Nel secondo trimestre 2015 il PIL degli Stati Uniti è aumentato del 2,3% (annualizzato), in forte accelerazione rispetto al primo trimestre, il cui dato è stato peraltro rivisto al rialzo (da -0,2% a +0,6%) in seguito all’applicazione di una nuova metodologia di destagionalizzazione di alcune componenti del PIL.
A questa marcata espansione del PIL ha contribuito una forte accelerazione dei consumi (+2,9% dopo il +1,8% del primo trimestre), che ha più che compensato un rallentamento degli investimenti (+0,8% dopo il +3,3% del primo), in particolare di quelli in macchinari e attrezzature, penalizzati dai tagli al settore energetico ed estrattivo. Positivo, seppur modesto, è stato il contributo alla crescita del settore estero (+0,1%), anche grazie a una ripresa superiore alle attese delle esportazioni (+5,3% dopo il -6,0% del primo trimestre), nonostante il rialzo del dollaro e la frenata delle economie emergenti.
La crescita dell’economia americana è attesa rafforzarsi nei prossimi trimestri. I forti incrementi occupazionali garantiscono, infatti, un’espansione del reddito. Ciò, insieme al guadagno di potere d’acquisto per il calo del prezzo della benzina, favorirà un recupero di fiducia da parte delle famiglie, contenendo la propensione al risparmio (scesa al 4,8% del reddito disponibile nel secondo trimestre, da 5,2% nel primo), e sosterrà i consumi.