Segnaliamo che sul sito del Ministero dell'Ambiente sono ora disponibili le convocazioni delle riunioni del Consiglio Direttivo e della Segreteria Tecnica del Comitato ETS.
Le lettere di convocazione sono accompagnate dall'ordine del giorno delle singole riunioni, indicazione preziosa per comprendere l'andamento dei lavori del comitato e monitorarlo in tempo reale.
I dettagli sono disponibili al seguente link: http://www.minambiente.it/pagina/emission-trading
Alleghiamo per comodità le convocazioni dell'ultima riunione del Consiglio Direttivo e della Segreteria Tecnica, riunitesi nella giornata di ieri, 13 ottobre.
convocazione_riunione_segreteria_tecnicaETS20151013.pdfVisualizza dettagli convocazione_riunione_consiglio_direttivoETS20151013.pdfVisualizza dettagli |
ETS: Decisione UE sulla Riserva di Stabilità di Mercato (MSR) & materiale di approfondimento
Con la presente alleghiamo la Decisione UE 2015/1814 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell' UE lo scorso 9 ottobre, che istituisce una Riserva di Stabilità di Mercato nel sistema ETS a partire dal 2019.
La decisione conferma quanto concordato nel trilogo dello scorso 5 maggio e approvato dal Parlamento Europeo in seduta plenaria lo scorso 8 luglio e dal Consiglio Ambiente lo scorso 18 settembre.
Trasmettiamo inoltre una serie di slide estremamente utili per comprendere le implicazioni dei principali interventi proposti dalla Commissione Europea nella revisione della direttiva ETS presentata lo scorso 15 luglio.
- presentazione della Commissione Europea alle Delegazioni degli Stati Membri, esposta al Working Party Ambiente lo scorso 22 settembre
- presentazione del CEPS (Centre for European Policy Studies), esposta a Bruxelles lo scorso 14 settembre in occasione del seminario CEPS dedicato alla riforma del sistema ETS
- presentazione del Carbon Market Forum, esposta a Bruxelles lo scorso 14 settembre in occasione del seminario CEPS dedicato alla riforma del sistema ETS
- presentazione di Thomson Reuters - Point Carbon, esposta a Bruxelles lo scorso 14 settembre in occasione del seminario CEPS dedicato alla riforma del sistema ETS
- presentazione di CDC Climat, esposta a Bruxelles lo scorso 14 settembre in occasione del seminario CEPS dedicato alla riforma del sistema ETS
- presentazione di CEZ Group, esposta a Bruxelles lo scorso 14 settembre in occasione del seminario CEPS dedicato alla riforma del sistema ETS
I documenti in allegato sono particolarmente utili per comprendere meglio le assunzioni dietro l'aggiornamento dei benchmark e la distribuzione delle quote, gli effetti sul prezzo della CO2 nella IV fase, l'entità del Cross Sectoral Correction Factor e le conseguenze dei nuovi parametri per la determinazione del rischio Carbon Leakage.
Decisione 2015-1814.pdfVisualizza dettagli WPE 150922 ETS revision MS Q and A_final.pdfVisualizza dettagli ceps Point Carbon 14 settembre.pdfVisualizza dettagli CEPS graz university 14 settembre.pdfVisualizza dettagli ceps CEZ 14 settembre.pdfVisualizza dettagli ceps 14 september CDC Climat recherche.pdfVisualizza dettagli ceps 14 september- afternoon.pdfVisualizza dettagli |
Adottato in PE il testo definitivo della proposta di direttiva MCP (medi impianti di combustione)
Facciamo seguito alle precedenti comunicazioni per informare che il Parlamento europeo, nella seduta plenaria dello scorso 6-7 ottobre, ha approvato l'accordo informale con il Consiglio UE sulla Proposta di Direttiva relativa alla limitazione delle emissioni nell'atmosfera di taluni inquinanti originati da impianti di combustione medi (MCPD) .
Il testo definitivo è stato adottato con 623 voti a favore, 70 contrari e 12 astensioni.
La direttiva dovrà ora essere formalmente approvata dal Consiglio dei Ministri ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea.
Vi terremo aggiornati al riguardo.
Ai fini di una analisi incrociata, è disponibile in libreria anche il testo della proposta originaria della Commissione europea.
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ETS: aggiornamento autorizzazioni
si comunica che il Comitato ETS, con le Deliberazioni n. 33 e 34 (si veda allegato), ha:
- aggiornato le informazioni relative all'identità del gestore e/o alla denominazione di 8 impianti (Allegato A, Deliberazione n. 33)
- revocato l'autorizzazione ad emettere a 4 impianti (Allegato B, Deliberazione n. 33)
- rilasciato l'autorizzazione ad emettere a 3 nuovi impianti (Allegato A, Deliberazione n. 34)
deliberazione_33_2015.pdfVisualizza dettagli deliberazione_34_2015.pdfVisualizza dettagli |
Economia circolare: Informal Task Force
Torniamo a scrivervi sul tema economia circolare per segnalarvi che alcune confederazioni nazionali (tra cui Confindustria) hanno deciso di avviare, in via informale, un confronto su alcune tematiche considerate prioritarie, per valutare la possibilità di formulare osservazioni e proposte nell'ambito dei lavori interni a BUSINESSEUROPE. |