Circolare Conai_25_6_2018_prima cessione_commercianti imb. vuoti.pdfVisualizza dettagli
Conai: Circolare 25 giugno 2018 su applicazione Contributo Ambientale Conai
Gentili Colleghi,
Conai informa che, con Circolare del 25 giugno u.s. (disponibile anche sul sito internet www.conai.org, sia nell’home page, che nella sezione Download documenti/Circolari applicative), sono state chiarite le modalità di applicazione del Contributo Conai per i commercianti di imballaggi vuoti, con effetto dal 1° gennaio 2019.
La Circolare, che ad ogni buon fine si allega e che il consorzio trasmetterà anche alle aziende interessate a vario titolo, chiarisce, tra l'altro, la definizione di "prima cessione" (rilevante ai fini dell'applicazione del Contributo ambientale Conai). Schemi esemplificativi illustrano, poi, i flussi ante e post modifiche, oltreché i flussi che interessano il "piccolo commerciante" di imballaggi vuoti e le diciture da indicare in fattura.
Ulteriori chiarimenti, infine, riguardano i nuovi adempimenti per i commercianti di imballaggi vuoti e la procedura agevolata per i piccoli commercianti di imballaggi vuoti, comprensiva delle istruzioni operative.
Per eventuali approfondimenti, gli uffici del Conai (scrivere a [email protected], citando l'oggetto, ovvero chiamare il numero verde Conai 800337799) sono a disposizione.
Cordiali saluti
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Regolamento end of waste conglomerato bituminosoSegnaliamo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del "Regolamento recante disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto di conglomerato bituminoso ai sensi dell'articolo 184-ter, comma 2 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152." Il regolamento fissa i criteri specifici che interessano talune categorie di conglomerato bituminoso di recupero scaturite dalla fresatura e dalla frantumazione delle pavimentazioni stradali per i quali il tale rifiuto (cd. fresato d’asfalto) cessa di essere tale. Il provvedimento, inoltre, disciplina la fase di produzione, basata, come spesso accade, su una “dichiarazione di conformità del produttore”, e della successiva gestione del rifiuto da parte di impianti che hanno ricevuto autorizzazione alla loro gestione secondo la procedura sia ordinaria che semplificata, oppure che operano in regime di Autorizzazione integrata ambientale (AIA). Si segnala, infine, che il Decreto Ministeriale entrerà in vigore il prossimo 3 luglio Di seguito il link al provvedimento: |
Economia Circolare: Pubblicazione in GUUE dei testi di revisione delle direttive sui rifiuti
Segnaliamo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea dei testi di revisione delle principali Direttive sui rifiuti nell'ambito del Piano d'azione europeo per l'economia circolare (https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=OJ:L:2018:150:TOC).
Le nuove Direttive sono rubricate come di seguito:
Ricordiamo che le suddette Direttive dovranno essere recepite nell'Ordinamento Nazionale entro 24 mesi dalla data odierna.
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Pubblicazione Rapporto Rifiuti Speciali 2018 ISPRA
Segnaliamo che nella giornata di oggi, presso la Camera dei Deputati, è stata presentata la diciassettesima edizione del "Rapporto Rifiuti Speciali" dell'Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA). Il Rapporto, come ogni anno, intende fornire un quadro di informazioni di supporto al legislatore per orientare politiche e interventi adeguati, al fine di monitorarne l’efficacia, introducendo, se necessario, eventuali misure correttive.
Di seguito il link al Documento completo: http://www.isprambiente.gov.it/files2018/pubblicazioni/rapporti/Rapporto_285_2018.pdf
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DM MADE GREEN IN ITALYSegnaliamo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto del Ministero dell'Ambiente del 21 marzo 2018, n. 56, recante “Regolamento per l'attuazione dello schema nazionale volontario per la valutazione e la comunicazione dell'impronta ambientale dei prodotti, denominato «Made Green in Italy», di cui all'articolo 21, comma 1, della legge 28 dicembre 2015, n. 221.” Con tale provvedimento, viene adottato il regolamento che stabilisce le modalità di funzionamento dello schema nazionale volontario denominato “Made Green in Italy”, per la valutazione e la comunicazione dell’impronta ambientale dei prodotti Made in Italy, anche con il rilascio del logo “Made Green in Italy”, ai prodotti di cui all’articolo 2, lettera v) del decreto in argomento, ossia i “prodotti originari dell’Italia nel rispetto di quanto stabilito dall’articolo 60 del regolamento (UE) n- 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 ottobre 2013, che istituisce il codice doganale dell’Unione, e delle relative disposizioni di applicazione.” Possono chiedere l’adesione allo schema i produttori di prodotti classificabili come Made in Italy, secondo la disposizione sopracitata (articolo 2, lettera v). L’adesione allo schema è limitata a quei prodotti per il quali esiste una RCP (regole di categoria di prodotto) in corso di validità. Le RCP, secondo quanto previsto dall’articolo 2, lettera i) del decreto in esame, rappresentano “indicazioni metodologiche rilasciate dal gestore dello schema che definiscono regole e requisiti obbligatori e facoltativi necessari alla conduzione di studi relativi all’impronta ambientale per una specifica categoria di prodotto.” Il decreto disciplina anche le modalità per la formazione delle regole di prodotto. Per maggiori dettagli si allega la versione integrale del decreto in commento e una nota illustrativa dello stesso. DM MADE IN GREEN ITALY.pdfVisualizza dettagli Regolamento Made Green in Italy.pdfVisualizza dettagli |
Pubblicazione della proposta di direttiva sulla riduzione della plastica monouso
Lo scorso 28 maggio la Commissione ha pubblicato la proposta di direttiva sulla riduzione dell'incidenza di determinati prodotti di plastica sull'ambiente (vd. allegati). Di seguito ne riportiamo i punti principali così come presentati nella press release della Commissione Europea:
Per quanto riguarda gli attrezzi da pesca, che rappresentano il 27% dei rifiuti rinvenuti sulle spiagge, la Commissione punta a completare il quadro normativo vigente introducendo regimi di responsabilità del produttore per gli attrezzi da pesca contenenti plastica: i fabbricanti dovranno coprire i costi della raccolta quando questi articoli sono dismessi e conferiti agli impianti portuali di raccolta, nonché i costi del successivo trasporto e trattamento; dovranno anche coprire i costi delle misure di sensibilizzazione.
Secondo la Commissione, la direttiva proposta eviterà l'emissione di 3,4 milioni di tonnellate di CO2 equivalente e apporterà risparmi per circa 22 miliardi di euro al 2030 in termini di danni ambientali scongiurati, mentre i risparmi per i consumatori si aggirerebbero introno ai 6,5 miliardi.
In aggiunta, di seguito vi segnaliamo alcuni link utili in merito alla suddetta direttiva:
Q&A della Commissione: http://europa.eu/rapid/press-release_MEMO-18-3909_en.htm
Scheda informativa: http://ec.europa.eu/environment/waste/pdf/single-use_plastics_factsheet.pdf
Valutazione d’Impatto: http://ec.europa.eu/environment/circular-economy/pdf/single-use_plastics_impact_assessment.pdf
Sintesi della Valutazione d’Impatto: http://ec.europa.eu/environment/circular-economy/pdf/single-use_plastics_impact_assessment_summary.pdf
single-use_plastics_proposal.pdfVisualizza dettagli single-use_plastics_proposal_Annex.pdfVisualizza dettagli |