Il 17 giugno, la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha adottato con 56 voti a favore e 5 astensioni il progetto di relazione presentato dall’On. S. Pietikäinen (Finlandia, PPE) “Efficienza delle risorse: transizione verso un’economia circolare”. Il progetto ha l’obiettivo di dare indicazioni di indirizzo politico alla Commissione Europea, che presenterà il nuovo Pacchetto sull’Economia Circolare in autunno.
La Commissione Ambiente chiede alla Commissione Europea proposte legislative entro la fine del 2015 che contengano le seguenti misure:
· Un obiettivo vincolante di aumento dell’efficienza delle risorse del 30% rispetto ai livelli del 2014 entro il 2030 e obiettivi individuali per gli Stati Membri.
· Indicatori sul consumo di risorse che includano importazioni e esportazioni e che dovrebbero diventare vincolanti a partire dal 2018.
· Obiettivi vincolanti di riduzione per i rifiuti municipali, commerciali e industriali da conseguire entro il 2025.
· Obiettivi per il riciclaggio e la preparazione per il riuso aumentati fino ad almeno il 70% per i rifiuti municipali solidi e 80% per i rifiuti da imballaggio da conseguire entro il 2030. Incenerimento limitato entro il 2030 ai rifiuti non riciclabili e non biodegradabili.
· Un obbligo graduale vincolante per la riduzione dei rifiuti in discarica.
· Misure per una riduzione del consumo delle risorse in termini assoluti, la rigorosa applicazione della gerarchia dei rifiuti e il phasing-out delle sostanze tossiche.
· Una proposta legislativa entro il 2016 per la revisione della
Direttiva Ecodesgin, finalizzata ad estendere il campo di applicazione fino a coprire tutti i tipi di prodotti. La proposta dovrà contenere la definizione di indici come la durabilità, la riparabilità, il riuso e il riciclaggio.
Secondo quanto sostiene la relazione approvata, queste misure comporterebbero per le imprese, le autorità pubbliche e i consumatori europei un risparmio di 600 miliardi di Eu, cioè l’8% del giro d’affari annuale e ridurrebbero le emissioni di CO2 dal 2 al 4%. Un obiettivo di aumento della produttività delle risorse del 30% entro il 2030 potrebbe spingere il PIL dell’ 1% e creare 2 milioni di posti di lavoro nella green economy.
La relazione sarà votata dal Parlamento Europeo in sessione plenaria nella sessione del 6-9 luglio a Strasburgo.
In allegato tutti i 36 compromessi approvati.
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