Gli ultimi dati ISTAT sull’occupazione confermano il quadro delineatosi da inizio anno: al di là delle fluttuazioni mensili, il numero di persone occupate si è stabilizzato. Ad agosto si registra una variazione positiva (+32mila unità) che quasi compensa la perdita di luglio (-48mila) e porta a una variazione nel bimestre estivo pressoché nulla rispetto al secondo trimestre (+0,05%), quando già l’occupazione era rimasta piatta sui livelli del primo.
A fronte di una forza lavoro sostanzialmente piatta da inizio 2013, anche il tasso di disoccupazione è rimasto nei primi otto mesi del 2014 ancorato sui livelli di fine 2013 (12,5% nel quarto trimestre). Ad agosto i disoccupati in percentuale della forza lavoro si sono attestati sul 12,3% (-0,3 punti percentuali su luglio), tornando sui livelli di giugno.
L’impatto della crisi continua a essere più marcato per i giovani: in agosto il tasso di disoccupazione tra i 15-24enni ha toccato il 44,2% e il tasso di occupazione è sceso a un minimo storico del 15,0%.
Tasso di disoccupazione fermo su alti livelli anche nella media dell’Eurozona (in agosto sull’11,5% per il terzo mese consecutivo); elevatissimo in Spagna (24,4%), seppur in lenta riduzione dal picco di febbraio 2013 (26,4%); alto e fermo in Francia (10,5%), ai minimi in Germania (4,9%). Tra i 15-24enni il tasso di disoccupazione medio nell’Eurozona è al 23,3% (dal 23,9% di un anno prima), con ancora più ampia variabilità tra paesi membri: 53,7% in Spagna, 24,0% in Francia e 7,6% in Germania.