Resta debole la dinamica dell’export italiano: a prezzi costanti, -0,2% in ottobre su settembre e -0,5% la variazione acquisita nel quarto trimestre sul terzo (stime CSC). Nell’anno in corso la variazione acquisita sul 2015 è pari a +2,1%; combinato disposto di un robusto aumento delle vendite intra-UE (+4,3%) e un calo di quelle extra-UE (-0,5%). Positiva la performance dell’import: +1,8% in ottobre e +0,1% nel quarto trimestre (+2,2% nel 2016).
Tra i mercati di destinazione, in ottobre si confermano in robusta espansione le vendite italiane in Asia (paesi ASEAN, Cina e Giappone) e in forte contrazione quelle in Turchia e Russia. Per categorie di merci, sono cadute le esportazioni di prodotti energetici (-8,6% su settembre); invariate, invece, quelle al netto dell’energia.
Secondo gli indicatori qualitativi degli ordini manifatturieri esteri (giudizi delle imprese ISTAT e componente PMI Markit), l’export italiano è atteso crescere a ritmi moderati negli ultimi mesi dell’anno, anche grazie al rafforzamento della crescita mondiale. In prospettiva, inoltre, esso sarà favorito dalla svalutazione dell’euro (sceso a 1,04 sul dollaro).