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Opt-out ETS: misure per la compliance anni 2013-2014
Si comunica che in data 26 giugno è stata pubblicata sul sito del MISE la Deliberazione n. 27/2015 del Comitato ETS che stabilisce le procedure per l'assolvimento dell'obbligo di conformità per gli anni 2013-2014 dei piccoli emettitori in regime di opt out.
La delibera riguarda tutti gli impianti che al 19 dicembre 2014 risultano nell'elenco del RENAPE, ad eccezione di quelli che risultano in stato di "chiuso" o "sospeso" e di quelli che hanno presentato domanda di rideterminazione delle emissioni consentite ai sensi della Deliberazione 20/2015.
La data ultima per il pagamento, i cui prezzi di riferimento sono quelli stabiliti dall' AEEGSI (EUA 2013: 4,38 euro, EUA 2014: 5,92 euro) o la restituzione delle quote, è spostato dal 30 giugno al ventesimo giorno successivo alla pubblicazione da parte del Comitato ETS degli estremi del capitolo di entrata del bilancio dello Stato cui imputare le somme versate.
Il conto presso il Registro dell'Unione in cui possono essere trasferite le quote EUA per le emissioni in eccesso è il seguente: EU-100-5020324-0-71, denominato "PICCOLI EMETTITORI - emissioni in eccesso".
Gli impianti interessati dovranno compilare il modulo di cui all'allegato 1 della delibera in allegato e spedirlo, con firma digitale ed entro 15 giorni dall'emanazione della presente delibera, ai seguenti indirizzi:[email protected] e [email protected].
Qualora si optasse per la corresponsione all'erario del prezzo medio della quota EUA, il gestore deve allegare copia della ricevuta di pagamento entro 10 giorni dall'effettuazione dello stesso, pena la nullità dell'eventuale pagamento effettuato..
Qualora si optasse invece per il trasferimento delle quote sul conto presso il Registro dell'Unione, bisogna inviare la comunicazione di cui all'allegato 2 della delibera in allegato, entro 5 giorni dall'effettuazione del trasferimento, oltreché agli indirizzi di cui sopra, anche a: [email protected]
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Sintesi principali sviluppi Pacchetto Qualità dell'aria della Commissione europea
Proposta di Direttiva sulla limitazione delle emissioni di taluni inquinanti originati da impianti di combustione medi (Medium Combustion Plants Directive - MCPD) Dagli ultimi esiti dovrebbero esserci le condizioni per il raggiungimento di un accordo in prima lettura.
Proposta di revisione della direttiva UE sui tetti nazionali alle emissioni (National emission ceilings - NEC) Nell’ambito del Pacchetto Qualità dell’Aria di dicembre 2013, la Commissione europea ha presentato anche una proposta di revisione della direttiva UE sui tetti nazionali alle emissioni (National emission ceilings NEC). La proposta, facendo seguito alle modifiche al nuovo Protocollo di Göteborg del 2012, introduce limiti nazionali più ambiziosi al 2030 e oltre, sui sei inquinanti principali: biossido di zolfo - SO2; ossidi di azoto - NOx; composti organici volatili non metanici - COVNM; ammoniaca - NH3, PM2,5 e metano - CH4. La Commissione ha riconosciuto la necessità di alcuni aggiustamenti tecnici alla proposta relativamente ai limiti indicati, a seguito delle criticità rappresentate da diversi Stati Membri, tra cui l’Italia, sulle ipotesi alla base degli scenari di riferimento. In particolare lo scorso 15 giugno si è tenuto un dibattito in Consiglio Ambiente in cui l’Italia ha affermato che gli obiettivi previsti per il 2030 non sono realistici, in considerazione dei dati nazionali, e devono essere rivisti o resi più flessibili. inoltre, ha sostenuto l’esigenza di prevedere l’assoggettamento di tutti i settori che contribuiscono alle emissioni. La Commissione Europea ha tuttavia sottolineato la necessità di proseguire i negoziati a livello politico. Il voto in Commissione Ambiente del PE è previsto il prossimo 15 luglio. Tuttavia sui principali aspetti le posizioni sono ancora molto differenziate. Sembra improbabile pertanto il raggiungimento di un accordo in prima lettura. Confindustria ha seguito l’attività parlamentare con alcune proposte di emendamento al testo dell’on. Girling relatore al PE. Si tratta in particolare di: - clausola di revisione sugli impegni di riduzione delle emissioni sulla base dell’evoluzione degli scenari e nel caso che le misure proposte si rivelino inefficaci (cfr. Allegato V – e in particolare, emendamenti On. Gardini) - emendamenti mirati a non andare oltre le disposizioni previste in ambito IED/BAT. Dalle affermazioni del Commissario UE all’Ambiente Vella, la Commissione sarebbe disposta a discutere una clausola di revisione, a condizione che la stessa non infici gli obiettivi della proposta e assicuri certezza normativa. In tale contesto, gli obiettivi dell’attività confederale sono: fornire un contributo attivo ai lavori avviati in BusinessEurope, sottoporre le nostre istanze ai deputati italiani nelle Commissioni Parlamentari europee di competenza e collaborare con il Ministero dell’Ambiente e le altre Istituzioni, con lo scopo di fornire nel contesto europeo uno scenario il più possibile realistico e coerente della situazione attuale dell’Italia (quadro di riferimento emissivo e tecnologico) ed evitare il rischio di obiettivi sproporzionati. |
pubblicata circolare ministeriale su modalità applicative disciplina prevenzione e riduzione dell'inquinamento
Riportiamo di seguito il testo della news pubblicata ieri sul sito di Confindustria relativa all'emanazione della seconda circolare ministeriale sull'applicazione della disciplina in materia di prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento alla luce delle modifiche introdotte dal D.lgs 4 marzo 2014, n.46.
Segnaliamo che la circolare riporta alcuni importanti chiarimenti in linea con le osservazioni presentate da Confindustria a seguito dell'emanazione del citato decreto. Tuttavia, alcuni aspetti rilevanti sono stati chiariti parzialmente o restano ancora da chiarire.
Vi informiamo, al riguardo, che stiamo segnalando ai diversi livelli competenti del Ministero due principali criticità:
- la prima riguarda il termine imminente del 7 luglio 2015 entro il quale, in accordo a quanto previsto dall’art. 29, comma 3 del decreto legislativo n. 46 del 2014, gli impianti esistenti di nuovo assoggettamento soggetti alla scadenza del 7 settembre 2014 secondo quanto previsto all'art. 29, comma 2 del decreto legislativo n. 46 del 2014 non potranno più continuare l’esercizio delle attività ai sensi delle autorizzazioni pre-vigenti oltre il 7 luglio 2015, nelle more della conclusione dei procedimenti avviati in esito alle istanze di AIA da parte dell’Autorità competente.
Abbiamo segnalato, in particolare, che la disposizione introdotta in sede di recepimento della direttiva IED nell'ordinamento nazionale va oltre quanto strettamente previsto dalla direttiva stessa e che riteniamo assolutamente imprescindibile evitare una penalizzazione delle imprese a causa di ritardi nella conclusione dei procedimenti imputabili alla pubblica amministrazione chiedendo un intervento tempestivo con i provvedimenti ritenuti più adeguati e soprattutto celeri affinché venga previsto che, in caso di mancata conclusione dei procedimenti nei termini previsti, restano validi i titoli autorizzativi (AIA in essere o autorizzazioni settoriali) in possesso dei gestori.
Al riguardo, vi invitiamo a segnalare all'indirizzo [email protected] eventuali criticità presenti nel Vs. territorio/settore trasmettendoci il prima possibile informazioni indicative sul numero degli impianti che rischiano di non vedersi conclusa l'istruttoria ed eventualmente che non hanno rispettato il termine del 7 settembre 2015 sulla base delle informazioni che avete già a disposizione.
- la seconda criticità riguarda la necessità di un chiarimento sull'esclusione del deposito temporaneo di rifiuti presso il produttore dall'applicazione delle nuove disposizioni della disciplina dell'AIA.
Rimandiamo al riguardo alla richiesta di chiarimento già trasmessa da Confindustria alla direzione tecnica del Ministero e l'interpretazione condivisa nell'ambito del tavolo di coordinamento per l'uniforme applicazione dell'IPPC. Vi chiediamo di segnalare all'indirizzo [email protected] eventuali provvedimenti emanati dalle autorità competenti locali sul tema.
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News
25 | giu | 15 | Politiche Industriali
Ambiente: pubblicata circolare ministeriale su modalità applicative disciplina prevenzione e riduzione dell'inquinamento
E' stata emanata la circolare di coordinamento n. 12422 datata 17 giugno 2015 (in allegato) relativa ad ulteriori criteri sulle modalità applicative della disciplina in materia di prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento alla luce delle modifiche introdotte dal D.lgs 4 marzo 2014,n.46.
La circolare riporta alcuni ulteriori chiarimenti sulla disciplina in oggetto concordati in sede di Coordinamento di cui all'art. 29-quinquies del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152.
Il documento è disponibile sul portale AIA del Ministero dell'Ambiente che contiene la documentazione normativa e di supporto per l'Autorizzazione Integrata Ambientale.
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Economia circolare: relazione Commissione Ambiente del PEIl 17 giugno, la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha adottato con 56 voti a favore e 5 astensioni il progetto di relazione presentato dall’On. S. Pietikäinen (Finlandia, PPE) “Efficienza delle risorse: transizione verso un’economia circolare”. Il progetto ha l’obiettivo di dare indicazioni di indirizzo politico alla Commissione Europea, che presenterà il nuovo Pacchetto sull’Economia Circolare in autunno. La Commissione Ambiente chiede alla Commissione Europea proposte legislative entro la fine del 2015 che contengano le seguenti misure: · Un obiettivo vincolante di aumento dell’efficienza delle risorse del 30% rispetto ai livelli del 2014 entro il 2030 e obiettivi individuali per gli Stati Membri. · Indicatori sul consumo di risorse che includano importazioni e esportazioni e che dovrebbero diventare vincolanti a partire dal 2018. · Obiettivi vincolanti di riduzione per i rifiuti municipali, commerciali e industriali da conseguire entro il 2025. · Obiettivi per il riciclaggio e la preparazione per il riuso aumentati fino ad almeno il 70% per i rifiuti municipali solidi e 80% per i rifiuti da imballaggio da conseguire entro il 2030. Incenerimento limitato entro il 2030 ai rifiuti non riciclabili e non biodegradabili. · Un obbligo graduale vincolante per la riduzione dei rifiuti in discarica. · Misure per una riduzione del consumo delle risorse in termini assoluti, la rigorosa applicazione della gerarchia dei rifiuti e il phasing-out delle sostanze tossiche. · Una proposta legislativa entro il 2016 per la revisione della Direttiva Ecodesgin, finalizzata ad estendere il campo di applicazione fino a coprire tutti i tipi di prodotti. La proposta dovrà contenere la definizione di indici come la durabilità, la riparabilità, il riuso e il riciclaggio. Secondo quanto sostiene la relazione approvata, queste misure comporterebbero per le imprese, le autorità pubbliche e i consumatori europei un risparmio di 600 miliardi di Eu, cioè l’8% del giro d’affari annuale e ridurrebbero le emissioni di CO2 dal 2 al 4%. Un obiettivo di aumento della produttività delle risorse del 30% entro il 2030 potrebbe spingere il PIL dell’ 1% e creare 2 milioni di posti di lavoro nella green economy. La relazione sarà votata dal Parlamento Europeo in sessione plenaria nella sessione del 6-9 luglio a Strasburgo. In allegato tutti i 36 compromessi approvati. CAs final.docAfficher les détails |
ETS: aggiornamenti su rilascio quote
Il 25 giugno il Comitato ETS ha reso note alcune Deliberazioni con le quali:
- vengono rilasciate le quote per il 2015 a 14 impianti ricompresi nell'allegato D della deliberazione 11/2015, per i quali si sono concluse le istruttorie condotte dalla Segreteria Tecnica (vedi allegato Deliberazione 23/2015)
- viene comunicato l'aggiornamento relativo al quantitativo annuo preliminare di quote assegnate a titolo gratuito per gli impianti (vedi allegato Deliberazione 24/2015):
1) che hanno presentato comunicazione di riduzione sostanziale della capacità avvenuta prima del 01.01.14 (n. 4 impianti)
2) che hanno presentato comunicazione di cessazione parziale delle attività o recupero da cessazioni parziali avvenute prima del 01.01.14 (n. 92 impianti)
3) che hanno presentato comunicazione di cessazione delle attività avvenuta prima del 01.01.14 (n. 48 impianti)
4) interessati da "ogni altra modifica" ai sensi dell'art. 52, paragrafo 2, lettera d) del Regolamento 389/2013 (n. 29 impianti)
- viene comunicato il quantitativo annuo preliminare di quote assegnate a titolo gratuito a 11 impianti nuovi entranti (vedi allegato Deliberazione 25/2015)
- viene rilasciata l'autorizzazione ad emettere gas ad effetto serra a 2 impianti (vedi allegato Deliberazione 26/2015)
deliberazione_23_2015.pdfVisualizza dettagli deliberazione_24_2015.pdfVisualizza dettagli deliberazione_25_2015.pdfVisualizza dettagli deliberazione_26_2015.pdfVisualizza dettagli |
Esiti Consiglio UE Ambiente
Lo scorso 15 giugno, si è tenuto a Lussemburgo il Consiglio dei Ministri UE dell'Ambiente. Tra gli argomenti in agenda, la proposta didirettiva NEC, i preparativi per la Conferenza di Parigi sul Clima , la riserva di stabilità mercato nell'ETS e il piano di investimenti sul clima. ✓ Il cambiamento climatico dovrebbe rappresentare la priorità strategica degli incontri internazionali (anche a livello di G7 e G20); ✓ L’accordo dovrà essere legalmente vincolante e assicurare la massima partecipazione; ✓ Dovrà confermare e rafforzare i principi e gli obiettivi della Conferenza ONU riguardante la Convenzione quadro sul cambiamento climatico, in particolare l’obiettivo del 2°C; ✓ I finanziamenti per il clima dovrebbero promuovere investimenti indirizzati alla riduzione delle emissioni inquinanti, alle politiche e ai programmi per contrastare i cambiamenti climatici. ✓ Meccanismi di monitoraggio e verifica per gli impegni presi con una revisione ogni 5 anni; ✓ L’adozione dei National Determined Contributions dovrà tenere in considerazione le specifiche circostanze di tutti i Paesi; ✓ Dovrebbero essere rafforzati lo sviluppo e il trasferimento tecnologico, il capacity building e la trasparenza.
Il dibattito del Consiglio contribuirà alle conclusioni che verranno adottate al Consiglio Ambiente del 18 settembre 2015, come posizione ufficiale dell’UE in vista della Conferenza di Parigi. |
REACH - aggiornamenti (scadenza di registrazione 2018 - regolamento tariffe - regolamento SDS)
Marianna Faino
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sds
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Si riportano alcuni recenti aggiornamenti relativi al Regolamento 1907/2006 (Regolamento REACH)
Scadenza di registrazione 2018
In data odierna, l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha pubblicato un comunicato stampa, relativo all'ultimo termine di registrazione per le sostanze chimiche esistenti, ai sensi del regolamento REACH.
Ricordiamo infatti che tutte le sostanze chimiche prodotte o importate nello Spazio economico europeo, in una fascia compresa tra 1 e 100 tonnellate l'anno, devono essere registrate entro il 31 maggio 2018 presso l'ECHA affinché siano immesse legalmente sul mercato.
Per ulteriori informazioni si rimanda ai link riportati nel comunicato stampa, nonché all'helpdesk nazionale:
Informiamo inoltre che mercoledì 24 giugno, alle ore 10:00 (ore 11.00 ad Helsinki) si terrà il primo di una serie di webinar dell’ECHA volto a fornire una panoramica generale sulle sostanze che devono essere registrate, sulle informazioni necessarie e sugli elementi che incidono sui costi della registrazione.
Le imprese eventualmente interessate possono registrarsi gratuitamente al seguente link:
Regolamento (UE) N. 864/2015 - modifica Regolamento Tariffe
E' stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L139/1 del 5 giugno 2015 il Regolamento (UE) 2015/864 del 4 giugno 2015 (in allegato) recante modifica del Regolamento (CE) N. 340/2008 relativo alle tariffe e oneri che rivede le tariffe alla luce del tasso di inflazione media annuale applicabile pubblicato da Eurostat, che è pari a 1,5 % per l'anno 2013.
Il Regolamento entra in vigore il 25 giugno 2015.
Regolamento (UE) N.830/2015 - aggiornamento Allegato II del Regolamento REACH in materia di SDS
E' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Commissione Europea L132/8 del 29 maggio 2015 il Regolamento (UE) 2015/830 del 28 maggio 2015 che aggiorna l'allegato II del Regolamento (CE) 1907/2006 (REACH) contenente le prescrizioni per la compilazione delle schede dati di sicurezza (SDS).
Il regolamento è entrato in vigore il 1 giugno 2015.
Si evidenzia che le schede dati di sicurezza fornite ai destinatari prima del 1° giugno 2015, conformi alle disposizioni e alle tempistiche del Regolamento 453/2010, possono ancora essere utilizzate fino al 31.05.2017, fatte salve le condizioni di cui all'art. 31 paragrafo 9 del Regolamento REACH relative agli obblighi di aggiornamento delle SDS.
Materiale Workshop "Gli obblighi del REACH per le imprese che producono, importano e forniscono articoli"
Lo scorso 17 giugno si è tenuto a Bologna il Workshop "Gli obblighi del REACH per le imprese che producono, importano e forniscono articoli" organizzato dall'Helpdesk REACH del Ministero dello Sviluppo Economico, Confimi Impresa ed ENEA.
Si riporta, per informazione, il link alle presentazioni illustrate durante l'evento.
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Economia Circolare: Avviata consultazione pubblica su prossime proposte CE
Facciamo riferimento alla tematica relativa all'uso più efficiente delle risorse ambientali e, in particolare, al pacchetto di proposte in materia di economia circolare che la Commissione europea si appresta a emanare il prossimo autunno in sostituzione della precedente proposta, predisposta a luglio 2014 dal precedente esecutivo e ritirata a dicembre dello stesso anno.
La documentazione a cui si fa riferimento in questa comunicazione è disponibile nella libreria della comunità, all'interno della cartella "Efficienza delle risorse ed economia circolare"
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Estratto questionario su Economia circolare
Position paper Business Europe su Economia circolare
2015-05-15 BUSINESSEUROPE position Circular Economy FINAL.pdfVisualizza dettagli 2015-05-15 BUSINESSEUROPE position Circular Economy Annex FINAL.pdfVisualizza dettagli
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REACH - Aggiornata la Candidate List con due nuove voci
Lo scorso 15 giugno è stata aggiornata la Candidate List, elenco delle sostanze candidate all'inserimento in Allegato XIV (Autorizzazione) del Regolamento REACH, con l'inclusione di due nuove voci.
Si tratta, in particolare, delle seguenti sostanze:
- 1,2-benzenedicarboxylic acid, di-C6-10-alkyl esters; 1,2-benzenedicarboxylic acid, mixed decyl and hexyl and octyl diesters with ≥ 0.3% of dihexyl phthalate,
EC number: 271-094-0, 272-013-1,
CAS number: 68515-51-5, 68648-93-1
- 5-sec-butyl-2-(2,4-dimethylcyclohex-3-en-1-yl)-5-methyl-1,3-dioxane [1], 5-sec-butyl-2-(4,6-dimethylcyclohex-3-en-1-yl)-5-methyl-1,3-dioxane [2] [covering any of the individual stereoisomers of [1] and [2] or any combination thereof]
EC number: 271-094-0; 272-013-1,
CAS number: 68515-51-5; 68648-93-1
Le sostanze del primo gruppo sono utilizzate, ad esempio, come plastificanti e lubrificanti, incluso l'impiego in adesivi, rivestimenti, materiale da costruzione, rivestimenti cavi, lamine polimeriche, rivestimenti PVC ecc.
Le sostanze del secondo gruppo sono riconducibili, ad esempio, al prodotto conosciuto commercialmente come "karanal", utilizzato prevalentemente come fragranza.
La Candidate List, che contiene attualmente 163 sostanze, è disponibile al seguente link:
Ricordiamo che, a seguito dell’inclusione delle sostanze in Candidate List, i produttori/importatori di articoli che contengono almeno una di queste sostanze hanno sei mesi per notificare all’ECHA l’eventuale presenza delle sostanze negli articoli, se le stesse sono contenute in quantitativi superiori ad 1 tonnellata all’anno per produttore/importatore e in concentrazione superiore allo 0.1% in peso/peso.
La notifica non deve essere effettuata se la sostanza è stata già registrata per quell’uso o quando l’esposizione di persone o dell'ambiente può essere esclusa in condizioni d'uso normali o ragionevolmente prevedibili (art. 7, commi 3 e 6 del REACH)
Ricordiamo, inoltre, che tra queste sostanze alcune potrebbero essere successivamente incluse nell’elenco di sostanze soggette ad autorizzazione (Allegato XIV del REACH)
Informazioni aggiuntive sulle ultime sostanze incluse nella Candidate List, nonché ulteriori informazioni sui relativi adempimenti, sono disponibili al seguente link:
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Bandi Programma Life - anno 2015
Segnaliamo che sono stati pubblicati i bandi del Programma Life per l'anno 2015. |