Negli USA gli occupati non agricoli sono aumentati di 242mila unità a febbraio, a un ritmo ben superiore alle attese degli analisti. Il Labor Department ha anche rivisto al rialzo, di ben 30mila unità complessive, i dati dei due mesi precedenti.
Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 4,9%, per il contemporaneo aumento della forza lavoro; mentre il tasso di partecipazione è salito significativamente, di 0,2 punti percentuali (al 62,9% della popolazione in età lavorativa), un segnale inequivocabile di maggiore fiducia.
Oltre a confermare la solidità del mercato del lavoro, il forte aumento dell’occupazione a febbraio allontana ulteriormente i timori di una possibile entrata in recessione dell’economia USA. Insieme alla dinamica positiva dei consumi (+0,4% in gennaio rispetto a dicembre) e degli ordini di beni capitali (+3,4%, al netto di difesa e aeromobili), esso indica che l’economia americana ha riacquistato vigore dopo il deludente risultato del quarto trimestre 2015, quando il PIL era cresciuto di appena l’1,0% (annualizzato).