Ambiente

Aggiornamenti relativi al rilascio delle quote di CO2
Con la presente si comunica che con la Deliberazione n. 11 dela/%64%65%6c%69%62%65%72%61%7a%69%6f%6e%65%5f%31%36%5f%32%30%31%35%2e%70%64%66?follow=true" target="_blank" title="Scarica deliberazione_16_2015.pdf">Visualizza dettagli deliberazione_15_2015.pdfVisualizza dettagli
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Aggiornamenti su rilascio quote CO2
Si segnala che nella giornata odierna il Comitato nazionale per la gestione della Direttiva ETS ha reso nota la Deliberazione n. 17, con la quale viene stabilito il trasferimento di 44 impianti dall'Allegato D all'Allegato A della Deliberazione n° 11 relativa al rilascio delle quote di emissione per l'anno 2015 per gli impianti stazionari.
Alla luce degli esiti delle istruttorie relative agli impianti in questione, non essendo stato riscontrato un effetto potenziale sull’ assegnazione gratuita per l’anno 2015, vengono rilasciate a suddetti impianti le quote per l'anno in corso.
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Approvato il Regolamento UE sul monitoraggio delle emissioni di CO2 delle naviIl 28 aprile il Parlamento Europeo ha approvato l’accordo politico raggiunto con il Consiglio sulla proposta di Regolamento presentata dalla Commissione Europea concernente il monitoraggio, la comunicazione e la verifica delle emissioni di anidride carbonica generate dal trasporto marittimo e che modifica la direttiva 2009/16/CE Le nuove norme comunitarie richiedono agli armatori che utilizzano i porti dell'UE di monitorare e comunicare le emissioni di CO2 prodotte ogni anno e saranno applicate dal 2018 per le navi superiori alle 5.000 tonnellate, a prescindere dal Paese in cui sono registrate, come primo passo verso la riduzione delle emissioni di gas serra nel settore. Il testo stabilisce un sistema europeo di monitoraggio, rendicontazione e verifica (MRV) delle emissioni di gas a effetto serra collegate ai trasporti marittimi, al fine di migliorare le informazioni sull'efficienza delle navi e sulle emissioni e di incoraggiare la riduzione delle emissioni e del consumo di carburante. I requisiti MRV saranno applicati per le emissioni di CO2 nei viaggi verso, da e tra porti dell'UE. Tutte le navi superiori alle 5.000 tonnellate saranno incluse, con l'eccezione di:
Il regolamento mira anche a ridurre gli oneri amministrativi per le imprese. L'efficienza energetica delle navi - misurata in relazione alla quantità di merci trasportate - dovrà essere riferita per tutte le categorie di navi. Tuttavia, sono state introdotte regole specifiche per ogni categoria di nave. Le navi saranno obbligate ad avere questi documenti a bordo e saranno oggetto di ispezione da parte degli Stati membri dell'UE, che stabiliranno anche le sanzioni per le violazioni. Il testo sarà messo ai voti in una delle prossime riunioni del Consiglio dei Ministri, per la sua entrata in vigore il 1° luglio del 2015.
Testo provvisorio 5 marzo 2015.pdfAfficher les détails
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Consultazione europea sulle richieste di esenzione dalle restrizioni d’uso di particolari sostanze contenute nelle apparecchiature elettriche e elettronicheLa Commissione Europea ha avviato il 24 aprile scorso una consultazione pubblica sulle richieste di esenzione dalle restrizioni d’uso di particolari sostanze contenute nelle apparecchiature elettriche e elettroniche ai sensi della Direttiva RoHS. La Direttiva europea sulla restrizione d’uso di particolari sostanze nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche - RoHS (2002/95/CE) (RoHS 1) - è stata rivista con l’adozione della Direttiva 2011/65/EU, che è entrata in vigore il 21 luglio 2011. Le richieste di esenzione sono valutate sulla base dei criteri definiti all'articolo 5 (1) (a) della nuova Direttiva. La consultazione è svolta per conto della Commissione Europea da due istituti di ricerca tedeschi, che avranno il ruolo di raccogliere informazioni fornite dagli stakeholder allo scopo di sottoporre alla Commissione Europea raccomandazioni sulla giustificazione delle esenzioni. Il termine per rispondere alla consultazione è il 19 giugno 2015.
Per maggiori informazioni consultare il sito seguente: |
DICHIARAZIONE PRTR 2015 (ANNO DI RIFERIMENTO 2014) - attivazione portale
Marianna Faino
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Facciamo seguito alla comunicazione di questa mattina per informarvi che il portale on-line per la dichiarazione EPRTR 2015 è stato attivato.
Vi riportiamo, al riguardo, il testo della News pubblicata sul sito di Confindustria.
News
20 | apr | 15 | Politiche Industriali
DICHIARAZIONE PRTR 2015 (ANNO DI RIFERIMENTO 2014)
Informiamo che il portale ISPRA per effettuare la dichiarazione annuale dei dati relativi al registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti ai sensi dell’art. 4, comma 1 del DPR 157/2011 (registro E-PRTR) è ora attivo.
Gli utenti del portale possono compilare la dichiarazione 2015, riferita ai dati 2014, attraverso il seguente link:
Raccomandiamo agli operatori interessati di fare il possibile per espletare l’adempimento entro il termine del 30 aprile prossimo.
Ricordiamo, infatti, che il DLgs 46/2014 (art. 30, commi 3 e 4), che ha recepito la Direttiva sulle Emissioni Industriali, ha stabilito il regime sanzionatorio per la mancata o non corretta trasmissione della dichiarazione E-PRTR.
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E-PRTR 2015 (Dati riferiti all'anno 2014)
Marianna Faino
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Facciamo riferimento alla consueta scadenza della dichiarazione annuale dei dati relativi al registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti ai sensi dell’art. 4, comma 1 del DPR 157/2011 (registro E-PRTR).
La scadenza prevista per la comunicazione è il 30 aprile ma purtroppo, anche quest’anno, sono intervenuti problemi tecnici per cui il sistema on-line per la trasmissione dei dati attraverso il portale ISPRA risulta ancora inattivo.
Ricordiamo che il DLgs 46/2014 (art. 30, commi 3 e 4 ), che ha recepito la Direttiva sulle Emissioni Industriali, ha stabilito il regime sanzionatorio per la mancata o non corretta trasmissione dei dati relativi al registro E-PRTR.
Confindustria ha segnalato il problema sia ad ISPRA sia al Ministero dell’Ambiente facendo presente l’impossibilità, ad oggi, per i gestori di espletare l’adempimento e le difficoltà che si potrebbero determinare nella eventuale concentrazione di un numero elevato di dichiarazioni in pochi giorni nel caso di un’apertura a stretto ridosso della scadenza, analogamente a quanto accaduto lo scorso anno.
Abbiamo fatto presente al Ministero che le imprese devono poter essere messe nelle condizioni di programmare le modalità e i tempi con cui espletare gli obblighi normativi, soprattutto se oggetto di pesanti sanzioni, ai fini della corretta gestione delle proprie attività nel rispetto della legge, pena l’esigibilità delle sanzioni stesse.
Abbiamo evidenziato, infatti, che il quadro di incertezza nell’ambito del quale si trovano ad operare le imprese rende sempre meno sostenibile il sistema regolatorio, rischiando di allontanare le imprese dal rigoroso rispetto degli adempimenti normativi.
Confindustria ha chiesto, pertanto, al Ministero chiarimenti urgenti e formali sia su eventuali modalità alternative per l’espletamento dell’adempimento sia sull’inapplicabilità delle sanzioni.
Tuttavia, nelle more di eventuali chiarimenti formali, invitiamo gli operatori interessati a prepararsi alla trasmissione dei dati per poter sollecitamente effettuare la comunicazione all’attivazione del portale.
Sarà nostra cura tenervi tempestivamente aggiornati sugli sviluppi.
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Economia circolare - aggiornamento europeo
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Allegato 1
Allegato 2 Circular economy_estratto nota Relazione Pietikainen 14 4 2015.docxVisualizza dettagli Allegato 3 Circular economy - comunicato DG Falkenberg su consultazione.docxVisualizza dettagli
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Emissioni CO2: intepretazione della Corte di Giustiza su caso tedescoIn un caso aperto nei confronti di un’azienda tedesca che aveva subito una multa di 106.920 Euro da parte dell’autorità nazionale per non avere restituito un numero di quote corrispondente alle emissioni dell’anno precedente ai sensi dell’Articolo 16(3) e (4) della Direttiva 2003/87/CE sullo scambio di quote di emissione di gas serra, la Corte di Giustizia Europea ha decretato che tale Articolo non si applica ad un operatore per il quale, a seguito di successive verifiche delle emissioni da parte dell’autorità competente dopo la scadenza del periodo limite per la restituzione, risulti che tali emissioni sono state sottostimate e che le quote allocate erano pertanto insufficienti.
La decisione si può scaricare al link seguente: |
Emissions Trading: le industrie energivore europee chiedono misure efficaci contro il rischio di delocalizzazioneIn vista della riforma della Direttiva Emissions Trading, l’Alleanza Europea delle Industrie Energivore, che rappresenta oltre 30.000 imprese europee e 4 milioni di posti di lavoro, ha sottoposto nei giorni scorsi alla Commissione Europea un documento che indica in che modo si deve garantire un’effettiva protezione dal rischio di delocalizzazione (carbon leakage) dovuto ai costi che l’Emissions Trading impone a tali settori rispetto ai concorrenti sul mercato globale. Il documento è allineato con le richieste che anche Confindustira aveva rivolto alla Commissione Europea nel contesto della consultazione pubblica che si è chiusa lo scorso 16 marzo (allegato).
2015.04 - AEII - STRATEGIC CHOICES FOR ETS POST-2020.pdfAfficher les détails
CONFINDUSTRIA reply to EC consultation on EU ETS revision.pdfAfficher les détails
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Il MISE sblocca 73 milioni di euro di rimborsi di crediti CO2In data 17 aprile 2015 il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso nota la decisione di erogare la prima tranche di rimborsi per i crediti dovuti a 25 imprese rimaste escluse dall’ assegnazione delle quote di emissione di CO2 a titolo gratuito per il periodo 2008-2010. I restanti crediti - per un totale di 260 milioni di euro - verranno restituiti nel corso dei prossimi mesi in base alle disponibilità del Ministero dell'Economia.
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