Lo yen ha segnato oggi il cambio più basso da 8 anni contro il dollaro, oltre quota 123, e si dirige rapidamente verso il livello minimo dal 2002. La debolezza della valuta nipponica riflette la rinnovata forza del biglietto verde, sia per le notizie positive negli Stati Uniti derivanti da fiducia dei consumatori, ordini di beni capitali (al netto di difesa e aerei) e prezzi delle case sia per le recenti dichiarazioni della presidente Fed Yellen che alimentano le attese di un rialzo dei tassi entro l’anno.
La Bank of Japan in maggio ha confermato il suo programma di stimolo monetario. Dai verbali della riunione di aprile del board, pubblicati ieri, emerge che la maggioranza dei componenti ritiene che lo stimolo sia per ora sufficiente e dovrà essere mantenuto fino al raggiungimento dell’obiettivo dell’inflazione al 2%, ritenuto probabile nella seconda metà 2016, sulla base dell’ipotesi di un moderato aumento dei prezzi del petrolio.
L’andamento dello yen continua a favorire la Borsa di Tokio che ha chiuso stamattina la nona sessione positiva consecutiva, a 20.472,58 punti, toccando nuovi massimi da 15 anni.