In ottobre l’indice composito di fiducia economica (ESI), elaborato dalla Commissione europea, è aumentato di 1,4 punti su settembre sia nell’Area euro (a 106,3) sia nell’Unione europea (a 106,9), registrando il secondo incremento mensile consecutivo e raggiungendo il livello più alto dell’anno. La fiducia è migliorata significativamente in Spagna (+2,6 punti), Germania (+1,6), Italia (+1,5) e Regno Unito (+1,2), dove è tornata sui livelli medi del primo semestre (pre-Brexit); è lievemente calata, invece, in Francia (-0,3).
Nell’Area euro la fiducia è salita soprattutto nei servizi (+2,0 punti), nelle costruzioni (+1,3) e nell’industria (+1,2), nella quale sono migliorate significativamente le attese di produzione e le valutazioni sugli ordini, specie quelli esteri. L’indicatore è in lieve aumento tra i consumatori (+0,2) e invariato nel commercio al dettaglio; è, invece, ulteriormente diminuito nei servizi finanziari (-2,7), non inclusi nel calcolo dell’ESI.
Il robusto miglioramento, all’inizio dell’ultimo quarto dell’anno, della fiducia delle famiglie e, soprattutto, delle imprese è nettamente migliore delle attese (che puntavano a una correzione all’ingiù dopo il balzo di settembre) ed è in linea con la salita degli indici PMI, sia nei servizi sia nel manifatturiero (Markit). Gli indicatori qualitativi prefigurano, quindi, un’accelerazione dell’attività nell’Eurozona nei mesi autunnali.